Museo dei Bozzetti "Pierluigi Gherardi" - Città di Pietrasanta

 
 
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Linguaggio di marmo

Alessandro Giorgi


Mostra di installazioni

inaugurazione: 24 novembre 2007 - h 17.00

esposizione: dal 24 novembre 2007 al 6 gennaio 2008

luogo: Giardino di S. Agostino - Pietrasanta 

orario: 16.00-19.00; lunedi chiuso

ingresso libero


Comunicato stampa

  (versione in pdf)

 

Un viaggio tra emozione ed intelletto nel corpo della parola. Segni grafici scalfiti ed incisi sulla materia stabile e permanente: il marmo. Sonorità, rime, ritmi metrici e visioni sequenziali. Dalla complessa identità della parola scaturisce l'intuizione artistica di Alessandro Giorgi, poliedrico artista toscano, architetto e designer, poeta visuale, che dal 24 novembre al 6 gennaio 2008, interpreta due diversi spazi del chiostro di Sant'Agostino: la sala delle Grasce ed il giardino con un percorso interamente dedicato al rapporto tra concetto e immagine, visione e sonorità, giocando sulla natura percettiva del fruitore.

 

Il messaggio trasmesso è sempre complesso e richiede un piccolo sforzo intellettuale da parte dell'osservatore che, studiando attentamente l'opera, ne deve ricostruire l'origine e quindi lo scopo. Lettere di marmo, incise, dipinte e traforate, installate nel giardino del chiostro. Le parole sono frazionate, distinte, come le più piccole unità distintive di un sistema grafico. La comunicazione è globale e univoca, immediata e remota. Il linguaggio da bidimensionale diventa tridimensionale, la parola diventa messaggio linguistico ed artistico. La cadenza tra pieni e vuoti, colore e candore, detta un ritmo a sé stante, sonoro e visuale, calcolato e perfetto, assolutamente non casuale.

 

Diverso è invece il discorso per le ceramiche, dai coloriti intensi e vivaci, dalle forme morbide e tondeggianti, semplici ed al tempo stesso essenziali, capaci di assumere dimensione e forma del pensiero. Maestose e segrete animano l'ambiente raccolto della Sala delle Grasce come imponenti testimoni del tempo.

 

Mostra: Linguaggio di marmo e di luce
I testimoni del Tempo - Ceramiche Urbane
Artista: Alessandro Giorgi
Date esposizione: 24 novembre 2007 - 6 gennaio 2008
Luogo: Sala delle Grasce e giardino del Chiostro di Sant'Agostino
Orario: ore 16/19 - lunedì chiuso, ingresso libero
Inaugurazione: 24 novembre, ore 17.00

 



Ufficio Stampa - Assessorato alla Cultura
Comune di Pietrasanta
tel. 0584/795500; fax 0584/795588
e-mail: cultura@comune.pietrasanta.lu.it
www.comune.pietrasanta.lu.it

Presentazione

Il linguaggio del segno

Più di qualsiasi altro mezzo, l'arte rimane il veicolo comunicativo universale per eccellenza. Se a questo poi si aggiunge il 'segno', considerato come procedimento visivo di comunicazione del pensiero, ecco che allora il messaggio diviene totale. é quello che avviene con l'esperienza artistica di Alessandro Giorgi, concentrato soprattutto sul rapporto tra concetto e immagine, visiva e/o fonica, che, giocando molto sulla natura percettiva del fruitore, lo coinvolge simultaneamente su diversi livelli.

 

Il messaggio trasmesso è sempre intelligente e richiede un piccolo sforzo intellettuale da parte dell'osservatore, che studiando attentamente l'opera, ne deve ricostruire l'origine e quindi lo scopo. A questo si prestano bene le sue lastre di marmo, incise, dipinte e traforate. Le parole sono frazionate in lettere, grafemi distinti e a sé stanti, come le più piccole unità distintive di un sistema grafico. La comunicazione è allo stesso tempo globale e univoca, immediata e remota. Il linguaggio da bidimensionale diventa tridimensionale, in cui la parola è sia messaggio linguistico che artistico. La cadenza tra pieni e vuoti, colore e candore, detta un ritmo a sé stante, sonoro e visuale, calcolato e perfetto, assolutamente non casuale.

