Museo dei Bozzetti "Pierluigi Gherardi" - Città di Pietrasanta

 
 
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L'anima trovata

Helga Vockenhuber


a cura di Giuseppe Cordoni

 

inaugurazione: sabato 19 gennaio 2013-  h. 17.00

esposizione: dal 19 gennaio al 10 marzo 2013

luogo:Chiesa di S. Agostino e Piazza Duomo- Pietrasanta

orario: 16.00-19.00/lunedi chiuso

ingresso libero

 

Venerdi 8 marzo 2013, in occasione del finissage della mostra, Recital di poesia e musica

(comunicato stampa)



Comunicato stampa

(versione in pdf)

 

La spiritualità caratterizza le creazioni della scultrice austriaca Helga Vockenhuber che si presenta per la prima volta nella cornice di Piazza del Duomo e della Chiesa di Sant’Agostino con “L’anima trovata”. Dodici opere monumentali in bronzo in un percorso espositivo che si concentra su tre aspetti figurali: il volto, il corpo, il cosmo rappresentato dalle forme dilatate di gigli e rose. Simboli, metafore, richiami al mito costituiscono l’universo creativo dell’artista che lancia allo spettatore un suggestivo invito alla contemplazione.  

La mostra, dal titolo “L’anima trovata”, a cura di Giuseppe Cordoni, è un’iniziativa dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Pietrasanta.

 Il plasticismo strutturato di Helga Vockenhuber esercita una profonda forza attrattiva. I suoi giganti bronzei annullano la loro imponenza materica e corporea rendendosi tramite di una suggestione spirituale che conduce lo spettatore ad una riflessione sulla più intima essenza, sull’anima. L’impatto simbolico scaturisce da un efficace rapporto tra linee e volumi. Mescolando le caratteristiche fisionomiche di persone di diverse origini, Vockenhueber intende rappresentare e comunicare l’unicità di ciascun essere. Le sue creature ci appaiono come totem senza tempo, forieri di un messaggio di spiritualità, di un ritorno alle origini del sentire.

 

Ufficio Stampa | Assessorato alla Cultura

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Presentazione

Occhi chiusi, bocche silenti: un intenso spirito attraversa ed invade le grandi sculture di Helga Vockenhuber. Sono opere contemplative che esprimono, anche grazie alle loro dimensioni imponenti, la loro calma spirituale interiore. È come se avessero appena tratto un respiro profondo, si fossero ‘ossigenate’ la mente e il cuore, e riuscissero a diffondere questo vasto stato d’animo ormai conquistato anche a tutti i presenti. I lineamenti delle sue ‘teste’ hanno delle caratteristiche orientali, ma poi a guardare meglio invece ricordano e riassumono un po’ tutte le razze, come se appunto nello spirito e nell’intento racchiudessero in sé aspetti comuni e salienti di un po’ tutta la gente del mondo, per un linguaggio universale, onnipresente ed onnicomprensivo.

 

Quale migliore sede, se non Pietrasanta, ed in particolare la sua Chiesa di Sant’Agostino per raccogliere e diffondere questo coro di spiritualità? Un messaggio super partes, a prescindere da ogni credo e situazione sociale, per un messaggio di forza e di crescita rivolto a tutti noi. Si accompagnano nella mostra candidi gigli di marmo, simbolo di purezza, e ghirlande di rose, simbolo di amore e passione. Helga Vockenhuber, nota artista austriaca, da anni lavora presso i laboratori di Pietrasanta, ed in particolare con la Fonderia Del Chiaro, con cui collabora costantemente per la realizzazione delle sue sculture in bronzo.

 

Auguriamo all’artista che questa mostra possa aprirle la strada per ulteriori luoghi di spirito in cui presentare le sue opere e da cui diffondere questo messaggio di speranza, di universalità e di profondità. Auguriamo inoltre a tutti i visitatori che queste sculture possano indurli a guardare - oltre che alle pregevole fattezza delle opere - anche dentro di sé e a trovare quella pace e calma interiori, fondamentali per uno sviluppo migliore e costruttivo della propria vita.

 

Il Sindaco, Dr. Domenico Lombardi

Critica

Biografia

 

Cenni biografici

Helga Vockenhuber (Mondsee, Austria, 1963) vive e lavora tra la città natale e Pietrasanta dove da anni ha intrapreso un rapporto creativo con la Fonderia Del Chiaro. Attraverso il gioiello compie uno studio sul corpo umano, ma anche sullo sguardo interiore. La scuola di Judy Fox a Salisburgo nel 2005 la conduce al definitivo ingresso nella scultura cui si dedica nei laboratori di Pietrasanta.