Museo dei Bozzetti "Pierluigi Gherardi" - Città di Pietrasanta

 
 
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Navi Leggere

Michelangelo Barbieri


 

Opere di scultura

inaugurazione:21 giugno 2009 - h 18.30

esposizione: dal 21 giugno al 12 luglio 2009

luogo: Sala delle Grasce - Chiostro di S. Agostino - Pietrasanta

orario: 18.30-20.00/21.00-24.00; lunedi chiuso

ingresso libero


Comunicato stampa


(versione in pdf)

 

Fantasioso pensiero che erra nel mare della vita, sottile poesia che si traduce in un simbolo ricorrente: la nave che va. Esili strutture in bilico tra figurazione ed astrazione, dove la forma si disperde in meditazione allo stato puro. Michelangelo Barbieri presenta a Pietrasanta (LU), dal 21 giugno al 12 luglio, nella sala delle Grasce del Chiostro di Sant'Agostino, Navi Leggere, un suggestivo percorso scultoreo. Un'iniziativa dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Pietrasanta in collaborazione con Mariella Poli Athenaedizioni/ Poliàs Arte.

 

Un viaggio onirico in un mare immaginario, popolato di simboli e metafore. Queste sculture hanno il magico potere di trasportare lontano lo spettatore, oltre la forma, in una realtà altra e sognante che evoca ricordi intensamente umani, sebbene sia in esse del tutto assente l'uomo.

 

"Dopo la realizzazione di differenti serie - scrive Giulia Talini nel saggio critico - come quella dei "Ponti", dei "Fari" e delle "Case", l'artista approda alla progettazione delle "Navi leggere", che costituiscono un nutrito "ensemble" di lavori caratterizzati dall'impiego di diversi materiali, principalmente il legno e l'ottone".

Parco è l'uso dei colori; prevalgono i toni naturali e le spontanee vibrazioni dei materiali come l'ossidazione del rame o la ruggine del ferro. Emerge in tutta la sua forza espressiva l'estrema manualità del giovane artista bolognese con la passione per i più diversi materiali.
"Le Navi di Michelangelo Barbieri - spiega l'assessore alla cultura Daniele Spina - non hanno segreti: si aprono, si mostrano nella loro intelaiatura leggera, ospitano una nuvola o un'altra barca di passaggio e possono avere persino un cuore, e forse un'anima, quella dell'artista. Ed ora, nei laboratori di Pietrasanta, diventano anche di travertino, pur mantenendo la loro magica levità".

 

Mostra: Navi leggere
Artista: Michelangelo Barbieri
Date esposizione: 21 giugno - 12 luglio 2009
Luogo: Chiostro di Sant'Agostino, Sala delle Grasce - Pietrasanta Orario: da martedì a domenica, ore 18.30-20 e 21-24
Inaugurazione: domenica 21 giugno, ore 18.30

 

Alessia Lupoli Ufficio Stampa
Assessorato alla Cultura
tel. 0584/795381; fax 0584/795588
e-mail: cultura@comune.pietrasanta.lu.it
www.comune.pietrasanta.lu.it

Presentazione

E ‘navigar' m'è dolce in questo mare...

Per viaggiare sul mare dell'immaginazione e della creatività ci vogliono delle Navi leggere, come quelle di Michelangelo Barbieri, svuotate del superfluo e ridotte all'essenziale, comprese la pioggia e le nuvole, che si mescolano al fumo dei camini. Ricordano un po' l'atmosfera di "Novecento" di Alessandro Barricco, in un lunga traversata oceanica in cui ciò che conta è l'esperienza del viaggio di per sé. Sembra quasi di sentirle, le note del pianoforte, ma anche lo sciabordio delle onde, il rumore dei motori sempre accesi, ma sopra a tutto, in una magica armonia, la musica del mare, lenta, costante, infinita. E poi arriva la luna, e la nave prosegue la sua corsa nella notte tra i pianeti che si girano e si muovono a seconda del suo avanzare.

Ma le Navi di Michelangelo Barbieri non hanno segreti: si aprono, si mostrano nella loro intelaiatura leggera, ospitano una nuvola o un'altra barca di passaggio e possono avere persino un cuore, e forse un'anima, quella dell'artista. Ed ora, nei laboratori di Pietrasanta, diventano anche di travertino, pur mantenendo la loro levità.

Un caloroso e sincero ringraziamento per la realizzazione di questa mostra ‘itinerante' va a Mariella Poli di Poliàs-arte, che con pronta disponibilità ha immediatamente risposto all'invito da parte dell'Assessorato alla Cultura e all'artista, a cui auguriamo un "Buon viaggio!" tra le perigliose onde del mare dell'arte.

