Museo dei Bozzetti "Pierluigi Gherardi" - Città di Pietrasanta

 
 
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Codici Armonici

Bruto Pomodoro


Opere di pittura

inaugurazione: 25 marzo 2005 - h 17.00

esposizione: dal 25 marzo al 1 maggio 2005

luogo: Sale del Chiostro di S. Agostino - Pietrasanta 

orario: 16.00-19.00; lunedi chiuso

ingresso libero


Comunicato stampa

Venerdì 25 marzo, alle ore 17, nelle Sale dei Putti e del Capitolo del Chiostro di Sant'Agostino di Pietrasanta si inaugura l'esposizione BRUTO POMODORO - Codici Armonici, curata e presentata da Martina Corgnati. Una quarantina di opere, molte delle quali inedite, costituiscono il corpus di questa significativa rassegna dedicata ad uno dei più interessanti pittori italiani della nuova generazione. Scrive Massimiliano Simoni, Assessore alla Cultura del Comune di Pietrasanta: dopo i "Codici al genici", Bruto Pomodoro propone i "Codici armonici". Questo potrebbe essere un passaggio molto importante nella sua costruzione artistica: dalla perfezione geneticamente modificabile di questa filosofia nuova detta "al genìa", l'artista è passato - o forse sempre rimasto - all'"armonia", basata sugli accordi, sulla loro formazione e combinazione.
Accordi che peraltro si trovano evidenti nelle sue tele, in cui accostamenti geometrici perfettamente equilibrati dialogano con accostamenti cromatici, anche impensabili, e che d'altro canto "armonicamente" si sostengono in modo reciproco. La maestria di Bruto è stata proprio quella di individuare e quindi proporre l'espressione più consona per espletare e combinare ad hoc entrambe le sue passioni, l'arte e la scienza. Un codice essenziale, pulito, dove niente può essere lasciato al caso, ma anzi deve essere perfettamente calibrato e soppesato: uno studio fatto di intuizioni e ragionamenti, slanci e contenimenti. La rassegna, organizzata dal Centro Culturale "Luigi Russo" di Pietrasanta è promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Pietrasanta, è corredata da un esaustivo catalogo edito da IL VICOLO - Divisione Libri che contiene, oltre all'interessante saggio critico di Martina Corgnati, il repertorio fotografico delle opere oggetto della rassegna. La mostra resterà aperta al pubblico fino a domenica 1¡ maggio 2005.
Visita il sito di Bruto Pomodoro:
www.brutopomodoro.com

Presentazione

Codici armonici a Pietrasanta

Dopo i Codici algenici, Bruto Pomodoro propone i Codici armonici. Questo potrebbe essere un passaggio molto importante nella sua costruzione artistica: dalla perfezione geneticamente modificabile di questa filosofia nuova detta ‘algenìa', l'artista è passato - o forse sempre rimasto - all'‘armonia', basata sugli accordi, sulla loro formazione e combinazione. Accordi che peraltro si trovano evidenti nelle sue tele, in cui accostamenti geometrici perfettamente equilibrati dialogano con accostamenti cromatici, anche impensabili, e che d'altro canto ‘armonicamente' si sostengono in modo reciproco. Forse la combinazione scientifica della formazione di Bruto Pomodoro e la proposizione artistica si sono modulate in molteplici accordi. Come una musica che talune volte può nascere da evidenti dissonanze, così apparenti contrasti di base possono creare un dipinto - un'altra forma di linguaggio -dalle formule originali e vincenti.

La maestria di Bruto è stata proprio quella di individuare e quindi proporre l'espressione più consona per espletare e combinare ad hoc entrambe le sue passioni, l'arte e la scienza. Un codice essenziale, pulito, dove niente può essere lasciato al caso, ma anzi deve essere perfettamente calibrato e soppesato: uno studio fatto di intuizioni e ragionamenti, slanci e contenimenti.

Sono veramente onorato che Bruto Pomodoro abbia accolto il nostro invito ad esporre le sue ‘melodie pittoriche' presso le Sale del Chiostro di Sant'Agostino, ormai assurto quasi a dimora e tempio dell'arte e degli artisti, specialmente perché dimostra essere un ‘paladino' dell'arte, di un Arte pura e senza compromessi.

