Museo dei Bozzetti "Pierluigi Gherardi" - Città di Pietrasanta

 
 
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Incantesimi e presagi

Marco Cornini


Opere di scultura in collaborazione con Galleria Della Pina

inaugurazione: 6 luglio 2003 - h 19.00

esposizione: dal 6 al 27 luglio 2003

luogo: Sala delle Grasce - Chiostro di S. Agostino - Pietrasanta

orario: 17.00-20/21.00-24.00

ingresso libero


Comunicato stampa

(versione in pdf)

 

Contatto Stampa: Alessia Lupoli
Ufficio Stampa
Gabinetto del Sindaco
Comune di Pietrasanta
tel. 0584/795226; fax 0584/795269
"Alessia Lupoli"

 

Mostra: Incantesimi & Presagi
Artista: Marco Cornini
Date esposizione: 6 luglio - 27 luglio 2003
Inaugurazione: 6 luglio 2003, ore 19,00
Luogo: Sala delle Grasce, Via S. Agostino, 1 - Pietrasanta
www.museodeibozzetti.com
Orario apertura: 17,00 - 20,00 / 21,00 - 24,00

 

Dopo il successo della partecipazione del "Mito contemporaneo" alla Basilica Palladiana di Vicenza e di "Italian Factory" alla 50^ Biennale di Venezia, l'Assessore alla Cultura, Massimiliano Simoni, e il Comune di Pietrasanta sono lieti di presentare Incantesimi e Presagi, mostra personale di sculture di Marco Cornini. La mostra organizzata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Pietrasanta in collaborazione con la Galleria Della Pina Arte Contemporanea si terrà nell'intima atmosfera della Sala delle Grasce del Centro Culturale "Luigi Russo" di Pietrasanta dal 6 al 27 luglio 2003 e s'inaugurerà con la partecipazione dell'artista, domenica, 6 luglio 2003 alle ore 19,00.


L'esposizione è accompagnata da catalogo a cura di Alessandro Riva di cui riportiamo di seguito qualche brano:
"[...] Quelle che Marco Cornini mette in scena, con la liricità asciutta e ruvida di un poeta della materia che non voglia né possa raccontare più di quel che il suo occhio ha individuato come il fulcro vitale e simbolico della sua particolare visione del mondo -- senza alcun orpello o abbellimento o concessione alla realtà visibile -- sono tante, piccole, infinite microstorie quotidiane, simboliche tranches poetiques del nostro universo sentimentale più intimo e privato, dove i personaggi ritratti assumono le vesti di antiche quanto inconsapevoli maschere teatrali, ora tragiche ora malinconiche ora sottilmente e involontariamente comiche, a seconda delle situazioni in cui si trovano a recitare la loro normalissima, in fondo banale e quotidiana commedia umana, quasi stilizzati fantasmi del nostro inconscio più profondo, che con pochi gesti, un'espressione, uno sguardo laterale o un solo cenno della mano, a cui di rimando corrispondono altrettanti gesti, sguardi e cenni di risposta, riassumono simbolicamente le nostre incertezze e i nostri dubbi di fronte al mistero dell'esistere, del sesso, dell'amore e dei mille intrecci, grovigli e contraddizioni di quelle che vengono comunemente chiamate relazioni interpersonali. [...]
[...] E' come se Cornini avesse adottato, per qualche misteriosa alchimia della materia, la capacità di fermare per un momento, un momento solo, il tempo veloce della quotidianità per congelarlo nell'istante dell'eterno, grazie al più semplice e insieme il più irraggiungibile dei gesti -- quello del modellato di un impasto di terra grezza (atto creativo e fondante per eccellenza) -- che in un solo,

semplice movimento della mano racchiude il senso stesso della vita. Quello messo in scena da Cornini coi suoi personaggi è il grido dostoievskiano, drammatico e sublime, de Le notti bianche: ‘Dio mio! Un attimo di vera beatitudine! E' forse poco per riempire tutta la vita di un uomo?' [...]
[...] Le sculture di Cornini ci parlano di uomini e di donne d'oggi, di ragazze e di ragazzi qualsiasi, senza storia, pescati in qualche anonima periferia cittadina per diventare, per un solo istante, i simboli di un'umanità incerta e frastornata, che con pochi gesti fermati sul nascere ci parlano di loro e di noi stessi, della loro intimità e della difficoltà di relazionarsi col mondo, quasi fossero tutti -- e tutti, in fondo, lo fossimo con loro -- sotto il potere di uno strano incantesimo, dal quale non riescono, e non riusciamo in fondo, a liberarci."

