Museo dei Bozzetti "Pierluigi Gherardi" - Città di Pietrasanta

 
 
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Visionary Landscape

Helaine Blumenfeld


Opere di scultura

inaugurazione: 25 febbraio 2007 - h 11.00

esposizione: dal 25 febbraio al 11 marzo 2007

luogo: Sala delle Grasce - Chiostro di S. Agostino - Pietrasanta

orario: 16.00-19.00; lunedi chiuso

ingresso libero


Comunicato stampa

(versione in pdf)

 

Sarà l'artista americana Helaine Blumenfeld a ricevere il sedicesimo Premio Internazionale "Pietrasanta e la Versilia nel mondo" ideato dal Circolo Culturale Fratelli Rosselli. Il prestigioso riconoscimento viene assegnato ogni anno all'artista che promuove in Italia e all'estero, attraverso la propria creatività, Pietrasanta e la sua cultura dell'arte, il ricco patrimonio di maestranze artigiane locali. Il cavalletto dello scultore è il simbolo del premio, ma anche l'emblema di una realtà artistica che vede fianco a fianco grandi artisti ed artigiani, un felice connubio cui si deve la notorietà internazionale di Pietrasanta.

 

Helaine Blumenfeld è la prima donna a ricevere il premio. Prima di lei sono stati premiati, dal 1991, Fernando Botero, Igor Mitoraj, Francesco Messina, Giò Pomodoro, Kan Yasuda, Novello Finotti, Junkyu Muto, Ivan Theimer, Bruno Lucchesi, Giuliano Vangi, Stanley Bleifield, Henry Marinsky, Pietro Cascella, Jean - Michel Folon e Romano Cosci.

La cerimonia di consegna del premio si terrà domenica 25 febbraio, alle ore 11.00, nel chiostro di Sant'Agostino. Interverranno il presidente del Circolo Fratelli Rosselli Alessandro Tosi, il sindaco di Pietrasanta Massimo Mallegni, l'assessore alla cultura Daniele Spina e la premiata Helaine Blumenfeld.

 

"Un premio che testimonia - afferma l'assessore Daniele Spina - la dimensione internazionale della cultura artistica di Pietrasanta. Lo si evince facilmente scorrendo l'elenco dei premiati delle scorse edizioni. Una città che affascina e accoglie artisti provenienti da ogni parte del mondo, richiamati in primo luogo dall'abilità tecnica dei nostri preziosi artigiani e da un fecondo dibattito creativo"

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La mostra
In occasione del Premio, Helaine Blumenfeld, in collaborazione con il Circolo Fratelli Rosselli e l'Assessorato alla Cultura del Comune di Pietrasanta, presenta nella sala Grasce del chiostro di Sant'Agostino un significativo percorso espositivo, visitabile sino al 10 marzo 2007. In mostra dieci sculture, marmi e bronzi, e dieci grafiche. Opere in cui la materia vibra d'emozione. Lo spirito creativo penetra nella pietra o nel bronzo come un vento leggero che muove fluidamente le superfici e i volumi, ne sottolinea i sottili spessori, i giochi di luce, le delicate movenze. Leggerezza e candore, solennità e trascendenza catturano i sensi e coinvolgono la riflessione. "L'arte traduce il mistero dell'idea - spiega l'artista - la scultura è cibo per la mente".

 

L'artista
Helaine Blumenfeld nasce a New York nel 1942. Una carriera ricca di riconoscimenti internazionali e costellata di importanti mostre. Sue opere sono collocate in spazi pubblici di città inglesi, francesi e statunitensi.
Il primo soggiorno di Helaine Blumenfeld in Versilia risale al 1972; un incontro che segna profondamente il suo percorso artistico. "Una gallerista di New York mi parlò delle ottime fonderie di Pietrasanta - racconta - fu Alicia Penalba ad introdurmi poi a Pietrasanta. Mi sono subito innamorata della città e del clima che vi si respirava: una libertà creativa unica. Sem Ghelardini m'incoraggiò ad esplorare le infinite potenzialità del marmo, materia che non avevo mai sperimentato prima. Cominciai con piccole opere che divennero in poco tempo sempre più grandi ed importanti. Da allora vivo e lavoro tra Cambridge, New York e Pietrasanta dove nella mia casa-studio mi dedico con sempre maggiore passione alla creazione delle mie opere. Per far conoscere Pietrasanta e la sua arte talvolta organizzo rassegne espositive; ho in programma anche una mostra con gli artisti dello Studio Sem.
Sono veramente onorata di ricevere questo premio: mi sono spesso chiesta perché venisse conferito sempre a uomini, mai avrei pensato che potesse essere attribuito a me".

