Museo dei Bozzetti "Pierluigi Gherardi" - Città di Pietrasanta

 
 
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Passioni

Marina Serri


Opere di pittura

inaugurazione: 2 marzo 2002 - h 17.00

esposizione: dal 2 al 17 marzo 2002

luogo: Sala dei Putti - Pietrasanta 

orario: 15.30-19.00; lunedi chiuso

ingresso libero


Comunicato stampa

 (versione in pdf)

 

Contatto Stampa: Alessia Lupoli
Ufficio Stampa
Gabinetto del Sindaco
Comune di Pietrasanta
tel. 0584/795219; fax 0584/795269

 

Mostra: PASSIONI
Artista: Marina Serri
Inaugurazione: 2 marzo 2002 - ore 17,00
Date esposizione: 2 - 17 marzo 2002
Locazione: Sala dei Putti, Centro Culturale Luigi Russo, Via S. Agostino, 1
Pietrasanta
Orario apertura: 15,30 - 19,00/ lunedì chiuso


L'Assessore alla Cultura, Massimiliano Simoni, ed il Comune di Pietrasanta sono lieti di presentare Passioni, personale di dipinti dell'artista Marina Serri. La mostra, che si terrà nella Sala dei Putti del comprensorio artistico del Centro Culturale Luigi Russo di Pietrasanta dal 2 al 17 marzo 2002, verrà inaugurata per il Comune di Pietrasanta dal sindaco Massimo Mallegni e dall'assessore alla Cultura, Massimiliano Simoni con la partecipazione dell'artista, sabato, 2 marzo 2002 alle ore 17,00.

 

Marina Serri nasce nel 1958 a Carrara, al cui liceo artistico si diploma nel 1977. Per due anni frequenta il Magistero d'Arte a Firenze dove si diploma nel 1979 con una tesi sull'arte precolombiana. Nello stesso anno partecipa con disegni e batik ad una mostra itinerante che tocca Milano, Parigi e Monaco. Nel 1984 viene invitata dall'Istituto Latino Americano di Roma ad esporre disegni e batik dedicati all'America precolombiana. Dal 1984 inizia quindi un'attività espositiva molto intensa: nel 1984 alla Galleria "Canci " di Lerici (SP); nel 1985, alla Galleria "Michelangelo" di Forlì e al Castello Malaspina di Massa; nel 1986 al Centro Culturale del Messico a Parigi, dove vive per alcuni mesi, per poi trasferirsi a Roma, dove inizia ad insegnare. Nel 1990 espone a Palazzo Serra Gerace a Genova in occasione delle Celebrazioni Colombiane.
Nel 1990 si stabilisce definitivamente a Carrara e si iscrive all'Accademia di Belle Arti. Nel 1991 apre lo studio d'arte "Marina Serri", dove espone le sue opere, insegna e dipinge. Dopo un periodo in Spagna dove impara incisione sperimentale, continua ad esporre: a Perugia, a Valbonne in Costa Azzurra, all'Accademia Internazionale di Arti Figurative a Salisburgo. Nel 1994 espone anche a Francoforte e Düsseldorf; segue un corso di disegno con Jim Dine; presenta altre personali a Carrara, Sarzana, Brescia, Verona. Nel 1997, invitata dal Consolato Italiano, espone alla Fiera Internazionale di Arte e Artigianato di Manchester. L'assidua attività espositiva dell'artista procede
poi con mostre nel 1999 a Sarzana; nel 2000 a Pietrasanta, due personali a Palazzo Micheli a Carrara e al Palazzo Comunale di Pontremoli, e poi di nuovo a Pierasanta; nel 2000 ad ARTEX a Firenze; nel 2001 al Centro Arte Moderna di Pisa e alla Biennale Internazionale dell'Arte Contemporanea di Firenze.
L'artista vive e lavora nel suo studio a Marina di Carrara alternando il lavoro nel suo studio a numerosi viaggi alla ricerca di nuovi stimoli creativi.

