Museo dei Bozzetti "Pierluigi Gherardi" - Città di Pietrasanta

 
 
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L'evoluzione della forma tra sentimenti e fantasia

Mario Lemmi


Opere di pittura

inaugurazione: 6 novembre 2004 - h 17.00

esposizione: dal 6 al 21 novembre 2004

luogo: Sala delle Grasce - Chiostro di S. Agostino - Pietrasanta

orario: 16.30-19.30; sabato e domenica 11.00-13.00/16.00-19.30; lunedi chiuso

ingresso libero


Comunicato stampa

(versione in pdf)

 

Contatto stampa: Francesca Navari
Ufficio Stampa
Comune di Pietrasanta
tel. 0584/795226; fax 0584/795269
e-mail: gabinetto.sindaco@comune.pietrasanta.lu.it

 

Mostra: Mario Lemmi
Artisti: Mario Lemmi
Date esposizione: 6 - 21 novembre 2004
Inaugurazione: sabato 6 novembre 2004, ore 17,00
Luogo: Sala delle Grasce, Via S.Agostino 1, Pietrasanta
Orario apertura: feriali: 16.30-19.30 / festivi: 11.00-13.00; 16.00-19.30


L'Assessore alla Cultura, Massimiliano Simoni, e il Comune di Pietrasanta sono lieti di presentare la mostra personale di pittura di Mario Lemmi. La mostra, che si terrà nella Sala delle Grasce del Centro Culturale "Luigi Russo" di Pietrasanta dal 6 al 21 novembre 2004, s'inaugurerà con la partecipazione dell'artista, sabato 6 novembre 2004 alle ore 17.00.

"Mario Lemmi nasce a Castelnuovo Garfagnana nel 1948 e dipinge dai primi anni '70; solo oggi, dopo un periodo di conflittualità interiore, superato dalla maggiore maturità artistica conseguita, ha trovato un nuovo stimolo ed un nuovo coraggio che lo ha portato fino a qui", spiega la figlia Catia, che poi prosegue: "Nella pittura di Lemmi è centrale la manifestazione dell'espressione ovvero il ‘trarre fuori' gli elementi costitutivi del quadro dalla sua interiorità psicologica ed esistenziale. Le tele comunicano sentimenti forti, scanditi dagli sguardi penetranti dei soggetti, che stabiliscono un continuo trasferimento emotivo, tra la realtà vissuta dal personaggio rappresentato e quella dello spettatore, in un processo espressivo che si conclude in una fusione dei sentimenti. Quella di Lemmi è una pittura cromaticamente esuberante dettata dal sentimento di impulsività che accompagna tutta la creazione dell'opera; colori e sensazioni si fondono armonicamente... ed i personaggi continuano a parlare."

Così presenta la mostra di Mario Lemmi l'Assessore Simoni: "Mario Lemmi traduce il proprio linguaggio in colori, i propri sentimenti in espressioni tradotte in linee e campiture cromatiche, in cui i suoi personaggi, spesso seri e giudicanti di chi guarda, popolano le sue tele occupandone quasi con prepotenza lo spazio. Pittore autodidatta, ma estremamente dotato artisticamente, porta le sue opere per la prima volta a Pietrasanta dalla Garfagnana per esporle in Sala delle Grasce, quasi assurta ad un luogo mistico, votato alla spiritualità, grazie ai dipinti dell'artista. Il taglio particolarmente espressionista con cui Mario Lemmi si esprime conferisce vigore ed immediatezza ai protagonisti dei suoi quadri, che sembrano vogliano fuoriuscire dalla composizione grazie ad una giustapposizione coraggiosa di colori e tagli netti dei piani, da cui emergono moltitudini di volti dagli sguardi intensi. La ricerca di una varietà di colori sempre vivaci cattura l'attenzione dello spettatore che così viene invitato a penetrare nelle opere esplorandone la grande sensibilità e cogliendone il profondo sentimento. Auguro a Mario Lemmi un felice proseguimento in questa splendida e difficile avventura intrapresa nel tradurre espressionisticamente le proprie emozioni, offrendole così apertamente ad un più vasto pubblico."