  Pietrasanta, luglio 2009

L'Assessorato alla Cultura

 

Critica

Michelangelo Barbieri - Navi leggere

  Nelle navi leggere di Michelangelo Barbieri pulsa spesso un cuore meccanico, mosso dalla molla di un orologio. Le sue navi sono leggere ma hanno la forza di navigare in tutto il mare del mondo. Si chiede Lorenz Schroter col titolo di un libro tecnico e poetico: Quanta schiuma c'è nel mare? Ci importa davvero di saperlo e di misurarla tutta la schiuma del mare? Per andar sull'acqua e andare dove ci pare, basterebbe portarsi dietro qualche amico fidato, con molte valigie stipate nella stiva:

 

Guido, i' vorrei che tu e Lapo ed io
fossimo presi per incantamento
e messi in un vasel, ch'ad ogni vento
per mare andasse al voler vostro e mio;

 

sì che fortuna od altro tempo rio
non ci potesse dare impedimento,
anzi, vivendo sempre in un talento,
di stare insieme crescesse 'l disio.
(Dante Alighieri Rime)

 

Da sempre si parte e si ha nostalgia di posti ignoti o casalinghi. Dove ci attende l'amante o la sposa. Giasone e gli Argonauti vanno per mare dalla Grecia alla Colchide per la conquista del vello d'oro (Le Argonautiche Apollonio Rodio). Non era il primo a fare quella rotta perché molti greci andavano verso il Mar Nero, a cercare fiumi ricchi d'oro, col vello di montone per filtrare le pagliuzze dall'acqua.
L'acqua contiene molte cose, è infida, instabile, essenziale alla vita, alla navigazione, alla conoscenza. Ancora Dante, nel Canto XXVI dell'Inferno, nel cerchio dei fraudolenti nella Bolgia ottava, quella dei consiglieri fraudolenti, incontra un grande marinaio. In questo canto vi è una delle terzine più famose di tutto l'Inferno e forse di tutta la Commedia. Sono parole (una orazion picciola) che Dante fa dire a Ulisse quando questi voleva convincere i suoi compagni ad avventurarsi verso l'oceano:

 

"Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza."

 

Nave e viaggio sono simbolo della virtù dell'uomo (la sua humanitas), quel profondo ed insaziabile desiderio di conoscenza, superiore al desiderio di ritornare in patria. Per questo le navi leggere di Barbieri sono issate su piedistalli esili che oscillano, che danno il senso dell'andare e dell'andare sulle onde, in preda al nembo, all'acqua che sale dal mare e diventa nuvola. Le sue navi sono spesso alte, brevi e strette, di legno scolpito ma dipinte come il ferro, hanno sempre il fumaiolo, uno, due o tre, il punto più alto di una nave, sembrano bastimenti carichi di merce e ricordi. Sono a volte di fil di ferro, sono la lisca di un pesce, che sfugge alla cattura, che anche spolpato continua a nuotare, a girare i fondali fermi e le superfici increspate. Gli scafi sono trasparenti ma continuano a fumare, a produrre una nebbia che può diventare nuvola che si tramuta in pioggia. Michelangelo vuole trasportare tutte le cose del mondo, da qui all'altra parte del mare, con navi che arrivano dalla sua fantasia, come il Rex che arrivava all'improvviso e poteva anche attraccare direttamente davanti alla porta del Grand Hotel di Rimini (Amarcord, Federico Fellini) sfidando perfino la pioggia.
In Un Americano a Parigi Don Lockwood (Gene Kelly) canta:

 

I'm singing in the rain
Just singing in the rain
What a glorious feelin'
I'm happy again
I'm laughing at clouds...

 

E' proprio possibile essere allegri sotto la pioggia che cade, se si è innamorati. E le navi leggere di Barbieri, se le guardate bene, ridono perché sono innamorate.
"E' pacifico che qualora l'atmosfera terrestre fosse ridotta e qualche tenue lago di gas raccoltosi al fondo delle depressioni fra le montagne, come pare sia il caso per il nostro satellite la luna, è pacifico, diciamo, che non potrebbero in alcun modo aver luogo quelle molteplici sospensioni di vapori note sotto i nomi di nuvole, nebbie, caligini o foschie. Saremmo inoltre privati di buona parte dei colori dell'aurora e del tramonto, nonché degli arcobaleni, delle aurore boreali, delle stelle filanti e di svariati altri fenomeni meteorologici e astronomici." (Fosco Maraini Il nuvolario. Principii di nubignosia).
Per vedere tutte le nuvole del mondo basta prendere una nave e partire. Non c'è mezzo migliore se non le navi leggere di Michelangelo, che sono antiche e moderne, mai a vela, sempre a motore per fare il fumo, precursore e garanzia della presenza di nuvole.

Gian Luigi Corinto

Biografia

Cenni biografici

Michelangelo Barbieri, diplomato all'Istituto Statale d'Arte di Bologna, sua città natale verso la quale nutre un forte attaccamento, prosegue la formazione all'Accademia di Belle Arti per coltivare l'innata matrice scenografica. Fin dai primi anni di studio, a vent'anni, segue con passione il corso di scenografia teatrale del professor Enrico Manelli, che si rivelerà guida fondamentale per il suo percorso artistico. E' proprio durante gli anni di studio trascorsi ad elaborare progetti e a tradurli in scenografie per spettacoli teatrali, che si fa avanti in Michelangelo Barbieri l'idea di applicare lo stesso modus operandi alla scultura. Agli inizi del 2000 prendono vita le prime Nuvole realizzate con rame e ferro cui fanno seguito i Ponti e le Case, ed attualmente le Navi Leggere.