Museo dei Bozzetti "Pierluigi Gherardi" - Città di Pietrasanta

 
 
 ... > Mostre > 2009 > Senza compromessi  le mostre
Senza compromessi

Elisabetta Rogai


Opere di pittura

inaugurazione: 11  luglio 2009 - h 19.30

esposizione: dal 12 luglio al 30 agosto 2009

luogo: Fabbrica dei Pinoli - La Versiliana - Marina di Pietrasanta

orario: tutti i giorni 18.00-22.00

ingresso libero  


Comunicato stampa

 (versione in pdf)

 

Giovani donne, immortalate in momenti di profonda riflessione o colte durante frammenti di vita quotidiana. Una penetrante analisi introspettiva. Un viaggio nelle emozioni più recondite, nei pensieri, nei silenzi, nell'universo femminile. Elisabetta Rogai, pittrice fiorentina, presenta, da sabato 11 luglio sino al 31 agosto 2009, nell'originale spazio espositivo della Fabbrica dei Pinoli, all'interno del parco della Versiliana a Marina di Pietrasanta, la mostra Senza compromessi: oltre trenta opere su tela o su denim della sua più recente stagione creativa. A cura di Alice Barontini. Un'iniziativa dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Pietrasanta in collaborazione con la Fondazione La Versiliana Festival.

 

Nella stagione che celebra i trent'anni di attività del prestigioso Festival La Versiliana, Elisabetta Rogai schiude il suo mondo pittorico con una mostra che rappresenta una nuova tappa della sua produzione artistica: già dal titolo, Senza compromessi, si evince facilmente il carattere e la personalità decisa dei soggetti ritratti dalla pittrice. Opere d'intensa presenza, espressiva e visiva. Sentimenti e sensibilità dell'animo femminile che si rivelano, con incisività comunicativa, coinvolgendo lo spettatore in una profonda partecipazione.
Scrive dell'artista Cristina Acidini, sovrintendente al polo museale fiorentino: "Solo all'orchestrazione sapiente dei gesti, all'intonazione cromatica che talvolta il tessuto denim infittisce e azzurrisce, all'andamento per colpi della pennellata sono affidati i segni sommessi che le donne della Rogai si concedono e ci concedono, cosicché di loro qualcosa si possa, se non conoscere, almeno intuire".

 

Le donne di Elisabetta Rogai esprimono forza, una forza spesso dolorosamente conquistata. Ognuna racconta una storia, un'esperienza i cui accenti emozionali sono resi da pennellate vigorose, decise, da variazioni timbriche e tonali, talvolta contrastanti.
La presentazione della mostra è affidata a Cristina Acidini e a Mario Bernardi Guardi.

 


Cenni biografici

La pittrice Elisabetta Rogai nasce a Firenze e nel capoluogo toscano opera da diversi anni: il suo nome si lega a mostre importanti come la personale "La Forza e la Virtù" a Pietrasanta o alle esposizioni che nel corso degli anni si sono succedute a Firenze, Venezia, Cannes, Milano, Kyoto e Capri. Il recente passato ha riservato all'artista fiorentina profonde soddisfazioni. Basti pensare ad Astrid, il quadro divenuto l'etichetta del vino ufficiale del semestre italiano di presidenza dell'Unione Europea. O all'intuizione di utilizzare la tela denim - quella usata per il jeans - come supporto tecnico per alcuni suoi quadri. O ancora all'aver rappresentato Firenze per il 40° anniversario del gemellaggio con Kyoto. La carriera di Elisabetta Rogai parte da lontano: nel 2001 va in scena a Firenze la sua prima personale, dal titolo "L'Essenza dell'Essere". E' stato il 2002, tuttavia, l'anno che ha veramente lanciato la pittrice fiorentina sulla scena internazionale, con un'esposizione a Lugano ed una sulla croisette di Cannes. Nel 2002 si tiene anche la personale "Forti Emozioni" a Capri, cui fa seguito la personale "Sentimenti" al Palagio di Parte Guelfa di Firenze.
Al luglio 2003 risale la personale "Riflessioni" al Gran Caffè Quadri in piazza San Marco a Venezia, mentre nel 2004 espone a Pietrasanta, nel chiostro di Sant'Agostino. L' autunno 2005 porta l'artista nel Sol Levante: Elisabetta Rogai è scelta dal Comune di Firenze quale rappresentante dell'eccellenza fiorentina per le cerimonie del 40° anno del gemellaggio con Kyoto. Nello stesso anno espone a Washington, alla Capricorno Gallery. Nel 2006 ancora esposizioni a Firenze, Milano ed in Campania. La primavera 2008 vede l'artista alle prese con due importanti commissioni: un affresco celebrativo realizzato per i 70 anni della Scuola di Guerra Aerea di Firenze ed una sua "sintesi", olio su tela, donata dal Capo di Stato Maggiore Aeronautico al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per gli 85 anni del Corpo. Infine, da gennaio a marzo 2009, la personale "Anatomie dell'anima" al Museo Archeologico di Fiesole. Tutte le personali sono state presentate da Cristina Acidini, sovrintendente al polo museale fiorentino. 

