Museo dei Bozzetti "Pierluigi Gherardi" - Città di Pietrasanta

 
 
 ... > Mostre > 2019 > Altri Percorsi  le mostre
Altri Percorsi

Maria Vittoria Papini


S.T.ART - Save Tourism & Art

 

inaugurazione:sabato 18 maggio 2019 ore 18.00

esposizione: dal 18 maggio al 2 giugno 2019

luogo: Sala delle Grasce, complesso di S. Agostino

orario: dal martedi venerdi 16.00-20.00, sabato e domenica 10.30-12.30/16.00-19.00 

ingresso libero


Presentazione

Maria Vittoria Papini, nata a Viterbo, ma residente da molti anni nell'area apuo-versiliese, si dedica prima all'insegnamento nelle Scuole Primarie, per poi ridiventare a sua volta di nuovo studente presso l'Accademia di Belle Arti di Carrara, laureandosi quindi in Pittura e Arti Visive nel 2009.

Ama realizzare soprattutto opere grafiche, di pittura e collage e di recente ha iniziato ad appassionarsi anche alla ceramica, in cui dà libero sfogo alle forme e ai colori. In questa sua mostra personale a Pietrasanta nella Sala delle Grasce del Centro Culturale “Luigi Russo”, leggeri e soavi sono infatti soprattutto i suoi acquerelli, che profumano di salmastro, visto che le sue composizioni sono perlopiù marine assolate, dai colori vividi e sinceri: bastano pochi tratti di pennello per regalarci atmosfere straordinarie, intrise di spensierata quotidianità.

Porgiamo i nostri migliori auguri a Maria Vittoria Papini, affinché prosegua felicemente il suo percorso artistico, trovando fonte di ispirazione sia in Versilia che in luoghi tropicali, in modo che anche il suo pubblico possa condividere con lei la magia di esperienze uniche attraverso il linguaggio dei colori e delle linee delle sue opere.

 

Alberto Stefano Giovannetti, Sindaco

Sen. Massimo Mallegni, Assessore ai Beni e alle Attività Culturali

 

 

Critica

“Il colore è tutto. Quando il colore è giusto, la forma è giusta. Il colore è tutto, il colore è vibrazione come la musica; tutto è vibrazione”. — Marc Chagall


Inizio questo breve testo con una citazione del celebre pittore russo Marc Chagall naturalizzato francese e di origine ebraica, la cui poesia trae origine dalla fantasia infantile e dalla potenza trasfigurante delle fiabe russe. La forza espressiva del colore ed una straordinaria fantasia che sprigiona immagini sognanti, sono gli elementi che si ritrovano anche in Maria Vittoria Papini, laureata in Pittura e Arti Visive e insegnante per molti anni nella scuola primaria, che elabora un linguaggio visivo incline alla sperimentazione di tecniche diverse come l’acrilico, l’olio, il collage, la grafica, l’acquerello, la xilografia, l’acquatinta, fino alla scultura in terracotta policroma. Tratto distintivo del lavoro della Papini è una visione ironica e giocosa della vita, priva di retorica o lirismo, che opera attraverso una semplicità compositiva che sembra sgorgare direttamente e senza filtri dalla mente creatrice: opere come “Alice”, “La più bella del Reame”, “Marylin”, “Sabrina” ripercorrono con delicatezza tematiche legate al mondo dell’infanzia ma anche alla dimensione della donna, colta nell’intimità di un universo interiore inesplorato. Le piccole e vibranti sculture in terracotta policroma nascono dal mondo dell’immaginazione come personaggi delle favole; animali e figurine dai contorni indefiniti, concepiti con una capacità di sintesi che ne evidenzia i tratti essenziali, utilizzando una gamma cromatica delicata, resa brillante dall’invetriatura. Ma la ricerca di una sintesi stilistica è evidente soprattutto negli acquerelli, dove prevale il tema del paesaggio, attraverso gli spazi aperti, le prospettive ampie, secondo una tavolozza chiara, fatta di azzurri e di grigi. Numerose sono i lavori dedicati alle marine e alle coste del territorio Apuo-Versiliese e quelli più esotici di Capo Verde, un' isola a est di Santiago dove l’autrice trascorre alcuni periodi della sua vita: ne sono un esempio i recenti e luminosissimi acquerelli realizzati proprio a Maio come le variopinte “Case di Maio”, gli scorci marinareschi come “Calheta” o “Gli scogli vecchi”, fino alle vivaci descrizioni degli isolani come “Connessa” o “Sulla riva”, che costituiscono il nucleo principale della mostra di Pietrasanta. Qui la Papini ricompone, come in un diario di immagini e ricordi, attimi di vita trascorsi sull’isola, all’interno di una atmosfera di tranquillità, dove il tempo scorre lentamente negli scorci assolati delle stradine e delle spiagge semideserte, che facilitano il fluire dei pensieri e delle emozioni.

 

Claudia Baldi