Matthew Simmonds
Opere di scultura
inaugurazione: 1 aprile 2006 - h 17.00
esposizione: dal 1 al 17 aprile 2006
luogo: Sala delle Grasce - Chiostro di S. Agostino - Pietrasanta
orario: 16.00-20.00 festivi 10.00-12.00/16.00-20.00
ingresso libero
Comunicato stampa
Dalla pietra grezza architetture di luce e mistero nell'opera di Matthew Simmonds che l'Assessorato alla Cultura del Comune di Pietrasanta presenta, dal 1° al 17 aprile, nella sala Grasce del Chiostro di Sant'Agostino. Sculture per una ricerca tutta interiore nella suggestione dell'architettura sacra medievale.
La passione, la curiosità, lo studio di Matthew Simmonds, giovane artista inglese, che dal 1996 vive e lavora a Pietrasanta, per gli edifici in pietra ed in particolare per l'architettura medievale, sono assolutamente evidenti nelle sue sculture. Dal marmo grezzo o da blocchi ben delineati scaturiscono colonne, capitelli, fregi e cupole, scale e navate, dettagli di superbe architetture monumentali. In un gioco di illusioni, Simmonds ricrea su scala ridotta la grandezza di quegli squarci sul tempo antico e suoi templi. La materia ne descrive forme e volumi, luci ed ombre ne rivelano profondità e percorsi inusuali. Un cammino nella sacralità del passato, quasi per ritrovare se stessi nel presente.
"Le sculture sono parte di una ricerca - scrive di lui Merete Pryds Helle - per capire cosa siano gli edifici sacri. Il creare un edificio sacro è anche una sorta di ricerca interiore. Il creare una scultura che catturi luce e struttura di un edificio e lasci vagare l'occhio - provando la sensazione che qui il mio occhio possa viverci, che qui una parte di me possa rimanere - è un grande traguardo. Le sculture offrono allo spettatore una prospettiva differente dello spazio. Sembrano diverse da ogni punto di vista. Si desidera fortemente entrarvi. Bisogna viaggiare con la mente all'interno della scultura. Queste sculture sono l'antitesi della cultura minimale di oggi; quando vi si guarda dentro, si riceve più di quello che ci si aspettava".
Travertino, calcare, marmo di Carrara e arenaria, scolpiti dall'artista, acquistano una forte presenza espressiva, ma virtualmente proiettano lo spettatore altrove, ad indugiare tra eleganti volte e scalinate
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"L'illusione della sua scultura - afferma l'assessore alla cultura Daniele Spina - dettata dalla tecnica e dalla creatività, lo ha già fatto conoscere in Europa, Cina e Stati Uniti: gli auguriamo di continuare con successo il suo viaggio artistico, da cui noi potremo attingere per vagare in altri spazi di sapore spirituale e mistico".
Mostra: Sculture
Artista: Matthew Simmonds
Date esposizione: 1 aprile - 17 aprile 2006
Inaugurazione: 1 aprile, ore 17.00
Luogo: Sala delle Grasce , Centro Culturale L. Russo
Orario apertura: 16.00 / 20.00 festivi 10.00 / 12.00 e 16.00 / 20.00
Ingresso: libero
Ufficio Stampa Assessorato alla Cultura
Comune di Pietrasanta
tel. 0584/795500; fax 0584/795588
e-mail: cultura@comune.pietrasanta.lu.it
www.museodeibozzetti.it
Presentazione
Scultura e architettura storicaTutti noi, forse per un giorno, forse per più tempo, vorremmo farci piccoli piccoli ed esplorare luoghi affascinanti ma inaccessibili perché troppo minuti, come, per esempio, le sculture di Matthew Simmonds, minuscoli gioielli di architettura storica. Dalla pietra grezza o da blocchi ben definiti emergono dettagli salienti di spazi architettonici che solitamente siamo abituati vedere di dimensioni monumentali. Ed ecco la magia della scultura di Simmonds che riesce a rovesciare le proporzioni e a far risaltare l'ineffabile fascino di templi e chiese ideali.
Si può pensare di essere a Paestum, Micene, Petra, Roma o in un qualche imponente cattedrale della campagna inglese, ma in realtà siamo a Pietrasanta, nella Sala delle Grasce, nel cuore della scultura e della forte sensibilità verso le pietre. Travertino, calcare, marmo di Carrara e arenaria, scolpiti dall'artista, acquistano luce, profondità e dimensione, ma virtualmente proiettano lo spettatore altrove, mentre indugia tra colonne, capitelli, eleganti volte e scalinate articolate.
L'illusione della sua scultura, dettata dalla tecnica e dalla creatività, lo ha già fatto conoscere in Europa, Cina e Stati Uniti: gli auguriamo di continuare con successo il suo viaggio artistico, da cui noi poi potremo attingere per vagare in altri spazi di sapore spirituale e mistico.
Pietrasanta, aprile 2006
L'Assessorato alla Cultura
Visita il sito di Matthew Simmonds:
www.mattsimmonds.com
Critica
Una percezione di luogo Sulle sculture di Matthew Simmonds
Le sculture di Matthew Simmonds ci offrono un'esperienza diretta del nostro essere nel presente, attraverso un amore per il passato trasmesso grazie al marmo e alla luce. Sin dalla sua prima infanzia, Simmonds era affascinato dagli edifici in pietra, una passione che scorre nelle sue opere, in cui l'architettura in pietra è usata come tema centrale. L'architettura medievale in modo particolare, con il suo tendere a raggiungere una nuova sofisticazione di spazio, prende vita nel marmo. Simmonds crea un gioco tra architettura e ornamentazione a scala ridotta, ma gli spazi creati evocano la stessa situazione degli edifici stessi; un luogo in cui riposare, un luogo in cui viaggiare con gli occhi e forse trovare un momento di tranquillità. Il marmo è aperto, e dentro è uno spazio all'interno di un edificio che esiste solamente nella mente dello spettatore. Quello che si percepisce è il significato dello spazio. Simmonds crea, con ogni scultura, uno spazio che non è veramente lì ma che è fortemente percepito. Le sculture sono parte di una ricerca per capire cosa siano gli edifici sacri. Il creare un edificio sacro è anche una sorta di ricerca interiore. Il creare una scultura che catturi la luce e struttura di un edificio e lasci vagare l'occhio - provando la sensazione che qui il mio occhio possa viverci, che qui una parte di me vi può rimanere - è un grande traguardo. Le sculture offrono allo spettatore una prospettiva differente dello spazio. Sembrano diverse da ogni punto di vista. Si desidera fortemente di essere in esse, e sembrano avere quasi più significato per questo motivo. Bisogna viaggiare all'interno della scultura nella mente. Esse sono l'antitesi della cultura minimale di oggi; quando vi si guarda dentro, si riceve più di quello che ci si aspettava. Le sculture, e gli spazi all'interno delle sculture, sono fatte di materia e luce. La luce è tutto in una scultura che ha a che fare con forma e spazio - la scultura è foggiata e definita da essa ed essa dà vita a tutte le sue forme. La luce viene spesso usata in architettura sacra, in cui luce e oscurità possono avere un significato potente. Nelle sculture di Simmonds la qualità della luce cambia notevolmente durante l'arco del giorno, lavorando con fori e ombre, producendo spesso una luce riflessa che è molto bella. Non è diretta, ma colpisce una parete e si dirama all'interno della scultura. Ci mostra come vediamo, come la vediamo; riflette la ricerca interna per la trasparenza in una forma chiara che non è mai ferma, ma che cambia in ogni istante in cui la si guarda.
Merete Pryds Helle, Aprile 2005, Pietrasanta