 

Mostra: Senza compromessi
Artista: Elisabetta Rogai
Date esposizione: 11 luglio - 30 agosto 2009
Luogo: Fabbrica dei Pinoli, parco della Versiliana - M. di Pietrasanta (LU)
Orario apertura: 18 .00- 22.00, tutti i giorni
Ingresso: libero
Inaugurazione: sabato 11 luglio, ore 19.30

 

Alessia Lupoli - Ufficio Stampa
Assessorato alla Cultura
Comune di Pietrasanta
tel. 0584/795381; fax 0584/795588
e-mail: cultura@comune.pietrasanta.lu.it
www.museodeibozzetti.it

Presentazione

L'arte nello sguardo
e nella sensibilità femminile

Conosco l'espressione artistica di Elisabetta Rogai da molto tempo, ne ho seguito le
evoluzioni, i percorsi, le diverse stagioni, restandone sempre colpito, attratto, incuriosito. La
sua è una vera e propria indagine sull'universo femminile, condotta da un privilegiato punto
di osservazione, quello della donna artista. Grazie alle sue vibranti pennellate, alla sua intensa
ispirazione, Elisabetta ci consente di entrare in un mondo di sacralità e di riservatezza, di
pensieri e di emozioni, tutti al femminile.
Un viaggio affascinante, profondo ed appassionato, complesso, come tutte le donne lo sono.
Nei suggestivi spazi della Fabbrica dei Pinoli, fresca di restauro, le opere pittoriche di
Elisabetta Rogai trovano la loro ideale collocazione. Il Festival della Versiliana, che festeggia
in questa edizione 2009 i suoi autorevoli trent'anni di attività, rappresenta da sempre un ricco
contenitore di linguaggi artistici, una vetrina di spettacolo e creatività in tutte le sue forme.
In tale contesto ben si inserisce la forza comunicativa della pittura di Elisabetta Rogai: grazie
all'attento sguardo introspettivo le sue donne parlano, si raccontano, si rivelano. Senza
compromessi.
È dunque con immenso piacere che saluto l'apertura di quest'evento espositivo. La sensibilità
pittorica di Elisabetta Rogai, sono certo, saprà sedurre il vivace pubblico della Versiliana,
ritagliandosi uno spazio di grande richiamo e visibilità.
Pietrasanta, Luglio 2009 

Massimo Mallegni
Sindaco di Pietrasanta

 

 

Quando i colori costruiscono la figura
Certamente Elisabetta Rogai, artista fiorentina, costruisce il proprio linguaggio
espressivo su di una solida tradizione pittorica europea, consolidatasi con le avanguardie
artistiche di inizi Novecento. La forte presenza delle sue figure si colloca liberamente nello
spazio, che occupano quasi interamente all'interno della composizione del dipinto, mentre i
colori, modulati in modo tonale, si aprono e si chiudono a seconda della scelta predominante,
aggiungendovi così luce e plasticità.
Dopo l'esperienza nel Chiostro di Sant'Agostino di Pietrasanta nel 2004, l'artista
presenta le sue opere più recenti presso la Fabbrica dei Pinoli all'interno del Parco de La
Versiliana. Si tratta di un nuovo viaggio, di una nuova avventura, in cui il suo pennello
conferma la sua volontà introspettiva, lasciando però più spazio alla suggestione, a quel nondetto,
che emerge da più ampie campiture di colore, spesso occupate da mescolanze di
colature di pigmenti diversi.
Con chiari e scuri e contrasti più o meno accesi, Elisabetta Rogai infiamma le sue tele,
dove la luce si rifrange per dare spazio alle figure, che animano la sua mostra. Siamo così
lieti di poter ospitare queste sue opere in occasione del XXX Anniversario del Festival de La
Versiliana, una preziosa occasione per noi e per l'artista per continuare un importante
discorso artistico con il pubblico, sempre presente e mai interrotto. 

