Museo dei Bozzetti "Pierluigi Gherardi" - Città di Pietrasanta

 
 
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Tamara de Lempicka meets Timonti

Timonti


Opere di tecnica vectografica

inaugurazione: 12 luglio 2009 - h 19.30

esposizione: dal 12 luglio al 30 agosto 2009

luogo: Villa La Versiliana - Marina di Pietrasanta

orario: tutti i giorni 18.00-22.00 

ingresso libero    


Comunicato stampa

(versione in pdf)

 

Un altro linguaggio visivo. Da vicino una struttura, da lontano un quadro. Con la tecnica vectografica il giovane artista Timon Monti, alias Timonti, introduce nel fascinoso mondo della celebre pittrice polacca Tamara de Lempicka. Un mito sfuggente, eccentrico. Una straordinaria figura artistica. Un'inconfondibile opera che ispira l'ingegno creativo del giovane Timonti. Nella splendida villa La Versiliana, fresca di restauro, a Marina di Pietrasanta, si presenta così Tamara de Lempicka meets Timonti. Dal 12 luglio al 30 agosto, un percorso espositivo di grande originalità e suggestione, promosso dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Pietrasanta in collaborazione con la Fondazione La Versiliana Festival.

 

Non è un caso che un simile evento espositivo giunga in Versiliana, dove il vate Gabriele D'Annunzio amava soggiornare per i suoi bagni di sole e di mare. Tra il 1926 e il 1927 Tamara de Lempicka incontrò D'Annunzio sul lago di Garda per un ritratto, mai venuto alla luce. Pare, infatti, che la pittrice lo abbia rifiutato durante un burrascoso incontro. Un incontro-scontro all'epoca molto chiacchierato quello tra i due artisti, rievocato con lettere scritte da Tamara al poeta, custodite nell'archivio del Vittoriale. Dopo la mostra di Verona, tocca adesso a Marina di Pietrasanta, altro luogo dannunziano, rievocare le voluttuose atmosfere dell'epoca nello sguardo illuminato e indagatore di Timon Monti.

L'eleganza, la seduzione, il fascino della pittura di Tamara de Lempicka nell'interpretazione attuale, avveniristica, stravagante e misteriosa di Timonti. L'artista si propone fondendo la bellezza delle opere di Tamara de Lempicka con le più moderne tecnologie di fotografia e meccanica mediate dal computer. L'originalità di questa nuova creazione mantiene fede all'icona originale, non variandone in alcun modo né il disegno, né la composizione, ma interpretandone invece l'essenza su lastre di alluminio spazzolato. La profondità dell'incisione ed il risultato dei giochi geometrici creano interessanti illusioni ottiche che portano a queste soluzioni ideate da Timonti, in un fantastico binomio creativo virtuale.

 


Cenni biografici

Timon Monti è un giovane creativo che opera in Svizzera, in Germania e in Italia. Ha trascorso la sua infanzia sul palcoscenico dello Staatstheater di Stoccarda. Ha studiato all'Accademia John-Cranko, perfezionandosi alla New York City School. Nel 1997 con la Manhattan Dance Company si guadagna addirittura il primo posto alla Jazz Competition dell'anno.
La danza ha accentuato il suo senso estetico, la sua ricerca della bellezza, della particolarità e del piacere di stupire. Timon Monti ha quindi dato stabili fondamenta alla sua passione per i sogni vivaci e le fantasiose sceneggiature diplomandosi alla ISW di Friburgo come direttore artistico.
Timonti è un "viaggio d'esplorazione".

 

Mostra: Tamara de Lempicka meets Timonti
Artisti: Timon Monti
Date esposizione: 12 luglio - 30 agosto 2009
Luogo: Villa La Versiliana, M. di Pietrasanta (LU)
Orario apertura: 18-22, tutti i giorni
Ingresso: libero
Inaugurazione: 12 luglio, ore 19.30

 

Alessia Lupoli - Ufficio Stampa
Assessorato alla Cultura
Comune di Pietrasanta
tel. 0584/795381; fax 0584/795588
e-mail: cultura@comune.pietrasanta.lu.it
www.museodeibozzetti.it

