Museo dei Bozzetti "Pierluigi Gherardi" - Città di Pietrasanta

 
 
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Viaggio nel pensiero

Aldo Giusti


inaugurazione: sabato 3 dicembre 2011 - h 17.30

esposizione: dal 3 dicembre 2011 all'8 gennaio 2012

luogo:  Palazzo Panichi - Pietrasanta

orario: da martedi a domenica 16.00-19.00

ingresso libero


Comunicato stampa

(comunicato in versione pdf)

 

La pittura di Aldo Giusti evoca visioni di viaggio e di memoria. Ricordi di mondi lontani, suggestioni di luoghi e di poesia, raccolti come in un intimo diario. E nel suo ampio peregrinare pittorico e reale, Giusti incontra Pietrasanta. Nelle sale di Palazzo Panichi rivela, dal 3 dicembre all'8 gennaio, il suo percorso creativo dagli anni Ottanta al presente, per un nuovo, intenso errare nella memoria. Una iniziativa dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Pietrasanta.

Le sue opere sono storie personali che scaturiscono da un particolare: una scatola, una conchiglia, un vaso, un gioco da bambini. Intorno a quel particolare Giusti narra un episodio, riproduce uno stato d'animo in raffinate composizioni di forme, colori e simboli. Sono frammenti di terre amate e vissute che rivivono nel suo quotidiano fermati sulla tela, astratti dal tempo, chiusi nel bagaglio sentimentale dell'artista.
Un viaggio metaforico, ma anche di sensazioni tangibili che coinvolgono lo spettatore chiamato a riconoscersi in queste visioni esistenziali.
Giusti presenta oltre 100 opere a tecnica mista ed acquerelli, introdotti dal prof. Raffaello Bertoli.
"Un grande augurio al maestro Giusti - afferma il sindaco Domenico Lombardi - che il suo viaggio possa continuare verso nuovi percorsi dello sguardo e dell'anima".

 

Mostra: Viaggio nel pensiero
Artisti: Aldo Giusti
Date esposizione: 3 dicembre 2011 - 8 gennaio 2012
Luoghi: Palazzo Panichi
Orario: 16-19; lunedì chiuso
Inaugurazione: sabato 3 dicembre, ore 17.30
Ingresso libero

 

Alessia Lupoli Ufficio Stampa
Assessorato alla Cultura
tel. 0584/795226; fax 0584/795588
e-mail: cultura@comune.pietrasanta.lu.it
www.comune.pietrasanta.lu.it

Presentazione

L'identità creativa di Pietrasanta nasce da lunga tradizione. In un incontro di espressioni ed esperienze si rivela la vivace essenza di questa cittadina, nota per le sue maestranze artigiane, per la sua comunità di artisti internazionali, per la sua straordinaria apertura ad ogni forma comunicativa. Mi piace pensare a Pietrasanta come a un crogiolo di culture e di linguaggi, come a un vivace palcoscenico su cui ogni artista liberamente presenta la propria opera in un intenso dialogo con il pubblico.

La pittura di Aldo Giusti evoca visioni di viaggio e di memoria. Ricordi di mondi lontani, suggestioni di luoghi e di poesia, raccolti come in un intimo diario. E nel suo ampio peregrinare pittorico e reale, Giusti incontra Pietrasanta. Nelle sale di Palazzo Panichi rivela il suo percorso creativo dagli anni Ottanta al presente, per un nuovo, intenso errare nella memoria.

Le sue opere sono storie personali che scaturiscono da un particolare: una scatola, una conchiglia, un vaso, un gioco da bambini. Intorno a quel particolare Giusti narra un episodio, riproduce uno stato d'animo in raffinate composizioni di forme, colori e simboli. Sono frammenti di terre amate e vissute che rivivono nel suo quotidiano fermati sulla tela, astratti dal tempo, chiusi nel bagaglio sentimentale dell'artista.

Un viaggio metaforico, ma anche di sensazioni tangibili che coinvolgono lo spettatore chiamato a riconoscersi in queste visioni esistenziali. Un grande augurio al maestro Giusti: che il suo viaggio possa continuare verso nuovi percorsi dello sguardo e dell'anima.

Il Sindaco

Dott. Domenico Lombardi

 

Critica

Dagli inizi degli anni ottanta la personale di Aldo Giusti arriva ai giorni nostri con trent'anni di pittura.
Dalle conchiglie straccate dal mare alle pipe di gesso dell'Olanda; dal Calumet degli Indiani d'America ai giocattoli di latta dei bambini della valle dell'Ural; dall'India coloratissima misteriosa ed esoterica ai portoncini delle vie cittadine, che narrano storie di uomini e donne; fino ad arrivare ai tronchi, che più non sorgono in verticale, ma reggono ancora simbologie e ricordi.
La poesia di Aldo Giusti è fatta di fondali martoriati dal tempo, di vecchie carte da musica e manoscritti antichi. Ed è poesia di memoria, originale e inquieta.
Niente si perde nelle vecchie case, se la mano del pittore fa rivivere sulla tela anche barattoli di conserve e lattine d'olio da automobili. Dalle fInestre del suo studio ci si affaccia su un piccolo cortile pieno di verde, segnato da avventurose stagioni. Lo sfondo però è quello del più grande agro marmifero del mondo, quello cioè delle Alpi Apuane scavate dalla mano dell'uomo.
E' li che Aldo Giusti lavora dal mattino alla sera, finché dura la luce solare, al numero civico 3 di via Grazzano a Carrara.
Ha girato il mondo, lavorando intorno alle grandi apparecchiature della società Pignone. Cosi si è guadagnata la vita e ha colmato la memoria di una infinità di cose viste.
E' un artista serio e particolarmente dotato. La critica più importante si è occupata di lui, già da tempo, sue opere figurano in musei e collezioni in Italia e all'Estero.
Nel panorama della Nuova Figurazione è indubbiamente un artista di eccellenza.

Raffaello Bertoli

Biografia

Cenni biografici

 

Aldo Giusti nasce a Massa nel 1946. Inizia a dipingere giovanissimo, ma per necessità intraprende un lavoro che lo conduce frequentemente all'estero. Viaggia in molti paesi: dall'Algeria alla Russia, all'Indonesia. Viaggi che influiscono molto sul suo pensiero e la sua visione pittorica. Nel 1980 si iscrive alla Scuola Libera del Nudo presso l'Accademia di Belle Arti di Carrara. Ha tenuto numerose personali e partecipato a collettive. Di lui hanno scritto Massimo Bertozzi, Dino Carlesi, Carlo Bordoni, Marilena Pasquali, Paolo Levi.