Armando Marrocco
Mostra di scultura e pittura a cura di Toti Carpentieri
inaugurazione: 12 dicembre 2009 - h 17.00
esposizione: dal 12 dicembre 2009 al 10 gennaio 2010
luogo: Sala dei Putti e Sala del Capitolo- Chiostro di S. Agostino - Pietrasanta
orario: 16.00-19.00; lunedi chiuso
ingresso libero
Comunicato stampa
Una riflessione sul tempo e sulla sua consistenza, sulla correlazione che esiste con lo spazio cosmico, cercando di rispondere all'irrisolto quesito sul significato della storia dell'uomo. Armando Marrocco presenta a Pietrasanta, nelle Sale Putti e Capitolo del Chiostro di Sant'Agostino, dal 12 dicembre 2009 al 10 gennaio 2010, la mostra "Tempo Spazio Oltre": una selezionata scelta di opere, alcune delle quali realizzate per l'occasione, in marmo, bronzo e polimateriche.
Non è casuale che il tempo, percepito dall'uomo come eterno presente, trovi significato soltanto rispecchiandosi nella materia e nel tangibile-contemporaneo, nel tendere nella sua linearità verso un'agognata dimensione a-temporale. Nell'attuazione di questo percorso di ricerca e di vita, che è poi ciò che l'artista svolge da sempre, le opere indicano le giuste risposte mettendo insieme gigantesche "Andromede", la multimaterialità de "Le perle sono la luce delle stelle", una sequenza di dodici nuovi telari e le significative, allegoriche "Chiome di Berenice", inedite al pari dell'innovativa "Dimora del cielo". Il percorso espositivo è allestito dall'architetto Laura Scrimieri.
Mostra: Tempo Spazio Oltre
Artista: Armando Marrocco
Date esposizione: 12 dicembre 2009 -10 gennaio 2010
Luogo: Chiostro di Sant'Agostino, Sala Putti e Capitolo - Pietrasanta Orario: 16-19, chiuso il lunedì
Alessia Lupoli Ufficio Stampa
Assessorato alla Cultura
tel. 0584/795381; fax 0584/795588
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Presentazione
Gli spazi infiniti di Armando Marrocco
Vi sono tanti luoghi deputati all'arte, ma pochi possono vantare, come Pietrasanta, un assoluto clima di libertà creativa. Pietrasanta e la scultura, Pietrasanta e la sua vivace comunità artistica sempre pronta ad accogliere inediti linguaggi e forme espressive, alimentando un continuo confronto di sensibilità.
Un'attrazione spontanea dettata da una profonda tradizione scultorea, da sempre, tuttavia, aperta al nuovo. Il prezioso marmo delle Apuane è la dimensione più familiare, ma il soffio vitale che muove la mano dell'artista non può e non deve conoscere limitazioni di stili e di idiomi, travalicando ogni fredda identificazione.
Armando Marrocco espone per la prima volta nel complesso di Sant'Agostino la sua opera, una profonda riflessione sul tempo e sullo spazio, sul cammino dell'uomo. Un percorso artistico che guarda sì alla tradizione, ma innestandola su una personalizzazione che si appaga nella molteplicità degli strumenti espressivi. C'è il marmo, il bronzo, ci sono la resina, l'alluminio, la juta, il cristallo ed il legno.
Un gioco articolato e complesso con le forme e con la natura, proprio come lo è il cammino esistenziale dell'uomo. Da dove viene e dove sta andando? Marrocco indaga nel suo più intimo sentire e scopre spazi infiniti in cui perdersi e ritrovarsi, tra echi di un tempo che fu ed un interminabile presente. Un viaggio cosmico per risalire al principio di tutte le cose, alla sorgente della vita.
Sono particolarmente lieto di dare il benvenuto ad Armando Marrocco, artista di fama internazionale, che con la sua mostra "Spazio tempo oltre" sono certo porterà un vivace contributo, originali stimoli e strumenti a quel dibattito artistico e culturale che costituisce l'unicità di Pietrasanta. Per intraprendere una nuova avventura d'arte, per aprire un nuovo capitolo di riflessione.
Il Sindaco Massimo Mallegni
Materia rivelatrice del tempo
Armando Marrocco, artista originario del Salento, ma operante a Pietrasanta già da molti anni, presenta nel Chiostro di Sant'Agostino la sua prima mostra personale nella nostra città. Spazio Tempo Oltre è per Pietrasanta un discorso nuovo, che invece è stato lungamente elaborato da parte dell'artista. La materia si fa depositaria del tempo, che si è sedimentato fin nei suoi sostrati, emergendo in modo impulsivo e quasi inaspettato attraverso le opere dell'artista. Tutto è materico e racchiude un significato: i marmi, i pigmenti, le stoffe, i legni, i metalli, i bronzi, le resine, i cartoni. E ognuno dei suoi lavori fa parte della storia perché è di per sé un pezzetto di storia, un tassello che contribuisce a costruire insieme agli altri la storia in toto, considerando il tempo come storia, non solo del passato, ma anche del presente e del futuro. Ecco che allora nelle opere di Marrocco si cristallizza con la sua creazione un tempo hic et nunc, che però, nella sua realtà estemporanea e immanente, mantiene il suo valore e significato anche aldilà delle barriere temporali.
