Museo dei Bozzetti "Pierluigi Gherardi" - Città di Pietrasanta

 
 
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Paesaggio ritratto

Roberto Pasquinelli


Opere di pittura 

inaugurazione: 8 maggio 2004 - h 17.30

esposizione: dal 8 al 23 maggio 2004

luogo: Sala delle Grasce - Chiostro di S. Agostino - Pietrasanta

orario: 16.00-19.00; sabato e domenica 11.00-13.00/16.00-20.00; lunedi chiuso

ingresso libero


Comunicato stampa

(versione in pdf)

 

Contatto Stampa: Alessia Lupoli
Ufficio Stampa
Gabinetto del Sindaco
Comune di Pietrasanta
tel. 0584/795226; fax 0584/795269
"Alessia Lupoli"

 

Mostra: Paesaggio ritratto
Artista: Roberto Pasquinelli
Date esposizione: 8 - 23 maggio 2004
Inaugurazione: 8 maggio 2004, ore 17,30
Luogo: Sala delle Grasce, Centro Culturale "Luigi Russo" - Pietrasanta
www.museodeibozzetti.com
Orario apertura: feriali: 16,00 - 20,00 / sabato e domenica: 11,00 - 13,00 / 16,00 - 20,00


L'Assessore alla Cultura, Massimiliano Simoni, e il Comune di Pietrasanta sono lieti di presentare Paesaggio ritratto, mostra personale di pittura di Roberto Pasquinelli. L'esposizione si terrà nella Sala delle Grasce del Centro Culturale "Luigi Russo" di Pietrasanta dall'8 al 23 maggio 2004 e s'inaugurerà con la partecipazione dell'artista, sabato, 8 maggio 2004 alle ore 17,30. La mostra è corredata da elegante catalogo.

 

Roberto Pasquinelli è nato a Lucca nel 1955. Dopo gli Studi Accademici a Lucca e a Firenze, si è dedicato professionalmente alla pittura, con un percorso artistico di notevole valenza. Espone dal 1978 estendendo la sua attività artistica al settore della decorazione e scenografia. Le sue opere sono presenti in numerose collezioni private e pubbliche in Italia e all'estero. Ha partecipato a svariate collettive e rassegne ed ha presentato le sue opere in diverse personali in molte città italiane ottenendo importanti riconoscimenti. Vive e lavora a Montecarlo (Lucca)

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Così ne parla l'Assessore Massimiliano Simoni: "Come possono tocchi veloci di colore creare composizioni così mirabili e compiute, atmosfere di grande respiro, ridenti paesaggi toscani? Roberto Pasquinelli, probabilmente dopo aver rivisitato la lezione di un plein air impressionista, ce li ripropone, magistralmente, ponderando gli spazi tra la luce ed il colore. Le sue pennellate, poste quasi come fossero un'architettura del paesaggio, creano vedute che si perdono all'orizzonte e, attraendoci in questo carosello pittorico, ci portano fino all'infinito. La penombra dell'intima Sala delle Grasce si riempie così di primavera, di un vento pre-estivo che ci porta i profumi dei fiori ed il tiepido calore del sole. Pasquinelli ci riempie gli occhi ed il cuore di una natura bella, che ancora esiste ed è intorno a noi, proprio nelle nostre zone, e ci invita in questo modo, grazie alle sue tele radiose, a goderne e a tuffarcisi dentro, come nei suoi dipinti. L'artista ritrae una vita tranquilla, fatta di cose semplici e quotidiane. I suoi ritratti, riflessivi e sinceri, aperti allo sguardo curioso dello spettatore, ci raccontano una vita privata, specchio della nostra quotidianità. Grazie a Pasquinelli per averla divisa con noi, assieme all'emozione dei suoi colori."
Vittorio Sgarbi: [...] Nella sua pittura aerea sento la volontà di fare pura pittura e basta [...] Si ricomincia a dipingere senza che ci sia alle spalle nient'altro che quello che tu hai visto in un attimo e riprendi, senza quindi storia, tradizione, cultura, che debbano pesare, comprimere fino a distruggere la tela [...]".

