Charles Moody e David Shaw
Installazione
inaugurazione:26 marzo 2005 - h 17.30
esposizione: dal 26 marzo al 1 maggio 2005
luogo: Giardino del Chiostro di S. Agostino - Pietrasanta
orario: 16.00-19.00; lunedi chiuso
ingresso libero
Comunicato stampa
Presentazione
Charles Moody / David Shaw
David Shaw
Il pezzo per il giardino del Centro Culturale è una scultura-installazione dal titolo "Stubble" (Stoppia).
Si tratta di un' opera nuova esposta qui per la prima volta.
L'opera "Stubble" è composta dal ceppo di un albero con un sistema di radici tagliate, dalla parte alta del quale partono tubi laminati olograficamente supportanti un poliedro policromo e biomorfo, geodetico e appuntito, dal quale altri tubi olograficamente laminati e dipinti si innalzano.
L'artista si rivolge in questo modo alla parte disconnessa nella nostra coscienza ed esperienza della Natura, alla natura della Natura.
La mostra comprende anche una serie di disegni dello stesso artista.
I disegni High Water (Alta Marea) rappresentano la topografia dell'acqua durante un temporale, in cui ogni caotico momento d'impatto è distinto,
e produce figure stimolando la dialettica del terreno, l'osservazione scientifica
e una risposta allucinatoria "superiore".
I disegni Mindpool (Luogo della Mente) sono esempi di sottile topografia
costituita da incidenti in griglie d'inchiostro che producono un singolare,
complesso sistema in ogni disegno, suggerendo la spontanea manifestazione
di imperfezioni nel sistema digitale e alludendo alla vivacità dell'attività sinaptica.
Charles Moody
Per quanto riguarda Charles Moody, giovanissimo artista alla sua prima personale, sono esposte opere in pittura, grandi tele ad olio, presso la galleria di piazza Duomo.
Critica
Intervista con David Shaw
David,inizierei col chiederti di cosa trattava la tua ultima mostra da feature?
La mia mostra di Feature (Maggio2004) rappresentava il tentativo di fare i conti con la natura e con il ruolo che abbiamo nel percepirla e farne esperienza. Tendiamo a concettualizzare la realtà, limitandola in questo modo: ho pensato allo spazio in cui la nostra idea della Materia/Natura e la sua sostanza fisica entrano in collisione e ci aprono all' esperienza del reale. Naturalmente ci sono altri elementi in gioco, specialmente nelle sculture che includono dei sacchetti e nei disegni, ma ho esordito usando tutti i colori e geometrie relativamente semplici che alludono alla complessità e alla mutabilità della materia e della mente.
L'idea che un artista possa concettualizzare la realta' potrebbe apparire interessante per una parte del mondo dell'arte.
Non intendevo che soltanto per gli artisti possano concettualizzare la realtà, tutti lo fanno, la gente lo fa. E' un espressione del principio di incertezza, per cui l'osservatore influenza e cambia necessariamente ciò che viene osservato, ma su macro scala. In effetti, noi creiamo la realtà radicando tutte le possibilità in un collasso della comprensione o semplicemente, consapevolezza. Si dice che questo "collasso" accada al di fuori di noi, così, in effetti, siamo noi a creare la nostra realtà. Noi restituiamo ci appropriamo, astraiamo dalla comune esperienza sensibile; nelle condizioni migliori creiamo qualcosa di nuovo. Di recente,i o ed Alex Ross abbiamo scambiato una guida immobiliare del Massachusetts per una "Analisi sulla Realtà" e abbiamo pensato che fosse arrivata l'ora che si criticasse la stessa realtà. Tutti lo danno per scontato ma, ad esempio, quale sapore ha la realtà in questo momento? Le qualità della realtà sono diverse da quelle di ...ieri , un anno o un millennio fa? Questo dovrebbe essere oggetto di analisi. Chissà se sarebbe un analisi positiva.
Dipende da chi fa l' analisi. Mi sembra di capire, se capisco bene il tuo lavoro, che comunque non sei un'artista dedicato all'analisi; sembri piuttosto un falso scienziato.
E' vero. Non sono uno che fa analisi, e il lavoro non è soltanto illustrativo, anche se gioca con la narrativa in quanto nutriamo delle aspettative nei confronti degli oggetti. Cerco di chiamare in causa la natura dell'osservazione attraverso queste aspettative. Così sono scettico sul modo in cui l' osservazione scientifica viene presentata. Ma questo mi rende falso? La voce dell' autorità è sempre sospetta. Ci sono talmente tante cose in gioco. La luce per esempio. Il colore. La cornice. Io uso un impostazione scientifica soprattutto nelle fotografie: falsifico alcune cose. La serie di fotografie "Breath" e "(detail)" presenta informazioni che permettono letture multiple: fatto, metafora, altra realtà. Ci aspettiamo che le cose appaiano e si comportino in un certo modo, ed è così che le percepiamo. Io cerco di esplorare nuove possibilità.
Se non sei un falso scienziato perche' allora ti interessa tanto la scienza?
Studiavo neuropsicologia e psicofarmacologia prima di decidere di dedicarmi alla scultura. In effetti, sono questi studi che hanno deciso al posto mio. Mi affascinano il cervello, il comportamento e la coscienza, e ci sono vari modi per avvicinarsi a questo tipo di investigazione, non solo attraverso la lente della scienza occidentale nel XX secolo.
Vorrei sapere se percepisci il tuo lavoro su carta strettamente legato al tuo lavoro in scultura.