Presentazione

Tecnologia e bellezza
Ci vuole inventiva e coraggio per interpretare il passato in veste nuova e moderna. Ma
non solo: è essenziale anche il rispetto e l'ammirazione per l'originale che permetta così di
analizzarlo, scomporlo e poi ricomporlo in altre forme. E questa è l'operazione che Timonti
ha effettuato sulle opere dell'epoca d'oro di Tamara de Lempicka, artista polacca in auge
negli Anni '30, in piena ‘turbolenza' di avanguardie artistiche, quali per esempio l'Art Deco e
il Futurismo che trovano corrispondenza nelle sue composizioni. La raffinata eleganza del
primo movimento così si sposa perfettamente con il secondo nel mito della velocità delle sue
automobili e nell'avanzata del città moderna con i suoi grattacieli.
Timonti presenta un'analoga esperienza fondendo la bellezza delle opere di Tamara
de Lempicka con le più moderne tecnologie di fotografia e meccanica mediate dal computer.
Questa nuova creazione mantiene fede all'icona originale, non variandone in alcuna maniera
né il disegno né la composizione, ma interpretandone invece l'essenza su lastre di alluminio
spazzolato. La profondità dell'incisione ed il risultato dei giochi geometrici creano
interessanti illusioni ottiche che portano a queste soluzioni uniche ideate da Timonti, in un
fantastico binomio creativo virtuale tra Man Ray e Maurits Escher.
Gli studiati chiaroscuri esaltano la lucentezza dell'alluminio a cui si adattano,
mettendo in risalto sia la profondità delle scanalature che l'appena percepibile regolare
‘rasatura' del materiale, che lo rende prezioso e originale. Quale migliore dimora allora della
Villa La Versiliana per presentare queste opere in bilico tra passato e futuro, figlie del
contemporaneo? Villa, ora fresca di restauri, e pronta per ospitare nuove proposte, soprattutto
se consoni al carattere di un suo prestigioso ospite, quale era Gabriele D'Annunzio, antico
spasimante di Tamara. E se fosse Tamara meets Gabriele...?

  Marina di Pietrasanta, luglio 2009

Daniele Spina L'Assessore alla Cultura

Villa La Versiliana Luglio - Agosto 2009

 

TIMONTI
Un'amicizia legata dal filo della genialità ma anche da un rapporto burrascoso, reso spigoloso
da due caratteri certo non inclini, per natura, a scendere a compromessi. Non è mai facile la
"convivenza" fra due geni, soprattutto quando entrambi hanno caratteri forti e determinati.
Questo era il rapporto tra Gabriele D'Annunzio e Tamara de Lempicka. Il Vate e la pittrice
polacca, regina dell'Art Dèco, incarnano, ciascuno con la propria espressione e forma
artistica, uno stile di vita unico, sicuramente eccentrico, che inneggia alla libertà sessuale e
vuole, di proposito, valicare i confini del buon costume tipico dei primi del Novecento. I loro
destini si sono incrociati forse non a caso, ma l'incontro è ben presto diventato vero e proprio
scontro che non ha mai permesso pacifica convivenza fra i due.
La mostra del giovane Timonti sarà, ne sono certo, un'occasione incredibile per mettere,
nuovamente, queste due grandi genialità faccia a faccia, e per lasciarsi, stavolta, senza
rancori. L'artista, con la sua tecnica avveniristica e stravagante, vuole rievocare, attraverso
l'illusione ottica, gli ambienti del tempo riadattandoli però all'oggi grazie a tecniche originali
e suggestive.
Un sincero ringraziamento agli Istituti culturali di Pietrasanta, per la loro professionalità,
organizzazione e sempre alta competenza.

  Massimiliano Simoni

Presidente Fondazione La Versiliana

Critica

Tecnica vectografica - Un altro linguaggio visivo

 

Definizione della parola "Vectografia":

Configurazione di un vettore / descrizione del vettore - ente geometrico che descrive una grandezza dotata di valore numerico, direzione e verso; si rappresenta
con un segmento orientato avente lunghezza proporzionale al valore numerico della grandezza stessa. Con il procedimento-Vectografia si trasmettono le informazioni fotografiche attraverso la avorazione della fresa su lastre di materiale industriale.

