Museo dei Bozzetti "Pierluigi Gherardi" - Città di Pietrasanta

 
 
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Pietrasanta: Sculture & Scultori

Rassegna internazionale di scultura


opere di scultura

In Piazza del Duomo saranno esposte opere di: Rinaldo Bigi, Nado Canuti, Girolamo Ciulla, Claudio Capotondi, Daniel Couvreur, Jean-Michel Folon, Igor Mitoraj, Costantino Nivola, Beverly Pepper, Niki de Saint Phalle, Viliano Tarabella, Ivan Theimer, Kan Yasuda.

In Chiesa di S. Agostino saranno invece presenti lavori di: Helaine Blumenfeld, Paolo Borghi, Fernando Botero, Pietro Cascella, Tommaso Cascella, Sergio Cervietti, Anna Chromy, Romano Cosci, Novello Finotti, Aldo Mondino, Victor Ochoa, Luigi Ontani, Maria Papa, Stefano Pierotti, Giò Pomodoro, Cynthia Sah, Joseph Sheppard, Vito Tongiani, Antonio Trotta, Giuliano Vangi, Sophia Vari, Cordelia von den Steinen.

Nel Chiostro di S. Agostino saranno esposte opere di: Michele Benedetto, Sandro Chia, Roberta Giovannini, Andrea Grassi, Ans Hey, Ron Mehlman, Mark Quinn, Nelly Sarmiento, Alfredo Sasso, Medhat Shafik, Jens-Flemming Sørensen, Eja Siepman van den Berg, Do König Vassilakis.

Nel Parco de "La Versiliana Festival" saranno esposte opere di: Franco Adami, Mauro Berrettini, Stanley Bleifeld, Giulio Ciniglia, Nilda Comas, William Crovello, Orio Dal Porto, Jiménez Deredia, Maria Gamundi, Gigi Guadagnucci, Julio Larraz, Gina Lollobrigida, Harry Marinsky, Kurt Laurenz Metzler, Luciano Pera, Alessandro Tagliolini, Marcello Tommasi, Lori Zamasky Vaccaro.

 

inaugurazione: 12 luglio 2002 - h 18.30

esposizione: dal 13 luglio al 15 settembre 2002

luogo: Piazza Duomo e Chiesa di Sant'Agostino - Pietrasanta; Parco de La Versiliana - Marina di Pietrasanta

orario: 18.30-20.00/21.00-24.00; lunedi chiuso

ingresso libero


Comunicato stampa

 (versione in pdf)

 

Contatto Stampa: Alessia Lupoli
Ufficio Stampa
Gabinetto del Sindaco
Comune di Pietrasanta
tel. 0584/795219; fax 0584/795269
"Alessia Lupoli"

 

 

Mostra: PIETRASANTA: SCULTURE & SCULTORI
Artisti: vari: rassegna Internazionale di scultura
Inaugurazione: La Versiliana Festival: 12 luglio 2002 - ore 18,30
Chiesa di S. Agostino: 13 luglio 2002 - ore 18,30
Date esposizione: 12 luglio - 15 settembre 2002
Locazione: Piazza del Duomo, Chiesa e Chiostro di S. Agostino, Pietrasanta
La Versiliana Festival, Marina di Pietrasanta
Orario apertura: 18,00 - 20,00 / 21,00 - 24,00 / lunedì chiuso

 


Per l'estate 2002 l'Assessore alla Cultura, Massimiliano Simoni, e il Comune di Pietrasanta sono onorati di presentare Pietrasanta: Sculture & Scultori sulla Piazza del Duomo, la Chiesa e Chiostro di Sant'Agostino in Pietrasanta e nei giardini dell'area de La Versiliana Festival di Marina di Pietrasanta: una grande rassegna di scultura internazionale comprendente opere dei maggiori artisti nazionali ed internazionali legati alla città ed ai sui laboratori artigiani.