Il Premio "Pietrasanta e la Versilia nel mondo" è sostenuto dalla Banca della Versilia e della Lunigiana e da DESAL.


Mostra: Helaine Blumenfeld
Date esposizione: 25 febbraio - 10 marzo 2007
Luogo: Chiostro di Sant'Agostino, Sala Grasce - Pietrasanta (LU)
Orario: 16/19, lunedì chiuso
Ingresso: libero
Consegna del premio
e inaugurazione: 25 febbraio 2007, ore 11.00

 

Ufficio Stampa Assessorato alla Cultura
Comune di Pietrasanta
Tel. 0584-795500; fax 0584 -795588
e-mail: cultura@comune.pietrasanta.lu.it
www.comune.pietrasanta.lu.it

Presentazione

Helaine Blumenfeld, prima donna a ricevere il premio internazionale "Pietrasanta e la Versilia nel mondo", ha eletto infatti Pietrasanta come luogo prediletto in cui creare le sue sculture in marmo e in bronzo e le sue stampe. é qui che lei si astrae per rinnovare costantemente il suo linguaggio pur mantenendo saldi alcuni elementi che contraddistinguono il suo stile, trasformandolo quindi nelle sue note opere d'arte, in continua e felice comunione con gli artigiani. Grande e ambivalente è il merito che si attribuisce a questa artista di indubbio talento: l'aver diffuso nel mondo il nome di Pietrasanta, e quindi inevitabilmente il lavoro dei nostri artigiani, e nell'aver invece portato con sé in Versilia la sua cultura e la sua esperienza, che hanno inciso non poco nell'arricchimento del multietnico bagaglio culturale della città.

Bisogna infatti riconoscere che Helaine Blumenfeld non è solo una valentissima artista, ma una definita personalità, diventata ormai per il suo lavoro, la sua maestria, cordialità e generosità un punto di riferimento sia per le giovani leve che per invece un gruppo di artisti internazionali consolidatosi a Pietrasanta negli anni. Sempre disposta a dare consigli e ad offrire il suo aiuto, rendendosi spesso paladina di cause difficili, 'Elena' ti accoglie con un sorriso aperto e la mente vigile.

E' quindi per noi un onore ed un orgoglio sapere che le opere di Helaine Blumenfeld, sia che si trovino in mostre prestigiose che in luoghi deputati come commissioni pubbliche e private, in tutto il mondo non recano solo la sua firma, ma anche quella degli artigiani che hanno partecipato alla sua traduzione in opera, e quindi quella di Pietrasanta. Un sincero e sentito ringraziamento va a questa seria professionista per il suo importante contributo alla nostra Città e al Circolo Culturale Fratelli Rosselli per aver valorizzato negli anni artisti di inconfutabile talento.
Daniele Spina, Assessore alla Cultura
Massimo Mallegni, Sindaco
Pietrasanta, febbraio 2007

 

 

