Museo dei Bozzetti "Pierluigi Gherardi" - Città di Pietrasanta

 
 
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Arte in bilico

Giovanna Battaino


Opere di scultura e disegno

inaugurazione: 4 marzo 2006 - h 17.00

esposizione: dal 4 al 19 marzo 2006

luogo: Sala delle Grasce - Chiostro di S. Agostino - Pietrasanta

orario: 15.30-19.30- lunedi chiuso: domenica 10.00-13.00/15.30-19.30

ingresso libero


Comunicato stampa

 (versione in pdf)

 

Il corpo femminile come privilegiato campo di indagine per andare oltre, per scavare nell'interiorità, per sondare le segrete profondità dell'inconscio. E' questa l'opera di Giovanna Battaino che l'Assessorato alla Cultura del Comune di Pietrasanta presenta, dal 4 al 19 marzo 2006, nella sala Grasce del Chiostro di Sant'Agostino. Quindici opere per un viaggio nell'universo femminile, laddove si cela il senso profondo dell'essere.

 

Le donne di Giovanna Battaino hanno una presenza tutta interiore, le forme stilizzate parlano da subito di significati profondi che vanno oltre la carne. Donne che non perdono la loro sensualità, la loro forza espressiva, che mantengono persino qualche vezzo di civetteria nella posa elegante e sinuosa, ma i cui contorni così essenziali, assolutamente privi di digressioni decorative, ci conducono ben presto ad un livello tutt'altro che fisico. Ciò che interessa all'artista è far parlare la loro interiorità, il loro io più remoto, la loro energia più nascosta. Le opere, 15, realizzate dal 2003 ad oggi, sono in bronzo ed in marmo. Proprio con le venature ed il colore della pietra, Battaino ama giocare per descrivere stati d'animo, per toccare le corde più intime.
Giovanna Battaino da diversi anni vive e lavora a Pietrasanta. Vi arriva nell'86 con Franco Adami di cui è assistente. Nata a Blois, in Francia, negli anni Ottanta viaggia tra gli Stati Uniti, il Messico ed il Guatemala. Di ritorno in Francia, si stabilisce a Parigi dove segue corsi all'Istituto di Belle Arti. Nel 1985 in Africa, a Lomè (Togo) conosce lo scultore Adami. Nel '94 espone al Salon d'Automne a Parigi. Nel 2005 realizza la scultura in marmo bianco Carrara intitolata Flamenco per "Le jardin d'Ecaussinnes" a Marina di Pietrasanta.

 

"La scultura di Giovanna Battaino - afferma l'assessore alla cultura Daniele Spina - è un omaggio alla donna ed alla sua sensibilità. Nella raccolta atmosfera di sala delle Grasce tanti diversi "volti" femminili, un coinvolgente specchio di espressioni interiori".


Mostra: Arte in bilico
Artisti: Giovanna Battaino
Date esposizione: 4 - 19 marzo 2006
Inaugurazione: 4 marzo, ore 17.00
Luogo: Sala Grasce, Chiostro di sant'Agostino
Orario apertura: tutti i giorni 15.30-19.30/ dom. 10-13, 15.30-19.30/ lun. chiuso
Ingresso: libero

 

Alessia Lupoli Ufficio Stampa Assessorato alla Cultura
Comune di Pietrasanta
tel. 0584/795500; fax 0584/795588
e-mail: cultura@comune.pietrasanta.lu.it
www.museodeibozzetti.it

Presentazione

Nel mondo del marmo

Giovanna Battaino, francese di origine friulana, presenta la sua personale con una rassegna di sculture tutte di materiale diverso. Sono per lo più create in marmo, ma ogni marmo è differente - bianco di Carrara, nero Belgio, portoro, nero Marquinia, rosso Levanto, giallo di Siena, rosa Portogallo, ma anche onice e travertino Solaia - quasi volesse sperimentarne la consistenza, la malleabilità, tentare di capire quale possa risultare il più adeguato per poter trasmettere il suo messaggio artistico.

Ed in questo suo fare si cimenta con coraggio e onestà di linguaggio: le linee delle sue opere sono chiare e ben definite, si pongono alla visione 'statuarie' senza remore né pentimenti. Talvolta riportano alla mente certi artisti russi di inizio Novecento per il loro rigore e linearità, in cui d'altronde, in questo figurativo quasi astratto, la sinuosità delle linee trasversali, quasi fossero onde nel marmo stesso, porta l'opera ad una musicalità 'altra', interna, che sembra la faccia muovere con dolcezza in una danza spontanea, benché fissa sul proprio asse.

