Museo dei Bozzetti "Pierluigi Gherardi" - Città di Pietrasanta

 
 
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Concavo & Convesso

Cristiana Cravanzola e Yemisi Wilson


Opere di scultura

inaugurazione: 27 novembre 2004 - h 16.00

esposizione: dal 27 novembre al 12 dicembre 2004

luogo: Sala delle Grasce - Chiostro di S. Agostino - Pietrasanta

orario: 16.00-19.00; lunedi chiuso

ingresso libero


Comunicato stampa

 (versione in pdf)

 

Contatto stampa: Francesca Navari
Ufficio Stampa
Comune di Pietrasanta
tel. 0584/795226; fax 0584/795269
e-mail: gabinetto.sindaco@comune.pietrasanta.lu.it

 

Mostra: Concavo & convesso
Artisti: Cristiana Cravanzola, Yemisi Wilson
Date esposizione: 27 novembre - 12 dicembre 2004
Inaugurazione: sabato 27 novembre 2004, ore 16,00
Luogo: Sala delle Grasce, Via S.Agostino 1, Pietrasanta
Orario apertura: 16,00-20,00 / domenica: 10,00-12,30; 16,00-20,00


L'Assessore alla Cultura, Massimiliano Simoni, e il Comune di Pietrasanta sono lieti di presentare Concavo & Convesso, mostra di scultura di Cristiana Cravanzola e Yemisi Wilson. La mostra, che si terrà nella Sala delle Grasce del Centro Culturale "Luigi Russo" di Pietrasanta dal 27 novembre al 12 dicembre 2004, s'inaugurerà con la partecipazione delle artiste, sabato 27 novembre 2004 alle ore 16,00.

Cristiana Cravanzola, nata ad Alba nel 1970, nel 1988 consegue il diploma presso il Liceo Artistico "Ego Bianchi" di Cuneo, e quindi nel 1992 il diploma di scultura all'Accademia di Belle Arti di Carrara. Partecipa a diversi simposi di scultura, tra i quali nel 1991 a Quartu S:Elena (CA) sulla trachite rosa, nel 1992 ad Ingolstad (Germania) sul marmo, nel 1994 ad Eperne (Francia), nel 1997 a Pila (AO) sul ghiaccio e nel 1999 ad Os in Norvegia. Numerose pure le sue presenze a mostre collettive: Eco d'arte moderna, Certaldo (FI) - 1989 e Villafranca di Lunigiana (MS) - 1990; Palazzetto mostre e congressi, Alba (CN) - 1991; rassegna espositiva dei corsi accademici a Moneglia (GE) - 1991; Rencontre artistique des sculpteurs des trois provinces, Premio Saccarello, Ville de Tende - 1993; galleria contemporanea, Comune di Pescia - 1993; Primo concorso di scultura "Senatore Osvaldo Cagnasso", Alba - 1994; La creatività al femminile, Sala d'arte Bertoni, Saluzzo (CN) - 1997; Cantine Bosca (AT) - 1998; I (1999), II (2000), III (2001), IV (2002), V (2003) e VI (2004) edizione Torano di notte (MS) - 1999; Scultura gioiello, Zurich Bank, Chiasso e Lugano - 1999; Giorni d'arte, Statuaria Marmi -Fiera Marmi e Macchine, Carrara (MS) - 2001; collettiva degli artisti associati Asart, Pietrasanta - 2003 e 2004. Ha esposto anche in mostre personali, presso l'Enoteca Regionale di Castello di Mango d'Alba (1996), quella del Castello di Barolo (1997), l'Enoteca Pubblica della Lunigiana e Liguria (1998), il Palazzo del Municipio di Castelnuovo di Magra (1998), nell'atelier "Elisabetta Garinei" a Forte dei Marmi (2001), La Scultura gioiello presso il laboratorio orafo di Marco Balderi a Pietrasanta (2003). Le sue opere sono presenti in collezioni private in Italia e all'estero.

Yemisi Wilson, di madre svedese e padre nigeriano, è nata a Londra e cresciuta a Stoccolma. Nel 1990 segue il corso di illustrazione e grafica TVB a Stoccolma e poi passa a Firenze per imparare le tecniche dell'incisione presso la Scuola di Grafica "Il Bisonte". Nel 1993 si diploma alla Scuola Libera del Nudo presso l'Accademia delle Belle Arti di Firenze. Nel 1997-1998 aderisce al progetto Erasmus presso la Facultad de Los Artes Libres a Granada in Spagna. Nel 2000 completa gli studi dell'Accademia di Belle Arti di Firenze. Tra le sue esposizioni più importanti si segnalano: Café Cabiria, Firenze (1997, personale); La Cripta, Chiesa di San Lorenzo, Firenze (1997, collettiva); Galerie Sarghini, Maison Culturelle, Tetoan, Marocco (1998, collettiva); Manolo Chinchilla, Caffeteria Expociziones de Arte, Granada, Spagna (1998, personale); Konst & Designgalleriet, Stoccolma (1998, personale); SAP, Piazza del Carmine, Firenze (1999); Castello Pasquini, Castiglioncello, Livorno (2000); Galleri Svarta Soffan, Stoccolma (2000); Volvo Showroom Kungsträdgården, Stoccolma (2001, personale); Casa della Polizia, Stoccolma (2002); Torano Notte e Giorno, Carrara (2002); H&Art, 100 Artisti in Ospedale, Pietrasanta (2003).