PRINCIPALI MOSTRE PERSONALI
2003
- Nuova Artesegno, Udine, a cura di Maurizio Sciaccaluga
- Sala delle Grasce, Pietrasanta, a cura di Alessandro Riva
2002
- Della Pina Arte Contemporanea, Massa, a cura di Maurizio Sciaccaluga
1998
Galleria Marieschi, Monza (Milano), a cura di Franco Fanelli
1997
- Chiostro Minore del Complesso Monumentale San Domenico, Museo della Carta e della Filigrana, Fabriano (Ancona), a cura di Mario De Micheli
- Serrone di Villa Reale, Musei Civici, Monza (Milano), a cura di Mario De Micheli
1995
- Spazio Ergy, Milano
1993
Galleria Ada Zunino, Milano, a cura di Mario De Micheli
1992
- Galleria Il Triangolo, Cremona, a cura di Rossana Bossaglia
- Libreria Il Tarlo, Cremona (disegni)
1990
Sale Espositive Comunali, Comune di Venezia-Mestre, a cura di Mario De Micheli
1989
- Terrazza Cortina, Comune di Cortina d'Ampezzo
- Galleria Ada Zunino, Milano, a cura di Mario De Micheli
- Galleria San Francesco, Forlì
1988
- Galleria Spada Arte, Varese

PRINCIPALI MOSTRE COLLETTIVE DEGLI ULTIMI ANNI
2003
- Italian Factory. La Nuova scena artistica italiana, Istituto di Santa Maria della Pietà, Extra 50 Biennale di Venezia, a cura di Alessandro Riva
- Italian Factory. La Nuova scena artistica italiana, mostra ufficiale del Ministero per il semestre della Presidenza Italiana dell'Unione Europea, Parlamento Europeo, Strasburgo, Francia, a cura di Alessandro Riva)
- Mito contemporaneo, Basilica Palladiana, Vicenza, a cura di Beatrice Buscaroli Fabbri e Maurizio Sciaccaluga
- Young Art, Porro & C. Cartiere Vannucci, Milano
- Tetralogia della natura: acqua, Galleria Marieschi, Milano, a cura di Flavio Arensi
- Fiera di Vicenza, Vicenza (Della Pina Arte Contemporanea)

- MI-ART Fiera di Milano, Milano (Della Pina Arte Contemporanea)
- MI-ART Fiera di Milano, Milano (Nuova Artesegno)
- Arte Fiera 2003, Bologna (Galleria Marieschi)
- Arte Fiera 2003, Bologna (Il polittico)

2002
- Nuova Scultura Italiana, Galleria Il Polittico, Roma, a cura di Alessandro Riva
- Sculturama, Galleria Annovi, Sassuolo (Modena), a cura di Maurizio Sciaccaluga
- Nature Morte, Galleria del Tasso, Bergamo, a cura di Alessandro Riva
- Europe art languages, Villach (Austria)
- A tutto tondo, Museo della Permanente, Milano
- Museum Fiera di Parma, Parma (Della Pina Arte Contemporanea)
- MI-ART Fiera di Milano, Milano (Della Pina Arte Contemporanea)
- Dettato d'arte, Villa Borromeo, Solaro
- Cornini Giovagnoli Lombardo Vescovi Zampetti, Della Pina Arte Contemporanea, Pietrasanta

 

Presentazione

Marco Cornini

Come già altri episodi di fortunata collaborazione con alcune gallerie d'arte di Pietrasanta, l'Assessorato alla Cultura di Pietrasanta è lieto di presentare la mostra di Marco Cornini Incantesimi e Presagi organizzata e curata dalla Galleria Della Pina Arte Contemporanea.

