Museo dei Bozzetti "Pierluigi Gherardi" - Città di Pietrasanta

 
 
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Park Eun-Sun

Park Eun-Sun


Opere di scultura

inaugurazione: 15 luglio 2007 - h 18.00

esposizione: dal 15 luglio al 26 agosto 2007

luogo: Parco La Versiliana - Marina di Pietrasanta

orario:tutti i giorni 10.00-13.00/17.00-23.00 

ingresso libero  

Comunicato stampa

 (versione in pdf)

 

Un dialogo ardito e sublime tra la colonna e la sfera. Nel Parco della Versiliana il giovane artista coreano Park Eun Sun presenta dieci opere monumentali della sua più recente stagione espressiva, in marmo e granito. Opere di grandi dimensioni, dai due ai sette metri di altezza. Pensieri, documenti, simboli, per parlare della vita che si genera e si diffonde. Un'iniziativa dell'Assessorato alla Cultura in collaborazione con la Fondazione Festival La Versiliana.

 

Le sculture di Park sono armoniose costruzioni interamente fondate sulla colonna e sulla sfera in combinazioni strutturali e cromatiche. Simbolo di purezza e di ordine, la sfera è allegoria della nascita che secondo natura si genera in tutta la sua perfezione. La colonna, costruita da lamelle sovrapposte di marmo, riassume il significato della crescita. Sulle superfici sferiche assolutamente levigate si allungano fenditure scabre: anche la più armoniosa esistenza può essere percorsa da ombre piccole e grandi, da rabbia e sofferenza che talvolta la vita presenta.
Le colonne di Park, nella loro essenzialità costruttiva, non hanno nessuna funzione portante, ma costituiscono veri e propri percorsi sensibili, documenti della storia umana, vetrine sul fluire del tempo.
"Osservando i bambini mentre, nel gioco, costruivano forme con la sabbia - spiega lo stesso Park - mi sono detto: ecco che cosa deve fare uno scultore, costruire. La mia ricerca è partita proprio dall'infanzia, perché essere bambino significa naturalezza nel divertimento e serietà, restare sempre nel giusto, a contatto con la propria umanità".

"Con grande piacere ospitiamo nello splendido parco della Versiliana - afferma l'assessore alla cultura Daniele Spina - la mostra di Park Eun-Sun. Giunto quattordici anni fa a Pietrasanta, Park ha stretto un forte legame affettivo ed artistico con la città da cui era stato richiamato dalla passione per il marmo. Una mostra di grande suggestione, di intenso significato e poesia".

 

Biografia

Park Eun-Sun è nato in Corea del Sud nel 1965.
Ha conseguito la laurea in scultura presso il Dipartimento di Belle Arti dell' Università di Kyung-Hee a Seoul. Diplomato presso l'Accademia di Belle Arti di Carrara, da quattordici anni risiede a Pietrasanta e lavora allo Studio Sem. Sue opere si trovano in collezioni e spazi pubblici a Seoul, San Francisco, Zurigo, Milano.


Artista: Park Eun Sun
Mostra: Park Eun Sun
Date esposizione: 15 luglio - 26 agosto 2007
Luogo: Parco della Versiliana - Marina di Pietrasanta (LU)
Orario: ore 10.00-13.00 e 16.30-23.00, tutti i giorni, ingresso libero
Catalogo: Bandecchi e Vivaldi, testo critico di Luciano Caramel
Inaugurazione: domenica 15 luglio, ore 18.00

 


Ufficio Stampa - Assessorato alla Cultura
Comune di Pietrasanta
tel. 0584/795500; fax 0584/795588
e-mail: cultura@comune.pietrasanta.lu.it
www.comune.pietrasanta.lu.it

Presentazione

 

La forza primigenia di Park Eun Sun

Scintillano lucenti le sculture di Park Eun Sun nel Parco de La Versiliana. Durante una passeggiata tranquilla all'interno del parco, ecco che emergono con vigore tra la vegetazione quasi fossero una forza cosmica, quasi nascessero esse stesse dalla terra su cui si trovano per un'estate.

