Museo dei Bozzetti "Pierluigi Gherardi" - Città di Pietrasanta

 
 
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Eudaimonia

Matteo Nocchi


 S.T.ART - Save Tourism & Art

 

mostra a cura di Elisa Rielli

 

inaugurazione mostra: sabato 10 dicembre 2022

esposizione: dal 10 dicembre 2022 all'8 gennaio 2023

luogo: Sala del San Leone, Via G. Garibaldi n. 70 - Pietrasanta (LU)

orario: dal lunedi al venerdi  16.00-19.30; sabato e domenica 10.30-12.30/16.00-19.30

ingresso gratuito



Presentazione

Aristotele per “eudaimonia” intendeva il raggiungimento di una “buona vita” attraverso il portare a termine attività in accordo con le nostre virtù, aspirando sempre ad un fine più alto che induca alla felicità, intesa come scopo fondamentale della vita.

Matteo Nocchi, attraverso le sue opere, aspira a tale meta, indicando in tal senso la via anche agli spettatori che fruiranno dei suoi dipinti: con un linguaggio che ricorda i grandi Maestri “di rottura”, l'Artista infatti si esprime con forza con tratti decisi del disegno, colori dai pigmenti energici e grande matericità sulle tele, generando suggestive composizioni di grande intensità, delineando quello che nella nostra vita non è un percorso facile, ma una costante ambizione verso quella tanto ambita felicità.

Ringraziando Matteo Nocchi, artista nativo di Pietrasanta, e la curatrice Elisa Rielli, auguriamo il miglior successo di critica e di pubblico per questa originale mostra presso la Sala del San Leone in una terra già creativamente felice e ricca di nuovi impulsi artistici.

 

Sindaco, Alberto Stefano Giovannetti

 

 

 

 

Critica

Il suo linguaggio incorpora influssi metafisici, della storia dell'arte, dell'alchimia, della mitologia classica e di quella orientale, riti e simboli combinati con le sue personali visioni e fantasie.

Questo genera un universo, una via personale in cui lo spettatore è chiamato a co-creare e a riscrivere la storia della propria vita in un continuum spazio-temporale in costante fluire.

Il suo eclettico ma al tempo stesso classico muovere va verso influssi culturali di tempi e luoghi disparati e si accompagna alla eterogeneità e alla contaminazione delle tecniche.

Riesce a creare un'intersezione di nesso fra razionale e intuitivo, maschile e femminile, classico e moderno, indigeno ed esotico, ornamentale e fondamentale, per sfociare in un matrimonio mistico, in una congiunzione degli opposti: RE BIS.

Con una visione disinibita e priva di censure, Matteo ci conduce ad andare oltre il concetto e la visione duale (figlio di secoli di indottrinamento e di censura morale) in cui siamo arrivati a collegare ogni forma di piacere a qualche forma di peccato.

Le sue creazioni non interessano solo l' apparato visivo, anzi, toccano e al tempo stesso trascendono la sensorialita'..sono  forma, suono, odore, sapore/sapere..

La mostra non finisce alla fine della visione delle immagini, ma paradossalmente, al contrario, inizia nel momento in cui diventiamo consapevoli che non esiste una realtà che è fuori di noi..

Il suo intento è quello di invitarci a compiere il percorso più bello che possiamo e dobbiamo fare nella nostra vita, che è quello che va dalla nostra mente al nostro cuore..fino ad ascoltare la voce del Daimon che è dentro ognuno di noi..

 

Elisa Rielli