Traducendo ‘in realtà' l'immaginario collettivo di molti, Marco Cornini presenta splendide figure femminili colte nella loro intimità di gesti e di pensiero, quasi che anche corpi divini di terracotta avessero un'anima. Sono donne sospese, in attesa, fermate talvolta in pose anche languide, ma sempre dall'aspetto malinconico, quasi rassegnato. Che forse la bellezza non basti?

La fragilità e precarietà del materiale non sembrano però compromettere la solidità delle figure né la loro ‘elasticità' di movimenti, che le rendono dinoccolate e quanto mai reali. Un augurio di sicuro successo a questo bravo artista ed un ringraziamento particolare a Maria Vittoria Della Pina per aver reso possibile questa mostra.

Pietrasanta, luglio 2003

L'Assessore alla Cultura
Massimiliano Simoni

 

Critica

Incantesimi e presagi

Quelle che Marco Cornini mette in scena, con la liricità asciutta e ruvida di un poeta della materia che non voglia né possa raccontare più di quel che il suo occhio ha individuato come il fulcro vitale e simbolico della sua particolare visione del mondo - senza alcun orpello o abbellimento o concessione alla realtà visibile -, sono tante, piccole, infinite microstorie quotidiane, simboliche tranches poetiques del nostro universo sentimentale più intimo e privato, dove i personaggi ritratti assumono le vesti di antiche quanto inconsapevoli maschere teatrali, ora tragiche ora malinconiche ora sottilmente e involontariamente comiche, a seconda delle situazioni in cui si trovano a recitare la loro normalissima, in fondo banale e quotidiana commedia umana, quasi stilizzati fantasmi del nostro inconscio più profondo, che con pochi gesti, un'espressione, uno sguardo laterale o un solo cenno della mano, a cui di rimando corrispondono altrettanti gesti, sguardi e cenni di risposta, riassumono simbolicamente le nostre incertezze e i nostri dubbi di fronte al mistero dell'esistere, del sesso, dell'amore e dei mille intrecci, grovigli e contraddizioni di quelle che vengono comunemente chiamate relazioni interpersonali. Le sue figure, infatti, sempre sospese in una sorta di simbolica immobilità novecentesca, sono spesso chiuse in misteriose stanze-scatole, piccoli set teatrali di un'esistenza condensata in pochissimi e calibratissimi elementi, asciugate da tutto ciò che può distrarre o allontanare dal fulcro del racconto di ciò che, come in un sogno o in un presagio di qualche antica Pizia o Cassandra miracolosamente sopravvissute ai disastri e ai naufragi ideologici e stilistici novecenteschi, deve o sta per accadere: odi, amori, gelosie, improvvise esplosioni di sentimenti contrastanti sono compressi e congelati nella magia della materia grezza e incolore, come i gesti degli antichi abitanti di Pompei o di Ercolano, fermati per sempre nel bel mezzo delle loro azioni - o dei loro pensieri - di ogni giorno. E' come se Cornini avesse adottato, per qualche misteriosa alchimia della materia, la capacità di fermare per un momento, un momento solo, il tempo veloce della quotidianità per congelarlo nell'istante dell'eterno, grazie al più semplice e insieme il più irraggiungibile dei gesti - quello del modellato di un impasto di terra grezza (atto creativo e fondante per eccellenza) che in un solo, semplice movimento della mano racchiude il senso stesso della vita. Quello messo in scena da Cornini coi suoi personaggi è il grido dostoevkiano, drammatico e sublime, de Le notti bianche: "Dio mio! Un attimo di vera beatitudine! E' forse poco per riempire tutta la vita di un uomo?". Ma è anche l'urlo disperato e senza voce di un brutto sogno mattutino, quando noi stessi ci troviamo - noi in carne ed ossa, eppure così diversi, asciugati dalla nostra esistenza terrena e mortale - nell'immobile teatralità dei nostri banali gesti quotidiani, senza saperci più relazionare con essi, a muover passi e lanciare sguardi di cui non conosciamo più né la grammatica né il senso. Le sculture di Cornini ci parlano di uomini e di donne d'oggi, di ragazze e di ragazzi qualsiasi, senza storia, pescati in qualche anonima periferia cittadina per diventare, per un solo istante, i simboli di un'umanità incerta e frastornata, che con pochi gesti fermati sul nascere ci parlano di loro e di noi stessi, della loro intimità e della difficoltà di relazionarsi col mondo, quasi fossero tutti - e tutti, in fondo, lo fossimo con loro - sotto il potere di uno strano incantesimo, dal quale non riescono, e non riusciamo in fondo, a liberarci.
Alessandro Riva

