Museo dei Bozzetti "Pierluigi Gherardi" - Città di Pietrasanta

 
 
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Luci nella notte

Alessandro Giusti


Opere di pittura

inaugurazione: 16 aprile 2005 - h 17.00

esposizione: dal 16 aprile al 1 maggio 2005

luogo: Sala delle Grasce - Chiostro di S. Agostino - Pietrasanta

orario: 16.00-19.00; domenica e festivi 10.00-13.00/16.00-19.00; lunedi chiuso

ingresso libero


Comunicato stampa

 (versione in pdf)

 

Contatto stampa: Francesca Navari
Ufficio Stampa
Comune di Pietrasanta
tel. 0584/795226; fax 0584/795269
e-mail: gabinetto.sindaco@comune.pietrasanta.lu.it
www.museodeibozzetti.it

 

Mostra: Luci della Notte
Artisti: Alessandro Giusti
Date esposizione: 16 aprile - 1° maggio 2005
Inaugurazione: sabato 16 aprile 2005, ore 17,00
Luogo: Sala delle Grasce, Centro Culturale "Luigi Russo", Pietrasanta
Orario apertura: da martedì a sabato 16,00-19,00; domenica e festivi 10,00-13,00; 16,00-19,00

 

L'Assessorato alla Cultura e il Comune di Pietrasanta sono lieti di presentare quadri e poesie di Alessandro Giusti. L'esposizione si terrà nella Sala delle Grasce del Centro Culturale "Luigi Russo" di Pietrasanta dal 16 aprile al 1° maggio 2005 e s'inaugurerà con la partecipazione dell'artista, sabato, 16 aprile 2005 alle ore 17,00.
Così si esprime il sindaco Massimo Mallegni: "Nei pomeriggi languidi e nelle dolci serate di Pietrasanta potremo gustare le Luci della Notte di Alessandro Giusti, che grazie alla sue tele ci illumina con raggi di luna, chiarori di stelle ed il bagliore di qualche lampione. Una luce soffusa, morbida, che accarezza ed ingentilisce ogni cosa, quasi una coperta rassicurante da cui emergono vivaci i colori dei campi e delle vie cittadine. Alessandro Giusti, artista modenese, espone per la prima volta nella nostra Città in un luogo intimo e raccolto, la storica Sala delle Grasce, ideale per i suoi dipinti che invitano a sognare ed evadere. Accompagnano le tele le poesie dell'artista con parole la cui dolcezza ben si sposa con le immagini presentate, sottolineando la sensibilità di Giusti. Auguriamo il miglior successo all'esposizione e alla carriera di Alessandro Giusti, che con queste opere baciate dalla luna, ci rammenta la grande intimità delle piccole cose."

 

Presentazione

Luci nella notte di Pietrasanta

Nei pomeriggi languidi e nelle dolci serate di Pietrasanta potremo gustare le Luci della Notte di Alessandro Giusti, che grazie alla sue tele ci illumina con raggi di luna, chiarori di stelle ed il bagliore di qualche lampione. Una luce soffusa, morbida, che accarezza ed ingentilisce ogni cosa, quasi una coperta rassicurante da cui emergono vivaci i colori dei campi e delle vie cittadine.

Alessandro Giusti, artista modenese, espone per la prima volta nella nostra Città in un luogo intimo e raccolto, la storica Sala delle Grasce, ideale per i suoi dipinti che invitano a sognare ed evadere. Accompagnano le tele le poesie dell'artista con parole la cui dolcezza ben si sposa con le immagini presentate, sottolineando la sensibilità di Giusti.

Auguriamo il miglior successo all'esposizione e alla carriera di Alessandro Giusti, che con queste opere baciate dalla luna, ci rammenta la grande intimità delle piccole cose.