Critica

Toccato da un angelo
C'è un'atmosfera sospesa e magica nello studio di Helaine Blumenfeld a Pietrasanta. Una luce luminosa proveniente da larghe vetrate esalta i suoi pezzi collocati su varie mensole, piedestalli e tavoli. Questo è lo studio dei suoi modelli in gesso. Tutti attendono il suo ritorno. Ciò che veramente colpisce è il candore generale che regna su tutto l'insieme, che si può percepire come molto privato. Si ha veramente la sensazione di essere stati ammessi in uno speciale rifugio di creatività, in cui Blumenfeld crea un intimo dialogo con le sue opere. Quando la si vede lavorare, si può capire come questa argilla o gesso possano ricevere il respiro ispiratore dall'artista: prendono vita non in tre dimensioni, bensì in quattro. Si può letteralmente vedere la quarta come l'aria tutto intorno alle sue creazioni, che riempie le sue forme sinuose circondandole e completandole. Questa è la loro aura, unica nel suo genere, quel tocco che solo Blumenfeld può conferire loro diventando in modo del tutto naturale parte del loro essere. Senza di essa rimarrebbero solamente dei pezzi di argilla e gesso, come molti altri. Inoltre, è proprio questa qualità peculiare che fa scattare la curiosità di chi osserva, spingendolo/la ad andare oltre, ad esplorare profondamente queste creazioni sempre da nuove prospettive. Persone differenti potrebbero avere diversi punti di vista a riguardo, molte opinioni potrebbero non coincidere, ma alla fine ognuno verrebbe colpito dall'indefinitezza del tocco che le rende così uniche. Ho avuto il privilegio che Helaine Blumenfeld mi spiegasse come alcune delle sue opere prendono vita. é veramente affascinante cercare di immaginare la fonte dei suoi pensieri e quindi, mentre lei manipola l'argilla, come poi raggiungano una forma primigenia, che è indubbiamente carica di tutta la sua potente creatività. Dopo la così detta rozzezza di questo primo stadio, lei comincia a togliere un po' di materiale e a ridare forma a questi corpi. Ciò che è veramente senza pari è quello che lei immette e non ciò che toglie. Anche nel corpus del suo lavoro, ha cominciato con forme semplici, essenziali e potenti nelle loro forme lineari. Progredendo nella ricerca personale del suo linguaggio creativo, le sue sculture sono divenute più complesse e strutturate: qualche volta si sono quasi trasformate in figurative, sempre mantenendo però la purezza dello stadio iniziale. L'artista ha quindi continuato il suo percorso e ha cominciato ad affiancare i pezzi l'uno all'altro: a questo punto la figuratività era stata ridotta alla sua essenza, solo ad una tenue percezione di essa, ed i lavori sono diventati molto più leggeri, fino ad arrivare ad un'incredibile trasparenza del marmo. In questo modo è stato aggiunto un dinamismo ancora maggiore alla composizione. Il lavoro di oggi si è arricchito. La semplicità richiama la complessità che è sempre stata il punto di partenza: le sculture della Blumenfeld hanno guadagnato ancora più forza ed energia. I suoi pezzi composti sono caratterizzati dalla tensione naturale e dinamica che esiste tra di loro, generata dallo spazio vuoto tra essi: una scultura nella scultura, una pausa tra gli elementi. Ciò nonostante, tutte le sue opere, di tutte le dimensioni e forme, si distinguono per una gentile leggerezza, un'indescrivibile sospensione di peso dalla materia. Questa rara leggerezza assieme all'aura fa sì che i pezzi si muovano in una danza poetica, sia da soli che nell'insieme. La musica proviene da dentro di essi, e se si presta veramente attenzione, la si può persino udire. é questa la musica 'celestiale' che fa muovere gli Angeli della Blumenfeld in movimenti così armoniosi, arricchiti da una soffice brezza di luce che passa attraverso di essi. Si possono addirittura vedere muovere le loro piume e scuotere lievemente i loro corpi: in quel momento si viene toccati da un Angelo.
Valentina Fogher