Lavori quindi, questi dell'artista, permanentemente validi e attuali, quali traduzione delle sue idee in realizzazioni tridimensionali metastoriche, che altrimenti avrebbero potuto difficilmente sopravvivere nel panorama culturale-artistico contemporaneo, in special modo in quello italiano. Quello che è interessante è che in questa mostra di Armando Marrocco noi visitatori vediamo solo un passaggio del suo percorso artistico, una piccola parte del presente proiettato verso il futuro, o meglio verso "l'oltre", che continuerà poi a sollecitare la nostra memoria una volta concluso l'evento. Fondamentale è che il messaggio arrivi a destinazione e rimanga come elemento di riconoscimento e consapevolezza.
Pietrasanta, dicembre 2009
Daniele Spina
L'Assessore alla Cultura
Il regno polivalente della materia artistica
Armando Marrocco, artista poliedrico e nome saliente nel panorama artistico nazionale ed internazionale, lavora a Pietrasanta ormai da molti anni, creando qui le sue opere in marmo e in bronzo. Conosce la nostra terra ed i nostri artigiani, ed è per questo che ha deciso di rimanere e di realizzare in quest'area una ‘base creativa' per le sue opere. Naturale che finalmente gli venga dedicata una mostra personale al Chiostro di Sant'Agostino, dopo le sue innumerevoli presentazioni in spazi prestigiosi dedicati all'arte contemporanea.
L'artista sembra scegliere i materiali per le sue opere per la loro naturalezza ed immediatezza, per come si presentano all'istante, e che, pur elaborandoli sapientemente secondo i suoi stilemi, restituisce integri della loro identità primaria. Pietrasanta, come crocevia di marmi rinomati da tutto il mondo, sede di molti laboratori artistici del marmo e di diverse fonderie del bronzo, e soprattutto grazie al talento dei suoi valenti artigiani, risulta il luogo ideale per dare libertà alle proprie realizzazioni espressive. E così, come altre centinaia di artisti di tutto il mondo, anche il Maestro Marrocco ha trovato terreno fertile per dedicarsi al suo estro e sorprenderci con le sue creazioni.
I materiali in questo caso a poco a poco diventano simboli e come tali, anche se presenti in forma minima, rappresentano il tutto, dalla loro origine al loro fine. E proprio grazie alla loro consistenza diventano il tramite tra l'artista e lo spettatore. Visitare Spazio Tempo Oltre di Armando Marrocco è riuscire a valicare il confine ed entrare nel suo mondo, vivendo così insieme a lui questa grande ed unica avventura che si chiama ‘arte'.
Pietrasanta, dicembre 2009
Fabrizio Rovai Assessore alla Attività Produttive
Critica
Biografia
Cenni biografici
Armando Marrocco nasce nel 1939 a Galatina. Dopo aver frequentato
l'Istituto Statale d'Arte e insegnato scultura, nel 1962 si
trasferisce a Milano dove si inserisce nell'ambiente artistico
collaborando con architetti e urbanisti.
Dopo gli iniziali interessi informali, le sue prime ricerche si svolgono
nell'ambito dell'arte programmata e cinetica. Nel 1968 realizza
l'installazione scultorea per Ailè Selassiè Foundation Building
ad Addis Abeba (Etiopia). Nel 1969 aderisce al gruppo Art Terminal
con il quale partecipa ad alcune importanti manifestazioni artistiche.
Nel 1970 Pierre Restany lo invita a partecipare alle manifestazioni per
il X anniversario della nascita del Nouveau Realisme.
Nei primi anni '70 i suoi interessi volgono in direzione concettuale,
in particolar modo verso la natura e l'antropologia, fatto questo che lo
porterà in seguito ad aderire al movimento Arte Genetica. Questo
interesse in ambito para-scientifico si concretizza nel libro
Calendario. Nel 1972 partecipa a Operazione Vesuvio sull'asse Napoli -
Milano-Colonia. Dopo una serie di esposizioni sulla Nuova
Scrittura, negli anni '80 il primitivo interesse per il recupero dei
materiali si fa sempre più vivo, come anche quello rivolto allo
spazio e alle installazioni ambientali. Lavora alla
ristrutturazione del presbiterio della Basilica di S. Rita a Cascia
realizzando le vetrate e i seggi bronzei. Questa esperienza è il
preludio all'attività negli anni '90 anche in ambito sacro: nello stesso
santuario realizza le sculture della basilica inferiore e della
penitezieria. Nel 1990 realizza il presbiterio della chiesa di S.Biagio a
Corsano; nel 1992 la Fontana del Sole per il gruppo Colacem; nel 1994
la fontana Nautilus per la Banca del Salento; nel 1996 il monumento in
marmo del Beato Filippo Smaldone per la Cattedrale di Lecce; nel 1999
le tre porte bronzee per il santuario di S.Maria di Leuca; nel 2000 la
porta bronzea per la Cattedrale di Lecce; nel 2001 gli arredi sacri
per il presbiterio di S.Antonio al Fulgenzio di Lecce.
Nel 2002 riceve il premio Renoir e viene nominato accademico ad honorem
della Pontificia Insigne Accademia di Belle Arti dei Virtuosi al
Pantheon. Nel 2006 realizza gli arredi sacri della chiesa di S. Giovanni
Battista a Lecce. Negli anni '90 e negli anni 2000 le sue
partecipazioni in ambito laico non hanno subito interruzioni come
attestano numerose mostre ed eventi.