Museo dei Bozzetti "Pierluigi Gherardi" - Città di Pietrasanta

 
 
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La nostalgia del futuro. Scultori e artigiani a Pietrasanta

Circolo Fratelli Rosselli


Mostra di scultura, pittura,fotografia e documenti

Opere di: Fernando Botero, Igor Mitoraj, Francesco Messina, Giò Pomodoro, Kan Yasuda,
Novello Finotti, Yunku Muto, Ivan Theimer, Bruno Lucchesi, Giuliano Vangi,
Stanley Bleifeld, Harry Marinsky, Pietro Cascella, Jean-Michel Folon,
Romano Cosci

inaugurazione:17 dicembre 2005 - h 17.00

esposizione: dal 17 dicembre 2005 al 5 febbario 2006

luogo: Chiesa, Sale Chiostro di S. Agostino, Sala della Grasce - Pietrasanta

orario: 16.00-19.00; lunedi chiuso

ingresso libero 


Comunicato stampa

Contatto stampa: Francesca Navari
Ufficio Stampa
Comune di Pietrasanta
tel. 0584/795226; fax 0584/795269
e-mail: gabinetto.sindaco@comune.pietrasanta.lu.it
www.museodeibozzetti.it


Mostra: La nostalgia del futuro. Scultori e artigiani a Pietrasanta
Artisti: Fernando Botero, Igor Mitoraj, Francesco Messina, Giò Pomodoro, Kan Yasuda,
Novello Finotti, Yunku Muto, Ivan Theimer, Bruno Lucchesi, Giuliano Vangi,
Stanley Bleifeld, Harry Marinsky, Pietro Cascella, Jean-Michel Folon,
Romano Cosci
Date esposizione: 17 dicembre - 5 febbraio 2005
Luogo esposizione: Chiesa e Chiostro di Sant'Agostino, Pietrasanta
Orario apertura: 16,00 - 19,00 / lunedì chiuso

 

Assegnazione Premio: Premio Pietrasanta e la Versilia nel Mondo - 2005, XV edizione
Sala dell'Annunziata, Chiostro di Sant'Agostino, sabato 17 dicembre 2005, ore 16,00
Inaugurazione mostra: Sala dell'Annunziata, Chiostro di Sant'Agostino, sabato 17 dicembre 2005, ore 17,00
Concerto di Gala: Teatro Comunale, sabato 3 gennaio 2006, ore 21,00


La mostra La nostalgia del futuro. Scultori e artigiani a Pietrasanta, promossa dal Circolo Culturale "Fratelli Rosselli" e dal Comune di Pietrasanta, con il sostegno finanziario della Banca della Versilia e della Lunigiana e della Desal Alluminio di Sergio Vecoli, e con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Senato della Repubblica, la Regione Toscana e la Provincia di Lucca, è organizzata nell'ambito delle iniziative programmate in occasione della XV edizione del Premio "Pietrasanta e la Versilia nel mondo". Documentata da un catalogo comprensivo di tutte le opere esposte, a cura di Costantino Paolicchi, con testi critici di Fred Licht, Nicola Miceli e Costantino Paolicchi, si apre sabato 17 dicembre 2005 alle ore 17,00. Lo stesso giorno, nell'ambito delle celebrazioni relative al Premio, alle ore 16,00 nella Sala dell'Annunziata del Chiostro di Sant'Agostino verrà assegnata l'edizione 2005 del Premio all'artista Romano Cosci.
Martedì 3 gennaio 2006 alle ore 21,00 nel Teatro Comunale di Pietrasanta, in collaborazione con la Fondazione Festival Pucciniano, verrà offerto un Concerto di Gala, in cui Antonia Cifrone (soprano), Alessandra Meozzi (soprano), Orfeo Zanetti (tenore), Massimiliano Valleggi (baritono) canteranno arie tratte dalla Manon Lescaut, dalla Tosca e da La Bohème di Giacomo Puccini e sulle fantasie strumentali di Emil Tavan, accompagnati al pianoforte da Francesca Tosi e dal Quintetto d'archi del Festival Puccini.