La mia preoccupazione nel dare forma ai misteri dell'animo umano mi ha condotto in un viaggio per provare e andare oltre i confini fisici, emotivi e culturali, che limitano la nostra crescita come esseri umani, per liberarci dai limiti che imponiamo al nostro sviluppo. Attraverso la scultura ho cercato di creare un linguaggio che per il suo impatto non dipenda dalle parole ma dalle immagini. Le forme che ho usato sono cambiate, il mio vocabolario come scultrice si è moltiplicato, ma i temi che mi hanno coinvolto sono rimasti costanti. Credo che la forma esterna della scultura possa rivelare l'essenza che giace in essa. Ma solamente se colui che guarda riesce a mettere da parte i suoi preconcetti e sperimentare il mio lavoro in maniera diretta. Spesso questo richiede la fusione di ragione ed emozione. Credo che l'arte sia un incontro con l'inaspettato che può estendere la nostra capacità di fare esperienza con noi stessi e con ciò che è sconosciuto. Sono molto onorata di essere qui oggi per accettare questo importante premio e sono molto grata al Circolo Fratelli Rosselli per avermelo conferito. Vorrei condividere questo onore con i molti artigiani di Pietrasanta, che hanno contribuito al mio successo nel guadagnarlo. Anche se lo stato iniziale della creatività è profondamente personale e solitario, il trasformarlo in bronzo o marmo è un processo collaborativo. Il mio rapporto d'amore con Pietrasanta è iniziato trent'anni fa. Sono arrivata qui per trovare una fonderia per fondere le mie sculture in bronzo e sono ripartita avendo trovato un modo di vivere. Pietrasanta è molto di più di in luogo in cui vivere e lavorare; è una comunità che incoraggia, ispira e supporta i sogni che sono proprio al centro della creatività. Io sono stata molto fortunata avendo potuto lavorare e imparare con molti meravigliosi artigiani. Ognuno di essi mi ha lasciato un'impressione indelebile: Ivo, che era il Maestro nella Stanza della Cera da Mariani durante i primi dieci anni che ero qui, seguito da Mario, e poi da Angelo. Oggi sto lavorando con Mauro, che segue le mie forme con sensibilità e cura. La patina di ogni scultura in bronzo è estremamente importante e Rino e Loris sono stati dei maghi nell'aiutarmi a raggiungere la mia visione. Francesco, che mi ha insegnato così tanto per ciò che riguarda lo scolpire presso lo Studio Sem quando ero appena arrivata qui, suo fratello Sergio, che è stato lì per me e con me per più di trent'anni. E a collaborare su tantissimi pezzi significativi durante la metà degli anni Ottanta e gli anni Novanta è stato Alfio. Avrei aspettato che lui dicesse: "Elena, questa sarà una bellissima scultura", prima di sentirmi veramente sicura di me. é stato un piacere lavorare con la nuova generazione di artigiani allo Studio Sem - il figlio di Sem, Pier Angelo, Davide, Leonardo e Simone -e collaborare con Simone, che conosco sin da quando è arrivato da Sem come apprendista e poi vederlo diventare un Maestro, è stato ripagante. Dubito che in nessun altro posto al mondo si possano trovare artigiani che siano così volonterosi di dividere il loro amore per il materiale, il loro apprezzamento per la bellezza, e siano così pronti nel rivelare i segreti dello scolpire ed i misteri di ogni passaggio del processo della fonditura. E forse la cosa più importante è l'entusiasmo con cui accolgono ciò che sto facendo. Sirio, che ha imparato a formare dalla terracotta al gesso i miei lavori sempre più complessi, spesso meravigliandosi se potesse essere fatto, ma trovando sempre una via per riuscirci, e poi spesso dicendomi: "Questo è un capolavoro, Elena!" La possibilità di ingrandire una scultura e trasformarla da una dimensione ad un'altra, imparando i relativi cambiamenti in atto se il lavoro prende corpo così come cresce, è stato un processo enormemente eccitante grazie alla collaborazione che si è sviluppata lavorando con Marcello. E molti ringraziamenti speciali a Salvatore, che è stato mio assistente e amico per più di quindici anni, e ad Aldo della Stamperia Malbacco, dove ho imparato così tanto sull'arte dello stampare e ho creato molte stampe. Con il trascorrere degli anni, ho iniziato ad avere molta più fiducia nell'opinione degli artigiani con cui ho lavorato, che dei critici che hanno scritto su di me. Divido questo premio con i direttori della Fonderia Mariani, dove ho lavorato fin dal 1978. Prima Claudio, e più tardi Antonio e Adolfo, che si sono sempre resi disponibili per me, partecipando al processo con suggerimenti per le patine, commenti, consigli. Sempre eccitati quando iniziavo un nuovo gruppo di lavoro, sempre d'aiuto. Forse, più di ogni altro, devo ringraziare Sem Ghelardini, che sono sicura si trova da qualche parte qui a portata d'orecchio, per avermi incoraggiato a lavorare in marmo, e Keara, che ha diretto l'esecuzione di moltissime mie commissioni pubbliche, ora in tutto il mondo. E anche se si è lamentata per quanto fosse difficile preparare una stima mentre la mia scultura è in continuo cambiamento, ha anche riconosciuto che è proprio questo sviluppo ciò che lei apprezza di più del mio lavoro. Il suo supporto è stato vitale. E la mostra che vedrete, che accompagna questo premio, non sarebbe esistita senza l'entusiasmo di Loek Dijkman, che mi ha invitato ad esporre in giugno nel bellissimo spazio che ha allestito in Olanda, Het Depot. La possibilità di creare nuovo lavoro e sapere che verrà esibito in un bellissimo luogo è il miglior regalo per uno scultore. Senza l'incoraggiamento di individui sognatori, molte sculture importanti non sarebbero mai andate oltre il piccolo modello originale. Vorrei ringraziare soprattutto Valentina Fogher per il suo enorme contributo ad ogni livello: entusiasmo, incoraggiamento, organizzazione, e molto di più. E finalmente mio marito Yorick e i miei due figli Rémy e Jared che hanno sempre creduto nella possibilità di realizzare il mio sogno.

