Federica Berner
Opere di pittura
inaugurazione: 27 luglio 2006 - h 11.00
esposizione: dal 27 luglio al 10 settembre 2006
luogo: Casa Carducci - Valdicastello - Pietrasanta
orario: 17.00-20.00; lunedi chiuso
ingresso libero
Comunicato stampa
Presentazione
Leggerezza ed incisività contraddistinguono le opere di Federica Berner, pittrice svizzera che da molti anni vive in Toscana. Su candide tele a carboncino ritrae i più illustri artisti, i grandi scrittori. Tele svolazzanti, come fantasmi inquieti. Presenze leggiadre e trasparenti, vigorose ed al tempo stesso vibranti."Maestri di Brera" è il titolo di questa originale mostra itinerante di Federica Berner che dopo Milano e New York viene proposta a Pietrasanta, tra le fronde del giardino della casa natale di Giosue Carducci a Valdicastello, dal 27 luglio al 10 settembre.
Da Dino Buzzati ad Enrico Baj, da Carlo Carrà a Lucio Fontana, da Eugenio Montale a Piero Manzoni. Un ideale "giardino delle Muse" dove poter trarre ispirazione sia per la parola che per la matita. Disegno e poesia iniziano a dialogare e a immergersi l'uno nell'altro con grande forza espressiva e suggestione.
L'iniziativa si inserisce nell'ambito del 50¡ Premio Carducci che si tiene ogni 27 luglio, giorno della nascita di Giosue Carducci, con un doppio appuntamento: la commemorazione del poeta nel piccolo borgo natale di Valdicastello durante il mattino; la cerimonia di assegnazione del Premio Carducci al Caffè letterario della Versiliana nel pomeriggio.
La mostra, ad ingresso libero, sarà visitabile tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle ore 17.00 alle 20.00. L'inaugurazione si terrà domani 27 luglio, alle ore 11.
Critica
Nel giardino di casa Carducci
Maestri di Brera è il titolo di una originale mostra itinerante di Federica Berner.
Brera è un bel palazzo seicentesco di Milano, sede dell' Accademia di Belle Arti, della Biblioteca Braidense e dell' Osservatorio Astronomico .E ha dato il nome ad un intero quartiere. E'Montparnasse,con la Sorbonne e il Quartiere Latino,in Milano. I più illustri artisti,i grandi scrittori, gli intellettuali a la page,gli sconosciuti in cerca di notorietà sono passati e passano da Brera.Per un lungo periodo il tavoletto di marmo del Giamaica pullulano di giovani arrabbiati. Federica Berner, pittrice,ritrattista colta ed estrosa,ha dedicato una lunga teoria di ritratti ai Maestri di Brera,tele svolazzanti, come fantasmi inquieti,che ebbe il battesino a Milano e la consacrazione a New York; e che ora arriva nella Piccola Atene,come viene chiamata Pietrasanta.Una piccolissima anteprima è allestita nel giardinetto di Casa Carducci a Valdicastello, dove nacque nel luglio del 1835 il Vate della Terza Italia.Dire che la Berner è brava fa un sorridere .Lo è e lo hanno detto critici illustri e pubblici internazionali, ma lei preferisce essere intesa piuttosto che applaudita. E, in un epoca dove il ritratto è tabu oppure è una pretesa irriconoscibile,questa originale cavalcata di ritratti stupisce.
Artista colta ed estrosa, ma anche elegante,ricerca sempre un guizzo di fantasia, una vitalità al di là delle linee. Crede in un arte antica e nuova,crede in una modernità interiore che per essere tale non ha bisogno di storture o di dissoluzioni...Ma,soprattutto, crede nella poesia e nel lavoro. Ed è ricompensata dal pubblico e dai più attenti critici.
Raffaello Bertoli
Presidente del premio letterario Carducci
66 ritratti
I volti,i ritratti a mezza o tre quarti di figura,singoli o sdoppiati e persino triplicati, ritratti fantasmatici trasposti su panni morbidi e leggerissimi co segno vibrante, morbido e deciso,frantimato e netto,da Federica Berner, narrano-ognuno a suo modo-una storia di Brera,cuore arstistico e fucina culturale di MIlano.Narrano questa storia impalpabile e magnifica per immagini,perlomeno 60 ritratti, tutti assieme,a New York.Meglio dire:a un suo cuore che è presente e vivo in Manhattan,cuore del cuore della Grande Mela, proponendosi in eccentrico-inusuale,evento precisamente negli Showrooms di Artemide,Bisazza,Natuzzi i Soho, Grennstreet.
Presentato con il patrocinio dell' Istituto italiano di Cultura di New York e della Casa Italiana Zerilli Marinò della New York University, l'evento che rivela e fa scoprire il talento di Federica Berner,artista al di fuori di ogni schema o convenzione,propone,attraverso questa carrellata di ritratti assai belli,leggiadri e trasparenti, vigorosi e vibranti, uno spaccato esistenziale e storico che ha per epicentro Brera,ritrovi mitici il Giamaica, l'Accademia,gli atelier degli artisti e le botteghe del quartiere;uno spaccato che consente di ripercorrere le singole trame dei ritratti, abbracciando un tempo che va dagli anni della leadership di Lucio Fontana,tra anni Cinquanta e Sessanta,al tempo presente,mescolando Sottosass e Giacometti a Piero Manzoni e ai fratelli Somarè, Dangelo o Scavino e Sordini,a Mulas e Montale e a Mariangela Melato e Franca sozzani o Gino Paoli. Ancora Vergani e Buzzanti a Tadini o al trio Patani,De Grada e Ballo;Dova, Cavaliere, via via tutti gli altri fino a giungere a quello ch'è del numero dei sessanta(per dirla revocando certi versi danteschi).
Questa storia, tanto emblematica quanto inusualmente testimoniata dalla serie di formidabile dei ritratti presenti e tuttavia impalpabili, vivi ed emozionanti,ma inafferrabili come fantasmi,consente di captare in modo diretto ed immediato il sapore della proposta artistica offerta da Federica Berner.Si coglie infatti tutto il fascino fantastico di questi stessi teli ultraleggeri, su cui appaiono effigiate,l'una accanto all' altra, tante personalità della scultura, della letteratura, del cinema e della musica e infine dell' arte che hanno fatto storia,una certa storia non solo milanese ma anche italiana;effigiate come presenze "altre" in cui il disegno vive una corporeità esclamativa anche grazie ai supporti e trasparenza insolita e inquietante. Un coacervo fantasmatico che dà,appunto,altro spessore e valore al nostro stesso vedere ,attraverso ogni singolo ritratto, ogni segno inimitabile suo in cui-diresti.-Federica Berner coagula l' espressione dei volti,quei volti e non altri,la lucentezza degli sguardi,quegli sguardi, l' emozionante personalità di tutti i ritratti.
Rolando Bellini
Storico,critico di arte e docente dell' Accademia di Belle Arti di Brera
POST SCRIPTUM un approdo a casa Carducci Valdicastello di queste "presenze" può dirsi conferma della loro vitalità e del richiamo a tutta una fitta rete di trame culturali e artistiche che trovano in Versilia un loro emblematico territorio.Un territorio che si apre al mare, che si volge ai monti in cui, da sempre,gli artisti,gli intellettuali,i libertati di ogni ordine e grado si sono confrontati scrivendo la storia nei termini vichiani anche nell' isola culturale braindese.