 

Diverso è invece il discorso per le ceramiche, di comprensione più immediata e spontanea, basate anche sul gioco di pochi colori definiti, che animano l'ambiente più raccolto della Sala delle Grasce. L'architetto Giorgi ha già percorso molta strada con il suo lavoro e le sue ricerche. Gli auguriamo di continuare a proporre con successo le sue esperienze artistiche e metalinguistiche. 

Pietrasanta, novembre 2007
L'Assessorato alla Cultura

Critica

Linguaggio di marmo e luce

"Era tutto un divertimento salire e scendere dai carri trainati dai cavalli che, con il basso pianale di carico, fatto per trasportare il lastrame, consentivano a noi ragazzi di andare e venire da un luogo all'altro della città, nei piazzali di deposito dei blocchi e del lastrame che erano i luoghi deputati per il gioco del nascondino. Le nostre scorrerie lungo il fiume ci portavano a conoscenza dei detriti della lavorazione e, in molti di quegli scarti si intravedevano, con fantasia, grattacieli, edifici, sculture minimaliste" (A. Giorgi, Il segno a venire, 2007). Per chi, come Alessandro Giorgi, trascorre la propria infanzia nel territorio tra Massa e Carrara, il marmo costituisce senz'altro uno degli elementi pregnanti che cifrano l'imprinting estetico. Oltre ad essere registrato dalla memoria visiva sotto la forma ben definita di palazzi, monumenti, lastricati e piazzali, il marmo entra infatti a far parte dei giochi, delle esplorazioni, delle fantasticherie infantili presentandosi come "materia bruta" sotto forma di piccoli pezzi di scarto tra cui scovare preziosi giocattoli o di grandi blocchi ammassati nei depositi, tra cui indovinare le forme più strabilianti. A questa profonda matrice culturale è interessante provare a far risalire le tappe principali del percorso di ricerca di Alessandro Giorgi attraverso il marmo. Dall'utilizzo decorativo e tecnologico nei pezzi di design degli anni Sessanta e Settanta, passando per i lavori artistici degli anni Novanta, fino agli utilizzi più recenti, in accostamento al neon, nelle sculture distrutte o nelle griglie alfabetiche, è come se Giorgi accorciasse, passo dopo passo, la distanza verso il disvelamento dell'essenza della relazione che lo lega a quella materia. Sottraendo progressivamente il peso che l'estetica comune conferisce imprescindibilmente al marmo, l'artista massese abbandona il codice condiviso, liberando la sua materia d'elezione da un immobile classicismo, distillando un codice recuperato nella propria memoria collettiva, nel corredo genetico del territorio a cui egli appartiene. Ecco che dalle venature stesse del marmo molato dai passaggi successivi della levigatrice prendono forma i segni, a formare un codice. In una prima fase soltanto morfemi isolati o inanellati in sequenze apparentemente incomprensibili, poi via via a costruire unità semantiche ben definite, rimandi ad opere classiche o ad amori passati, come varchi nella memoria giovanile del loro autore. Alla forma si aggiunge dunque il suono, una metrica, un ritmo. Il codice isolato da Giorgi assume un'identità sempre più precisa, una struttura sempre più completa che compone, pezzo dopo pezzo, davanti agli occhi dell'osservatore, un vero e proprio linguaggio idiografico, un "idioletto" in grado di raggiungere, nelle steli e nella Porta del Paradiso, inaspettati risvolti spirituali.
Diletta Benedetto

