Museo dei Bozzetti "Pierluigi Gherardi" - Città di Pietrasanta

 
 
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La forza della natura

Franco Adami


Opere di scultura

inaugurazione: 10 luglio 2004 - h 19.00

esposizione: dal 10 luglio al 29 agosto 2004

luogo: Parco La Versiliana - Marina di Pietrasanta

orario:10.00-13.00/17.00-24.00 

ingresso libero  

 

Franco Adami è presente nella collezione del Museo dei Bozzetti


Comunicato stampa

 

 (versione in pdf)

 

Contatto stampa: Istituti Culturali
Ufficio Stampa
Assessorato alla Cultura
Comune di Pietrasanta
tel. 0584/795500; fax 0584/79558
e-mail: info@museodeibozzetti.it
www.museodeibozzetti.it


Mostra: La forza dalla natura
Artista: Franco Adami
Date esposizione: 10 luglio-29 agosto 2004
Inaugurazione: sabato 10 luglio 2004, ore 19,00
Luogo: Parco La Versiliana, Viale Morin,16-Marina di Pietrasanta
Orario apertura: mattina 10-13/ pomeriggio 17-24
Ingresso: gratuito


L'Assessore alla Cultura, Massimiliano Simoni, e il Comune di Pietrasanta sono onorati di presentare la mostra personale di sculture di Franco Adami. Lo scultore di fama internazionale espone La forza dalla natura nel Parco de La Versiliana dal 10 luglio al 29 agosto 2004. La mostra, accompagnata da elegante catalogo edito dalla Casa Editrice ETS di Pisa, s'inaugura alla presenza dell'artista, sabato 10 luglio 2004 alle ore 19,00 in occasioni delle celebrazioni per il XXV Anniversario de "La Versiliana Festival".

 

Franco Adami è nato a Pisa nel 1933; ha compiuto i primi studi alla Scuola d'Arte di Cascina e successivamente all'Accademia di Belle Arti di Firenze. A diciotto anni ottiene a Pisa il primo riconoscimento per la scultura. Nel 1959 si trasferisce a Parigi dove completa la sua formazione frequentando l'Ecole des Beaux Arts e successivamente si trattiene a lungo nella capitale francese dove stabilisce la sua residenza ed apre il suo studio. Il primo soggiorno in Versilia risale al 1971 quando inizia a realizzare le prime opere in marmo: da allora apre uno studio a Pietrasanta dove realizza molte delle sue opere in collaborazione con il laboratorio di Giorgio Angeli a Querceta e Franco Spadaccini a Pietrasanta.
In Francia Adami partecipa alle prime esposizioni di rilievo prima fra tutte la partecipazione al Salon d'Automne nel 1976. La prima mostra personale in Italia si tiene nel 1977 presso il Centro Arte Moderna di Pisa. Partecipa alla Biennale di Brest nel 1978 e nel 1980. Nel 1981 partecipa all'Esposizione Internazionale di Scultura a Strasburgo. Nel 1983 inaugura una mostra personale presso il Musee Antoine Lecuyer di Saint Quintin e nello stesso anno partecipa alla mostra Il Passato e la Presenza nel Chiostro di Sant'Agostino a Pietrasanta.

Al 1991 risale la sua prima mostra personale negli Stati Uniti presso la Arreghi Gallery di Miami, Florida. Nell stesso anno espone per la prima volta in Corea presso la Galleria Meguuna di Seul. Nel 1997 il Museo Nazionale di Storia Naturale di Parigi gli dedica una vasta personale intitolata Les Artistes Naturales; nel 1999 e nel 2000 prende parte anche alle edizioni di Art Paris con la Galleria Frans Jacobs di Amsterdam.
Ha realizzato numerose opere monumentali in Francia ed in Medio Oriente ed ha anche creato un'opera monumentale per la residenza del Presidente della Repubblica della Costa d'Avorio, una
fontana monumentale per la Presidenza della Repubblica del Togo a Pya, e un monumento alla pace a Lomè in Togo. L'ultima realizzazione monumentale è stata realizzata per il Comune di Pietrasanta
intitolata Il Giudizio di Minotauro.