"Pittore contemporaneo dotato di innate valenze gestuali" sottolinea invece Aldo Albani, "ha da sempre osservato la natura, meditando sugli accadimenti del quotidiano e soprattutto sulla vicenda umana, ponendosi conseguentemente interrogazioni esistenziali profonde, in cui, l'intelletto, la ragione e la fede, assumono un ruolo filosofico determinante. Dai suoi dipinti, esclusivi per contenuto e forma e intessuti principalmente sulla forza dirompente del colore, emerge un linguaggio ‘espressionista' acuto, capace cioè d'indurre nell'attento osservatore, attimi di purissima emozione. Le caratteristiche raffigurazioni pittoriche, nette ed essenziali, marcate da una significazione iconografica senza tempo, parlano di silenti atmosfere in cui la fase evocativa, elegge un messaggio universale di condivisione. riferito ai supremi Ideali. [...] I rossi accesi dall'antica passione, i verdi smeraldo derivati dalle fronde garfagnine, la luce vibrante degli azzurri, l'aurea intensità delle terre bruciate, degli ocra e dei violetti, s'incuneano direttamente sulla tela, costruendo e ricostituendo l'architettura di ogni immagine, dal tema sacro al tema profano, dalla natura morta al paesaggio, dall'intimismo surreale al tema simbolista. [...]"

Presentazione

L'Assessore alla Cultura, Massimiliano Simoni, e il Comune di Pietrasanta sono lieti di presentare la mostra personale di pittura di Mario Lemmi. La mostra, che si terrà nella Sala delle Grasce del Centro Culturale "Luigi Russo" di Pietrasanta dal 6 al 21 novembre 2004, s'inaugurerà con la partecipazione dell'artista, sabato 6 novembre 2004 alle ore 17,00.

 

Mario Lemmi traduce il proprio linguaggio in colori, i propri sentimenti in espressioni tradotte in linee e campiture cromatiche, in cui i suoi personaggi, spesso seri e giudicanti di chi guarda, popolano le sue tele occupandone quasi con prepotenza lo spazio. Pittore autodidatta, ma estremamente dotato artisticamente, porta le sue opere per la prima volta a Pietrasanta dalla Garfagnana per esporle in Sala delle Grasce, quasi assurta ad un luogo mistico, votato alla spiritualità, grazie ai dipinti dell'artista. Il taglio particolarmente espressionista con cui Mario Lemmi si esprime conferisce vigore ed immediatezza ai protagonisti dei suoi quadri, che sembrano vogliano fuoriuscire dalla composizione grazie ad una giustapposizione coraggiosa di colori e tagli netti dei piani, da cui emergono moltitudini di volti dagli sguardi intensi. La ricerca di una varietà di colori sempre vivaci cattura l'attenzione dello spettatore che così viene invitato a penetrare nelle opere esplorandone la grande sensibilità e cogliendone il profondo sentimento. Auguro a Mario Lemmi un felice proseguimento in questa splendida e difficile avventura intrapresa nel tradurre espressionisticamente le proprie emozioni, offrendole così apertamente ad un più vasto pubblico.

L'Assessore alla Cultura

Massimiliano Simoni

Critica

L' evoluzione artistica di Mario

Mario Lemmi, pittore contemporaneo dotato di innate valenze gestuali,ha da sempre osservato la natura, meditando sugli accadimenti del quotidiano e sopratutto sulla vicenda umana,ponendosi conseguentemente interrogazioni esistenziali profonde,in cui l' intelletto, la ragione e la Fede,assumono un ruolo filosofico determinante.
Dai suoi dipinti, esclusivi per contenuto e forma ed interessanti principalmente sulla forza dirompente del colore,emerge un linguaggio espressionista acuto,capace cioè di indurre nell' attento osservatore, attimi di purissima emozione.
Le caratteristiche raffigurazioni pittoriche , nette ed essenziali, marcate da una significazione iconografica senza tempo,parlano di silenti atmosfere in cui la fantasia evocativa,elegge un messaggio universale di condivisione, riferito ai supremi Ideali.
Allievo fra i prediletti di Giorgio Michetti, insuperabile genio del' affresco,Mario Lemmi,frequentando l' atelier dell' illustre Precettore,ha acquisito gradualmente nel tempo, una grande consapevolezza artistica.
Cosi Egli,conscio della severa lezione del passato, allestisce i propri proponimenti con dedizione ed umiltà,traendo i motivi di ispirazione attraverso l' inarrestabile dinamismo del pensiero.
I rossi accesi dall' antica passione,i verdi smeraldo derivati dalle fronde garfagnine, la luce vibrante degli azzurri, l' aurea intensità delle terre bruciate,degli ocra e dei violetti, si incuneano direttamente sulla tela, costruendo e ricostruendo l' architettura di ogni immagine, dal tema sacro al tema profano, dalla natura morta al paesaggio, dall' intimismo surreale al tema simbolista.
Le raffigurazioni effigiate si mutano in angeli,in soldati di ventura,in elfi e folletti silvani, in fanciulle rinascimentali, in uomini del contado dai volti segnati dal destino.
Il tutto,componendo e scomponendo personaggi e situazioni reali ed immaginari.
E in questa nuova Rassegna di Arte, che vede il pittore di Castelnuovo Garfagnana, approdare nell' affascinante Pietrasanta, ammiriamo i recenti passaggi evolutivi come pure le nuove ricerche a cui Mario Lemmi ha instancabilmente dedicato se stesso, dal profondo dell' anima.
Queste le verità che ci immettono in questo nuovo millennio, ricolmo di angosce ma pure contrassegnato da una grande speranza.
E la più grande speranza di Mario Lemmi, si chiama pittura.

