Museo dei Bozzetti "Pierluigi Gherardi" - Città di Pietrasanta

 
 
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Viaggiatori

Noemi Sanguinetti


Mostra di scultura

inaugurazione: 20 febbraio 2009 - h 17.00

esposizione: dal 20 febbraio al 15 marzo 2009

luogo: Sala delle Grasce - Chiostro di S. Agostino - Pietrasanta

orario: 16.00-19.00; sabato e domenica 10.00-13.00/16.00-19.00; chiuso lunedi e martedi

ingresso libero


Comunicato stampa

(versione in pdf)

 

Immaginifica, dinamica, arcana: Noemi Sanguinetti interpreta la forma con un linguaggio dai molteplici timbri. Passando da una manualità ora potente, ora delicata, si dedica ad una ricerca plastica che tende al monumentale. Ne è diretta testimonianza "Viaggiatori", la mostra che l'artista presenta a Pietrasanta, nella sala delle Grasce dell'antico chiostro di Sant'Agostino, dal 20 febbraio al 15 marzo 2009. Oltre dieci opere, in marmo e bronzo, che scavano nel percorso creativo dell'artista come antiche narrazioni epiche. Un'iniziativa dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Pietrasanta.

 

Calate nella suggestiva atmosfera della Sala delle Grasce del Chiostro di Sant'Agostino, le opere di Noemi Sanguinetti appaiono come motivi visuali che emergono da un'antica memoria, quasi facendo pensare a reperti archeologici riportati alla luce, portatrici di un messaggio carico di fascino e mistero. Che siano possenti busti, torsi, intense maternità o leggeri uccelli piumati, è evidente una visione arcana della forma astratta.

In mostra sculture in marmo e bronzo, opere della giovinezza e della maturità tra le quali spicca un mondo di curiosi esseri bronzei, bipedi alati, solidamente ancorati a terra. Le sculture di oggi sono un nuovo punto di partenza nella sua esperienza artistica ed anche il prodotto di tutti quei precedenti momenti, legati alla sua vita errante e alla sua storia.
"Sono invenzioni di pregnante intelligenza - scrive il critico Paolo Levi - giocose e drammatiche al tempo stesso, testimonianze tese ed eleganti di un universo altro, ma perfettamente plausibili nella loro curiosa ibridazione; suggeriscono le cadenze goffe ed esitanti di uccelli incapaci di volare, ma sono comunque portatori di una segreta armonia e di messaggi arcani come la loro natura minerale".

 


Biografia

Nata nel 1950 a Buenos Aires, ha studiato all'Accademia d'Arte ed è fondamentalmente una scultrice, pur cimentandosi con successo con la pittura e la ceramica. Si è formata sotto la guida dei grandi maestri Alberto Balletti, Ramon Castejòn e Aurelio Macchi. In Italia è arrivata richiamata dal marmo di Carrara, dove ha lavorato per molto tempo nel laboratorio di Carlo Nicoli, e, soprattutto, dalla Liguria, la terra da cui provengono i suoi nonni emigrati in Argentina a fine Ottocento. Espone le sue opere dal 1972; ha tenuto numerose personali in Argentina, Brasile, Stati Uniti, Cuba, Germania, Austria, Francia e Italia. E' stata invitata a partecipare a prestigiose collettive o a realizzare importanti opere pubbliche.

 

Mostra: Viaggiatori
Artista: Noemi Sanguinetti
Date esposizione: 20 febbraio - 15 marzo 2009
Luogo: Chiostro di Sant'Agostino, Sala delle Grasce - Pietrasanta (LU)
Orario apertura: 16-19; sabato e domenica 10/13 e 16/19; chiuso lunedì e martedì
Inaugurazione: venerdì 20 febbraio, ore 17.00
Ingresso: libero

 

Alessia Lupoli -Ufficio Stampa
Assessorato alla Cultura
Comune di Pietrasanta
tel. 0584/795381; fax 0584/795588
cultura@comune.pietrasanta.lu.it
www.comune.pietrasanta.lu.it

Presentazione

Un diverso percorso nella scultura

Sembra che i Viaggiatori di Noemi Sanguinetti simboleggino di per sé il suo costante e continuo viaggio personale nel mondo della scultura. Partita da Buenos Aires con i studi accademici, si è cimentata fin dall'inizio con il marmo, creando importanti e maestose figure. Le sue forme femminili, sinuose e accoglienti, rispecchiano quella icona di fertilità mediterranea, da cui ebbe inizio l'arte tridimensionale arcaica del mondo occidentale.

Recentemente però il suo modulo stilistico è mutato di direzione e di materiale, snellendosi ed esplorando piuttosto anche il tema dell'ambientazione dell'opera stessa. Uccelli dalle lunghe zampe sono presaghi di un messaggio legato alla velocità e al movimento, ad una partenza per terra e per aria, ad un distacco dalla situazione contingente che li rende mobili e leggeri. Un concetto opposto a quello primigenio della scultrice argentina, i cui lavori indugiavano anche fisicamente sul sito della loro presenza.