La loro geometria volumetrica è perfetta, in un incontro di sfere, cubi e parallelepipedi, rotta solamente dal dinamismo di una bicromia costante tra materiali e colori diversi, che contribuisce ad esaltarne la plasticità. Qualche opera però è scossa da un fremito, quasi una vena interna vigorosa che fosse riuscita a percorrere la pietra aprendo così una spaccatura imprevista ed irrazionale. Qualcosa di sanguigno e molto terreno che attraversa la loro perfezione, un varco nell'assoluta pulitezza delle superfici che muove le sculture ponendole in uno stato di trasformazione in fieri.

Allo stesso tempo, ergendosi imponenti, alcune sfidano lo spettatore nella loro verticale ritmicità, ricordando una ieraticità totemica. Altre invece conquistano per un mirabile equilibrio di volumi intersecanti, con cui modulano la luce che arriva intermittente tra il fogliame. E' un gioco improvvisato tra la natura e la creazione dell'uomo che le è stata sì imposta, ma che si presta con grande dignità e immediatezza a questo suo nuovo ruolo. Le sculture di Park Eun Sun infatti s'inseriscono in modo armonioso e coerente nel Parco de La Versiliana, facendo risaltare ancora di più i graniti ed i marmi di cui sono composte, che talvolta, quasi fossero animate da un'energia particolare, riflettono la Villa ed il paesaggio ad essa circostante.

Un caro e sincero ringraziamento va a Park Eun Sun per la sua indiscutibile maestria e grande cordialità e disponibilità, nonché alla Fondazione La Versiliana per la sua pronta collaborazione.
L' Assessorato alla Cultura

Marina di Pietrasanta, luglio 2007

 

Ricordo Park-Enn Sun in una ormai lontana mostra collettiva di scultura a Pietrasanta "Omaggio a Sem", era il 1997, ed era il mio primo mandato di Consigliere Comunale. Già allora fui colpito dalla forza cosmica delle sculture, la pietra che diventa elemento immaginifico dell'Universo (Domenico Montalto in Cielo e Pietra: tradizione e ricerca nell'arte di Park-Eun-Sun) e creai un parallelo, che poi era tutto mio, con la geometria planetaria di Giò Pomodoro, indimenticato amico e grandissimo artista.
Ecco perché vedere oggi, nel Parco della Versiliana, le opere di Park provoca in me una grande emozione e fa scendere sui miei ricordi un velo di malinconia.
La sfera e la colonna sfidano il tempo e la storia e ben si collocano in un contesto dannunziano, che per antonomasia, è l'immagnifico in senso assoluto, visto che fu lui a coniare il termine per definire se stesso. Non è facile realizzare una mostra in un parco, soprattutto se il parco è frequentato da attenti e qualificati visitatori; si rischia di restare soffocati, di disperdere il linguaggio artistico e poetico di ridurre la propria opera a semplice arredo da giardino. Non succede questo con il giovane e quasi mio coetaneo artista coreano. Con la semplicità di un bambino che realizza un castello di sabbia, è riuscito a costruire, modellando e alternando sapientemente marmo e granito, un percorso di vita e di luce che simbolicamente ci accompagnerà nella XXVIII edizione del Festival, la mia ottava e sicuramente la più sentita perché frutto della sincera e proficua collaborazione tra Fondazione e Comune di Pietrasanta.

Massimiliano Simoni
Presidente Fondazione La Versilana Festival

 

La metafora della vita nelle sculture di Park

Park Eun Sun appartiene a quella prestigiosa comunità di artisti che da molti anni, ormai, caratterizza Pietrasanta. Una realtà di tale autorevolezza e vivacità che certamente ci inorgoglisce; un patrimonio di linguaggi creativi che ci identifica e ci rappresenta a livello internazionale come indiscusso centro d'arte. Davvero poche città possono vantare simili risorse. Culture ed esperienze, anche molto distanti, trovano nei nostri laboratori un punto di arrivo, il luogo ideale dove liberare, nella materia, la propria feconda espressione. Un merito che deve essere riconosciuto ai nostri grandi artigiani che, con la loro maestria, generazione dopo generazione, hanno sviluppato una preziosa tradizione scultorea di inarrestabile richiamo per gli artisti di ogni parte del mondo.