  Il Sindaco
Massimo Mallegni

Pietrasanta, aprile 2005

Critica

Per un "vecchio" Scolaro
Spilamberto, dicono, è un paese "diverso";io penso che sia vero e spero anche continui a restarlo ripudiando la tentazione di farsi chiamare città anche se, per secoli, fu "capitale"di un importante feudo governato da una delle più antiche famiglie della nobiltà italiana. C'è qualche segno di questa diversità? Due parrocchie, sei chiese,quattro campanili, due conventi,una"sezione" del tribunale dell' Inquisizione, nella ristretta area di un paese;"diversa"anche l'ubicazione fino all'antichità perché al centro di un area che ha testimonianze archeologiche che possiamo quasi definire uniche: a Collecchio è stato raccolto uno strumento di pietra silicea fatto 300 mila anni fa, dal padre degli artigiani spilambertesi, conservato al Museo archeologico di Modena; sull'altra sponda del Panaro fu ritrovata nel 1926 la celeberrima "venere di Savignano ", una delle rare sculture di Età glaciale conosciute in Europa; a Castelvetro fu scavata un'importante necropoli etrusca; un insediamento della tarda Età della pietra è venuto in luce nel greto del fiume, fra Spilamberto e San Cesario.
Cosa c'entra tutto questo con la pittura di Alessandro Giusti? Io penso che possa entrarci. La più antica storia di un luogo concorre,nei tempi lunghi, alla formazione non solo dell' ambiente ma anche della cultura e del costume, tramandati dalle comunità che in luogo vissero. A Spilamberto ci deve essere sempre stata gente che, a sue spese, si dedicava a cose belle divertenti, anche inutili. Erano fatti così,ogni opera della mano e dell'ingegno, anche se di poco conto, doveva essere bella.
Poi c'era l'orgoglio -paesano se volete, ma irrinunciabile- di avere una corale brava, una buona banda, dei brillanti teatranti; l' artigiano si sentiva un artista e spesso lo era, cosi si fecero gli arredatori, i mobilieri (e anche gli allevatori di colombi viaggiatori, di canarini,di spinoni).
La vita di questo mondo di appassionati autodidatti, quella della due parrocchie"l'una contro l'altra armata", entrava,con i ragazzi, nella scuola e alcuni studenti, pochi, ne sentivano il fascino; fra questi c'era Alessandro.
Ecco perché non mi meravigliai quando lo seppi impegnato per la conquista di un posto nella foresta "aspra e forte"dell' arte e dell'artigianato artistico.
Un giudizio sulla opera di pittore non mi compete: non sono un critico di arte. Credo però di poter dire che questo mio scolaro è un tipico frutto dell'anomala cultura di una "Comunità" che ha sempre amato le sue feste, le sue chiese, le sue contrade, i suoi costumi, le sue opere di arte più del denaro e degli affari; tant'è vero che si rovinò finanziariamente nel 1600 per pagare un quadro. Era un capolavoro del più celebre pittore del secolo, quella "Assunta"che Guido Reni aveva dipinto per la chiesa di Santa Maria degli Angeli, innalzata in quegli anni.
Ebbene, quel quadro, ora conservato nel grande museo di Monaco di Baviera, venne a costare quanto la chiesa.
Benedetto Benedetti

 

Biografia

Alessandro Giusti nasce a Modena il 22 novembre 1961, artista poliedrico, pittore, scultore, designer, impiega i suoi primi quarant'anni tra studio e conoscenza di varie arti e mestieri. Lavora in un piccolo studio nel centro storico di Spilamberto dove oltre ai quadri, esegue disegni per gioielli, realizzandoli interamente a mano come unico esemplare partecipando a numerosi concorsi mondiali nel settore, si occupa inoltre di restauro di chiese e monumenti antichi.
Ha collaborato come esperto di applicazioni artistiche con scuole della provincia di Modena, ceramiche del comprensorio di Sassuolo, diventando titolare di alcuni brevetti di processi produttivi.
Ha partecipato a collettive ed estemporanee in provincia di Modena:ha esposto in personali ottenendo diversi riconoscimenti e premi individuali.

 

Si presenta ora con questa serie di opere dedicate alla notte, che vuole essere un percorso tra il reale e il surreale.