Così l'Assessore Simoni presenta Concavo & Convesso: "Due giovani artiste che operano a Pietrasanta, Cristiana Cravanzola e Yemisi Wilson, si sono ritrovate assieme a presentare le loro opere nell'atmosfera senza tempo della Sala delle Grasce a Pietrasanta. E così, sospesi, tra passato e contemporaneo, tra finito e accennato, sembrano essere anche i loro lavori, che d'altronde non possono essere artisticamente assimilabili, se non per la particolare predisposizione delle artiste nella ricerca dei materiali - bardiglio, portoro, statuario, arabescato, calcata, giallo di Siena,... Concavo & Convesso, due modi di lavorare, forse due filosofie di vita, che però in questo caso ben si sposano, come infatti si bilanciano in natura concavità e convessità. La preziosità dei marmi viene esaltata dall'estro delle scultrici, le quali, benché non oriunde di queste zone - una nata a Cuneo e l'altra a Londra - applicano tecniche consolidate alle pietre, accondiscendone le forme e le asperità. Comune in entrambe resta però una certa morbidezza delle linee, una dolcezza che emerge dagli elementi figurativi, una perfezione per il dettaglio in quelli più astratti. Ciò che unisce concavo e convesso è il vuoto centrale, che in questo caso è l'aura creativa che pongono Cristiana e Yemisi, è l'elemento vitale che viene conferito alla splendida materia che così prende forma, esponendosi in nuova veste al pubblico. Auguro ad entrambe un meritato successo ed una vena artistica sempre più rigogliosa, quali quelle straordinarie dei marmi della Terra di Versilia."

Il critico Lodovico Gierut, nei suoi saggi introduttivi alla mostra, commenta il lavoro delle due artiste: [Cristiana Cravanzola] ... [...] La scelta cromatica incide in parte dei suoi lavori, tra cui emerge il simbolo della Tartaruga (che evoca la longevità e la stabilità), a portare per certi versi l'osservatore su lidi fantasiosi proprio per un ruolo legato al mistero. I Gusci - così in taluni casi sono stati titolati dall'artista piemontese - svelano la scelta di una naturalezza inventiva, d'un viaggio calato costantemente nelle radici segrete del tempo ove proprio la ‘tartaruga' o ‘testuggine', di mare e di terra, è e rimane col proprio profilo a definire lo scorrere delle stagioni. [...] Tramite il candore del marmo, come per mezzo della oculata scelta cromatica, ogni scultura ha un pensiero a sé, un racconto cioè evocato in maniera figurale e gradinato nei passaggi luminosi in modo tale da mettere in essere in maniera completa quell'ansia, o meglio, il ‘desiderio di ricerca' che può con facilità essere colto nei segni vellutati disegnati tramite le masse tondeggianti, che affermano in ogni caso un dato attivo e vitale."
[Yemisi Wilson] ... [...] La maggior parte delle sculture, comunque, nella forma incavata palesano all'unisono - pur con un che di enigmatico, ciò è bene rimarcarlo - una gran serenità, vale a dire un senso positivo d'insieme, in cui poter raccogliere la memoria del tempo. La superficie dell'una o dell'altra muta volutamente e si stabilizza talvolta su un dato di levigazione pura per accentuare la cosiddetta forma luminosa, mentre in altri momenti queste esibiscono una propria accentuata scabrosità materica. Lo spazio segreto è pertanto plasmato con un equilibrio tale e con una decisa, spontanea delicatezza, da apparire per quello che è, cioè una sorta di intima pagina di diario."

Presentazione


Due giovani artiste che operano a Pietrasanta, Cristiana Cravanzola e Yemisi Wilson, si sono ritrovate assieme a presentare le loro opere nell'atmosfera senza tempo della Sala delle Grasce a Pietrasanta. E così, sospesi, tra passato e contemporaneo, tra finito e accennato, sembrano essere anche i loro lavori, che d'altronde non possono essere artisticamente assimilabili, se non per la particolare predisposizione delle artiste nella ricerca dei materiali - bardiglio, portoro, statuario, arabescato, calcata, giallo di Siena,...