Marina di Pietrasanta, luglio 2009

Daniele Spina L'Assessore alla Cultura

 

 

Elisabetta Rogai
L'essenza femminile

Nell'anno dei grandi festeggiamenti per il compleanno numero Trenta del Festival estivo più
lungo d'Europa, e della mia decima stagione da coprotagonista (come Assessore alla Cultura
prima e come Presidente della Fondazione poi), la Versiliana indossa l'abito più bello e
regala al suo affezionatissimo pubblico ciò che di meglio può offrire. E fra le tante,
attesissime chicche di questa XXX edizione, vi è senza dubbio la mostra della pittrice
fiorentina Elisabetta Rogai, con una straordinaria esposizione che rappresenta una nuova
tappa del suo percorso artistico e formativo.
Gli oltre 30 dipinti, che in una location come la neo-ristrutturata Fabbrica dei Pinoli trovano
la loro dimora più naturale, si rivelano senza compromessi, come il titolo di uno dei più
recenti e significativi lavori, un inedito. Senza compromessi poiché la decisione e l'incisività
dei soggetti dipinti non lasciano spazio alle incertezze, alle mezze misure, a compromessi
appunto. Le figure femminili, protagoniste dei suoi dipinti, paiono al contrario spogliarsi del
superfluo, abbandonano ogni velleità per offrirsi ‘nude' all'occhio dello spettatore. Colte in
momenti di vita quotidiana, pensierose e meditative, ma anche enormemente comunicative ed
espressive les femmes della Rogai sono le donne di ieri e di oggi, sono la pura essenza del
femminile.
Le suggestioni e le emozioni improvvise che scaturiscono, le rendono talmente vere che
talvolta, anche il sol guardarle, sembra quasi osare troppo; ma di fronte alla loro magia non
c'è alternativa: l'occhio vuole curiosare nella loro intimità per percepire i loro respiri, cerca
di catturare i loro
sguardi sfuggenti, brama quei corpi che si nascondono dietro veli di pura seta.
Una donna che dipinge donne dimostra rispetto, sensibilità e ammirazione per la Femminilità,
così troppo spesso strumentalizzata e mercificata, che andrebbe al contrario esaltata in virtù
della sua rara delicatezza.
Un sincero ringraziamento agli Istituti culturali del Comune di Pietrasanta, che come sempre
hanno dimostrato professionalità, organizzazione ed alta competenza

