Museo dei Bozzetti "Pierluigi Gherardi" - Città di Pietrasanta

 
 
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La Gipsoteca Luisi/Memorie di una soffitta

Giovanni Nardini



inaugurazione mostra: sabato 18 gennaio 2025, ore 16.00

esposizione: dal 18 gennaio al 4 febbraio 2024

luogo: Sala delle Grasce, Complesso di Sant'Agostino, Via S. Agostino n. 1- Pietrasanta (LU)

orario: da martedi a domenica 15.30-19.00

ingresso gratuito


Comunicato stampa

Presentazione

dal  volume di Gioavanni Nardini: La Gipsoteca Luisi: memorie di una soffitta del 2023

 

Cos’è una soffitta? Un luogo dimesso, dove si pongono cose non più utili, ma dalle quali non ci vogliamo separare del tutto. Ma è anche il luogo della scoperta segreta, del mistero, dei baci rubati, del riaffiorare della memoria e di un mondo sconosciuto, lì è finito “il ciarpame reietto”, caro a Gozzano.

Muoversi nella Gipsoteca Luisi fa emergere queste sensazioni: vi sono entrato la prima volta molti anni fa e vi sono ritornato recentemente, quando le notizie di un possibile smantellamento si facevano più insistenti. E’ un mondo magico, dove echi letterari, pittorici, cinematografici si legano alla memoria del lavoro di una città. Ti muovi lentamente, per assaporarne il mistero, per cogliere gli abbinamenti più audaci, per scrutare tra una luce incerta forme nuove.

I gessi sono come le cose abbandonate, ora avvolti dalla polvere, sono stati usati un tempo per rendere belle e maestose le statue che, con il chiarore del loro marmo, sono andate in luoghi lontani a fare bella mostra di sé e ad abbellire luoghi e stanze. Ma i gessi restano, muti testimoni del lavoro, delle abilità di una comunità di artigiani, opere imperfette, ma legate alla memoria, al luogo da dove sono nate.

E mentre mi muovevo tra i gessi, mi pareva di udire la loro voce “Sarebbe dolce restar qui..” (La Signorina Felicita ovvero la felicità, G. Gozzano), lasciateci qui e il mondo fatecelo vedere da un abbaino, lasciateci nel nostro disordine ordinato, qua dove regine e mendicanti convivono, satiri e cristi si guardano, nudità e candori si sorridono, e lasciate che ogni tanto qualcuno venga a farci visita, a vedere la “ Bellezza riposata dei solai” (La Signorina Felicita ovvero la felicità, G. Gozzano), e se è un fotografo ci farà ancora più piacere, perché ci porterà in quel mondo che non vediamo più.

 

 

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