Museo dei Bozzetti "Pierluigi Gherardi" - Città di Pietrasanta

 
 
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In Sintonia con la Materia

Giorgio Antognazzi


Opere di scultura

inaugurazione: 31 maggio 2003 - h 18.00

esposizione: dal 31 maggio al 29 giugno 2003

luogo: Sala delle Grasce - Chiostro di S. Agostino - Pietrasanta

orario: 17.30-20.00/21.00-23.30

ingresso libero


Comunicato stampa

 (versione in pdf)

 

Contatto Stampa: Alessia Lupoli
Ufficio Stampa
Gabinetto del Sindaco
Comune di Pietrasanta
tel. 0584/795226; fax 0584/795269
"Alessia Lupoli"

 

Mostra: In Sintonia con la Materia
Artista: Giorgio Antognazzi
Date esposizione: 31 maggio - 29 giugno 2003
Inaugurazione: 31 maggio 2003, ore 18,00
Luogo: Sala delle Grasce, Via S. Agostino, 1 - Pietrasanta
www.museodeibozzetti.com
Orario apertura: 17,30 - 20,00 / 21,30 - 23,30

 

L'Assessore alla Cultura, Massimiliano Simoni, e il Comune di Pietrasanta sono lieti di presentare In Sintonia con la Materia, mostra personale di sculture dell'artista pietrasantese Giorgio Antognazzi. La mostra, che si terrà nell'intima atmosfera della Sala delle Grasce del Centro Culturale "Luigi Russo" di Pietrasanta dal 31 maggio al 29 giugno 2003, s'inaugurerà con la partecipazione dell'artista, sabato, 31 maggio 2003 alle ore 18,00.

 

Giorgio Antognazzi nasce a Pietrasanta nel 1940. Già docente con esperienza trentennale presso l'Accademia di Belle Arti di Carrara, ha tenuto mostre personali ("Arlecchino", Lido di Camaiore; "La Badia", Camaiore; Municipio, Massa) e collettive (Villa La Versiliana, Marina di Pietrasanta; Villa della Rinchiostra, Massa; Mostra d'Arte Sacra Contemporanea, Diocesi di Pistoia; IdeArte, Tenuta Presidenziale di S. Rossore, Pisa). Le sue opere si trovano in numerose collezioni private sia in Italia che all'estero.
Così si esprime Massimiliano Simoni: "Con la mostra del Maestro Giorgio Antognazzi, la raccolta Sala delle Grasce del Centro Culturale "Luigi Russo" si anima di un piccolo borgo di persone occupate nelle loro usuali faccende. I ‘quadri-bassorilievo' di terracotta in cornice ci propongono spaccati di calda quotidianità, sia nelle indovinate nature morte, che in anonimi personaggi colti in attimi che durano un'eternità. I suoi quadri quindi si animano in sculture tridimensionali che iniziano così, uscendo dalla cornice, a prendere corpo in frammenti di vita, in istanti abitudinari di ogni giorno, soffermandosi talvolta a meditare talaltra a godersi i piaceri della vita stessa. E se le terrecotte trasudano umanità, i marmi dalle linee sicure ed essenziali, finemente drappeggiati, ci mostrano figure, dettagli ed oggetti che emergono delicatamente dal marmo - a metà tra la scultura e l'altorilievo - con cui hanno trovato un perfetto connubio. La maestria di Giorgio Antognazzi, artista pietrasantese, sta giustappunto nel saper sfruttare la fine conoscenza della materia, derivatagli anche da un'esperienza trentennale di insegnante all'Accademia di Belle Arti di Carrara. La fine tecnica e l'abile mano si combinano con la fantasia, creatività e soprattutto ironia dell'artista, che riesce così con estro ad esprimerle nelle sue opere."