 

Biografia

Helaine Blumenfeld nasce a New York nel 1942. Dopo aver conseguito un Ph.D. in filosofia alla Columbia University di New York (1964), nel 1965 si trasferisce a Parigi per studiare scultura alla studio di Ossip Zadkine. Presenta la sua prima personale di opere in bronzo al Palais Palfy a Vienna (1966), seguita poi da un'altra nel 1968 presso la Chapman Gallery di New York. L'anno successivo presenta i suoi lavori al Palais Royale di Parigi con la Galerie Jacques Casanova e nel 1970 partecipa alla mostra della Bonino Gallery di New York, seguita da un'altra nel 1973 alla Kettle's Yard Gallery di Cambridge; nel 1976 la Bonino Gallery di New York le dedica Retrospective 1966-1976. Da questo momento in poi partecipa a diverse mostre collettive, tra cui le principali alla Galerie Attali di Parigi (1977); al FIAC con la Jacques Kaplan Galerie al Grand Palais di Parigi (1978); alla Galleria Zoumboulakis di Atene (1979); alla Aberbach Fine Art di Londra (1980). Nel 1981 organizza e partecipa all'evento-mostra Four American Sculptors Working in Britain presso il Sainsbury Centre for the Visual Arts di Norwich e diventa membro della commissione per le arti visive dell'Arts Council of Great Britain Visual Arts (fino al 1988). Nel 1982 viene pubblicato il volume The Sculpture of Helaine Blumenfeld a cura di Edward Lucie-Smith per le edizioni Sinclair Brown Ltd di Londra. Nel 1983 prende parte ad un'altra collettiva alla Marmo Macchine di Carrara; poi nel 1984 alla Galerie Kampen di Oslo (anche successivamente nel 1986); al Salon des Nations di Parigi, e a Toulours l'Elegance al Leinster Fine Art di Londra. Fra le numerose e prestigiose rassegne a cui ha partecipato si ricorda nel 1985 il Henry Moore/Helaine Blumenfeld: Dialogue, confronto proposto dalla Alex Rosenberg Gallery di New York fra lei ed Henry Moore, che inoltre la ripropone nel 1987 con Helaine Blumenfeld - Figurative Landscapes, sculture per la commissione dell'Istituto Nazionale per la Danza. Nel frattempo presenta anche una personale, Helaine Blumenfeld - Sculpture al Coventry Whitefriars nel 1985-86, ed un'altra poi nel 1988 al Leinster Fine Art di Londra. Continua ad esporre in altre mostre collettive: nel 1989 al Blue Hill Cultural Center a Pearl River e alla New York Hopper House a Nyack, New York; con la Leinster Fine Art partecipa alla Forum International Exhibition di Düsseldorf nel 1990. Nello stesso anno espone anche alla Studio d'Arte La Subbia a Viareggio e nel 1991 è una degli artisti per Trent'anni da Sem a Pietrasanta. Nel 1992 le CCA Galleries le dedicano l'antologica Helaine Blumenfeld: Cambridge 1972-1992, ed inoltre partecipa a Masters of Modern Sculpture alla Galerie am Lindenplatz nel Lichtenstein. Nel 1993 viene eletta membro della Royal Society of Sculptors della Gran Bretagna. Nel 1994 la Galleria La Subbia di Pietrasanta le dedica Helaine Blumenfeld - Myth & Metaphor, e nello stesso anno partecipa anche a Tresors d'Art alla Sarina Tang Fine Art di