Da stanziale a nomade, l'artista continua il suo viaggio nella scultura rivelandosi in una nuova veste che ora ci propone in Sala delle Grasce a Pietrasanta e a cui auguriamo di spiccare il volo verso un inesplorato capitolo della sua creazione con gratificazioni personali e di pubblico.

  Pietrasanta, febbraio 2009

L'Assessorato alla Cultura

Critica

La memoria archetipica della forma

Immaginifica, eclettica e nel contempo puntigliosa, Noemi Sanguinetti è artista e scultrice di alta scuola, che ha sempre espresso uno stile personalissimo in una ricerca plastica che tende al monumentale. Sempre conscia delle potenzialità dei materiali su cui applica una manualità a volte potente, a volte delicatissima, durante il suo lungo e severo percorso si è rivolta a diverse tecniche con motivate variabili strutturali, lavorando e sperimentando soprattutto sul marmo e sul bronzo. I suoi oggetti plastici rispondono dinamicamente a una visione arcana della forma astratta, che si fa plausibile nella concreta narrazione che sboccia dalle mani sapienti della sua autrice. La sua storia di scultrice guarda al museo europeo del Novecento, all'astrazione come massa antropomorfa in attesa di rivelazione, e al corpo umano come variabile post cubista o come longilinea ombra totemica. I suoi motivi visuali emergono da una memoria archetipica, o dal retaggio culturale di antiche narrazioni mitiche, facendo pensare a reperti archeologici riportati fortunosamente alla luce, e da conservare per trasmettere il messaggio indecifrabile della loro bellezza.
A testimonianza del colto eclettismo di questa artista, il suo segno così felice nella scultura, diventa grafia visiva di limpida acutezza quando si esprime con la china su carta, per interpretare con poetica soggettività un insetto o la figura umana, un tramonto o un'aurora. In questi ultimi due anni, Noemi Sanguinetti ha scelto di dedicarsi con rigore e determinatezza a una mondo di esseri bronzei, curiosi bipedi alati, ma solidamente attestati come sentinelle, che sembrano innalzare, invece che piume, acuminate armi da difesa contro un nemico sconosciuto. Sono invenzioni di pregnante intelligenza, giocose e drammatiche al tempo stesso, testimonianze tese ed eleganti di un universo altro, ma perfettamente plausibili nella loro curiosa ibridazione; suggeriscono le cadenze goffe ed esitanti di uccelli incapaci di volare, ma sono comunque portatori di una segreta armonia e di messaggi arcani come la loro natura minerale. I colori del bronzo sono qui quelli ossidati del verde e del blu, elementi tonali che ancor più configurano l'aura misteriosa di queste belle creature.

Paolo Levi

Critico e Storico d'Arte

 

Biografia


Nata nel 1950 a Buenos Aires, dove ha studiato all'Accademia d'Arte, è fondamentalmente una scultrice, pur cimentandosi con successo con pittura e ceramica. Dopo aver provato per anni diversi materiali è arrivata a conoscere ed apprezzare il marmo e a sceglierlo come materiale d'elezione, ed un grande maestro, Ramon Castejon (allievo di Maioll e Clarà), le ha insegnato la tecnica dei punti e l'uso del compasso aureo per passare dal bozzetto all'opera. Nel corso degli anni ha sviluppato un percorso creativo legato a tematiche diverse, teste, busti, torsi, "maternità" e coppie, mettendo a frutto gli studi di disegno con Aurelio Macchi e modellazione con Alberto Balietti. Espone le sue opere dal 1972 e ha tenuto moltissime personali in Argentina, Brasile, Stati Uniti, Cuba, Germania, Austria, Francia e Italia.
È stata invitata a partecipare a mostre o a realizzare opere a L'Havana, Barcellona, Francoforte, e da ultimo, ma non meno importante, ha partecipato ad una mostra appena conclusa a Brera, dove le sue opere erano in compagnia di quelle di Manzù, Messina, Minguzzi, Pomodoro, Vangi.
Col tempo ha lasciato tutto dietro di sé, tutto quello che ha imparato, ma questo non fa sì che si senta più leggera. Le sculture di oggi sono per lei un nuovo punto di partenza nella sua vita artistica, ma sono anche il prodotto di tutti quei precedenti momenti, legati alla sua vita errante e alla sua storia. In Italia è arrivata richiamata dal marmo e dai laboratori di Carrara, dove ha lavorato nel laboratorio di Carlo Nicoli, ma, soprattutto, dalla Liguria, la terra dove vivevano i suoi nonni e da cui sono partiti per emigrare in Argentina, a fine ottocento.
È a Savona dal '94, ha collaborato per molto tempo con Rinaldo Rotta, e tanti apprezzano il suo lavoro, ne danno testimonianza le diverse mostre allestite o le sue opere presenti in vari paesi liguri, da Badalucco a Varazze.