Museo dei Bozzetti "Pierluigi Gherardi" - Città di Pietrasanta

 
 
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Senza luogo

Franz Baumgartner


Opere di pittura

inaugurazione: 10 aprile 2004 - h 17.30

esposizione: dal 10 aprile al  9 maggio 2004

luogo: Sale del Chiostro di S. Agostino - Pietrasanta 

orario: 16.00-19.00; lunedi chiuso

ingresso libero


Comunicato stampa

(versione in pdf)

 

Contatto Stampa: Alessia Lupoli
Ufficio Stampa
Gabinetto del Sindaco
Comune di Pietrasanta
tel. 0584/795226; fax 0584/795269
"Alessia Lupoli"

 

Mostra: Senza luogo
Artista: Franz Baumgartner
Date esposizione: 10 aprile - 9 maggio 2004
Inaugurazione: 10 aprile 2004, ore 17,30
Luogo: Sale dei Putti e del Capitolo, Chiostro di S. Agostino - Pietrasanta
www.museodeibozzetti.com
Orario apertura: 16,00-19,00 / lunedì chiuso (aperto i giorni festivi)


L'Assessore alla Cultura, Massimiliano Simoni, e il Comune di Pietrasanta sono lieti di presentare Senza luogo, mostra personale di dipinti nelle Sale dei Putti e del Capitolo del Chiostro di Sant'Agostino dell'artista tedesco Franz Baumgartner. L'esposizione, che si terrà dal 10 aprile al 9 maggio 2004, s'inaugurerà con la partecipazione dell'artista sabato, 10 aprile 2004 alle ore 17,30. L'evento è stato organizzato dalla Galleria Astuni di Pietrasanta, che ha edito anche il catalogo della mostra con testi di Gianni Romano, curatore dell'esposizione.

Franz Baumgartner è uno degli esponenti di spicco di quella nuova figurazione europea che ha mosso i primi passi negli anni Novanta, dopo che la pittura si è liberata da numerose restrizioni e si è inserita in un terreno dialogico più fertile. Baumgartner dipinge luoghi simbolici, a partire dal loro essere "luoghi comuni", strade, angoli di città, paesaggi composti con pochi elementi scenografici. A partire da questa rarefazione del paesaggio, l'artista opera una necessaria (e volontaria) selezione degli elementi iconografici, creando visioni quotidiane, familiari, ma ricche di un nuovo fascino e di una innegabile seduzione.

 

Franz Baumgartner è nato a Kleve (Germania) il 25 aprile del 1962. Tra le sue mostre principali: 1995 - Barz, Hannover; Galerie Six Friedrich, Monaco; Kunsthalle, Colonia; 1996 - Stadtmuseum, Siegburg (Germania); Von Weitem, Museum Schloss Homburg, Nümbrecht (Germania); Universidad de Alicante (Spagna); 1997 - Brigitte Thsen, Colonia; Kunstverein, Bahlingen (Germania); Hof en Huyser, Amsterdam; 1998 - Ohne Titel, Mittelrhein Museum, Coblenza (Germania); 1999 - Jasim, Düsseldorf; Six Friedrich, Monaco; Hübner, Francoforte; 2000 - Renate Schröder, Colonia; Galerie Hof & Huyser, Amsterdam; HWL e Kunstverein di Düsseldorf; 2001 - Galerie Hof & Huyser, Amsterdam; Galerie Hübner, Francoforte; Felix Ringel Galerie, Düsseldorf. Nel 2000 ha vinto (a pari merito con Gabriele Picco) una memorabile edizione del Premio Michetti (Francavilla al Mare). Ora vive e lavora a Colonia.


Così commenta l'Assessore Massimiliano Simoni: "Grandi tele con vasti paesaggi, quelle di Franz Baumgartner, dove lo sguardo può spaziare fino all'infinito, perso tra il confine senza traccia di cielo e mare. Sono atmosfere sospese, di attesa, nell'aspettativa dell'arrivo di una presenza, che non c'è mai. Protagonista è infatti la totale assenza di una vita pulsante, in cui anche gli alberi fanno parte integrante di questa grande, immensa calma statica, dove tutto è immobile. Sembra che l'artista colga con uno sguardo attento paesaggi e situazioni a cui gli altri raramente fanno caso e li faccia così diventare importanti fissandoli nei suoi dipinti. La grande maestria e la mano sciolta che modula le mille variazioni di grigio e di verde trasformano questi scorci rubati in tele di grande respiro. L'occhio soffermandosi si rilassa, percependo in questo modo una maestosa calma: non vi è nulla di stonato né di elettrizzante. Non sono quelli di Baumgartner i cieli plumbei prima della tempesta, carichi di energia, quanto semmai quelli che si presentano subito dopo, pieni di luce soffusa, in cui i raggi di sole stanno per squarciare l'aria. Desidero vivamente ringraziare la Galleria Astuni di Pietrasanta per la preziosa collaborazione offerta per la realizzazione di un evento, che immergendosi in atmosfere rarefatte, ci fa soffermare a contemplare spazi infiniti.