 

Su questa nuova serie di opere della Serri, Passioni, così si esprime Maurizio Vanni: "Marina Serri, consapevole di vivere la vita quotidiana come una sorta di rappresentazione, attraverso le sue opere, si distacca dal mondo e dalle relative convenzioni accettate passivamente come verità. La sua vibrante passionalità ad ogni stimolo esteriore ricrea immagini che suggeriscono sensazioni. Ne scaturiscono icone che, pur iniziando da un'idea o da un dato visivo reale, rifiutano in modo assoluto, l'imitazione passiva. Un'arte mista di impressioni ed espressioni, di forme caratterizzate da un plasticismo essenziale e rese vive da pennellate sciolte e ampie di colore, che permettono a Marina, con una sorta di gestualità controllata, di vivere e far rivivere l'intima totalità dell'abbandono ai suoi stati d'animo. Marina Serri insegue una qualità della pittura assoluta e attraverso i suoi dipinti ci regala impressioni forti e ci invita a togliere quella maschera, che spesso caratterizza l'esistenza quotidiana di ognuno di noi."

Mentre Lodovico Gierut così si sofferma (febbraio 2002): "Non è certamente casuale che la pittrice Marina Serri abbia intitolato questa sua mostra toscana Passioni, per di più in una città qual è Pietrasanta, centro culturale di rilevanza mondiale, dove i più variati linguaggi artistici si incontrano e si confrontano, realizzando un dialogo quotidiano di crescita singola e globale.
Le opere dell'artista carrarese con alle spalle un curriculum di densa qualità, ne evidenziano, infatti, l'indubbia versatilità, posta in essere su tela e su carta e su legno utilizzando soprattutto l'acrilico e il pastello, in tematiche variate: figure, paesaggi, nature morte ... e ciascun elemento, di volta in volta è raccontato, interpretato, collocato col giusto equilibrio a dirci con chiarezza di quel momento partecipativo ove le immagini prendono corpo svelando e comunicando ciò che saggiamente è stato denominato ‘miracolo dell'arte'.
Marina Serri talvolta non è ancorata, nell'espressione creativa, al tempo specifico: ne fanno fede, se li guardiamo con attenzione, certi disegni a carboncino e a gessetto, dove ha ritratto figure delle quali è impossibile fissare la datazione, e così - quasi in linea di continuità - si presentano di seguito le altre forme, a riflettere l'immediatezza dello stato d'animo, le quali s'aprono dolcemente o in modo inquieto, per delineare la maestosità del mare di Versilia (con l'acqua simbolo di vita), gli spazi afgani, quelli di talune zone d'Africa, il Geko di Bulawajo e altri piccoli animali. Non manca, possente, la forma taurina.
Ogni ‘protagonista' è così fermato sul materiale del ‘suo' rettangolo magico ‘nel tempo e fuori del tempo', e a parte i significativi ritratti di amici e di conoscenti che ne definiscono un'esecuzione senza fronzoli e orpelli, la quale va sempre al dunque esaltandone con misura gli aspetti caratteristici, ci piace terminare questa nostra analisi sull'opera di Marina Serri, tornando a dedicarle qualche altra parola per i paesaggi.
Essi ne riflettono perentoriamente e con pienezza la ricchezza interiore, il desiderio innato di dar corpo al binomio libertà/spiritualità, e dunque le Dolomiti di notte, il Deserto, il Sinai e la Tessaglia - per citarne qualcuno a caso - altro non sono che riquadri coerenti di un mosaico in cui la luminosità del colore è rappresentazione compiuta di un linguaggio apparentemente semplice ma di gran valore.
Si tratta di una partecipazione piena e diretta a quel giornaliero iter del reale che ella sa fermare con variopinte stille di poesia, ma soprattutto tramite una interiorità artistica continuamente da lodare".

 

Presentazione

Critica

Biografia