 

L'idea di Pietrasanta: Sculture & Scultori nasce infatti dalla volontà di mostrare al grande pubblico la peculiarità della Città di Pietrasanta come luogo ideale in cui scultori italiani e stranieri hanno la possibilità di avvalersi dell'abilità di maestranze specializzate che operano nei numerosi laboratori del marmo e fonderie del bronzo, in un fecondo rapporto di collaborazione tra artista e artigiano. La mostra presenterà opere di artisti di ogni parte del mondo prodotte nei laboratori e fonderie di Pietrasanta, promuovendo così anche la conoscenza dell'attività che si svolge nelle aziende artigiane locali.

 

Oltre che nella storica cornice della centrale Piazza del Duomo e del complesso monumentale della Chiesa e Chiostro di S.Agostino, luogo deputato per le grandi mostre di scultura che sono un appuntamento ormai tradizionale dell'estate versiliese, l'esposizione si estenderà quest'anno anche agli spazi del Parco de "La Versiliana" dove si svolge il famoso Festival. È un modo per avvicinare, anche materialmente, il mondo dell'arte a chi frequenta la Versilia soprattutto come luogo di villeggiatura: non solo cercare di attirare i visitatori ai normali spazi espositivi, ma anche portare le opere d'arte nel Parco, vicino alle spiagge.

La mostra sarà corredata di un catalogo completo di tutte le opere e notizie sugli artisti, i laboratori e le fonderie. Per la cura della mostra e il testo introduttivo del catalogo, il Comune di Pietrasanta si avvarrà della collaborazione del Prof. Domenico Pugliese.

 

Saranno esposte in Piazza del Duomo opere di: Rinaldo Bigi, Nado Canuti, Girolamo Ciulla, Claudio Capotondi, Daniel Couvreur, Jean-Michel Folon, Igor Mitoraj, Costantino Nivola, Beverly Pepper, Niki de Saint Phalle, Viliano Tarabella, Ivan Theimer, Kan Yasuda. In Chiesa di S. Agostino saranno invece presenti lavori di: Helaine Blumenfeld, Paolo Borghi, Fernando Botero, Pietro Cascella, Tommaso Cascella, Sergio Cervietti, Anna Chromy, Romano Cosci, Novello Finotti, Gigi Guadagnucci, Aldo Mondino, Victor Ochoa, Luigi Ontani, Maria Papa, Stefano Pierotti, Giò Pomodoro, Cynthia Sah, Joseph Sheppard, Vito Tongiani, Antonio Trotta, Giuliano Vangi, Sophia Vari, Cordelia von den Steinen. Il Chiostro di S. Agostino ospiterà le sculture di: Michele Benedetto, Sandro Chia, Roberta Giovannini, Andrea Grassi, Ans Hey, Ron Mehlman, Mark Quinn, Nelly Sarmiento, Alfredo Sasso, Medhat Shafik, Jens-Flemming Sørensen, Eja Siepman van den Berg, Do König Vassilakis. L'ameno Parco de "La Versiliana Festival" sarà arricchito dalle opere di: Franco Adami, Mauro Berrettini, Stanley Bleifeld, Giulio Ciniglia, Nilda Comas, William Crovello, Jiménez Deredia, Maria Gamundi, Julio Larraz, Gina Lollobrigida, Harry Marinsky, Kurt Laurenz Metzler, Luciano Pera, Alessandro Tagliolini, Marcello Tommasi, Lori Zamasky Vaccaro.