Michael Robson: "Uno degli aspetti più sorprendenti dei quadri di Franz Baumgartner è come sia i lavori di piccola che di grande dimensione mantengano lo stesso approccio progettuale e visivo. I paesaggi di Baumgartner si presentano infatti come una compensazione di due piani stratificati, sempre distinti da una tonalità di verde e una di grigio. Il più delle volte si tratta di una realtà solo apparentemente banale, ai limiti dell'astrazione. Ordinariamente ciò che ci colpisce quando ci apprestiamo a osservare un quadro, è innanzitutto la sua collocazione; il secondo aspetto evidente è il fatto che il soggetto da noi osservato sia dipinto; il terzo infine è il colore, con le sue campiture e le sue sfumature. Nel caso di Franz Baumgartner però, la presenza preponderante - quasi ossessiva - di grigio e verde rappresentano il dato più cogente in nostro possesso; qualcosa dunque di immediatamente riconducibile alla pittura. La condensazione di strati che attraversano la tela e la colorazione diffusa che questi comportano poi sul soggetto fino a dominarlo, contribuiscono a dare un'identità ben definita proprio al soggetto stesso, che è poi il paesaggio. Questi lidi, queste vedute litorali, campi incolti, abitualmente orizzontali, rimandano all'infanzia dell'artista; Baumgartner proviene infatti da Kleve, un'area particolarmente piana della Germania, dove una natura dai colori freddi e un orizzontale bicromo e senza fine ci accompagna senza sosta nelle nostre peregrinazioni. L'evidente gioco continuo dei grandi emotivi alla sua gioventù non è comunque un elemento sufficiente per giustificare, o meglio chiarire, il suo lavoro e i suoi significati, che sono da ricercare nei meandri stessi della sua pittura, così apparentemente semplice - al limite dell'astrattismo - eppure così efficacemente reale."

 

Presentazione

Le atmosfere sospese di Franz Baumgartner

Grandi tele con vasti paesaggi, quelle di Franz Baumgartner, dove lo sguardo può spaziare fino all'infinito, perso tra il confine senza traccia di cielo e mare. Sono atmosfere sospese, di attesa, nell'aspettativa dell'arrivo di una presenza, che non c'è mai. Protagonista è infatti la totale assenza di una vita pulsante, in cui anche gli alberi fanno parte integrante di questa grande, immensa calma statica, dove tutto è immobile.

Sembra che l'artista colga con uno sguardo attento paesaggi e situazioni a cui gli altri raramente fanno caso e li faccia così diventare importanti fissandoli nei suoi dipinti. La grande maestria e la mano sciolta che modula le mille variazioni di grigio e di verde trasformano questi scorci rubati in tele di grande respiro. L'occhio soffermandosi si rilassa, percependo in questo modo una maestosa calma: non vi è nulla di stonato né di elettrizzante. Non sono quelli di Baumgartner i cieli plumbei prima della tempesta, carichi di energia, quanto semmai quelli che si presentano subito dopo, pieni di luce soffusa, in cui i raggi di sole stanno per squarciare l'aria.

Desidero vivamente ringraziare la Galleria Astuni di Pietrasanta per la preziosa collaborazione offerta per la realizzazione di un evento, che immergendosi in atmosfere rarefatte, ci fa soffermare a contemplare spazi infiniti.

Pietrasanta, aprile 2004
L'Assessore alla Cultura
Massimiliano Simoni

Critica

Uno degli aspetti più sorprendenti dei quadri di Franz Baumgartner è come sia i lavori di piccola che di grande dimensione mantengano lo stesso approccio progettuale e visivo. I paesaggi di Baumgartner si presentano infatti come una compensazione di due piani stratificati, sempre distinti da una tonalità di verde e una di grigio. Il più delle volte si tratta di una realtà solo apparentemente banale, ai limiti dell'astrazione. Ordinariamente ciò che ci colpisce quando ci apprestiamo a osservare un quadro, è innanzitutto la sua collocazione; il secondo aspetto evidente è il fatto che il soggetto da noi osservato sia dipinto; il terzo infine è il colore, con le sue campiture e le sue sfumature. Nel caso di Franz Baumgartner però, la presenza preponderante - quasi ossessiva - di grigio e verde rappresentano il dato più cogente in nostro possesso; qualcosa dunque di immediatamente riconducibile alla pittura. La condensazione di strati che attraversano la tela e la colorazione diffusa che questi comportano poi sul soggetto fino a dominarlo, contribuiscono a dare un'identità ben definita proprio al soggetto stesso, che è poi il paesaggio. Questi lidi, queste vedute litorali, campi incolti, abitualmente orizzontali, rimandano all'infanzia dell'artista; Baumgartner proviene infatti da Kleve, un'area particolarmente piana della Germania, dove una natura dai colori freddi e un orizzontale bicromo e senza fine ci accompagna senza sosta nelle nostre peregrinazioni. L'evidente gioco continuo dei grandi emotivi alla sua gioventù non è comunque un elemento sufficiente per giustificare, o meglio chiarire, il suo lavoro e i suoi significati, che sono da ricercare nei meandri stessi della sua pittura, così apparentemente semplice - al limite dell'astrattismo - eppure così efficacemente reale.

Michael Robson

Biografia

Franz Baumgartner è nato a Kleve (Germania) il 25 aprile del 1962. Tra le sue mostre principali: 1995 - Barz, Hannover; Galerie Six Friedrich, Monaco; Kunsthalle, Colonia; 1996 - Stadtmuseum, Siegburg (Germania); Von Weitem, Museum Schloss Homburg, Nümbrecht (Germania); Universidad de Alicante (Spagna); 1997 - Brigitte Thsen, Colonia; Kunstverein, Bahlingen (Germania); Hof en Huyser, Amsterdam; 1998 - Ohne Titel, Mittelrhein Museum, Coblenza (Germania); 1999 - Jasim, Düsseldorf; Six Friedrich, Monaco; Hübner, Francoforte; 2000 - Renate Schröder, Colonia; Galerie Hof & Huyser, Amsterdam; HWL e Kunstverein di Düsseldorf; 2001 - Galerie Hof & Huyser, Amsterdam; Galerie Hübner, Francoforte; Felix Ringel Galerie, Düsseldorf. Nel 2000 ha vinto (a pari merito con Gabriele Picco) una memorabile edizione del Premio Michetti (Francavilla al Mare). Ora vive e lavora a Colonia.