 

Il Premio viene assegnato annualmente ad un artista legato alla realtà culturale, sociale e produttiva di Pietrasanta, che onora con il proprio lavoro e la propria creatività Pietrasanta e la Versilia in Italia e all'estero.
Immagine simbolica del Premio, realizzata in bronzo da Romano Cosci, è il tipico cavalletto utilizzato dai modellatori, dagli ornatisti e dagli scultori: rustico, sempre coperto di polvere di marmo, fornito di un apposito ripiano dove si tengono gli attrezzi, il mazzuolo, scalpelli e subbie, raspe e compassi. Il cavalletto e il mazzuolo sono stati scelti dai soci del Circolo Rosselli a rappresentare il Premio, e a simboleggiare il lavoro degli artigiani di Pietrasanta, la loro intelligenza e sensibilità, il loro mestiere e creatività che fin dal secondo Ottocento hanno prodotto opere di statuaria classica, sculture a soggetto sacro, funerario o celebrativo, apprezzate anche oltre Oceano. Gli artisti contemporanei, provenienti da ogni parte del mondo, fin dai primi anni Sessanta si sono avvalsi della loro esperienza per realizzare in Pietrasanta le proprie sculture.
Così quando ogni anno - negli ultimi quattordici anni - il Premio veniva assegnato ad un artista affermato, si intendeva celebrare allo stesso tempo il lavoro degli artigiani, testimoniare la gratitudine di una città per la loro raffinata manualità, per quel dono speciale di assecondare l'intenzione e la volontà dell'artista, di interpretare le forme anche appena accennate di un bozzetto, realizzando la scultura nelle proporzioni e misure stabilite, senza che l'idea originaria abbia a perdere di incisività e bellezza.
Al felice connubio di artisti e artigiani si deve la notorietà internazionale di Pietrasanta. Il Premio, nei suoi quindici anni di vita, ha inteso sottolineare il valore e l'esemplarità di questo rapporto, pur avvertendo come sia a rischio la sua continuità; il mestiere, purtroppo, non viene tramandato e dunque si perde con la progressiva scomparsa dei più anziani depositari.

 

Struttura e contenuti della mostra
La mostra, che verrà allestita nella Chiesa e nelle sale espositive del Chiostro di Sant'Agostino a Pietrasanta, è strutturata in tre distinte sezioni:

- La prima sezione - Chiesa di Sant'Agostino - è dedicata agli artisti ai quali è stato assegnato il Premio nelle quattordici edizioni passate. Sarà presente in mostra anche un'opera di Romano Cosci, l'artista designato a ricevere il Premio per l'edizione 2005. Gli artisti rappresentati sono: Fernando Botero, Igor Mitoraj, Francesco Messina, Giò Pomodoro, Kan Yasuda, Novello Finotti, Yunku Muto, Ivan Theimer, Bruno Lucchesi, Giuliano Vangi, Stanley Bleifeld, Harry Marinsky, Pietro Cascella, Jean-Michel Folon.

 

- La seconda sezione - Sale dei Putti e del Capitolo, Chiostro di Sant'Agostino - è costituita da una scelta selezione di dipinti di Romano Cosci che rappresentano ambienti e scorci dei vecchi studi di scultura. Una tematica che Cosci sente profondamente perché vicina alla sua formazione umana e professionale e che egli ha inteso sviluppare anche come personale, affettuoso omaggio ai maestri artigiani.
Il Premio, come s'è detto, verrà quest'anno assegnato al pietrasantese Romano Cosci, scultore e pittore ormai noto e affermato in ambito nazionale, il cui percorso artistico è strettamente legato alla migliore tradizione culturale di Pietrasanta, e le cui opere hanno tratto e traggono linfa vitale dal profondo amore per la città e per la Versilia tutta, dal rapporto intenso con gli artigiani, con il mondo declinante degli studi di scultura che egli ha rappresentato in numerose tele permeate di palpitante lirismo e percorse da un brivido di rimpianto e di nostalgia.
Il Premio viene assegnato a Romano Cosci come riconoscimento di una carriera artistica prestigiosa, ma anche come segno di gratitudine della città di Pietrasanta a un proprio figlio che in sé identifica i valori più nobili espressi dal lavoro, dalla manualità degli artigiani, dalla loro sensibilità e poliedricità; Romano Cosci esemplifica la cultura e la sapienza degli uomini del marmo, riassume - anche mediante la sua pittura - l'esperienza dei maestri del Novecento che egli ha assimilato ed elaborato con propri originali linguaggi.

