Museo dei Bozzetti "Pierluigi Gherardi" - Città di Pietrasanta

 
 
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Itinerari Etruschi

Marco Taglioli


Opere di pittura

inaugurazione: 6 marzo 2010 - h 16.30

esposizione: dal 6 al 21 marzo 2010

luogo: Sala delle Grasce - Chiostro di S. Agostino - Pietrasanta

orario: tutti i giorni 15.30-19.00

ingresso libero


Comunicato stampa

(versione in pdf)

 

Atmosfere surreali, immagini del vissuto onirico, simbolismi: è l'affascinante universo creativo di Marco Taglioli, pittore viareggino, che dal 6 al 21 marzo presenta, nella sala delle Grasce del complesso di Sant'Agostino, Itinerari Etruschi, un percorso inedito di oltre 40 opere. Un'iniziativa dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Pietrasanta.

Una pittura segreta, esoterica, arcana quella di Marco Taglioli. Le sue opere ci descrivono misteriose storie di cui l'inconscio coglie venature inedite anche nelle realtà all'apparenza più ordinarie. Dal soggetto al particolare celato sullo sfondo, niente nella magica narrazione di Taglioli è sulla tela per caso. La visione è chiara e netta, il colore è ben definito nei suoi ambiti.
In mostra saranno esposte oltre quaranta opere ispirate alla grande civiltà etrusca, tutte realizzate recentemente. Una nuova stagione creativa per Taglioli che dagli etruschi trae una forte componente di mistero per la sua espressione pittorica.

Scrive di lui il critico Raffaello Bertoli: "I suoi dipinti sono gli scorci del suo percorso artistico, con le scoperte che ha fatto e fa nel coscio e nell'inconscio. Usa di rado simbologie rigorose e preferisce estrapolare i suoi riferimenti simbolici da ricordi e leggende. I suoi personaggi non sono fondali di un mito o di un sogno, bensì le espressioni conclusive della natura alla evocazione esoterica dell'artista".

Personaggio poliedrico, Taglioli, classe '33, ha un entusiasmo giovanile che sembra illuminarsi ad ogni sguardo. Un vivace acume capace di leggere tra le righe, con l'esperienza di chi ha vissuto intensamente, di chi possiede un prezioso bagaglio di conoscenze e di valori.

Cenni biografici
Marco Taglioli nasce a Viareggio il 10 marzo 1933 dove ancora oggi vive. Avvocato, vice pretore e giudice onorario monocratico presso il Tribunale di Pisa, ha una grande passione per la musica e per la pittura. Sin dai primi anni Sessanta sono molte le mostre personali tenute da Roma a Lugano, da Praga a Caracas. Sue opere si trovano in prestigiose collezioni pubbliche e private.

 

Mostra: Itinerari etruschi
Artista: Marco Taglioli
Date esposizione: 6-21 marzo 2010
Luogo: Pietrasanta, Complesso di Sant'Agostino- Sala delle Grasce
Orario: 15.30/19.00
Inaugurazione: sabato 6 marzo, ore 16.30

Ingresso libero

 

Alessia Lupoli Ufficio Stampa
Assessorato alla Cultura
tel. 0584/795381; fax 0584/795588
e-mail: cultura@comune.pietrasanta.lu.it

Presentazione

Oltre le ordinarie apparenze

Pietrasanta è un grande laboratorio in cui si parlano i più diversi linguaggi dell'arte, giocando con l'aperta dialettica tra novità e tradizione. Fanno tappa in città i più noti artisti internazionali animando, durante tutto l'anno, un ricco calendario espositivo nel complesso di Sant'Agostino. Calendario che dedica sempre un ampio capitolo anche ai grandi maestri di casa che, come Marco Taglioli, sono i diretti testimoni di quel fecondo clima creativo che rende la nostra realtà così unica.

Taglioli, viareggino, ha alle spalle una lunga e prestigiosa carriera prima come avvocato e vice pretore, poi come giudice onorario monocratico presso il Tribunale di Pisa. E' un uomo di legge, con l'anima del pittore e del musico. Dall'alto dei suoi venerandi ottantasette anni mostra una vivacità artistica tale da presentarci, a quindici anni dalla sua prima mostra in Sant'Agostino, una nuova stagione creativa che riprende e sviluppa i contenuti estetici e le peculiari suggestioni della sua complessa personalità.

Un entusiasmo giovanile che si illumina ad ogni sguardo. Un vivace acume capace di leggere tra le righe, di cogliere venature inedite anche nelle realtà in apparenza più ordinarie, con l'esperienza di chi ha vissuto intensamente, di chi possiede un prezioso bagaglio di conoscenze e di valori.

Sono particolarmente lieto di accogliere nella Sala delle Grasce le creazioni di Marco Taglioli, augurando al Maestro di proseguire in questo suo felice percorso artistico, certo che saprà regalarci ancora nuove emozioni pittoriche.

Il Sindaco

Massimo Mallegni

 

Critica

È il perseverante omaggio d i un etrusco alla grande civiltà etrusca, che, non per bontà, dai Romani fu ridotta in leggenda.

 

Marco Taglioli - gentiluomo pittore, nipote di quel Pelliccioni che a Viareggio vendeva pianoforti anche a Puccini - come scrisse quindici anni fa Vittorio Grotti, quando lo presentò al S. Agostino, così come oggi lo presento io.

 

La pittura di Taglioli segue il solco fondamentale della Metafisica di un particolare Surrealismo, innervato da eleganti lirismi. Segue quel solco, ma con tutte le varianti di spazio e di tempo. Da leguleio, infatti, osserva scrupolosamente le Leggi naturali e trova nel colore quella forza espressiva che fece dire a Grotti: Taglioli è bestia rara, l'ago nel pagliaio ... Nel senso che, in un mondo che va alla deriva, privo di valori etici e di valori estetici, è difficile reperire un artista, intriso come lui di quei valori. Gli Etruschi furono un popolo assai misterioso, di cui ancora oggi si ignorano le precise origini, ma certo molto evoluto. Abitarono tra l'Arno e il Tevere, ma, essendo genti di mare e di cultura, si spinsero in tutto il mondo conosciuto.

 

Taglioli ha studiato a fondo gli Etruschi e di conseguenza ha aggiunto una suggestione esoterica alla sua capacità espressiva. I suoi dipinti sono gli scorci del suo percorso artistico, con le scoperte che ha fatto e fa nel conscio e nell'inconscio. Usa di rado simbologie rigorose e preferisce estrapolare i suoi riferimenti simbolici da ricordi e leggende. I suoi personaggi non sono fondali di un mito o di un sogno, bensì le espressioni conclusive della Natura alla evocazione esoterica dell'Artista. Il contenuto è talmente connaturato alla forma, che estua in una assennata esaltazione lirica, tale da rendere più facile la comprensione (sempre necessaria all'evento artistico, checché ne pensino gli esegeti dell'annullamento espressivo).

 

Una pittura, dunque, ricca di effusioni; un bel pittare, si sarebbe detto un tempo, che Taglioli porta avanti con successo, prolungandoci il piacere di nuovi incontri.

prof. Raffaello Bertoli

 

Biografia