 

L'Assessore alla Cultura Massimiliano Simoni si esprime così a proposito di Franco Adami: "Parlare di Franco è per me parlare del fantastico mondo della scultura. Pensare alle sue creazioni è andare con la memoria all'opera di Zadkine e Lipchitz, suoi grandi maestri. Vedere il suo mondo è comunicare con l'arte. Di fronte alle sue sculture non si resta in muta contemplazione, si dialoga con la materia che sembra prendere vita. Ecco che la ‘forza della materia' è la ‘forza della scultura' stessa, che, prendendosi gioco della verosimiglianza è a suo agio nell'analogia suggestiva. È un'energia esuberante quella che proviene da Franco Adami, vulcano di idee e di talento, uomo poliedrico che si è cimentato da sempre con forme innovative nel campo dell'arte contemporanea. Parlare di Franco per me non è parlare del Maestro Adami, ma dell'amico sempre pronto a rendersi disponibile per la realizzazione di nuovi interessanti progetti. Uno su tutti lo studio per la Rotonda all'ingresso della Città di Pietrasanta, che vede al centro l'imponente scultura Il giudizio del Minotauro, oggi esposta in Versiliana, e domani dono a Pietrasanta, museo d'arte a cielo aperto. Il felice connubio tra arte e natura trova la sua esplicitazione nelle ‘presenze' nel Parco de La Versiliana, che magicamente si è subito presentata come lo scenario ideale per questo evento. Passeggiare nel verde e scoprire il ‘bestiario' di Adami diventa un'esperienza unica per il visitatore assetato di novità. La forza dalla natura è il tributo che la Fondazione La Versiliana nel suo primo anno, e in occasione del XXV Anniversario de La Versiliana Festival, rende ad un grande figlio di Pietrasanta".

 

Lo stretto legame che lega lo scultore Franco Adami con la Versilia, ed in particolar modo con Pietrasanta è celebrato in questa mostra che propone gli ultimi lavori del maestro che da molti anni ha scelto Pietrasanta, insieme a Parigi, come luogo privilegiato dove creare le sue opere.
Il ritorno in Versilia di Franco Adami risale agli inizi degli anni Settanta quando la sua ricerca lo porta ad abbandonare il legno, materiale utilizzato fino a questo momento, per sperimentare il marmo e la pietra. "E' commovente constatare come egli torni volentieri alla Toscana ed ami di esservi collegato quasi volesse procedere ad una verifica del suo animus nativo, che per lui resta indimenticabile, come a ritrovarvi una carica magnetica e affettiva che il tempo e la distanza geografica di Parigi potrebbero annullare o soffocare", sottolinea il critico Giorgio Casini.
La ricerca personalissima di Adami che risente degli insegnamenti della scultura contemporanea assimilando Maillol e Arp, Brancusi e Moore, è legata fortemente con le sue radici toscane ed italiche nella ricercatezza della massa dei volumi e nella raffigurazione delle forme antropomorfe. La sua arte appare "divisa tra due culture, vale a dire la logica francese e l'esuberanza italiana; la sua scultura non cessa di appoggiarsi sulle vie organiche per sviluppare, da un lato, delle forme animali dai movimenti studiati e, dall'altro, delle strutture antropomorfe che rimandano alla figura umana, se non alla sua maschera.

Egli coltiva dunque il profilo delle forme, la sensualità delle curve, le loro pelli di seta, combinandole a linee oblunghe tagliate da segmenti e leggere stratificazioni, che generano la tensione delle sue architetture solitamente compatte, ma sempre leggibili, nonostante la loro dimensione metamorfica" sottolinea Gérard Xuriguera.
Mauro del Corso, Presidente della Federazione Italiana ‘Amici dei Musei' vede nell'opera dello scultore "un rapporto fitto, intenso, una simbiosi che diventa osmosi, tra arte e natura, tra Creatore e creature, in un perenne rimando ad "incipit" ancestrali che, da sempre, hanno segnato il modo e l'essenza dell'uomo e, per quanto sembri strano, torneranno a segnarlo: in questo senso, credo, Franco Adami, davvero si fa profeta di un futuro che non potrà mai sganciarsi dal passato, pena la sua inconsistenza".
La raffinatissima abilità tecnica dello scultore si coniuga con una profonda ricerca di contenuti: "Il suo pensiero meditato sull'arte, come prova e affermazione dell'uomo, si definisce in un rifiuto totale della natura e delle sue suggestioni contro cui deve scontrarsi l'essenza umana" sostiene Pietrobelli.
L'incontro tra l'opera di Franco Adami e il territorio versiliese si concretizza inoltre con la realizzazione di una scultura monumentale intitolata Il Giudizio di Minotauro che sarà collocata sulla Rotonda viaria all'ingresso di Pietrasanta.

Presentazione

 

La forza delle scultura di Franco Adami

 

Parlare di Franco è per me parlare del fantastico mondo della scultura. Pensare alle sue creazioni è andare con la memoria all'opera di Zadkine e Lipchitz, suoi grandi maestri. Vedere il suo mondo è comunicare con l'arte. Di fronte alle sue sculture non si resta in muta contemplazione, si dialoga con la materia che sembra prendere vita. Ecco che la "forza della materia" è la "forza della scultura" stessa, che, prendendosi gioco della verosimiglianza è a suo agio nell'analogia suggestiva.