Le sculture di Giovanna Battaino si rivelano quindi un'interessante scoperta, sia dal punto di vista creativo che da quello esecutivo, in cui si può percepire la dedizione e forte passione che muovono l'artista verso la realizzazione delle proprie opere. é vivo l'augurio che la Sala delle Grasce di Pietrasanta ancora una volta porti successo e soddisfazione ad un'artista emergente, che seppur straniera, è da molti anni che vive e lavora nella nostra Città d'Arte.

Pietrasanta, marzo 2006
L'Assessorato alla Cultura

 

Critica

Si dirà Battaìno o Battainò? Secondo l' accentuazione che si vuol dar -all'italiana, la prima, alla francese, la seconda -incontriamo un artista diversa.
Già, perchè -in questo caso, raro più di altri -la fonetica rispecchia forse due differenti profili del carattere, e quindi dell' opera, che pure si fondono in una sintesi non materia.
Giovanna Battaino(senza accenti, cosicché a ciascuno lasciamo piacere il suo) nasce infatti a Blois, nella sua Loira, poco piu di quaranta anni fa, da madre francese,ma da padre italiano. Di più, italiano di frontiera,essendo friulano con radici lontane da Udine.Due patrie d' arte, indubbiamente, che trovano un loro epicentro e denominatore comune nel Rinascimento:nel real castello francese come nell' armonica piazza della Liberta "veneziana".Ma che non disdegnano importanti antefatti gotici, come a Blois, o di spingersi fino ad insuperati capolavori settecenteschi, con Tiepolo al lavoro per i Patriarchi veneti.
Dunque,un ventaglio storico ed artistico ampio di largo respiro e prestigio. A cui fa da contrappasso un variegato contesto ambientale. Che spazia dalle dolci ed intense distese verdeggianti della Valleè, solcate dalla maestà della placida regina dei fiumi, alle montagne Carnielle, le variate colline dell' anfiteatro morenico, i "magredis" -le magre ,aride praterie-e la bassa pianura della "Patria del Friuli.
Non sembri un divagare estemporaneo ed accattivante questo girovagare nelle terre cugine di Francai e di Italia:è invece, un necessario preludio - e lo sarebbe sempre- per capire l' artista, le sue origini, dove si abbevera il sangue.
Per altro - dopo- Giovanna prosegue questo itinerario vagabondo già nelle sue sorgenti:dopo il liceo "Dessaignes a Blois, dall' 80 parte per un viaggio importante nella sua formazione:gli Stati Uniti , il Messico, il Guatemala;il contratto e le esperienza, con il nuovo ed il vecchio mondo. Quindi, di nuovo a Parigi,dove segue i liberi corsi all' Accademia di Belle Arti.
Nel 1985 nuova escursione-poi ripetuta negli anni-che sarà per lei capitale:l' Africa. Dove incontra lo scultore Franco Adami, che seguirà poi a Pietrasanta, e di cui diverrà, e resterà,la principale assistente. Da qui -e soprattutto dall' incontro con il continente nero, che la segnerà profondamente ,così come era accaduto per il suo maestro-si snoda un percorso di arte e di scoperta, di creazione e di ricerca che sfocerà nella sua personale del2003 all' Osteria dell'Arte a Camaiore,nella sua partecipazione al Salon d'Automne a Parigi 2004,in una collettiva sempre in terra di Versilia,alla Galleria Europea del 2005. Fino ad Arrivare alla sua prima scultura pubblica-"Flamenco", un marmo di quasi tre metri-oggi nei Jardins d' Ecaussines a Marina di Pietrasanta.Sono un privilegiato nello scrivere queste righe su Giovanna Battaino: prima di tutto perche è stata lei ad invitarmi a farlo. E un artista,giustamente è sempre diffidente di chi dice di lui. Forse ha pensato-in positivo non essere un critico di professione e,certo ,l' amicizia. Che è il secondo privilegio:perché conosco Giovanna,ormai da quasi venti anni. E quindi sono testimone non solo della sua dimensione d' artista ma,prima ancora di quella umana. Non so se Giovanna si