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Velocità e sintesi del contemporaneo

Ciro Costagliola


Opere di pittura

inaugurazione: 20 novembre 2004 - h 18,00

esposizione: dal 20 novembre al 12 dicembre 2004

luogo: Sala del Capitolo- Chiostro di S. Agostino - Pietrasanta

orario: 16.00-19.00;  lunedi chiuso

ingresso libero


Comunicato stampa

 (versione in pdf)

 

Contatto stampa: Francesca Navari
Ufficio Stampa
Comune di Pietrasanta
tel. 0584/795226; fax 0584/795269
e-mail: gabinetto.sindaco@comune.pietrasanta.lu.it
www.museodeibozzetti.it

Mostra: Velocità e sintesi del contemporaneo
Artisti: Ciro Costagliola
Date esposizione: 20 novembre - 12 dicembre 2004
Inaugurazione: sabato 20 novembre 2004, ore 18,00
Luogo: Sala del Capitolo, Chiostro di Sant'Agostino, Pietrasanta
Orario apertura: 16,00-19,00 / lunedì chiuso


L'Assessore alla Cultura, Massimiliano Simoni, e il Comune di Pietrasanta sono lieti di presentare Velocità e sintesi del contemporaneo, la prima rassegna personale di pittura di Ciro Costagliola. La mostra, che si terrà nella Sala del Capitolo del Chiostro di Sant'Agostino di Pietrasanta dal 20 novembre al 12 dicembre 2004, s'inaugurerà con la partecipazione dell'artista, sabato 20 novembre 2004 alle ore 18,00.

Ciro Costagliola, nato a Viareggio nel 1971, è impegnato nella vita pubblica cittadina. Membro di importanti comitati culturali, come il Premio Letterario Viareggio Repaci, si dedica alle arti figurative da oltre dieci anni.
È Presidente dell'Associazione Culturale ComunicareArte che ha l'obiettivo di costituire un punto di orientamento per tutti coloro che amano creare arte e per tutti coloro che amano guardarla, con la divulgazione delle arti visive nel territorio nazionale ed internazionale grazie ad internet e alle nuove tecnologie informatiche multimediali. Proprio l'interesse per le nuove tecnologie, insieme a quello per la politica, lo ha spinto verso gli studi in Media e Giornalismo, presso l'Università degli Studi di Firenze.
È inoltre fondatore del sito www.galleriArte.it che rappresenta un punto di riferimento sia per gli appassionati di pittura e scultura che per gli studenti e che intende promuovere anche quegli artisti meno conosciuti (spesso a causa della mancanza di spazi espositivi adeguati), ma allo stesso tempo meritevoli di attenzione.

Così presenta l'esposizione l'Assessore Simoni: "Ciro Costagliola, giovane promessa versiliese, benché dipinga da più di dieci anni, inaugura la sua carriera espositiva proprio nella Sala del Capitolo del Chiostro di Sant'Agostino di Pietrasanta. Segni, simboli, colori formano un carosello ordinato di immagini note, immediatamente riconoscibili. Il suo è un linguaggio diretto ed inequivocabile, in cui l'imposta geometria delle sue composizioni dirige automaticamente lo spettatore verso una sintesi logica degli elementi: colori primari, linee rette marcate, aree concluse e definite nella mente di chi guarda e di chi crea: ecco il punto d'incontro e di scambio, la comunicazione è avvenuta. E così Costagliola, emergendo da un panorama artistico sempre più confuso, si autodefinisce proponendosi con chiarezza e metodicità. Non per niente ha fatto della comunicazione il suo mestiere, eliminando orpelli invasivi dal corpo della struttura mediatica. Ciro esalta la nitidezza per creare una direzione, che talvolta enfatizza sfruttando simboli segnici decodificabili dai più: frecce, segnali, campiture cromatiche circoscritte. La comunicazione diventa perciò l'asse portante del suo messaggio, che non può venire frainteso né mal interpretato, semplicemente recepito. Complimenti a Ciro per questo suo originale percorso artistico, senz'altro da attraversare, da vivere, da percorrere con la mente sgombra affinché si possa aprire al dialogo o al confronto. Auguro all'artista di intraprendere una nuova, fortunata ‘via' espositiva', diretta e senza deviazioni di sorta, dettata dall'armonia della sintesi degli elementi."