Spinto dalla passione per il marmo, ben quattordici anni fa anche Park è arrivato con la sua famiglia a Pietrasanta e subito ha deciso di fermarsi. Uno stretto legame affettivo ed artistico da allora lega questo giovane artista coreano alla città che vede ogni giorno nascere le sue creazioni: piccole e grandi metafore sull'uomo ed il suo destino. Sculture di grande suggestione, sottili dialoghi tra la colonna e la sfera. Opere che da Pietrasanta partono per le più disparate destinazioni, in Europa ed oltreoceano, tra mostre e importanti collezioni.

E' dunque con grande piacere che ospitiamo nel parco della Versiliana la mostra di Park Eun-Sun, grande artista e caro amico della nostra città. Nel verde rigoglioso della pineta le sue sculture prorompono in tutta la loro forza espressiva, armoniose costruzioni di sentimenti e pensieri, tra cielo e terra.

Il Sindaco
Massimo Mallegni

 

Critica

 

Eun-Sun Park. Bellezza, armonie, equilibri e "storie da ascoltare"
Ciò che prima di tutto colpisce nelle sculture di Eun-Sun Park è la loro alta qualità: valutazione certo generale, o addirittura generica, per il carattere non definito del termine "qualità", eppure in questo caso pregnante, perché attribuibile ai risultati, verificabili, della sedimentazione-sintesi in unità di una ricca e complessa serie di fattori. Culturali, formali e stilistici, certo, e anche di invenzione e insieme di manualità. Però risolti nella "indicibilità" della bellezza. Quella non "assoluta" dell'arte di ogni tempo, nel suo congenito variare per l' aderenza, nei tempi e nei luoghi più disparati, alle più differenti congiunture antropologiche e culturali, tutt'altro che "superata", anche se non sempre facile da individuare per il suo elevarsi dal contingente nell'interagire con la storia e per il suo comportare giudizi di valore, quindi non oggettivi, o almeno non solo, o prevalentemente, oggettivi.
La "naturalezza" delle strutture di Park, che ci prende e affascina nelle sue forme diramate e nei suoi colori, parrebbe sorgere da un'inclinazione e da una temperie creativa appunto naturale. E in parte, nella predisposizione dell'artista, indubbiamente lo è, ma nei suoi frutti concreti, nelle opere, è un risultato, un punto di arrivo, non di partenza. In cui avvertiamo la risoluzione fertile di retaggi antichi e di pratiche remote che animano forme nuove, nutrite del passato ma con esso non confondibili. La tradizione, componente non secondaria dell'ideare e del fare dello scultore coreano, non è infatti mai archeologia, eclettismo, "storicismo". E neppure manierismo, come pure è stato detto. é sì memoria, ma memoria del futuro, ossia il vivere del passato nell'oggi, così come l'oggi rivivrà, o dovrebbe rivivere, in una consimile dimensione di attualità nel domani. Di qui la freschezza, la flagrante, giovane attualità e contemporaneità delle Colonne e delle Pareti di Park, che l'ieri continuano nella sostanza, non negli accidenti, secondo un processo che è più consono alla scultura, e all'architettura, che alla pittura, di per sé meno archetipica, meno primaria, e perciò in genere più flessibile e immediata nel dialogo col reale, anche il più effimero. Non a caso non c'è stata, o quasi, una vera scultura impressionista, salvo che nel Degas maturo o in certi lavori di Medardo Rosso, all'impressionismo peraltro irriducibile. E per converso numerosi sono stati gli scultori rivolti, con individuali intenzionalità e sensibilità, all'elementarità del monolito o alla definizione e articolazione dello spazio attraverso strutture verticali e orizzontali, curve o differentemente intrecciate, isolate o nell'architettura.