Presentazione

Critica

Le critique n'est qu'un homme
Qui sait dire, et qui apprend à dire
Aux autres

Sainte-Beuve


Nelle civiltà arcaiche la scultura fiorì prima della pittura. Alla base di questa evoluzione, in favore della medesima, vi era una ragione puramente tecnica; la tridimensionalità, già intrinseca nella rappresentazione scultorea. Al contrario, nella pittura, questa "terza dimensione" doveva essere creata per mezzo della prospettiva, dello scorcio, o del degradare della luce e dei colori. Tutti mezzi propri di civiltà più evolute ed artisticamente mature.
Così la scultura egizia o etrusca è superiore alla relativa pittura come, del resto, in quella greca, romanica o gotica.
Le scultoree scene affollate di Giovanni Pisano, o la sicurezza tecnica di un Maitani nella facciata del duomo di Orvieto, non trovano riscontro in nessun pittore dell'epoca.
Non intendo, in questo breve spazio, che mi è concesso, scrivere un trattato sulla scultura, ma semplicemente sottolineare come questa disciplina si sia imposta nei secoli, con materiali e supporti vari, giovandosi ora di nuove tecniche, giocando fra i vuoti e gli spazi, o giostrando, non ultimo elemento di meritevole importanza, nell'inserire in un ambiente adatto le opere eseguite.
La scultura, sia essa classica o plastica, o basata sugli effetti di luce e incidenze sui materiali vari trattati, sino a giungere al dissolvimento della forma, ha raggiunto sempre risultati di alta poesia e possente essenzialità.
Da Michelangelo, "il titano", a Rodin, da Canova a Gemito, da Donatello a Rude, da Bernini a Modigliani, il suo iter ha avuto momenti sublimi.
Questi grandi maestri favorirono l'avvento di nuovi artisti, che con l'estrema sensibilità, propria dei geni, intuirono le contraddizioni, i dubbi, le remore, le ansie che avevano caratterizzato il secolo appena passato.
Determinanti furono, a mio parere, ad estendere le ricerche sulle tematiche nuove che ovunque fermentavano Laurens e Duchamp-Villon, Archipenko, Zadkine e Brancusi che, con una serie di validi tentativi, mirarono a scomporre la forma o a ridurla ad elementi geometrici: essi hanno iniziato un nuovo corso storico, così come Boccioni, con le sue possenti figure, interpretò la carica dinamica dei futuristi, e la scultura cubista recepì il rifiuto della realtà sensibile, in ugual maniera, così come crearono gli espressionisti.
Alcuni autori, come Giacometti, Moore, Arp conservarono il rapporto con la figura umana, ma la deformarono al più esiguo ed essenziale schematismo.
Altri come Pevsner, Calder, Adams e Franchina s'impegnarono in opere decisamente astratte, per esprimere ora un ritmo, ora delle sensazioni.
Più legato alle antiche tradizioni rimase Arturo Martini, mentre Marino Marini trovò, nella essenzialità figurativa, la sua grandezza e la eterna poesia dell'arte: imperitura e sublime. Ora s'impone la geometrica, corposa arte di Fernando Botero, che malgrado l'apparente tranquillo mondo al quale fa riferimento, pone inquietanti e sconcertanti problematiche; le esili ed aggraziate figure di Giuliano Vangi, dai profili morbidamente flessi, come create dai venti capricciosi; e le opere, leggiadramente sospese fra materia e spazio, quasi misteriose di Igor Mitoraj; le sculture di Giò Pomodoro intese a finalizzare costanti e ripetute verifiche di viaggi pianificati; la notevole importanza nel quadro dell'arte contemporanea della scultura innovatrice di Andrea e Pietro Cascella; l'arte eccelsa di Sandro Chia, già alfiere della transavanguardia e poi scultore di una forza espressionistica fortemente drammatica; poi Kan Yasuda, artista di larga fama, e Aldo Mondino che esercita la scultura in un modo concettuale per un discorso rigorosamente sperimentale, e Giorgio Ontani protagonista della Body Art italiana, talora allegorico, a volte mitologico, o iconoclasta e folklorista e l'arte geniale di Antonio Trotta e tanti, tanti altri artisti che hanno partecipato, e tuttora partecipano, al rinnovamento dell'arte.
Molti di questi artisti, insieme ad altri grandi scultori saranno i protagonisti della importante rassegna d'arte organizzata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Pietrasanta, che l'ha preparata con competenza e passione. In questa occasione, senza retorica, affermo che la manifestazione è il miglior panorama che oggi la scultura moderna, può offrire al più esigente appassionato d'arte, nel mondo.
Come ho già scritto le opere di scultura, per essere osservate in maniera idonea, per poterne cogliere tutti gli aspetti artistici che l'autore ha inteso dar loro, debbono essere situate in un ambiente idoneo.