E così invece ne parla il critico Claudio Giorgetti: "[...] Ciro è un animale onnivoro. Come ogni creativo vede, sente, annusa, tocca tutto quello che gli sta intorno. La sua vita pubblica e professionale, lo pongono in continua relazione con gli altri, con i loro problemi, con le loro necessità, con l'obbligo di mediare ed indicare un senso dell'armonia nel rispetto dell'ordine. Due costanti delle sue opere. La necessità di fissare il flusso di visioni in un unico compatto, tentare una sintesi dell'ondivago associarsi di immagini, lo porta ad elaborare degli istogrammi del pensiero. Questi, rivestiti da una lirica Geometrica, si tingono di colori e si dispongono secondo il circuito mentale che il loro artifex ha elaborato per loro.
Velocità e Sintesi sono figlie di alcune avanguardie storiche del ‘900 che Ciro ben conosce: Futurismo, Surrealismo ma anche Astrattismo sono dall'autore assimilati e rielaborati in un codice di rappresentazioni che non indaga l'oggetto ma lo indica, o ne esplicita la funzione. Ed è quindi, anche per motivi operativi, tecnici, di scelta di stile e quindi di pensiero, che l'arte di Ciro Costagliola ha altri riferimenti, e forse ben più robusti, nell'arte Pop nel grande Mondrian, nell'arte Digitale, ed in quella Opticart, che indagando la dinamica dei colori ha obbligato tutti a guardare con occhi più attenti i giochi di tensioni tra le varie campiture.
Ciro Costagliola non è tanto interessato alla tecnica, pur conoscendone molte, quanto all'esito finale, al pattern che in una esplicita indigitazione grafica richiama, ricorda, ammonisce, guida, sottolinea, segnala, impone. Il colore nei lavori nell'arte del nostro autore diventa basilare per il significato formale dell'opera. Per integrare con il colore il significato del simbolo.
Costagliola lavora con i suoi "modelli" che "rispecchiano il mondo", sulle immagini che si conoscono o si crede di conoscere perché ricordano qualche altra cosa, come i diversi segnali che si trovano negli aeroporti, nelle stazioni, nei grandi magazzini, negli ospedali, nelle strade. Luoghi dove si vive, si parte, si muore. Luoghi dove l'umanità si affanna, trionfa, si illude di poter cambiar vita, di fuggire. Il lavoro di Ciro indaga sul problema della vita, sulla corsa che ognuno deve correre in proprio. Ma la sua indagine segnica sembra aver capito che neppure il 10% della comunicazione umana passa per la parola, il 90% si esprime con moltissimi codici diversi: dal gesto, all'ambiente, all'abbigliamento. Le parole sono inascoltate. Un segnale, e spesso nelle opere di Ciro Costagliola è di pericolo o di divieto, è perentorio. Chiaro, inequivocabile.
È un aiuto che si offre a chi si dibatte nel caos del quotidiano. Arte al positivo. Indicazione pragmatica. È anche un invito alla pausa, al relax, a quel po' di tempo necessario a prenderci cura di noi stessi. Certo la sua arte, proprio perché innovativa, richiede una certa complicità da parte dello spettatore per essere apprezzata, proprio per quel suo volersi quasi nascondere dietro una apparente semplicità, per una sorta di gelosa ed inquieta pudicizia che può essere intesa come una specie di criptica ambiguità, per il suo continuo smontare e rimontare i codici segnico-simbolici, dire non dire, segnalare o annullare il messaggio sovrapponendone altri opposti. È un continuo evadere dagli schemi per ricostruirne subito di nuovi e più forti ma con una caratteristica in più: la flessibilità.
Gran parte del suo lavoro sino ad oggi è stato prevalentemente impostato sulla ricerca ed elaborazione di moduli. Con questi ora gioca a costruire, unire e scomporre il suo mondo. Con pragmatica energia. Dà un senso di sicurezza scoprire che la componente mentale del suo autore non impedisce al lavoro di Ciro Costagliola di andare incontro all'occhio di chi guarda, forse perché invita a dar nuovo significato a ciò che tendiamo a consumare e perdere. Non ultimo la fiducia in noi stessi.

Presentazione

Ciro Costagliola, giovane promessa versiliese, benché dipinga da più di dieci anni, inaugura la sua carriera espositiva proprio nella Sala del Capitolo del Chiostro di Sant'Agostino di Pietrasanta.

Segni, simboli, colori formano un carosello ordinato di immagini note, immediatamente riconoscibili. Il suo è un linguaggio diretto ed inequivocabile, in cui l'imposta geometria delle sue composizioni dirige automaticamente lo spettatore verso una sintesi logica degli elementi: colori primari, linee rette marcate, aree concluse e definite nella mente di chi guarda e di chi crea: ecco il punto d'incontro e di scambio, la comunicazione è avvenuta.

E così Costagliola, emergendo da un panorama artistico sempre più confuso, si autodefinisce proponendosi con chiarezza e metodicità. Non per niente ha fatto della comunicazione il suo mestiere, eliminando orpelli invasivi dal corpo della struttura mediatica. Ciro esalta la nitidezza per creare una direzione, che talvolta enfatizza sfruttando simboli segnici decodificabili dai più: frecce, segnali, campiture cromatiche circoscritte. La comunicazione diventa perciò l'asse portante del suo messaggio, che non può venire frainteso né mal interpretato, semplicemente recepito.

Complimenti a Ciro per questo suo originale percorso artistico, senz'altro da attraversare, da vivere, da percorrere con la mente sgombra affinché si possa aprire al dialogo o al confronto. Auguro all'artista di intraprendere una nuova, fortunata ‘via' espositiva', diretta e senza deviazioni di sorta, dettata dall'armonia della sintesi degli elementi.

Pietrasanta, ottobre 2004
L'Assessore alla Cultura
Massimiliano Simoni

Critica

Biografia

Ciro Costagliola, nato a Viareggio nel 1971, è impegnato nella vita pubblica cittadina. Membro di importanti comitati culturali, come il Premio Letterario Viareggio Répaci, si dedica alle arti figurative da oltre dieci anni. é Presidente dell'Associazione Culturale ComunicareArte che ha l'obiettivo di costituire un punto di orientamento per tutti coloro che amano creare arte e per tutti coloro che amano guardarla, con la divulgazione delle arti visive nel territorio nazionale ed internazionale grazie ad internet e alle nuove tecnologie informatiche multimediali. Proprio l'interesse per le nuove tecnologie, insieme a quello per la politica, lo ha spinto verso gli studi in Media e Giornalismo, presso l'Università degli Studi di Firenze. é inoltre fondatore del sito www.galleriArte.it che rappresenta un punto di riferimento sia per gli appassionati di pittura e scultura che per gli studenti e che intende promuovere anche quegli artisti meno conosciuti (spesso a causa della mancanza di spazi espositivi adeguati), ma allo stesso tempo meritevoli di attenzione.