senta più francese od italiana:o meglio ,lo so, ma preferisco tacere. Sarà il pubblico a darne misura attraverso la sua opera. Non so se si collochi - come scritto ad altro riguardo un noto critico d' oltralpe tra la logica francese e l' esuberanza italiana, ove poi siano calzanti i due parametri. Quel che so della Giovanna amica - è che prevale spesso la sua tenacia, per non dire testardaggine, nel proseguire un obiettivo. Come pure la sua sete di conoscenza,a tutto tondo, e- parametri -lo slancio frequente dell' animo,la sua generosità e sensibilità. Ed il resistere, talvolta,quasi attonita di fronte alle vicende della vita, che non hanno mancato di segnarla, anche dolorosamente, in profondità. Se,inevitabilmente,forte è il suo richiamarsi al Maestro/maestro Franco Adami,altrettanto lo è -ma lo è stato e lo sarà per molti- .il riferimento a Costantin Brancusi,capofila di una generazione di artisti in ogni stagione. Come per lui, e per Adami, è indiscutibile parlare -anche per Giovanna- di "rarefazione stilistica e densità espressiva".Sono questi due profili che subito emergono nell' opera della Battaino. Pur attutiti,o arricchiti,a seconda della scelta nei materiali preziosi materiali,che disperdono i contorni nell' ambiente o li delimitano rigorosamente:dal giallo di Siena al nero del Belgio,dall' onice al levantino, dal rosa del Portogallo allo statuario. In contrappasso, e in contrapposizione, l' uno con l' altro. E, anche qui,ritorna quella natura binaria che-sin dalle origini-segna l' artista.
È evidente, anche se non esclusiva, la netta predominanza della figura femminile :sontuosa come ne "La protagonista";enigmatica per la "Ypsilon donna";spinta all' ironia in "Nonchalance".Per arrivare alla tenerezza di "Maternità" ed dell' altezzosa "Castellana" o perdersi nei perimetri/cerniere della "Donna ventaglio", o della "Danza".E chiudere con quel piccolo capolavoro -per resa statica ed immota stabilità della "Donna Seduta".Donne,sempre donne. Anche se non mancano gli esotici(nella corretta accezione del termine, vale a dire lontani dalla nostra quotidianità)" Ussaro" come il "Piccolo fante"-quasi un mandarino imperiale l'inquietante "androgino"od il divertente"hinuit", raccolto e dolce come un pinguino(...del resto, non è quella la sua terra?).Eppure l' incipit rimane al femminile , perché Giovanna è donna e sente di esserlo, con i suoi timori,le sue giocosità,le sue speranze,i sentimenti.
Questa piccola e raffinata mostra è un atto di omaggio che Pietrasanta ha voluto fare,nella suggestiva Sala della Grasce, a Giovanna Battaino. Forse è anche un segno di gratitudine, per come e quanto Giovanna ama la piccola Atene. In cui -come ogni artista - si sente viva,libera,respira a pieni polmoni. Anche se, mentre scrivo, ho sotto gli occhi due affascinanti foto del grande "Rumeno"nel suo atelier dell' Impasse Ronsin:e sono sicuro che, come lui,anche se lei si sente a casa, veramente, quando si immerge nel suo laboratorio.
Mauro del Corso

 

Biografia

Giovanna Battaino è nata il 6 giugno 1961 a Blos (Francia) dove frequenta il Liceo "Dessaignes".Nel 1980 parte in viaggio per gli Stati Uniti, il Messico e il Guatemala.Di ritorno in Francai, si stabilisce a Parigi dove segue i liberi corsi all' Accademia di Belle Arti di Parigi.Nel 1985 altro viaggio fondamentale: l' Africa. Incontra a Lomè (Togo) lo scultore Franco Adami,che la prende a lavorare con sé. Segue il Maestro a Pietrasanta e dal 1986 diventa la sua assistente.
Mostre:
2003: Galleria "Osteria dell' Arte" a Camaiore(personale)
2004:"Salon d' Autumne a Parigi
2005: Galleria "Europa" a Lido di Camaiore(collettiva)
Dal 2005 una sua scultura in marmo bianco di Carrara(h.2,70), "Flamenco" è ospitata nel "Jardin d' Ecaussines a Marina di Pietrasanta.