Si pensi anche solo, per limitarci a qualche esponente dell'arte contemporanea internazionale, nelle numerose sue direzioni e nei suoi sviluppi temporali, a Brancusi, Calder, Adams, Bill, Chillida, Caro, Luginbühl, Prantl, Rückriem, Deacon, al Mathias Goeritz delle Cinque torri di Città del Messico e tra gli italiani a Mastroianni, ai Pomodoro, a Lorenzetti, Spagnulo, Staccioli. Detto questo, bisogna passare al riconoscimento dei caratteri della "memoria" di Eun-Sun Park e ai modi in cui questa si realizza e manifesta originalmente nella sua scultura. Aspetti, entrambi, di un'unica realtà, come è ovvio, e quindi intimamente correlati, anzi congiunti, su cui riflettere tenendo conto e della cultura, non solo artistica, della natia la Corea e delle ripercussioni sul suo lavoro di quella, qui più specificamente artistica, del paese in cui egli da anni vive ed opera, l'Italia. Primaria è, e resta, la dimensione specificamente coreana, entro quella più fatalmente orientale. Che non solo si ripercuote nelle scelte formali, ma è filtro per l'accostamento delle suggestioni derivate dall'arte italiana. Dall'architettura romanica toscana, in primo luogo, che attrae Park per la caratteristica bicromia a fasce delle facciate e delle pareti delle sue chiese, a Firenze, a Pisa, a Lucca, in prossimità di Pietrasanta, da lui scelta come nuova città di residenza. Tuttavia, ecco l'affiorare della sua sensibilità orientale, non ne condivide il rigoroso, chiuso, disegno geometrico, servendosi piuttosto delle fasce a due colori per vivacizzare e dinamizzare la plasticità dei volumi, assecondando lo scivolare della luce sulle superfici curve delle Sfere e delle Colonne, con effetti di leggerezza, di apertura allo spazio ambientale, di inserimento attivo in esso. E anche con un decorativismo gioioso e persino giocoso, che lega col carattere di gran parte dei suoi manufatti.
Prevalente è sempre in Park la negazione di una rigida consequenzialità razionale - geometrica, a favore dell'asimmetria, del divaricarsi delle forme, del loro medesimo aprirsi all'interno attraverso crepe e fori, nel dialogo, tutto orientale, tra pieno e vuoto, alto e basso, cielo e terra, parte e tutto, uomo e cosmo. Non vedo quindi l'adesione effettiva del nostro scultore, nelle soluzioni formali, e tanto meno nei presupposti filosofici, al Rinascimento. Anch'esso teso all'unità, anche spiritualistica, ma in chiave razionalista e neoplatonica. Con un rigore estraneo all'orientale, totalizzante interdipendenza del tutto di Park. Che, ha ragione Domenico Montaldo, nulla ha a che fare "con misteri, né generici riferimenti orientali, buddisti o confuciani che siano" , mentre - cito sempre dal suo importante e recentissimo saggio, anche per la mia scarsa competenza sull'arte del paese natale dell'artista - "prettamente coreane, e nitidamente leggibili, sono invece certe peculiarità linguistiche primarie dell'opera di Park, a cominciare dalla sensibilità per la linea leggera, aggraziata, fluente; caratteristica, questa, storicamente costante nell'arte coreana, dagli albori (l'emancipazione dalla Cina) all'apogeo (il periodo Koryo) alla decadenza (la fase della dinastia Yi). Analogamente, sarebbe impossibile non scorgere, nella predisposizione di Park per le forme espanse e sferoidali, la precisa memoria degli antichi, tondeggianti celadon coreani, vasi invetriati che per secoli sono stati considerati come le più belle ceramiche dell'Estremo Oriente, soprattutto per la loro grazia" . "Ecco", afferma Montaldo proseguendo la sua argomentazione, "che torna quindi questa dote così precipua e musicale dell'opera di Park, la grazia, capace di piegare il problema centrale della scultura - ovvero lo spazio e la materia - a un dettato costruttivo essenziale, che mima e allude i codici genetici del cosmo e della vita" .