Raffaello Bertoli: "Pittura solare quella di Pasquinelli: luce, chiarità, limpidezza, felicità espressiva. [...] Sotto una barba fluente e l'andare disinvolto, quasi snob, che gli danno aspetto Macchiaiolo, Pasquinelli è più nel ‘nuovo' di quanto molti critici siano disposti a credere. Vi crede però Sgarbi. Sono incline a ritenerlo un Espressionista, senz'altri agganci, che non siano la cultura e il mestiere. Ha semmai una forte componente ‘dialettale', se per dialettale s'intende lo stretto legame, la connessione carnale con la propria terra. [...] Pasquinelli è un ritrattista, che ama ritrarre anche il paesaggio. Lo studia a fondo, prima di proporlo sulla tela. Fa, per il paesaggio, quello che i pittori antichi facevano per il ritratto di persone. Le frequentavano, le studiavano attentamente, volevano vederle in tutti gli atteggiamenti possibili. [...] Conosco Pasquinelli da anni, l'ho visto lavorare. È ancora un artista en plein air. Studia il paesaggio, lo sente, lo vive, vi s'immerge. Fa quel che fa il Commissario Maigret di Simenon, quando dice d'immergersi nelle atmosfere torbide nelle quali è maturato il delitto; le respira, lascia che gli scivolino addosso, lascia che il suo pesante pastrano col bavero di velluto s'imbeva di questi sentori. E Pasquinelli dalle atmosfere filtra, col suo tocco leggero, la poesia, in aloni di luce, di chiarità solare, di incantevole rimescolìo di memorie. Il suo mondo è di sconcertante e sognante semplicità. È il piccolo borgo medievale di Montecarlo, arroccato sul Colle del Cerruglio, che domina la Val di Nievole. [...]".

Paolo Gestri: "La certezza della cultura e la fresca esecuzione sono i due poli entro i quali si svolge l'opera di Pasquinelli. Lo dicono Impressionista, per certi tagli cézanniani e campiture alla Monet, o Macchiaiolo, per l'idea del vero che suscitano certe stesure di colore, ma si potrebbe anche definire Espressionista per la decisa concretezza di taluni brani [...]".

Dino Carlesi: "Pasquinelli è un pittore che suole vivere appartato e silenzioso, pur mantenendo uno stretto legame affettivo con le persone amiche, con la sua terra, con i familiari: di questi soggetti rispetta la somiglianza, senza subirla, ed evitando di riproporci in modo pedissequo e ripetitivo le linee esatte dei volti, anzi affidando al colore il ruolo di evidenziare contrasti psicologici, differenze caratteriali, tensioni esistenziali. La sua cultura tipicamente ‘impressionistica' (i suoi amori: Degas, Renoir) gli consente di cogliere la varietà delle espressioni, giocando sempre con una ‘luce' che ha il compito di scivolare sui volti, creare intorno ambienti che facciano da controcanto al personaggio, e offrendo una pittura di grande gioiosità, lontana da introspezioni torbide e cupe [...]".

Presentazione

Il colore nell'aria di Roberto Pasquinelli

Come possono tocchi veloci di colore creare composizioni così mirabili e compiute, atmosfere di grande respiro, ridenti paesaggi toscani? Roberto Pasquinelli, probabilmente dopo aver rivisitato la lezione di un plein air impressionista, ce li ripropone, magistralmente, ponderando gli spazi tra la luce ed il colore. Le sue pennellate, poste quasi come fossero un'architettura del paesaggio, creano vedute che si perdono all'orizzonte e, attraendoci in questo carosello pittorico, ci portano fino all'infinito.

La penombra dell'intima Sala delle Grasce si riempie così di primavera, di un vento pre-estivo che ci porta i profumi dei fiori ed il tiepido calore del sole. Pasquinelli ci riempie gli occhi ed il cuore di una natura bella, che ancora esiste ed è intorno a noi, proprio nelle nostre zone, e ci invita in questo modo, grazie alle sue tele radiose, a goderne e a tuffarcisi dentro, come nei suoi dipinti.

L'artista ritrae una vita tranquilla, fatta di cose semplici e quotidiane. I suoi ritratti, riflessivi e sinceri, aperti allo sguardo curioso dello spettatore, ci raccontano una vita privata, specchio della nostra quotidianità. Grazie a Pasquinelli per averla divisa con noi, assieme all'emozione dei suoi colori.
Pietrasanta, lì 15 aprile 2004
L'Assessore alla Cultura

Massimiliano Simoni

Critica

Biografia

Roberto Pasquinelli è nato a Lucca nel 1955. Dopo gli Studi Accademici a Lucca e a Firenze, si è dedicato professionalmente alla pittura, con un percorso artistico di notevole valenza. Espone dal 1978 estendendo la sua attività artistica al settore della decorazione e scenografia. Le sue opere sono presenti in numerose collezioni private e pubbliche in Italia e all'estero. Ha partecipato a svariate collettive e rassegne ed ha presentato le sue opere in diverse personali in molte città italiane ottenendo importanti riconoscimenti. Vive e lavora a Montecarlo (Lucca).