 

- La terza sezione - Sala delle Grasce, Chiostro di Sant'Agostino - è rivolta a documentare sinteticamente l'origine e l'evoluzione della lavorazione artistica e artigianale a Pietrasanta. Dopo brevi considerazioni sull'attività di alcuni scultori presenti in Versilia tra la fine del secolo XV e i primi decenni del XVI (Bonuccio Pardini, Lorenzo di Stagio Stagi e Stagio Stagi, Donato Benti), e i riferimenti d'obbligo all'istituzione della scuola per l'insegnamento del disegno e della scultura (meglio conosciuta come Scuola di Belle Arti), decisa con motu-proprio del granduca Leopoldo II del 12 agosto 1842, si evidenzieranno i rapidi, positivi effetti prodotti dalla scuola: già nel 1862, infatti, erano oltre duecento i giovani che avevano frequentato i corsi e avevano conseguito una specializzazione. Attraverso l'opera di validi docenti e l'introduzione di nuovi programmi didattici per l'insegnamento dell'architettura, dell'anatomia e di altre utili discipline, la Scuola di Belle Arti di Pietrasanta riuscì in poco più di cinquant'anni a divenire fondamento e motore di una importante realtà economica e produttiva, creando una vasta corporazione di esperti artigiani e maestri scultori. Nel primo anno del Novecento la Scuola partecipava all'Esposizione Internazionale di Parigi con opere dei propri allievi, riscuotendo grande successo.
Nella sola Pietrasanta agli inizi del secolo si contavano oltre quaranta laboratori specializzati nell'esecuzione di opere di scultura, architettura e ornato, in massima parte destinate all'esportazione. Solide aziende, come quella di Ferdinando Palla e l'altra di Martino Barsanti, quelle di Araldo Fucigna, di Raffaello Battelli, di Angelo Migliorini, di Luigi Tommasi, di Oliviero Duccini a Pietrasanta, di Arturo Bacci, di Olinto Mancini, di De Ranieri e di Domenico Angelici a Queceta e a Seravezza, avevano alle proprie dipendenze centinaia di scultori e di operai.
La mostra illustrerà quindi il processo di adeguamento dell'attività artistica e artigiana determinatosi nel secondo dopo-guerra con il mutare dei gusti, delle tendenze e delle esigenze del mercato, e a partire dai primi anni Sessanta l'avvio di una feconda collaborazione tra gli artigiani di Pietrasanta e artisti di tutto il mondo, tra i quali molti Maestri della scultura contemporanea noti in ambito internazionale.

 