Acc. Aldo Albani

Torino, settembre 2004


Mario Lemmi, pittore autodidatta, dipinge dal 1970:la sua pittura non è pittura per gusti facili, ma una pittura colta per intenditori e per coloro che amano impegnarsi nelle arti figurative,una sintassi nuova ma che ricorda la pittura espressionistica tedesca dei primi del 1900, la pittura di quei pittori che per le loro opere di avanguardia espressionistiche, surreali,ancestrali, urlatrici,furono esclusi dalla società conservatrice tedesca e dai dettami della politica di Hitler. I colori bruni, i rossi ed i neri si posano egregiamente nelle impalcature generali ed i personaggi ti fissano, ti cercano, ti implorano vogliono parlare col fruitore a tu per tu per sussurrare sentimenti sinceri, fatti di gesti semplici, sorrisi o una stretta di mano.
    Flavio Salvatore Raiola

Torre del Greco, luglio 2000


La genuina carica espressiva ed il rifiuto di canoni normali precostituiti dalla pittura di Mario Lermmi, si ricollegano,l a distanza di tempo e di spazio con l' espressionismo di Burke: con le sue fibre frenetiche, le sue forme slabbrate e l' acidità delle tinte:tutto ciò a testimoniare dell' universalità del sentire.
Angelo Roberto Fiori
Castelnuovo di Garfagnana,settembre 2002


Nella pittura di Lemmi è centrale la manifestazione dell' espressione ovvero il "trarre fuori" gli elementi costitutivi del quadro dalla sua interiorità psicologica ed esistenziale. Le tele comunicano sentimenti forti,scanditi dagli sguardi penetranti dei soggetti, che stabiliscono un continuo trasferimento emotivo,tra realtà vissuta dal personaggio rappresentato e quella dallo spettatore, in un processo espressivo che si conclude in una fusione dei sentimenti.
Quella di Lemmi è una pittura cromaticamente esuberante dettata dal sentimento di impulsività che accompagna tutta la creazione dell' opera;colori e sensazioni si fondono armonicamente...ed i personaggi continuano a parlare.
    Catia Lemmi

Barga, luglio 2002

Biografia

Mario Lemmi nasce a Castelnuovo Garfagnana nel 1948 e dipinge dai primi anni '70; solo oggi, dopo un periodo di conflittualità interiore, superato dalla maggiore maturità artistica conseguita, ha trovato un nuovo stimolo ed un nuovo coraggio che lo ha portato fino a qui", spiega la figlia Catia, che poi prosegue: "Nella pittura di Lemmi è centrale la manifestazione dell'espressione ovvero il 'trarre fuori' gli elementi costitutivi del quadro dalla sua interiorità psicologica ed esistenziale. Le tele comunicano sentimenti forti, scanditi dagli sguardi penetranti dei soggetti, che stabiliscono un continuo trasferimento emotivo, tra la realtà vissuta dal personaggio rappresentato e quella dello spettatore, in un processo espressivo che si conclude in una fusione dei sentimenti. Quella di Lemmi è una pittura cromaticamente esuberante dettata dal sentimento di impulsività che accompagna tutta la creazione dell'opera; colori e sensazioni si fondono armonicamente ed i personaggi continuano a parlare."