Museo dei Bozzetti "Pierluigi Gherardi" - Città di Pietrasanta

 
 
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Sevilla

Nuria Rami Jurado


Opere di pittura

inaugurazione: 18 luglio 2009 - h 19.00

esposizione: dal 18 luglio al 30 agosto 2009

luogo: Sala delle Grasce - Chiostro di S. Agostino - Pietrasanta

orario: tutti i giorni ore 18.30-24.00

ingresso libero


Comunicato stampa

(versione in pdf)

 

Pennellate di vita, accenti emozionali, in un racconto pittorico che si rivela sul candore della tela. Un viaggio nell'interiorità tra i tumulti e i silenzi dell'anima. Nuria Rami Jurado parla di sé, in una vibrante sequenza di opere in tecnica mista, dipinte tra il 2008 ed il 2009.
"Sevilla" è il titolo della mostra, promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Pietrasanta con il patrocinio dell'Ambasciata di Spagna in Italia, dal 18 luglio al 30 agosto, nella Sala delle Grasce del Chiostro di Sant'Agostino.

 

Un episodio destinato a cambiare il corso della vita conduce la giovane Nuria Rami Jurado ad una pittura fortemente introspettiva. Squarci di oscurità o assolati spazi ne descrivono gli episodi salienti.
Atmosfere sospese, cariche di energia, crescono e si esaltano tra i pigmenti delle tele. Vi si riconosce e si apprezza, nelle intense pennellate di colore, il lungo e meditato lavoro che l'artista ha sviluppato, calibrando le tinte e le sfumature.

Coinvolgenti e appassionate, le opere di Nuria Rami non lasciano indifferenti, proprio come le emozioni che possono suscitare o che si agitano dentro di noi.

"La giovane artista spagnola, in Italia da molti anni - afferma l'assessore alla cultura Daniele Spina - è entrata a far parte di quel gruppo di artisti di talento che ha scelto di vivere e lavorare in città. Sono dunque lieto di presentare negli spazi espositivi del chiostro di Sant'Agostino i suoi ultimi lavori, certo che le sue alchimie cromatiche sapranno parlare al pubblico".

 

Mostra: Sevilla
Artista: Nuria Rami Jurado
Date esposizione: 18 luglio - 30 agosto 2009
Luogo: Chiostro di Sant'Agostino, Sala delle Grasce - Pietrasanta Orario: tutti i giorni, ore 18.30-24
Inaugurazione: inaugurazione sabato 18 luglio, ore 19.00

 

 

 

Alessia Lupoli Ufficio Stampa
Assessorato alla Cultura
tel. 0584/795381; fax 0584/795588
e-mail: cultura@comune.pietrasanta.lu.it
www.comune.pietrasanta.lu.it

Presentazione

Una luce nell'oscurità

Atmosfere sospese, cariche di energia e tensione crescono e si esaltano tra i pigmenti delle tele di Nuria Rami. Squarci di luce e di speranza appaiono su fondi più scuri animando da protagonisti la composizione. Vi si riconoscono e si apprezzano le pennellate cariche di colore che costruiscono le opere, poco a poco, che permettono di indovinare il lungo e meditato lavoro che l'artista vi ha riposto, soppesando le tinte e le loro sfumature.

Coinvolgenti e appassionate, le opere di Nuria Rami non lasciano indifferenti: foreste invalicabili intrinse di toni diversi e nubi pregne di accadimenti in fieri, come le emozioni che possono suscitare o che si agitano dentro di noi, perlopiù incapaci di uscire. Ma l'artista riesce a dispiegarle sulla tela e a renderle opere d'arte, come in un brano di Mahler, dove momenti di struggente delicatezza convivono con bruschi cambi di tono.

Artista spagnola, in Italia da molti anni, Nuria Rami vive e lavora in Versilia, entrando a far parte di quel novero di artisti di talento che fanno capo a Pietrasanta. Le auguriamo di continuare ad esplorare e proporre con successo le sue infinite composizioni di colore e ringraziamo la Galleria Barbara Paci per averla proposta ed incoraggiata.