Concavo & Convesso, due modi di lavorare, forse due filosofie di vita, che però in questo caso ben si sposano, come infatti si bilanciano in natura concavità e convessità. La preziosità dei marmi viene esaltata dall'estro delle scultrici, le quali, benché non oriunde di queste zone - una nata a Cuneo e l'altra a Londra - applicano tecniche consolidate alle pietre, accondiscendone le forme e le asperità. Comune in entrambe resta però una certa morbidezza delle linee, una dolcezza che emerge dagli elementi figurativi, una perfezione per il dettaglio in quelli più astratti.

Ciò che unisce concavo e convesso è il vuoto centrale, che in questo caso è l'aura creativa che pongono Cristiana e Yemisi, è l'elemento vitale che viene conferito alla splendida materia che così prende forma, esponendosi in nuova veste al pubblico. Auguro ad entrambe un meritato successo ed una vena artistica sempre più rigogliosa, quali quelle straordinarie dei marmi della Terra di Versilia.
Pietrasanta, novembre 2004

L'Assessore alla Cultura, Massimiliano Simoni

Critica

Il tempo della Versilia d'incanto, ricca e operosa di arte che oggi per la scultura il suo affermato epicentro a Pietrasanta, è costellato di una miriade di nomi del passato e non,famosi o meno una cui pur ristretta elencazione qui pressoché impossibile a farsi stante l' ampiezza, però far comprendere con una certa facilità la rilevanza e la vitalità di un area unica nel suo genere. Studi storici e moderni per al lavorazione scultorea del marmo, fonderie,monumenti e tutta una serie di tracce in cui,appunto, il passato si unisce in democratica armonia al presente,ci fanno venire in mente Leonardo Bistofori, Arturo Martini, Romano Romanelli, Domenico Rambelli, Franco Miozzo e Mario Parri, Leone Tommasi e via via Emilio Greco e Marino Marini, Antonio Berti,Henry Moore, Jean Arp,Juan Mirò, Isamu Noguchi,Francesco Messina come i vari Girolamo Ciulla, Kan Yasuda,Giuliano Vangi,Gigi Guadagnucci...
Di scultori giovani, nativi o residenti nella Versilia dei sette comuni, d'appartenenza alla generazione che si sta perentoriamente facendo spazio ce ne sono, anche se non molti. Se dovessimo fare una scelta per una ipotetica mostra di gruppo, il numero si attesterebbe su una decina:Giovanni Balderi, Mara Moschini, Luca Tardelli(Roy), Cristina Cravanzola...ma non è questa la giusta sede per una analisi approfondita. L'occasione ci porta a dedicare una sintesi sull'operato di una scultrice giovane or accennata:Cristina Cravanzola. A parte la creta, il bronzo e la resina, negli ultimi anni ha lavorato soprattutto il marmo con una predilezione sia per il Bianco proveniente dalle cave dell' area del monte Altissimo collegata alla memoria michelangiolesca, sia per altri tipi(anche esterni al territorio apuo-versiliese) come, tra tanti, il Giallo di Siena,il Rosso Francia, il Portoro extra, il Calacotta, il Fior di pesco classico, il Bardiglio nuvolato. La scelta cromatica incide in parte nei suoi lavori, tra cui emerge il simbolo della "Tartaruga" (che evoca la longevità e la stabilità) a portare per certi versi l'osservatore su lidi fantasiosi proprio per un ruolo legato al mistero. I gusci cosi taluni casi sono stati titolati dall'artista piemontese-svelano la scelta di una naturalezza inventiva, di un viaggio colato costantemente nelle radici segrete del tempo ove proprio la "tartaruga" o "testuggine" di mare e di terra, e rimane col proprio profilo a definire lo scorrere delle stagioni. Da Figura di donna spenta a Sopra la mano, da Pensatore a Chirone, a Branco di testuggini, fino a Comari,una vitalità solare e naturalezza che all' unisono condensano gioia e generosità del cuore e grande interiorità. L'andare dall'una all'altra tematica sempre affrontato e risolta in maniera armoniosa, evidenzia una costante soluzione e decantazione di insieme, in cui ogni nota ne riflette quelle capacità in cui gli studi come i contatti artistici, pur intensi e numerosi, ci dicono di una unità complessiva autonoma, che prelude con certezza ad imminenti, nuovi traguardi. Lo scolpire di Cristina Cravanzola ha pertanto quale fonte viva di ispirazione, sia l'osservatore della natura, che la "lettura" del reale, con una attenta partecipazione alle cose della vita. Tramite il candore del marmo,come per mezzo della oculata scelta cromatica, ogni scultura ha un pensiero a sé, un racconto cioè evocato in maniera figurale e gradinato nei paesaggi luminosi in modo tale da mettere in essere in maniera completa quell'ansia, o meglio il "desiderio di ricerca" che può con facilità essere colto nei segni vellutati disegnati tramite le masse tondeggianti, che affermano in ogni caso un dato attivo e vitale. Cristina Cravanzola pur giovane, lo ripetiamo,possiede entusiasmo: lavora con grande serietà e nonostante abbia alle spalle una serie di consensi critici e di lodi pure da parte di colleghi già affermati, "non si monta la testa" come si suol dire", continuando un iter creativo in cui la scultura è compiuta testimonianza del suo essere artista. È dunque un fare dove la materia e al forma coesistono, tratti concreti e positivamente partecipanti ad una scelta di vita già chiara in una "Terra versiliana" dolcissima e cruda al contempo col mondo scultoreo che pur avendo scritto tanto, rinnova ogni giorno l'eterno messaggio dell' Arte...
Marina di Pietrasanta,25 ottobre 2004
Lodovico Gierut
Critico di Arte