Massimiliano Simoni

Presidente della Fondazione La Versiliana

Critica

I colori dell 'anima

Madri e figlie, mogli e amanti, in carriera o casalinghe, fragili eppure così determinate. Ogni donna dipinta da Elisabetta Rogai racchiude in sé un affascinante microcosmo, fatto di speranze e di dolori, di ansie e di gioie, di angosce e di paure, di sogni e di eterne riflessioni. Non a caso, quando Elisabetta è nel suo studio e mostra le sue opere ad un visitatore (sia esso un amico, un critico, un collezionista o un curatore) raramente parla di "tele", "dipinti" o "quadri". Più spesso indica con spontaneità ogni suo lavoro con il pronome femminile "lei", come se - con quel "lei" - l'artista volesse parlare di un'amica o di una confidente nata dal suo magico mondo di colori e di pennelli, che le riporta alla mente un particolare momento, un determinato umore, una storia ben precisa. Così, sempre in bilico tra dover essere e dover apparire, le donne della Rogai prendono forma sulla tela dando vita ad una galleria di molteplici personalità. O forse di una personalità unica, letta però nelle più svariate (e a volte persino contraddittorie) sfaccettature. Svelano il loro lato più contemporaneo e dinamico le protagoniste di The Shoes o di Rosso metropolitano che, con un piglio ora sognante ora grintoso, raccontano momenti qualsiasi del quotidiano. Sono donne che affiorano come flash della memoria: mentre scrivono Al computer o mentre leggono un libro Sulla spiaggia, occupate a parlare Al telefono oppure impegnate a fare jogging, rincorrendo una Libertà interiore fortemente voluta e mai smessa di cercare. Con innato lirismo, in molti casi l'artista le ritrae in momenti privati e segreti, portando in scena un universo intimo in cui ad esser messo a nudo non è solo il corpo, ma anche e soprattutto l'animo. Le ritroviamo rapite a fissare L'orizzonte in riva al mare o accovacciate su di un letto, con i capelli sciolti sulle spalle mentre si coricano In silenzio, accompagnate da chissà quali ricordi e pensieri, assaporando Attimi puri di un'esistenza in cui tutto sembra falsità, consumismo, inutilità. Meditano, aspettano, pensano, si ascoltano. A parlarci di loro sono gli occhi, spesso chiusi o rivolti in basso, altre volte puntati dritti verso lo spettatore, quasi alla ricerca di un contatto, di un dialogo. Quasi per condividere la consapevolezza che la vita è un grande Ring a cui non ci è permesso di sottrarci. Di loro, del loro stato d'animo raccontano molto anche le pose orchestrate in maniera quasi artificiale e le torsioni dei corpi, costruiti per volumi che, oltre a regalare dinamismo all'intera composizione, diventano spia dell'intensa indagine psicologica condotta dalla pittrice. L'artista, infatti, parte dalla rappresentazione del dato concreto - dal corpo -, ma subito dopo punta al suo superamento per arrivare alla psiche, all'essenza, all'anima dei suoi personaggi. Le muscolature tese, disegnate con un segno secco e deciso, le mani giunte a toccare le guance, le ginocchia che sfiorano i seni raccontano infatti in maniera ben più efficace d'ogni parola le emozioni di queste giovani donne raggomitolate su se stesse, che sembrano quasi proteggersi e cercare un rifugio tanto fisico quanto mentale dalla brutalità e dal gelo del mondo esterno. Un'indagine psicologica che emerge bene anche dall'attento uso che l'artista fa dei colori. Specie nelle opere realizzate negli ultimi anni - e ancor di più in quelle recentissime esposte in occasione della mostra alla Fabbrica dei Pinoli nel Parco della Versiliana - la tavolozza dei colori della Rogai si è infatti arricchita di tonalità tenui e di sensuali trasparenze, capaci di regalare al dipinto un aspetto etereo e quasi impalpabile. Ne sono un esempio i fondali costruiti stendendo con passaggi veloci il colore diluito, lasciato sgocciolare liberamente sulla tela e al tempo stesso guidato con colpi rapidi ma meditati di pennello, per creare particolari e suggestive concordanze cromatiche. Si va dai toni leggeri del lilla, del giallo, del rosa e dell'azzurro per arrivare a toccare quelli più forti ed accesi del rosso e del blu. Si potrebbe addirittura considerare questi sfondi - da soli - come delle opere informali a se stanti, capaci come sono di rivendicare l'importanza dell'esperienza interiore e d'incentrare l'attenzione soprattutto sul dato psicologico ed emotivo. Ne è ben consapevole l'artista che spesso utilizza inquadrature ardite e tagli fotografici che danno particolare risalto alle armoniose cromie delle opere, confinando le donne al margine della tela. Uno sperimentalismo che è, del resto, una delle cifre distintive di Elisabetta Rogai. Lo ritroviamo fortissimo nel ciclo delle tele di jeans, dove ella sfrutta come base per i suoi lavori il colore scuro e la superficie ruvida del denim intervallato da cuciture. Un teatro d'eccezione per mettere in scena un universo che trae spunto dalla stessa esperienza di donna maturata dall'artista, che ama restare se stessa fuori e dentro lo studio, raccontando una femminilità che vive in prima persona. Le sue infatti sono donne vere, come lei. Donne di ieri, donne d'oggi: senza tempo. Sempre alla ricerca della felicità, sempre in cerca di se stesse. Sempre, Senza compromessi.

Alice Barontini

Critico d'arte e giornalista

 

Biografia

Brevi cenni biografici
Elisabetta Rogai è nata a Firenze, dove attualmente vive e lavora. Il suo nome è legato a mostre importanti come la personale «La Forza e la Virtù» al chiostro di Sant'Agostino di Pietrasanta e alle esposizioni a Firenze, Venezia, Cannes, Milano, Kyoto (dove ha rappresentato Firenze per il 40° anniversario del gemellaggio con Kyoto) e Capri. Tra le altre cose ha realizzato l'etichetta del vino Astrid (il Chianti Classico scelto come vino ufficiale del semestre italiano di presidenza dell'Unione europea) e i suoi dipinti sono rappresentati a Washington dalla Capricorno Gallery.