L'attività Circolo Culturale F.lli Rosselli di Pietrasanta e Versilia è dedicata alla memoria di Carlo e Nello Rosselli di cui il Circolo porta il nome. Facendo un continuo riferimento ai valori della libertà e della giustizia sociale, vuole dare spazio a idee e orientamenti democratici, specie se inseriti in un contesto locale. Il Circolo è attivo sin dagli inizi degli anni Ottanta a Pietrasanta (nel 1988 viene costituito ufficialmente con atto notarile) ed i suoi scopi nell'intendimento dei suoi fondatori sono: difendere con intransigenza e continuità le libertà costituzionali e civili; proporre e promuovere soluzioni innovative dei problemi della società italiana e delle strutture istituzionali; creare, mantenere e sviluppare in particolare contatti e collegamenti con le forze e le espressioni tradizionali della democrazia; promuovere attività culturali, editoriali, formative e di ricerca.
Nel 1990 viene istituito il Premio Internazionale di Scultura ‘Pietrasanta e la Versilia nel mondo' con lo scopo di premiare i grandi artisti che lavorano sul territorio versiliese e che hanno contribuito a far conoscere la nostra terra in Italia e nel mondo. Obiettivo di questo premio è inoltre la valorizzazione del lavoro e dell'opera degli artigiani di Pietrasanta, che grazie alla loro maestria sono riusciti negli anni a conquistare la fiducia di tutti i più grandi artisti, contribuendo a fare di Pietrasanta una città d'arte. Dal 2006, al Premio da assegnare ad un grande personaggio dell'arte, affiancheremo una sezione in cui verrà premiato un giovane artista.

 

 

 

 

 

Presentazione

Pietrasanta, specchio della scultura contemporanea

Pietrasanta è, come bene si puo' apprezzare in questa prestigiosa mostra nella Chiesa e Chiostro di Sant'Agostino, una terra fertile di creatività e abilità tecnica, di temperamenti e ritrosie, di crescite e cadute. Piazza del Duomo è un vasto palcoscenico, che prima o poi tutti calpestano, dal più grande al più piccolo, dall'artista più venerato al dilettante, da quello che è appena arrivato con la valigia a quello che dopo trent'anni in Versilia stentatamente ti sa dire "Buongiorno!". Eppure, in un caldo abbraccio, accoglie tutti, perché tutti gli artisti che capitano a Pietrasanta, indistintamente, mettono grande passione ed entusiasmo in quello che fanno.

 

E se nomadi sono gli scultori, stabili sono invece gli artigiani, che formano l'ossatura della città, che la tengono unita grazie a questo fondamentale sostrato nascosto costituito dai laboratori di scultura. Gli artigiani nei secoli si sono tramandati i loro segreti e la loro destrezza di generazione in generazione, ma non solo. Hanno anche imparato a non dare giudizi (tranne che tra di loro), a rispettare la volontà dell'artista, fino a, talvolta, esprimersi meglio dell'autore stesso. Senza artigiani, ci sarebbero ben pochi scultori a Pietrasanta, e invece per fortuna continuano ad arrivare da un po' tutte le parti del mondo e riportare un po' di Pietrasanta nei loro luoghi di origine e altrove. Così è nato il Premio Pietrasanta e la Versilia nel Mondo, un modo di rendere omaggio a questa terra attraverso l'opera e l'estro di chi ci lavora: celebrando l'artista designato, si vuole ringraziare anche l'artigiano che l'ha accompagnato nel suo cammino artistico, ascoltandolo, imparando ed insegnando di rimando, in un sodalizio armonico fatto di pietra e di bronzo.

 

Per questo Pietrasanta è più che mai contemporanea, in quanto riflette ciò che a livello internazionale si propone nella scultura di pietra e di bronzo quotidianamente. Se i caratteri dell'innovazione e della ricerca artistica non sempre sono evidenti è perché non tutto ciò che viene curato e prodotto a Pietrasanta viene sempre conosciuto. Non tutti i laboratori e gli studi vogliono rendere noto ciò che fanno, che quindi passa immediatamente oltreconfine e da noi resta invece inosservato.

 

Desideriamo ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questo evento, a partire dal Circolo Culturale "Fratelli Rosselli" che da quindici anni ha coltivato con passione questo importante appuntamento, alla Banca della Versilia e della Lunigiana che ha contribuito alla sua realizzazione, a Costantino Paolicchi che ha curato il catalogo e la mostra. Ci auguriamo che il Premio Pietrasanta e la Versilia nel Mondo continui ad apportare prestigio alla nostra città, ma anche a quelli a cui è stato conferito, che portano così con onore la fiaccola di Pietrasanta e della scultura per ogni dove.

Pietrasanta, dicembre 2005

L'Assessorato alla Cultura

 

Critica

Biografia