A tale registro segnato dall'imprinting della cultura d'origine va rapportata anche l'armonia che lega le sculture di Park: armonia di linee, pesi, colori, fuori di calcoli prospettici, di misure e misurazioni solo matematiche, e invece ritmata da equilibri arditi e sforzati che sfidano la statica, da interruzioni, divaricazioni, sempre controllate, ma anche audaci, nelle "connessioni", nei "collegamenti", nelle "proliferazioni" e "combinazioni", per usare termini che l'autore medesimo utilizza, e sottolinea, nei suoi titoli, nei quali non manca il richiamo medesimo alla "discontinuità". Mai serrate entro un ordine compositivo, le sue preziose Sfere e Colonne in marmi colorati che, lo si è detto, paiono autorizzare anche una lettura ludica, concretano d'altro canto con significativa continuità nelle fratture, lacerazioni, ferite che le percorrono o le scavano all'interno la presenza e l'azione del tempo, suggerendo sensi di precarietà, di degrado, di interna disgregazione (ma pure "mantengono un vero senso di ricostruzione, quasi come a preservare e restaurare una reliquia dissotterrata", osserva Ken-Shu Lee ), legittimando nel fruitore la ricerca di significati che nella forma vanno oltre di essa. Anche in ciò con una misura e condivisione tutta orientale, priva di accenti drammatici, nella coscienza e nell'accettazione del destino dell'uomo, come di ogni altra realtà terrena, animata o no, talora esplicitata nelle sculture nel "contatto- connessione" delle Sfere e delle Colonne di sfere con basi o altro di materiali monocromi non politi, allo stato primario di pietre, di rocce non lavorate.
A conclusione, nel riconoscimento in tutte le opere di Park di un'estrema perizia tecnica e di un altrettanto profonda conoscenza dei materiali, strumenti di presentazione - rappresentazione-espressione, non di esclusiva ricerca formale, alcune considerazioni sulle sue Colonne-Pilatri, altrettanto rilevanti che le Colonne e le Sfere, oltre che partecipi nella diversità della medesima temperie creativa. Le mutuiamo, come invito ad una conoscenza meno parziale di Park, dal succitato Ken-Shu Lee, esegeta ben più di noi autorizzato, anche per comunanza di estrazione e cultura, a entrare nello spessore significante orientale delle forme dello scultore, che ribadiamo di ritenere primario. "Tramite l'armonia di linee curve e diritte che si trovano nelle Sculture-Pilastro di Park", scrive Lee, "l'osservatore è in grado di essere iniziato alla cognizione orientale per la comprensione di tali immagini lineari. In oriente, pittura e calligrafia sono strettamente correlate. Il numero di tratti che si trovano nella calligrafia sono cruciali nel creare nuovi significati tramite la combinazione di linee e composizioni. Una convinzione orientale stabilisce che disegno e calligrafia condividono le stesse radici. [É] I punti circolari di Park realizzati col marmo combinano una variazione di linee come a creare simultaneamente differenti piani. La struttura parte dal significato base di punti e linee che compomgono una scrittura tridimensionale nel vuoto. L'unica cosa che ci rimane ora da interpretare è il significato dato agli spazi che generano la tensione tra queste lettere tridimensionali sospese. Di conseguenza, i lavori di Eun-Sun Park sono diversi dal minimalismo occidentale poiché hanno un sapore orientale pur essendo delle sculture astratte. Al contrario che nei lavori estremamente minimali di Donald Judd, nell'espressione di Park ci sono storie che vogliamo ascoltare. Ricordate il sussurro del personaggio maschile nel film In the Mood for Love di Wong Kar-Wai. Diceva qualcosa nella cavità del muro del Tempio di Angor Wat" .