Assolutamente, i disegni sono legati, ma sono come degli schemi della mente. I disegni della serie "mindpoll" sono i migliori esempi della sottile topografia di incidenti su griglie di inchiostro. Ho poi fissato delle regole su come trattare le imperfezioni e questo ha prodotto in disegni "mindpool". Ogni disegno riproduce un sistema unico e complesso che suggerisce l'emergere spontaneo di imperfezioni nel sistema digitale e allude alla vivacità dell' attività sinaptica. Sono diventati una tappezzeria di incidenti, facendomi pensare a come nasce la conoscenza: un fuoco sinaptico causale unito all' eccitazione sensoriale e alla memoria che si uniscono in pensiero,sentimento e comprensione. Cosi i disegni "Hight water" rappresentano la topografia di una superficie di un lago durante un acquazzone, in cui ogni momento caotico di impatto è distinto. Stanno per venire a contatto con troppa informazione. Pensavo alla dialettica figura/terra, all' osservazione scientifica, ma soprattutto alla risposta allucinatoria al di sopra della nostra comprensione che cerca di dividere le parti ed analizzare le componenti dell'esperienza, cosa che sembra particolarmente rilevante nell'ordine di pensiero del XXI secolo.
Mi ricordo "Beaath", con le bolle di aria che fluttuano nell'acqua.
Le fotografie "Breath erano un unica espirazione sotto l' acqua in oceano aperto. A 7anni ho avuto un trauma per annegamento e queste foto erano un tentativo per capirlo. Sembrano un campo di analisi piuttosto clinica della dinamica della bolle, ma ciò che ho realizzato era la bellezza inerente all'attività quotidiana di ogni momento, del respiro. C'era questa forma perfetta che ci abbandona, una perdita perfetta, e diceva qualcosa delle mie idee su superficie, forma interiorità e oggetto così come a convinzione meno fisiche quali la spiritualità, la trascendenza e la responsabilità personale.
A qualcuno estraneo al mondo dell'arte questa potrebbe sembrare una forma di arte e terapia.
Beh, certamente c'è un analisi che va avanti, anche se non si tratta esclusivamente di psicoanalisi. Leonardo da Vinci ha indagato la dinamicità dei fluidi e il movimento nei suoi disegni, rifacendosi all'osservazione dell'esperienza,ma i disegni hanno ed hanno avuto tale risonanza non tanto per le applicazioni scientifiche, quanto piuttosto per il modo in cui riescono ad astrarre dalla realtà. Ci sono metafore concrete nella realtà materiale e in come noi le comprendiamo.
Cosa mi dici dei sistemi? Li utilizzi per le tue sculture?
Si, spesso, ma non come un asserzione, tipo i disegni "mindpool", cerco di lavorare all' interno provocando al tempo stesso il sistema. In "Hollow", "Bump", "Spil" ecc...i ceppi cubici di legno sono tutti basati su un'unità di misura 15/16, essenzialmente una misura di "meno uno". Non so se questo è visibilmente, o pesino consapevolmente, ovvio, ma visto che tanta parte della nostra esperienza è determinata da misure standard, volevo ritoccarle .La sceltà di questa unita di misura mi ha costretto a prendere le mie decisioni con molta attenzione. In "Hollow" ogni unità di misura è un fattore di 15/16 e questo ha creato rapporti interessanti, anche se scomodi,nella sua simmetria.Ho perso in prestito questo rapporto da un opera precedente, "Wehicles", dove le gocce dello spruzzo di destra sono di 15/16 più distanti tra le loro gocce a sinistra. E'appena percettibile, ma significativo per la lettura dell' opera; sono due incidenti apparentemente identici, ma uno è più espanso dell' altro.
L'opera per il chiostro di Pietrasanta, "Stubble" e' parzialmente ricoperta di un foglio laminato che crea strane ombre di visibilita'. Ho visto persone in ammirazione che cercavano di capire se quello che stavano vedendo coincideva con quello che avrebbero potuto toccare. Redi che proverai mai a realizzare una scultura invisibile?
Utilizzo una lamina olografica perché sembra incorporare nella scultura proprietà meno materiali, come la luce, il tempo e la prospettiva. Lavoro per realizzare oggetti che sembrino liminari, sull' orlo di qualche soglia. Sia che questa liminare stia tra l' oggetto e l' idea dello stesso, o che stia tra la variabilità della materia e la coscienza,a me interessa come si manifesta la materia nella nostra coscienza e la nostra reazione. Sto pensando ad una scultura invisibile ad occhio nudo; devo cercare di far vedere il semplice atto di accatastar, i concetti scultorei più essenziali. Però anche i progetti fotografici erano tentati di lavorare con l' invisibile. Le foto "breath" erano documenti di una singola espirazione, lo spazio perfetto all' interno di noi, che viene rilasciato in ogni momento. Le fotografie erano ipotetici interni quantistici."Absolute" è la pubblicità di una lampada lifotografica, non c'è l' oggetto, solo un indagine, un documento della ricerca, non la risposta.
Hai realizzato mostre con altri artisti e passi del tempo con alcuni di loro. Hai mai realizzato un' opera in collaborazione con altri?
Non ancora.
A volte le tue sculture sembrano tentativi incompleti verso un disign originale per te l' idea di incompletezza e' più importante dell' idea di mutazione e/o di trasformazione.
Si, assolutamente bella osservazione. L' impressione che un oggetto sia incompleto contribuisce all' idea dell' incertezza .Può apparire o sparire, formarsi dissolversi o divenire. Voglio che ogni nozione di trasformazione sia inerente all'oggetto stesso. Per molto tempo ho lavorato soltanto con una singola immagine, o oggetto, come se fosse un nodo rizomatico della conoscenza. Probabilmente, a partire da "Bump", ho iniziato ad inglobare più aspetti delle relazioni tra gli oggetti, espandendone il campo di referenza e dimostrando la loro interconnessione e possibilità.
Gianni Romano