  Pietrasanta, marzo 2005
L'ASSESSORE ALLA CULTURA
Massimiliano Simoni

Critica

Martina Corgnati in apertura al suo testo scrive: A priori e sfumature: l'artista scopre, sa di questa matrice che determina a priori l'organizzazione degli organismi; in una serie di opere recenti la chiama "algenica", facendo riferimento esplicitamente alle istanze perfezioniste che stanno alla base di molta recente genetica, soprattutto nelle sue componenti ingegnieristiche e modellistiche. Il codice è un nucleo che implica e ricomprende in se stesso elementi ad alto tenore simbolico come il cerchio, l'ovale, la spirale, linee curve, dispiegate nello spazio. Esso, lo sappiamo dal DNA, si ripresenta sempre uguale in tutte le cellule che formano un determinato individuo e con variazioni infinitesimali in tutti gli individui della stessa specie e poi, con margini di differenziazione via via crescenti, della stessa famiglia, ordine, classe, regno. Fin qui, ovviamente, la scienza. Ma meno noto e assai più inquietante è che forme simili, codici, potremmo dire, algenico-simbolici, si ritrovano nel guscio di certe conchiglie fossili all'alba della vita; nella disposizione delle galassie, nella crescita dei cristalli. Bruto non me ne voglia se, accennando a queste cose, la mia imprecisione è quella del dilettante della specie peggiore, il più superficiale. Voglio solo dire che l'universo è pieno di ricorrenze, riscontrabili sin nell'infinitamente piccolo delle particelle subatomiche e del loro comportamento; e che questo eterno ritorno dell'uguale o del simile ha commosso Einstein e fa pensare all'Assoluto.

Biografia

Bruto Pomodoro è nato a Milano nel 1961, dove tuttora vive e lavora. Ha iniziato il suo percorso artistico nel 1994 con la sua prima personale, Ultramarino, tenutasi presso lo spazio espositivo milanese Studio D'Ars. Dalla figurazione degli esordi l'artista si è avvicinato progressivamente ad un lessico espressivo in cui la predominante geometrica emerge a direzione compositiva delle sue opere, a fianco di un'attenta analisi cromatica. Nasce così una ricerca pittorica rigorosamente astratta, che tende a coniugare le tematiche concretiste con un proprio linguaggio simbolico narrativo che affonda le sue radici nell'universo scientifico e in particolare nell'analisi dell'evoluzione e dello sviluppo delle forme viventi. I suoi primi lavori, Contemplazioni, vengono esposti nella rassegna personale che prende nome da queste opere, ospitata nel 1997 dai Comuni di Siena, Rimini e Riccione. Sul finire del 1998 un nuovo ciclo di opere pittoriche, intitolate Elogi del Quadrato, viene esposto a più riprese in diverse sedi, pubbliche e private, fra le quali il Chiostro di San Francesco del Comune di Sarzana che, nel giugno del 2001 gli dedica una importante personale. Abbandonando le policromie accese e rarefacendo gli spazi costruttivi delle opere precedenti, nel 2002 Bruto si dedica unicamente alla produzione di un nuovo ciclo di lavori: nascono i Codici Algenici, opere di medio e grande formato che sono state esposte per la prima volta in occasione della personale ospitata dal Comune di Courmayeur nel dicembre del 2002 alla Maison Fleur. Nel settembre del 2003 si inaugura a Milano, negli spazi della Galleria Aborigina, una nuova personale di Pomodoro, il quale torna a esporre nella sua città dopo sei anni di assenza. Il Centro Media MindShare di Milano ospita nell'autunno del 2004 l'antologica. Il cammino dell'Archetipo, curata da Francesca Della Monica. A questa mostra segue, nel febbraio del 2005, una nuova personale di Bruto, ospitata a Torino negli spazi della storica Galleria Berman e intitolata Bruto Pomodoro: tele e carte, 1997 - 2004.