  Pietasanta, luglio 2009

L'Assessorato alla Cultura

Critica

"La mia amica Nuria vive da parecchio tempo in Italia. L'hanno portata qui il destino e la sua ferrea volontà di vivere nel paese che quand'era ancora bambina aveva già deciso di amare'"
qui c'e' qualcosa che non va.
Questo pensava la madre di Nuria quando, mentre le piccole compagne di scuola della figlioletta pettinavano le bambole, lei già riconosceva Botticelli e Michelangelo.
"Se vostro figlio vuol essere poeta, strappategli i quaderni, spezzate le matite, fate seccar l'inchiostro e bruciate i libri, legatelo e osteggiatelo e mortificatelo! E se nonostante questo egli insiste, allor, e solo allor, - benedicite il cielo di tanto dono." (Anna Achmatova).
Ma se Nuria è nata con l'Italia nel cuore, è la Spagna che si è portata in toscana, intitolare una mostra Sevilla, è rischioso, si teme che oleografia, nacchere e ventagli sbuchino ovunque, ma con Nuria il pericolo proprio non c'e'.
Le sue grandi campiture, spesso monocrome, interrotte da segni decisi e liberi ma mai, mai casuali - son legate a una tradizione che viene da lontano, dai grandi maestri della pittura spagnola: i densi vuoti fondali di Velazquez, i lampi che abbagliano i santi di Zurbaran, le assolate e petrose terre dove galoppano i reali di Goya - una struggente desolazione, profumo di erbe bruciate che fa andare lontano i sensi e ubriaca verso sera, sta nel punto mai afferrato dove tristezza, memoria e tenerezza si incrociano.
Le tele di Nuria, dove hanno la meglio solo il colore e l'occhio esperto e partecipe di chi sa dominare i sottili equilibri tra vuoti, graffiare per poi dolcemente velare - non sono vuoti esercizi emotivi, e né sono una fuga dalla figura, sono anzi una dilatazione della figura stessa, un lavoro in togliere, un'analisi irrazionale ma in equilibrio dello stato d'animo dell'autore, una ricerca caparbia e spesso sofferta perché il risultato, e quello solo, siano i lavori che state ammirando.
C'è qualcosa di ancestrale e alchemico nella sua scarna tavolozza: nero, bianco, rosso, oro e un poco di blu (sembra, no anzi - è la raccomandazione che tiziano faceva sui soli, i pochi, i sufficienti colori che bastano al bravo artigiano),
Nuria li declina con sapienza e con la forza di chi un colore non lo sceglie ma ne è scelta, attraversata e un po' vessata.
Spero che possiate godere dal vivo di questi dipinti, poiché la loro densità emotiva come sempre in pittura. Ma specialmente quando si tratta di questo tipo di pittura, rischia di mal sopportare descrizioni e riproduzioni fotografiche: la sala che li ospita poi è in bel contrasto, ma nascosta armonia, con essi: mura antiche, pietra, volte basse che esaltano per costrizione lo squillo dei pigmenti, l'architettura del quadrato perfetto di ogni tela.
Agostino Rocco

Biografia

Cenni biografici

Maria Nuria Rami Jurado nasce a Barcellona (Spagna) nel 1964.
Fin dall'adolescenza dimostra una grande predisposizione per l'arte pittorica, intraprendendo un percorso di studi che la porterà ad ottenere la laurea in Belle Arti presso la sua città natale.
Parallelamente partecipa a diverse mostre collettive e personali, alcune delle quali pubbliche e su invito delle stesse istituzioni catalane.
Ottiene la cattedra di "Disegno e Teoria del Colore" presso la scuola d'arte Sabadell di Barcellona e contemporaneamente perfeziona la tecnica del ritratto e l'uso del pastello con la pittrice spagnola Adelina Gaeta. Accanto ad un simile percorso "tradizionale", non esita, tuttavia, ad analizzare ed indagare le nuove correnti dell'avanguardia proprie dell'arte catalana di quegli anni, destinata ad influenzarla notevolmente nel gesto pittorico e nelle scelte cromatiche future.
Nel 1988 le viene affidato l'incarico di curatrice per la Fondazione Artistica Wintertour di Barcellona, fondata e sostenuta dall'omonima e rinomata compagnia finanziaria internazionale.
Dopo numerosi viaggi di approfondimento del panorama dell'arte contemporanea in Europa ed in Asia, nel 1990 l'artista decide di trasferirsi definitivamente in Italia, affascinata soprattutto dall'arte rinascimentale toscana.
Dal 1995 si stabilisce in Versilia, dove attualmente vive e lavora.
In Italia, ha partecipato a diversi concorsi istituzionali di pittura, conseguendo, tra gli altri, il primo premio "Lago di Bolsena" ed il primo premio di San Marino. Lavora soprattutto per il mercato del collezionismo statunitense, collaborando con due gallerie di Miami e New York.