E così Fabrizio Mismas: "[...] La conoscenza della materia: chi non la possiede intimamente finisce per piegare univocamente ogni materia alla propria maniera e compie un atto prevaricante. L'Antognazzi che manipola la terracotta è tutt'altra cosa da quello che scolpisce il marmo o che trasforma il gesso in bronzo. Questo è il segno di chi della materia sa leggere le vocazioni, esaltare il verso, percepire i suggerimenti e non stravolgere l'essenza. I rilievi di terracotta sono appena toccati, la pennellata non deperisce nell'insistito, si allunga e costruisce su aggetti bassi sino all'impercettibile. Non basta: questi rilievi si devono definire pittorici non solo per la qualità della modellazione e per la concezione dello spazio nell'integrazione figura-sfondo ma, anche, per la tematica e per l'intervento finale sulla superficie sempre più lontano dalla patina e sempre più vicino alla pittura. Questa è l'originalità che distingue la terracotta di Antognazzi. Il tema della natura morta, secolare prerogativa della pittura, entra nell'indice degli argomenti della scultura portandosi a corredo anche le peculiarità stilistiche. S'instaura un complesso rapporto dove una disciplina si traveste con i panni dell'altra per fondersi in una nuova identità. L'interazione scultura-pittura diviene adesso intima e in equilibrio sicuro: la cornice può diventare scultura, il colore definire i rapporti plastici - vedi Natura morta con aglio - e il gioco delle parti confluire nel gioco degli specchi: nella Natura morta con quadri la scultura diventa quadro che contiene un quadro che rimanda al quadro del primo piano e a quello in esso contenuto.
Nel marmo il clima cambia: la materia chiama la sintesi ed è appagata. L'assetto plastico si veste di severità e l'Ippopotamo diventa un pretesto per dominare la massa, il morbido susseguire dei volumi. La figura, liberata con una larga e netta scalpellata, emerge tornita e linda [...]."

 

Luigi Bernardi: "[...] C'è nelle sculture di Antognazzi un'attenzione costante alla vita (e talora un'affettuosa ironia [...]), ma il presupposto di base rimane pur sempre quello [...] di una grande creatività tecnica che si sposa contenutisticamente con un'umanità elementare identificata con l'umanità stessa."


 

Presentazione


Con la mostra del Maestro Giorgio Antognazzi, la raccolta Sala delle Grasce del Centro Culturale "Luigi Russo" si anima di un piccolo borgo di persone occupate nelle loro usuali faccende. I ‘quadri-bassorilievo' di terracotta in cornice ci propongono spaccati di calda quotidianità, sia nelle indovinate nature morte, che in anonimi personaggi colti in attimi che durano un'eternità. I suoi quadri quindi si animano in sculture tridimensionali che iniziano così, uscendo dalla cornice, a prendere corpo in frammenti di vita, in istanti abitudinari di ogni giorno, soffermandosi talvolta a meditare talaltra a godersi i piaceri della vita stessa.

E se le terrecotte trasudano umanità, i marmi dalle linee sicure ed essenziali, finemente drappeggiati, ci mostrano figure, dettagli ed oggetti che emergono delicatamente dal marmo - a metà tra la scultura e l'altorilievo - con cui hanno trovato un perfetto connubio.

La maestria di Giorgio Antognazzi, artista pietrasantese, sta giustappunto nel saper sfruttare la fine conoscenza della materia, derivatagli anche da un'esperienza trentennale di insegnante all'Accademia di Belle Arti di Carrara. La fine tecnica e l'abile mano si combinano con la fantasia, creatività e soprattutto ironia dell'artista, che riesce così con estro ad esprimerle nelle sue opere.
Pietrasanta, maggio 2003
L'Assessore alla Cultura
Massimiliano Simoni

Critica

Biografia

Giorgio Antognazzi nasce a Pietrasanta nel 1940. Già docente con esperienza trentennale presso l'Accademia di Belle Arti di Carrara, ha tenuto mostre personali ("Arlecchino", Lido di Camaiore; "La Badia", Camaiore; Municipio, Massa) e collettive (Villa La Versiliana, Marina di Pietrasanta; Villa della Rinchiostra, Massa; Mostra d'Arte Sacra Contemporanea, Diocesi di Pistoia; IdeArte, Tenuta Presidenziale di S. Rossore, Pisa). Le sue opere si trovano in numerose collezioni private sia in Italia che all'estero.