Biografia

Cristiana Cravanzola, nata ad Alba nel 1970, nel 1988 consegue il diploma presso il Liceo Artistico "Ego Bianchi" di Cuneo, e quindi nel 1992 il diploma di scultura all'Accademia di Belle Arti di Carrara. Partecipa a diversi simposi di scultura, tra i quali nel 1991 a Quartu S:Elena (CA) sulla trachite rosa, nel 1992 ad Ingolstad (Germania) sul marmo, nel 1994 ad Eperne (Francia), nel 1997 a Pila (AO) sul ghiaccio e nel 1999 ad Os in Norvegia. Numerose pure le sue presenze a mostre collettive: Eco d'arte moderna, Certaldo (FI) - 1989 e Villafranca di Lunigiana (MS) - 1990; Palazzetto mostre e congressi, Alba (CN) - 1991; rassegna espositiva dei corsi accademici a Moneglia (GE) - 1991; Rencontre artistique des sculpteurs des trois provinces, Premio Saccarello, Ville de Tende - 1993; galleria contemporanea, Comune di Pescia - 1993; Primo concorso di scultura "Senatore Osvaldo Cagnasso", Alba - 1994; La creatività al femminile, Sala d'arte Bertoni, Saluzzo (CN) - 1997; Cantine Bosca (AT) - 1998; I (1999), II (2000), III (2001), IV (2002), V (2003) e VI (2004) edizione Torano di notte (MS) - 1999; Scultura gioiello, Zurich Bank, Chiasso e Lugano - 1999; Giorni d'arte, Statuaria Marmi -Fiera Marmi e Macchine, Carrara (MS) - 2001; collettiva degli artisti associati Asart, Pietrasanta - 2003 e 2004. Ha esposto anche in mostre personali, presso l'Enoteca Regionale di Castello di Mango d'Alba (1996), quella del Castello di Barolo (1997), l'Enoteca Pubblica della Lunigiana e Liguria (1998), il Palazzo del Municipio di Castelnuovo di Magra (1998), nell'atelier "Elisabetta Garinei" a Forte dei Marmi (2001), La Scultura gioiello presso il laboratorio orafo di Marco Balderi a Pietrasanta (2003). Le sue opere sono presenti in collezioni private in Italia e all'estero.

 

Yemisi Wilson, di madre svedese e padre nigeriano, è nata a Londra e cresciuta a Stoccolma. Nel 1990 segue il corso di illustrazione e grafica TVB a Stoccolma e poi passa a Firenze per imparare le tecniche dell'incisione presso la Scuola di Grafica "Il Bisonte". Nel 1993 si diploma alla Scuola Libera del Nudo presso l'Accademia delle Belle Arti di Firenze. Nel 1997-1998 aderisce al progetto Erasmus presso la Facultad de Los Artes Libres a Granada in Spagna. Nel 2000 completa gli studi dell'Accademia di Belle Arti di Firenze. Tra le sue esposizioni più importanti si segnalano: Café Cabiria, Firenze (1997, personale); La Cripta, Chiesa di San Lorenzo, Firenze (1997, collettiva); Galerie Sarghini, Maison Culturelle, Tetoan, Marocco (1998, collettiva); Manolo Chinchilla, Caffeteria Expociziones de Arte, Granada, Spagna (1998, personale); Konst & Designgalleriet, Stoccolma (1998, personale); SAP, Piazza del Carmine, Firenze (1999); Castello Pasquini, Castiglioncello, Livorno (2000); Galleri Svarta Soffan, Stoccolma (2000); Volvo Showroom Kungsträdgården, Stoccolma (2001, personale); Casa della Polizia, Stoccolma (2002); Torano Notte e Giorno, Carrara (2002); H&Art, 100 Artisti in Ospedale, Pietrasanta (2003).