Singapore. Nel 1995 si organizza Ad Occhi Aperti nel Chiostro di S. Agostino a Pietrasanta, alla quale lei viene invitata a far parte e nel 1996 è una degli artisti di Venus al Chelsea Harbour Show. Nel 1997 presenta le sue opere in Mythology: Recent Sculptures alla Albemarle Gallery, al Wimpole Hall di Cambridge, e in Psyche and Eros a Pietrasanta; nel 1998 esce poi la pubblicazione Mythologies: The Sculpture of Helaine Blumenfeld di Nicola Upson, edita da Overlook Press. Nel 1999 partecipa ad altre due mostre, alla Galerie Roenland di Oslo (dove poi terrà una personale nel 2000) e alla CCA Gallery di Cambridge. Nel 2000 (e poi di nuovo nel 2001) con i suoi lavori fa parte del Royal Society British Sculptors Show di Londra e viene eletta FRBS (Fellow Royal British Society of Sculptors), membro del RBS. Nel 2001 con la Broughton Gallery partecipa alla mostra estiva a Londra della Cambridge Royal British Society of Sculptors e presenta una retrospettiva al National Trust della Wimpole Hall di Londra. Nel 2002, oltre alla sua personale New Sculptures: Transformation presso la Galleria La Subbia di Pietrasanta, viene invitata a partecipare alla rassegna internazionale di scultura, Pietrasanta: Sculture & Scultori, sempre a Pietrasanta. Inoltre, sempre nello stesso anno, organizza ed esibisce le sue opere in Sculpture in the Garden, al Harold Martin Botanic Garden all'Università di Leicester in Inghilterra che in quest'occasione le conferisce la laurea ad honorem (Honorary Doctor of Letters). Nel 2003 organizza Transformation and Light per la Royal Society of British Sculptors. Lo stesso anno viene invitata ad inaugurare la prima edizione di DonnaScultura - 4 espressioni per 4 artiste presso il Chiostro di Sant'Agostino a Pietrasanta. L'anno seguente viene eletta Vice Presidente della Royal British Society of Sculptors, presenta una conferenza, Madness and Creativity, all'interno di una serie organizzata dalla Fondazione Sem al Chiostro di Sant'Agostino a Pietrasanta, e presenta le sue opere più recenti in due importanti mostre personali, Metaphor and Transformation alla Galerie Roenland in Norvegia e Intimacy alla SG Gallery di Londra. Nel 2005 espone all'Olympia di Londra con la Robert Bowman Gallery, presenta Moore Inspired con la Sidney Cooper Gallery presso l'University College di Canterbury ed un'altra conferenza, Happiness and Creativity, all'Istituto d'Arte Contemporanea; partecipa alla mostra itinerante Vetro & Scultura: venti artisti interpretano Venini presso la Chiesa di Sant'Agostino a Pietrasanta ed il Castello Scaligero di Malcesine sul Lago di Garda (2006). Nel 2006 partecipa con RHS al Chelsea Flower Show, dove grande successo hanno le sue nuove sculture in vetro; pochi mesi dopo è di nuovo curatrice e partecipante allo Sculpture in the Garden, presso l'Harold Martin Botanic Garden dell'Università di Leicester. Lo stesso anno presenta la mostra personale Trascendence con la Galleria Robert Bowman Modern di Londra. Nel 2007 le viene