 Luciano Caramel

Biografia

Park Eun-Sun è nato in Corea del Sud nel 1965. Ha conseguito la laurea in scultura presso il Dipartimento di Belle Arti dell' Università di Kyung-Hee a Seoul in Corea. Diplomato presso l'Accademia di Belle Arti di Carrara. Vive e lavora a Pietrasanta, Italia.


Principali mostre personali

2006- ABSOLUTE ART Galleria,Knokke,Belgium - Galleria Mark Peet Visser,Heusden, Olanda
2005 - Galleria Sangiorgio,Milano, Italia
2004 - Galleria Park Ryu Sook,Seoul Corea
2003 - Galleria Carlina, Torino,Italia - Swinger Art Galleria, Verona,Italia
2002 - Studio SEM, Pietrasanta, Italia
2001 - Galleria Park Ryu Sook,Seoul Corea - Galleria RHO,Seoul Corea
2000 - Galleria Bernd Dürr,München, Germania
1997 - Galleria Park Ryu Sook,Seoul Corea
1996 - Galleria Bernd Dürr,München, Germania
1995 - Galleria Gadarte, Firenze,Italia - Galleria Duemme, Genova, Italia

Mostre collettive

2006- Art Fair, LINEART Ghent ,Belgium - Holland Art Fair 2006 (HAF),DenHaag, Olanda - Salon primavera Rotterdam, Rotterdam, Olanda - University Zürich, Zürich,Svizzera - Sculture EN PLEIN AIR,Limone Piemonte e Stupinigi Torino,Italia - Absolute art gallery,Brugge,Belgium
2005 - MPV Galleria,Heusden,Olanda - Arte Fiera,Studio Copernico, Verona, Italia - i segni e le forme due passi nell'arte, Pietrasanta, Italia - Internazionale di Scultura "AMOR MARMORIS" , Levigliani,Italia - Arte Fiera, Galleria Sangiorgio, Bari, Itali
2004 -The MILANO INTERNATIONAL MODERN ARTS SHOW,Palazzo della Permanente,Milano, Italia
2003 - Park Ryu Sook,20th Anniversary,Seoul, Corea - Sculture in the Garden,University of Leicester,Harpld Martin Botanic Garden, Leicester, Inghilterra -ArteFiera,Galleria Carlina,Bologna,Italia -Arte Fiera MIART,Galleria Carlina,Swinger Art ,Milano, Italia - The MILANO INTERNATIONAL MODERN ARTS SHOW,Palazzo della Permanente,Milano, Italia - Arte Fiera,Swinger ART Galleria, Verona, Italia - Magnetismi delle Forme, scultori in centrale,Enel,Santa Barbara di Cavriglia,Italia - ARTE PER LA VITA, Hotel Kraft,Firenze,Italia - Heiri Festival2003, Galleria Park Ryu Sook,Seoul Corea - Sculture carezzate da un vento etrusco,ENEL,Piombino,Italia
2002 - Arte Fiera Colone, Park Ryu Sook Galleria,Colonia,Germania - Artissima Arte Fiera,Torino,Italia - Post Arte Fiera, Park Ryu Sook Galleria,Seoul,Corea - Installazione allo stadio dei mondiali di calcio Su Won,Corea - L'acqua e la vita, Magnetismi delle Forme,ENEL produzione,Italia
2001 - Arte Fiera Colone, Park Ryu Sook Galleria,Colonia,Germania - Galleria Bell'Arte, Scuture all'aperto,Maastricht,Olanda
2000 - Arte Fiera Colone, Park Ryu Sook Galleria,Colonia,Germania - Die45,Kunst Messe München2000, Germania - Galleria Bell'Arte, Scuture all'aperto,Maastricht,Olanda - Arte&Città 2000,Bologna,Italia
1999 - Arte Fiera Colone, Park Ryu Sook Galleria,Colonia,Germania - Galleria Bell'Arte, Sculture all'aperto,Maastricht,Olanda
1998 - Basel Arte Fiera, , Basel,Svizzera - Sculture On The Wall,Galleria Sai,Seoul,Corea -The Swiss Grand Hotel 10thAnniversary&GalleriaSamtuh's 20th The Swiss Grand Hotel,Seoul,Corea - L'infinito possibili,Pianeta Azzurro Auseum,Roma,Italia - Park Ryu Sook Galleria15thAnniversary, Seoul,Corea
1997 - Unformed,4 Scutori,Galleria Gain, Seoul,Corea - Mostra di scultura in omaggio a SEM,Pietrasanta,Italia
1996 - Open Arte96 München Galleria Bernd Dürr,München, Germania - Scutura all'aperto,Chilford Hall,Cambridge,Inghilterra - Due scutori,Galleria Ars Polonia, Varsavia, Polonia - Position, Tre scutori,Zehntscheuer,Germania - In attesa dell'Alba,Pietrasanta,Italia - Scutori e Pittori contemporanei, Zehntscheuer,Germania
1995 - Il gatto,Firenze,Italia - MIART Arte Fiera,Milano,Iltria - 1st Natura ut Sculptura,Camaiore,Italia
1994 - Pietra lavorata,San Nicolò Italia - Cardo D'argento,Firenze,Italia
1993 - Galleria Hoo in,Seoul,Corea - Galleria Ho-Am SamSung Art,Seoul,Corea
1991- Museo Nazionale d'Arte Moderna,Corea