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Qualche informazione sulla mostra alla Fabbrica dei Pinoli
Una delle particolarità di Elisabetta Rogai è quella di essere una pittrice, donna, che dipinge quasi ed esclusivamente donne. Le sue sono figure femminili rubate alla contemporaneità, capaci di raccontare, con uno sguardo o una posa, qualcosa del mondo in cui viviamo. Nella mostra che si svolgerà a partire dall'11 Luglio alla Fabbrica dei Pinoli saranno presenti circa 25 dipinti di medie e grandi dimensioni (alcuni dei quali realizzati su tela jeans. vedi foto Thinking about it). Si tratta di una selezione di quadri recenti (tanti sono gli inediti realizzati nel 2008) racchiusi sotto il titolo della mostra: «Senza compromessi». Un titolo che riprende quello di un'opera inedita, dipinta recentemente dall'artista. Elisabetta Rogai studia con la pittura il corpo umano e, in particolare, quello femminile, ingaggiando un'analisi attenta che passa attraverso la rappresentazione delle anatomie e delle pose delle protagoniste delle sue tele. Posizioni, torsioni, tensioni muscolari, sguardi e volti servono per "raccontare" storie intime, dell'anima. Il risultato sono opere dall'alto tasso estetico ed emotivo, di grande contemporaneità, capaci di mettere in scena quei sentimenti contraddittori che dominano i suoi personaggi ma forse, più in generale, un po' tutta la nostra società.

 

Esposizioni nazionali ed internazionali
Personale «Dialoghi», galleria d'arte Michail, Settembre - Ottobre 2007
Personale «Personale nell'ambito della manifestazione Telethon», Banca Nazionale del Lavoro, Gennaio 2007
Collettiva «Iconici», Galleria Schubert, Milano, Ottobre 2006
Personale «Genesi», Galleria Schubert, Milano, Settembre 2006
Personale «Senza pregiudizi», Palazzo Crispi, Napoli, 25 Febbraio - 9 Aprile 2006
Personale in seno a «Pitti Uomo» e «Pitti Bimbo», Fortezza da Basso, Firenze, Gennaio 2006
Personale «Oltre i confini», Capricorno Gallery, Washington (Usa), Dicembre 2005
Personale «Oltre i confini», Tisaneria di Santa Maria Novella, Kyoto (Giappone), 20 Ottobre - 24 Ottobre 2005
Personale «Appuntamento a Primavera», Grand Hotel Excelsior, Firenze, 18 Aprile - 16 Maggio 2005
Personale «La forza e la virtù», Sala dei Putti del Chiostro di Sant'Agostino, Pietrasanta, 06 Giugno - 04 Luglio 2004
Personale «Astrid», Banca Primavera - via Condotta, Firenze ed in contemporanea ad Empoli, 29 Novembre - 30 Gennaio 2004
Personale «Astrid», Circolo del Ministero degli Affari Esteri, Roma, 14 - 24 Ottobre 2003
Personale «Riflessioni», Gran Caffé Quadri - piazza San Marco, Venezia, 7 Giugno - 7 Luglio 2003
Collettiva «8 marzo al femminile», Palagio di Parte Guelfa, Firenze, 8 - 11 Marzo 2003
Personale «Sentimenti», Palagio di Parte Guelfa, Firenze, 22 Novembre - 2 Dicembre 2002
Collettiva «Atmosfere intime», Art Gallery Le Lac, Lugano, 3 - 18 Ottobre 2002
Collettiva «L'arte, la donna e i giovani», Villa La Linguella, Portoferraio-Isola d'Elba, Settembre 2002
Personale «Forti Emozioni», Hotel Capri Palace, Capri, 21 - 28 Luglio 2002
Partecipazione ad Art Cannes, «Le salon des artistes», Palais des Festivals, La Croisette, Cannes 4 - 7 Luglio 2002
Collettiva «Arte e Donna», Galleria Vaticano 2 & 3, Pietrasanta, 1 - 9 Giugno 2002
Collettiva «Omaggio all'Iris», Convitto della Calza, Firenze, 5 - 12 Maggio 2002
Collettiva «Angeli e demoni», Art Gallery Le Lac, Lugano, Maggio 2002
Collettiva «Creatività donna», Art Gallery Le Lac, Lugano, Marzo 2002
Personale «Opere Recenti», Palazzo Borghese, Firenze, Marzo 2002
Collettiva «Espressioni a San Valentino», Centro d'Arte Puccini, Firenze, 14 - 22 Febbraio 2002
Collettiva «Carnevale», Centro d'Arte Puccini, Firenze, Febbraio 2002
Collettiva «Capodanno Fiorentino», Palagio di Parte Guelfa, Firenze, Febbraio 2002
Personale «L'essenza dell'essere», Officina Profumo Farmaceutica Santa Maria Novella, Firenze, Dicembre 2001
Collettiva Ex Fornace Pasquinucci, Capraia Fiorentina, Giugno 2000
Collettiva con premio-pubblicazione su rivista specializzata «Premio Italia», Certaldo, Palazzo Pretorio, Maggio 2000
Collettiva con segnalazione Premio Italia, Certaldo, Palazzo Pretorio, Maggio 1999