Biografia

Alessandro Giorgi, nasce a Massa il 1 Gennaio del 1939, progettista, architetto, designer, ideatore plastico, collezionista. Sin da ragazzo dimostra la passione per l'arte e partecipa ad esposizioni, mostre collettive, nella sua città; 1958 - Da autodidatta prende la maturità Artistica; 1964 - Si laurea in Architettura alla Facoltà di Firenze. il tema della tesi di laurea, "Recupero del Centro Storico: Massa e il Borgo del Ponte", relatore Prof. Edoardo Detti. Tra i suoi maestri: Adalberto Libera, Italo Gamberini, Klaus Koeng, Edoardo Detti, Ludovico Quadroni; 1959/1964 - Notevoli viaggi in Italia ed Europa, alla scoperta dell'architettura Contemporanea. Segue l'esposizione Internazionale del Mobile e dell'arredo. Opera ricerche sul colore, sull'Arte Cinetica e Programmata. 1959/1964 - Vengono seguiti i vari movimenti artistici legati all'Arte Contemporanea, a Firenze, Roma e Milano, partecipando direttamente ad inaugurazioni di mostre, dibattiti, ecc. Sempre più forte, si sviluppa in lui il convincimento che non è possibile fare Architettura senza uno stretto legame con la Pittura e la Scultura Contemporanea. Particolare attenzione viene rivolta al designer seguendo mostre, fiere e le realizzazioni di arredi su progetto di importanti designer: Magistretti, Zanuso, Castiglioni, Joe Colombo, ecc. Progetta arredi, tavoli pieghevoli, sedie impilabili, ecc. In considerazione ai fattori costo/trasporto, ecc; 1965 - Partecipa al Concorso per sedia pieghevole in legno a Manzano, Udine; 1967 - Svolge "Attività Urbanistica" Piano Zona Industriale Apuana e Piani di Fabbricazione per diversi comuni della Lunigiana; 1969 - Vince il I° premio al Concorso Nazionale per le "opere di abbellimento" del Palazzo Comunale di Massa, insieme all'Arch. Giuliano Buttini; 1972 - Viaggi in Estremo Oriente "Expo di Osaka" (Giappone, Tailandia, India); 1970/1980 - Attività professionale, legata prevalentemente all'edilizia privata; 1972/1974 - Attività di designer mobili; 1983 - Attività di designer oggettistica in marmo, espone alla Biennale dei Mobile di Milano; 1988 - Viaggio in Estremo Oriente (Cina e India); 1990 - Ricerca e studi sul rapporto del colore in architettura; 1992 - 08/08 - 15/10 promuove la mostra d'Arte"Passaggi in Camera" nel centenario della nascita di Walter Benjamin nel Palazzo Ducale di Massa, a cura di Manuela Gardini; 1993/1995 - Progettazione e direzione lavori dell'edificio residenziale "Vivere nel Colore" in Massa; 1994 - settembre/ottobre promuove l'esposizione antologica delle opere dagli anni '50 al 1994 di Carlo Nangeroni, a cura di Luciano Caramel; 1994/1996 - Progettazione e direzione lavori dell'edificio residenziale "Il Pavone" in Massa; 1997 - Progetto per la sistemazione di Piazza Matteotti in Massa, in collaborazione con lo scultore Antonio Trotta, "Piazza Stimmung"; 1997/2000 - Progettazione e direzione lavori dell'edificio commerciale "Le Colonne" in Massa; 1997 - Convegno internazionale di Architettura a Modena (19/20/21 settembre 1997) con mostra degli elaborati dei partecipanti, relatore Bruno Zevi; 1998 - Concorso di idee, a livello europeo, per la sistemazione di Piazza Cavour in La Spezia, in collaborazione con l'arch. Attilio Ghirlanda - III° premio, con motivazione: "buona, motivata ed estrosa l'idea progettuale, che sviluppa con coerenza il rapporto tra spazi aperti ed il contesto. In particolare è apprezzato il progetto architettonico non solo come ideazione ma anche per la funzione che svolge"; 1999 - Partecipa al Concorso di idee per l'utilizzo dell'ex Colonia Torino in Marina di Massa; 2001 - Concorso Internazionale di Architettura Milano 2001, III Millenium, "Un segno Luminoso", in collaborazione con lo scultore Antonio Trotta; 2002 - Riduce l'attività di progettazione, nel settore edilizio, per dedicarsi alla ricerca del colore e alla sua applicazione nel campo delle arti visive. 2006 - Centro d'Arte Contemporanea Castello di Rivara, Torino, mostra personale "Vivere nel colore"; A dicembre dello stesso anno, partecipa con una personale a Kun Start 2006 - 3°Fiera Internazionale dell'Arte Moderna e Contemporanea di Bolzano. 2007 - Il 2 giugno espone le sue opere "IL SEGNO A VENIRE" - "SIGNIFICATO E SIGNIFICANTE", al Museo Casa del Console a Calice Ligure (SV), documentata con una pubblicazione. Sono in calendario esposizioni in Italia e all'estero 2007 - 1 - 5 agosto, mostra di scultura "COSI' é SE VI PARE", Ponte di ferro, Carrara 2007 - 15 settembre - 15 novembre espone "I TESTIMONI DEL TEMPO" opere ceramiche in una collettiva di artisti nazionali e internazionali al Centro d'Arte Contemporanea Castello di Rivara, Torino.