 

Plastico in rilievo
Ettacromi (diapositive ingrandite) degli originali ad olio sono modelli per i quadri. In un nalizzatore d`immagine (scanner) a tamburo, le pellicole sono analizzate dal punto di vista ottico e igitalizzate. I dati fotografici sono trasformati in 256 gradazioni di grigio. Alle gradazioni di grigio sono associate le larghezze delle scanalature, che corrispondono alla parte di bianco e nero del dipinto.

 

Visivo ed aptico
Per la trasposizione dei quadri sulle lamiere viene generato un programma di lavorazione che guida una speciale macchina fresatrice CNC a tre assi. Ne deriva una struttura a rilievo che, guardata da ontano, si concentra in un quadro. La larghezza della scanalatura decide anche la sua profondità e e intensifica la tridimensionalità.

 

Da vicino una struttura, da lontano un quadro
La superficie del materiale usato è Alluminio spazzolato. Il centro è in legno MDF tinto di nero oppure in laminato nero Resopal. Dopo il processo di fresatura, tutte le scanalature sono ingolarmente rifinite a mano con vernice a pigmento nera.

 

Spazio per la fantasia
Il carattere a rilievo, la luce ed il proprio punto d`osservazione si fondono in un gioco interattivo di riflessi ed ombre che si sviluppano nelle scanalature e sulla superficie. Questa tecnica, rispecchia il ascino dell`intuizione parigina degli anni 20/30, pone l'accento sul fresco erotismo dei lavori di Tamara ed interpreta nuovamente il suo mito.

Biografia

Tamara de Lempicka
1898 - 1980
Pittrice polacca

La pittrice divenne famosa, soprattutto, per la sua arte capace di catturare come nessun'altro l'atmosfera e lo stile dell'Art Decò. Tuttavia, la sua carriera artistica non può essere separata da quella di "femme fatale", un ruolo che inscenò e recitò egregiamente: nella Parigi degli Anni 20 e 30 il suo stile di vita mondano venne giudicato scandaloso da molti.
Per fuggire dalla Rivoluzione Russa si trasferì a Parigi e li, al centro del mondo delle arti, iniziò la sua carriera di pittrice, divenendo nell'arco di pochi anni una delle artiste più in voga dell'epoca. In quanto "Diva" era al centro della società - come pittrice rifletteva nei suoi ritratti, come in uno specchio, il mondo che frequentava.
Le sue opere sospese tra calda sensualità e freddo classicismo, aprono una nuova dimensione nella storia della pittura. Mai gli aspetti della Neue Sachlichkeit sono stati interpretati in modo così sensuale ed erotico come nei suoi quadri.
"Il mio obbiettivo ... ritrovare l'eleganza nei miei modelli"
Tamara de Lempicka

 

Timonti
Timon Monti ha come obbiettivo il raggiungimento della bellezza e della particolarità, congiunte al piacere di stupire con la creatività, per realizzare oggetti e ambienti successivamente implementati nel quotidiano.
L'ideatore ha trascorso l'infanzia sul palcoscenico del Teatro di Stato di Stoccarda.
Particolarmente importante è stata la sua formazione classica presso l'Accademia John-Cranko, poi perfezionata ed ampliata presso la New York City School dove, nel 1997, con la Manhattan Dance Company si è guadagnato il primo posto alla Jazz Competition.
La danza è stata fondamentale per accentuare il suo senso artistico, ma per costruire solide fondamenta alla sua passione per i sogni vivaci e le fantasiose sceneggiature, Timon Monti si è diplomato "Direttore Artistico-Culturale Internazionale" presso la ISW di Friburgo.
TIMONTI è un "viaggio esplorativo" nel mondo dei concetti sperimentali e delle configurazioni avveniristiche. Le idee vengono interpretate come generi artistici liberi e indipendenti, attraverso i quali si superano i vecchi limiti spazio-funzionali.
Con "TAMARA meets TIMONTI" si crea un'avvincente sperimentazione e si realizza un arte visionaria e creativa nella quale l'ospite è fruitore interattivo e, quindi, punto centrale.