Museo dei Bozzetti "Pierluigi Gherardi" - Città di Pietrasanta

 
 
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Viaggio di Ricerca

Marcello Scarselli


Opere di pittura

inaugurazione: 27 aprile 2002 - h 17,00

esposizione: dal 27 aprile al 19 maggio 2002

luogo: Sala del Capitolo- Chiostro di S. Agostino - Pietrasanta

orario: 15.30-19.00;  domenica e festivi 10.00-12.00/15.30-19.00; lunedi chiuso

ingresso libero


Comunicato stampa

 (versione in pdf)

 

Contatto Stampa: Alessia Lupoli
Ufficio Stampa
Gabinetto del Sindaco
Comune di Pietrasanta
tel. 0584/795219; fax 0584/795269

 

Mostra: VIAGGIO DI RICERCA
Artista: Marcello Scarselli
Inaugurazione: 27 aprile 2002 - ore 17,00
Date esposizione: 27 aprile - 19 maggio 2002
Locazione: Sala del Capitolo, Centro Culturale Luigi Russo,
Via S. Agostino, 1, Pietrasanta
Orario apertura: 15,30 - 19,00/ lunedì chiuso


L'Assessore alla Cultura, Massimiliano Simoni, ed il Comune di Pietrasanta sono onorati di presentare Viaggio di Ricerca, un'esposizione di opere di pittura dell'artista Marcello Scarselli. La mostra, che si terrà nelle Sale del Capitolo del Chiostro del Centro Culturale "Luigi Russo" di Pietrasanta dal 27 aprile al 19 maggio 2002, s'inaugurerà con la partecipazione dell'artista, sabato, 27 aprile 2002 alle ore 17,00. L'esposizione verrà corredata di catalogo a cura della casa editrice CLD.

 

Marcello Scarselli è nato a Santa Maria a Monte il 23 aprile 1953. Autodidatta, ha frequentato corsi di disegno e intaglio del Maestro Conti. Ha conseguito il diploma di Tecnico industriale. È socio attivista dell'Associazione culturale "La Torre" di Bientina. Dal 1998, ha esposto le sue opere in quattro mostre personali ed in altre dodici collettive, soprattutto in Toscana, vincendo anche diversi premi e segnalandosi per le sue pitture.


La prorompente toscanità delle opere di Marcello Scarselli potrebbe benissimo far parte del panorama pittorico italiano della prima metà del Novecento. La ‘solidità' delle forme e soprattutto dei colori così sapientemente giustapposti in composizioni dai toni prevalentemente primari possono ricordare sia un Piero della Francesca che un Ottone Rosai. Le sue figure morbide ben si adattano agli accentuati sfondi geometrici su cui si stagliano, come se si fossero ritagliate uno spazio tutto loro in questo patchwork di colore. Marcello Scarselli è pittore di messaggi accesi e diretti, che trasmette mediando l'eredità della sua terra con la grande tradizione delle avanguardie del secolo scorso.

 

Come ha sottolineato Bruno Pollacci: "[...] opere caratterizzate dalla prorompenza di un colore/forma che identifica e scandisce lo spazio determinando un iter compositivo convincente e dinamico. Altalenanti ci sono apparsi gli accenti, che ci rimandano ad atmosfere dalla sintesi geometrizzante ammettendo un ammiccante preludio all'astrattismo, ma con un aggancio sensuale ed istintivo all'esuberanza ‘fauve'. Nelle opere di Scarselli l'istinto trova un vigile e stimolante ‘avversario' nella ragione, che media con felice e benevola propensione le scalpitanti gestualità e le coraggiose ed estremizzanti sintesi formali. A volte il ricco gioco compositivo/cromatico raggiunge alte note evocative, senza mai scadere negli effluvi decorativistici, confermandoci le potenzialità intuitive, la sensibilità e l'accortezza tecnica di questo artista."

 

E Dino Carlesi invece così si pronuncia: "...Marcello Scarselli mi si presenta come un pittore che sia giunto necessariamente alle sue ‘invenzioni' attraverso una vivace partecipazione alla sensorialità delle vicende umane e anche in virtù di talune esigenze del suo esistere in modo serio e silenzioso, senza fronzoli e decoratività: il dipingere in questi casi diventa una necessità. ... Penso che il rapporto e lo spazio tra visione esterna e interna intenzionalità espressiva vadano sempre più accordandosi al fine di ricondurre la fantasia al punto creativo di partenza e la rielaborazione immaginativa alla verità degli elementi guardati ed elaborati. Sicuramente la linearità dei piani andrà sempre più rarefacendosi in nome di un apparente ‘semplicità', intesa non come semplificazione elementare ma come illuminazione armonica di piani multipli che tendono alla loro complementarietà e liricità. ... C'è un'attesa in queste tele dello Scarselli, una silenziosa aspirazione alla rievocazione di un mondo che merita di essere colto nelle sue contraddizioni e inquietudini, ma anche nelle sue sollecitazioni ad accoglierle."

Presentazione

Ideale è l'ambientazione di Sala del Capitolo nel Chiostro di Sant'Agostino di Pietrasanta per questa pregevole mostra di Marcello Scarselli. La prorompente toscanità delle sue opere, potrebbe benissimo far parte del panorama pittorico italiano della prima metà del Novecento, infatti ben si sposa con le volte rinascimentali del chiostro.

La ‘solidità' delle forme e soprattutto dei colori così sapientemente giustapposti in composizioni dai toni prevalentemente primari possono ricordare sia un Piero della Francesca che un Ottone Rosai. Le sue figure morbide ben si adattano agli accentuati sfondi geometrici su cui si stagliano, come se si fossero ritagliate uno spazio tutto loro in questo patchwork di colore.

Marcello Scarselli è pittore di messaggi accesi e diretti, che trasmette mediando l'eredità della sua terra con la grande tradizione delle avanguardie del secolo scorso.

L'Assessore alla Cultura
Massimiliano Simoni

Critica

Biografia