Ornella Tomei
Opere di pittura
inaugurazione: 27 luglio 2007 - h 11.00
esposizione: dal 27 luglio al 19 agosto 2007
luogo: Casa Carducci - Valdicastello - Pietrasanta
orario: 17.00-20.00; lunedi chiuso
ingresso libero
Comunicato stampa
L'emozione di un canto lirico che si trasforma in colore, luce e musicalità espressiva. Ornella Tomei, artista viareggina, si lascia sedurre dai versi di Carducci ripercorrendo i paesaggi incantati della Maremma. A cento anni dalla morte del Vate della Terza Italia, Tomei illustra sei celebri poesie attraverso sei oli di grande formato.
Dai verdi ai grigi e ai bruni delle dolci colline di Traversando la Maremma toscana, al Bove statuario, a San Martino, con la nebbia che sfuma gli irti colli; da Pianto antico, col palpitante melograno nel muto orto solingo, a Mezzogiorno alpino, con gli innevati confini del suolo patrio, giungendo a Davanti a San Guido, coi suoi verdi giganti giovinetti e la dolcissima ombra di nonna Lucia.
"Il Post-Espressionismo di Tomei - afferma Raffaello Bertoli, presidente del Premio Carducci - si presta ad interpretazioni d'emozione, ad interventi coloristici elaborati, fusi e confusi nell'eterno linguaggio naturale. E vi è anche un certo gusto del fiabesco. Tomei, del resto, ha dipinto spesso favole e fantasie. Basti ricordare la serie di Pinocchio, donata a Collodi. Così anche la Maremma carducciana, per lei, diventa favolosa".
Mostra: Paesaggi carducciani
Artista: Ornella Tomei
Date esposizione: 27 luglio - 19 agosto 2007
Luogo: Casa Carducci, Valdicastello - Pietrasanta
Orario: ore 17-20, lunedì chiuso
Ingresso: libero
Inaugurazione: 27 luglio 2007, ore 11.00
Ufficio Stampa Assessorato alla Cultura
Comune di Pietrasanta
tel. 0584/795500; fax 0584/795588
e-mail: cultura@comune.pietrasanta.lu.it
www.comune.pietrasanta.lu.it
Presentazione
Versi dipintiLa poesia di Giosuè Carducci viene tradotta in colori sulle tele di Ornella Tomei, in questa mostra a lui dedicata in occasione del centenario della sua morte. Sono soprattutto i paesaggi che emergono con dolcezza da queste composizioni, a partire dagli alberi a lui tanto cari - ed in specie i cipressi toscani - che sembra che con la loro fisicità esprimano essi stessi le emozioni del grande poeta.
Ornella Tomei, già avvezza ad illustrare con il suo pennello diverse favole, interpreta ora con un'intensità sua propria i versi del Carducci, facendosi quasi tramite tra noi ed il suo autore, come un cantore antico, che invece della lira, impugni il pennello. La liricità di entrambe le arti si accomuna nell'intento, esaltata ancor più dalla suggestiva atmosfera del giardino della casa natale dell'autore, ove le opere sono esposte.
Oltre all'artista, un sentito ringraziamento va al sempre attivo e dinamico Raffaello Bertoli, Presidente del Premio Carducci, che con il conferimento del famoso riconoscimento, inaugura anche questa preziosa mostra ad hoc.
Pietrasanta, luglio 2007
L'Assessorato alla Cultura
Critica
Ha letto i versi di Carducci ed è rimasta incantata dai paesaggi della sua Maremma: il colore della terra e del cielo, i colori dei boschi e dei forteti, la forza inesausta dei luoghi ameni e delle umili dinastie della campagna. A cento anni dalla morte del Vate della Terza Italia, Ornella Tomei ha voluto fare sei quadri, ha voluto illustrare sei poesie di Carducci. Dai verdi, ai grigi e ai bruni delle dolci colline di Traversando la Maremma toscana, al Bove statuario, a San Martino, con la nebbia che sfuma gli irti colli; da Pianto antico, col palpitatane melograno nel muto orto solingo, a Mezzogiorno alpino, con gli innevati confini del suolo patrio, giungendo a Davanti a San Guido, coi suoi verdi giganti giovinetti, le ombre intense e la dolcissima ombra di nonna Lucia. Il Post-Espressionismo della Tomei si presta a interpretazioni d'emozione, a interventi coloristici elaborati, fusi e confusi nell'eterno linguaggio naturale. E vi è anche un gusto del fiabesco. La Tomei, del resto, ha dipinto spesso favole e fantasie. Basta ricordare la serie di Pinocchio, donata a Collodi. Così anche la Maremma carducciana, per lei, diventa favolosa. Il piccolo giardino di Casa Carducci a Valdicastello è una cornice semplicissima per i suoi oli, fra gli olivi argentei, i muri grigi e il rio che scorre tra sassi rugginosi a fianco di un muretto. "Peregrino del ciel, garrulo a volo/ Quando l'ala soffermi a' poggi lieti / che digradano al mar da l'Appennino / bianchi di marmi e bruni d'oliveti, / una casa a la valle ed un giardino / cerca e, se il nuovo possessor no'l vieti, / salutali in mio nome, o peregrino." Così Carducci ricorda la sua umile casa natale e prega un uccello migratore di posare un saluto su quel tettuccio sconnesso all'inizio del piccolo borgo.Raffaello Bertoli