Quale migliore proscenio dei giardini della Versiliana, dove saranno collocate con razionale effetto? In questo contesto saranno esposte le opere di Franco Adami, Mauro Berettini, Stanley Bleifeld, Giulio Ciniglia, Nilda Maria Comas, William Crovello, Orio Dal Porto, Jimènez Deredia, Maria Gamundi, Gigi Guadagnucci, Julio Larraz, Gina Lollobrigida, Harry Marinski, Kurt Laurenz Metzler, Luciano Pera, Alessandro Tagliolini, Marcello Tommasi, Lori Vaccaro.

Nella piazza del Duomo, vero gioiello d'architettura, saranno posti i lavori di Rinaldo Bigi, Nado Canuti, Girolamo Ciulla, Claudio Capotondi, Daniel Couvreur, Jean-Michel Folon, Igor Mitoraj, Costantino Nivola, Beverly Pepper, Niki de Saint Phalle, Viliano Tarabella, Ivan Theimer, Kan Yasuda.

Nella trecentesca chiesa di S. Agostino dalla mirabile facciata ad archetti, opera di R. e G. Ricomanni, avranno un giusto risalto le opere di: Helaine Blumenfeld, Paolo Borghi, Fernando Botero, Pietro Cascella, Tommaso Cascella, Sergio Cervietti, Anna Chromy, Romano Cosci, Novello Finotti, Aldo Mondino, Victor Ochoa, Luigi Ontani, Maria Papa, Stefano Pierotti, Giò Pomodoro, Cynthia Sah, Joseph Sheppard, Vito Tongiani, Antonio Trotta, Giuliano Vangi, Sophia Vari, Cordelia von den Steinen.

E infine, nell'intimo chiostro di S. Agostino saranno disposte con gusto le opere di Michele Benedetto, Sandro Chia, Roberta Giovannini, Andrea Grassi, Ans Hey, Ron Mehlman, Mark Quinn, Nelly Sarmiento, Alfredo Sasso, Medhat Shafik, Jens-Flemming Sørensen, Eja Siepman van den Berg, Do König Vassilakis.
Nel collocare le opere in mostra si è cercato un'euritmia felice, calcolando una armonia nella distribuzione, affinché l'occhio attento del visitatore possa cogliere, nel miglior modo possibile, la bellezza di un'opera nell'insieme corale dell'allestimento.
Dall'alto, la vecchia, gloriosa rocca veglia su tutti questi veri gioielli d'arte che gli organizzatori sono riusciti a reperire, con abilità e sagacia.
Il mio intervento artistico sulla grande mostra, se mi è concesso, va oltre: intendo sottolineare l'ampio riconoscimento che l'Amministrazione Comunale ha inteso dare, coinvolgendo tutte quelle attività, come testimonianza, della realtà del territorio, che hanno reso famosa nel mondo Pietrasanta, attraverso un vero atto di simbiosi fra queste attività e gli artisti che, in virtù di tutta questa organizzazione, qui vengono a creare, ed oggi anche ad esporre, le loro opere.
Si mette in evidenza un lavoro corale: di "cavatori" di marmo, di lavoratori, di attrezzatissimi laboratori, per creare sculture, di vecchie e gloriose fonderie che hanno contribuito alla nascita di tanti capolavori.
Qui dimorano artisti, oggi famosi in tutto il mondo, come a suo tempo il grande Michelangelo, trovando in questi luoghi stimoli e materiali adatti per creare i loro lavori, ricevendo quell'aiuto indispensabile degli esperti artigiani che l'arte l'hanno nel cuore e forse geneticamente nel loro DNA.
Infine un grazie a tutti coloro che con grande abnegazione e competenza hanno lavorato per il buon esito di una mostra, che ne sono certo, rimarrà negli annali della storia artistica di Pietrasanta.
Domenico Pugliese

Biografia