Biografia

Principali mostre personali: 2003 Nuova Artesegno, Udine, a cura di Maurizio Sciaccaluga Sala delle Grasce, Pietrasanta, a cura di Alessandro Riva 2002 Della Pina Arte Contemporanea, Massa, a cura di Maurizio Sciaccaluga 1998 Galleria Marieschi, Monza (Milano), a cura di Franco Fanelli 1997 Chiostro Minore del Complesso Monumentale San Domenico, Museo della Carta e della Filigrana, Fabriano (Ancona), a cura di Mario De Micheli Serrone di Villa Reale, Musei Civici, Monza (Milano), a cura di Mario De Micheli 1995 Spazio Ergy, Milano 1993 Galleria Ada Zunino, Milano, a cura di Mario De Micheli 1992 Galleria Il Triangolo, Cremona, a cura di Rossana Bossaglia Libreria Il Tarlo, Cremona (disegni) 1990 Sale Espositive Comunali, Comune di Venezia-Mestre, a cura di Mario De Micheli 1989 Terrazza Cortina, Comune di Cortina d'Ampezzo Galleria Ada Zunino, Milano, a cura di Mario De Micheli Galleria San Francesco, Forlì 1988 Galleria Spada Arte, Varese.


Principali mostre collettive degli ultimi anni: 2003 Italian Factory. La Nuova scena artistica italiana, Istituto di Santa Maria della Pietà, Extra 50 Biennale di Venezia, a cura di Alessandro Riva Italian Factory. La Nuova scena artistica italiana, mostra ufficiale del Ministero per il semestre della Presidenza Italiana dell'Unione Europea, Parlamento Europeo, Strasburgo, Francia, a cura di Alessandro Riva) Mito contemporaneo, Basilica Palladiana, Vicenza, a cura di Beatrice Buscaroli Fabbri e Maurizio Sciaccaluga Young Art, Porro & C. Cartiere Vannucci, Milano Tetralogia della natura: acqua, Galleria Marieschi, Milano, a cura di Flavio Arensi Fiera di Vicenza, Vicenza (Della Pina Arte Contemporanea) MI-ART Fiera di Milano, Milano (Della Pina Arte Contemporanea) MI-ART Fiera di Milano, Milano (Nuova Artesegno) Arte Fiera 2003, Bologna (Galleria Marieschi) Arte Fiera 2003, Bologna (Il polittico) 2002 Nuova Scultura Italiana, Galleria Il Polittico, Roma, a cura di Alessandro Riva Sculturama, Galleria Annovi, Sassuolo (Modena), a cura di Maurizio Sciaccaluga Nature Morte, Galleria del Tasso, Bergamo, a cura di Alessandro Riva Europe art languages, Villach (Austria) A tutto tondo, Museo della Permanente, Milano Museum Fiera di Parma, Parma (Della Pina Arte Contemporanea) MI-ART Fiera di Milano, Milano (Della Pina Arte Contemporanea) Dettato d'arte, Villa Borromeo, Solaro Cornini Giovagnoli Lombardo Vescovi Zampetti, Della Pina Arte Contemporanea, Pietrasanta