conferito il Premio Internazionale "Pietrasanta e la Versilia nel Mondo" dal Circolo Culturale Fratelli Rosselli. Pochi mesi più tardi espone i suoi ultimi lavori in una personale a Het Depot a Wageningen in Olanda. Sue opere sono collocate in spazi pubblici e privati di città inglesi, francesi e statunitensi: Pyramid, marmo di Carrara (h 2m., 1980); Double Torso, bronzo, Sinclair Research, Cambridge (h 3m., 1982); Figurative Landscape, granito norvegese di 3 metri in 5 parti, Federal Goverment Plaza, Milwaukee, Wisconsin, Stati Uniti (1983); Two Sides of Woman, bronzo, Lincoln Center, New York (180x60x60cm, 1985); Earth Mother, fibra di vetro per "Event of the Year", Madison Square Gardens, New York (8x15x4m., 1987); Two Sides of Woman II, fontana in bronzo, Beaumont Center, Coventry, Inghilterra (h 160cm., 1987); Creation, marmo di Carrara, Capital & Counties, Londra (h 3m., 1990); Souls, bronzo, Leicester University (h 3,3m., 1990); Unity, granito blu di Norvegia, Unex Building, Cambridge (h 4m., 1990); Dialogue, marmo statuario, British Petroleum Headquarters, Bruxelles (h 3m., 1991); Flame, marmo macedone, British Petroleum Headquarters, Bruxelles (h 3,5m., 1993); Psyche, marmo di Carrara, collezione privata, Stati Uniti (h 2,3m., 1995); Cleopatra, travertino persiano, collezione privata, Stati Uniti (h 2m., 1996); Eros & Psyche, marmo bianco, parco di scultura privato, Princeton, New Jersey, Stati Uniti (h 3m., 1998); Moorish Mysteries Figures (4), travertino bianco, Royal Carribean Cruise Line "Grandeur of the Seas" (h 2,2m., 2m., 4m., 2,5m., 1999); Aphrodite, marmo macedone, collezione privata, Stati Uniti (h 2,3m., 1999); Angel in Flight I & II, marmo macedone, bassorilievi, Royal Carribean Cruise Line "Vision of the Seas" (300x200x25cm, 2000); Sun Goddess, ottone e acciaio, Royal Carribean Cruise Line "Explorer of the Seas" (h 12m., 2000); Draped Torso, bronzo, collezione privata, Inghilterra (h 1,8m., 2000); Tree of Life, marmo statuario (200x112x120cm), Sun Goddess, ottone e acciaio (h 12m.) e Angel in Flight, alluminio e acciaio (h 12m), Royal Carribean Cruise Line "Explorer of the Seas" (2000); Cleopatra, bronzo (195x62x40cm) e Freize, bassorilievo (240x110x4cm), collezione privata, Francia (2001); Transformation, bronzo patinato in blu (h 190cm) e Dreams, bassorilievo in bronzo patinato (206x98x5cm), Royal Carribean Cruise Line "Navigator of the Seas" (2002); Nike, marmo macedone, Het Depot, Wageningen, Olanda (h 1,1m., 2002); Chauvinist, granito norvegese, Municipio, Cambridge (h 4,5m., 2003); Shadow Figures, bronzo e resina, Biblioteca, Leicester University (h 2,2m., 2003); Sappho, marmo statuario, collezione privata, Londra (200x70x35cm, 2004); Flame, bronzo patinato, Clare Hall College, Cambridge (400x150x65cm, 2004); Spirit of Life, marmo di Carrara, Newport News Public Art Foundation, Newport News, Virginia, Stati Uniti (3x1,3m., 2005); Spirit of Life II, Cass Sculpture Foundation, Goodwood, Inghilterra (h 4m., 2007).