é un'energia esuberante quella che proviene da Franco Adami, vulcano di idee e di talento, uomo poliedrico che si è cimentato da sempre con forme innovative nel campo dell'arte contemporanea. Parlare di Franco per me non è parlare del Maestro Adami, ma dell'amico sempre pronto a rendersi disponibile per la realizzazione di nuovi interessanti progetti. Uno su tutti lo studio per la Rotonda all'ingresso della Città di Pietrasanta, che vede al centro l'imponente scultura Il giudizio del Minotauro, oggi esposta in Versiliana, e domani dono a Pietrasanta, museo d'arte a cielo aperto.

Il felice connubio tra arte e natura trova la sua esplicitazione nelle 'presenze' nel Parco de La Versiliana, che magicamente si è subito presentata come lo scenario ideale per questo evento. Passeggiare nel verde e scoprire il 'bestiario' di Adami diventa un'esperienza unica per il visitatore assetato di novità. La forza dalla natura è il tributo che la Fondazione La Versiliana nel suo primo anno, e in occasione del XXV Anniversario de La Versiliana Festival, rende ad un grande figlio di Pietrasanta.

Marina di Pietrasanta, luglio 2004
L'Assessore alla Cultura
Massimiliano Simoni

Critica

 

Se la scultura - divenuta segno - è occupazione dello spazio più razionale che istintiva, essa può tuttavia declinare al rigore del suo raziocinio e non disertare la sensazione. Così è Franco Adami. Sebbene caratterizzata dalla sua aspirazione naturale alla monumentalità e dalla precisione dei suoi adattamenti, la sua scultura non cessa di appoggiarsi sulle vie organiche per sviluppare, da un lato, delle forme animali dai movimenti studiati e, dall'altro, delle strutture antropomorfe che rimandano alla figura umana, se non alla sua maschera. Così, con un mestiere raffinato nel tempo, con pazienza. Egli coltiva dunque il profilo delle forme, la sensualità delle curve, le loro pelli di seta, combinandole a linee oblunghe tagliate da segmenti e leggere stratificazioni, che generano la tensione delle sue architetture solitamente compatte, ma sempre leggibili, nonostante la loro dimensione metamorfica.
Esperto della pietra, del marmo e del bronzo, di cui conosce bene le infinite possibilità di trasformazione, lavora i suoi volumi direttamente sulla materia, mossa dall'energia della sua mano che ha continuamente bisogno di trovare il contatto epidermico. Ma, quali che siano le sue opzioni tematiche, nella sua ricerca della più funzionale semplicità, Franco Adami si avvicina sempre all'uomo ed ai suoi flussi naturali.
Gerard Xuriguera

Biografia

 

 Franco Adami, nato a Pisa nel 1933, vive e lavora a Parigi e Pietrasanta. Ha compiuto i suoi studi frequentando la Scuola d'Arte di Cascina, l'Accademia di Belle Arti di Firenze e l'École des Beaux-Arts di Parigi, mentre si guadagnava da vivere facendo il restauratore di mobili antichi. A diciotto anni ottiene a Pisa il primo riconoscimento per la scultura. Negli anni 1960-1970 lavora soprattutto in legno, materiale allora più accessibile: questi anni corrispondono ad un periodo di ricerca nello svolgimento della sua opera, e nonostante l'avvicinarsi all'arte contemporanea - quella di Zadkine e Moore in particolare - il suo lavoro è rimasto molto figurativo. Alla Francia sono legate le più importanti manifestazioni espositive che lo riguardano, a partire dal 1976 quando partecipa per la prima volta al Salon d'Autumne. La sua prima personale si tiene a Pisa nel 1977 presso il Centroartemoderna. Si ricordano inoltre nel 1978 e nel 1980 le partecipazioni alla Biennale di Brest; nel 1938 la personale presso il Musee Antoine Lecuyer di Saint Quentin; nel 1987 la mostra al Museum Theodor Zink di Kaiserlautern; nel 1991 espone per la prima volta negli Stati Uniti presso la Arreghi Gallery. Ha realizzato opere monumentali per la residenza del presidente della Repubblica della Costa d'Avorio a Abidjan, per la corte d'onore della Presidenza della Repubblica del Togo a Pya, e un Monumento per la Pace a Lomè, sempre in Togo. "Nelle sue opere ritrovi invece il clima speciale, l'aura magica, la carica di vitalità e di solidità plastiche che sprigionano le opere dei nostri veri primitivi in unione con la loro perfezione stilistica. Ne ritrovi la stessa cura, quasi gelosa della forma, levigata e prorompente oltre i piani e le superfici che la forma stessa determina" Giorgio Casini La semplicità e la purezza della forma caratterizzano la sua scultura e corrispondono alla ricerca dei suoi contemporanei. Il suo lavoro rivela un inconfondibile reminiscenza della cultura toscana, indirizzando allo stesso tempo sia temi storici che quelli che sono già stati trattai da artisti come Maillol, Picasso e Jean Arp.