Museo dei Bozzetti "Pierluigi Gherardi" - Città di Pietrasanta

 
 
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Opere Recenti

Luca Cantini


Opere di pittura

inaugurazione: 2 febbraio 2002- h 17.00

esposizione: dal 2 al 24 febbraio 2002

luogo: Sala delle Grasce - Chiostro di S. Agostino - Pietrasanta

orario: 15.30-19.00

ingresso libero


Comunicato stampa

 (versionein pdf)

 

Contatto Stampa: Alessia Lupoli
Ufficio Stampa
Gabinetto del Sindaco
Comune di Pietrasanta
tel. 0584/795219; fax 0584/795269

 


Mostra: OPERE RECENTI
Artista: Luca Cantini
Inaugurazione: 2 febbraio 2002 - ore 17:00
Date esposizione: 2 - 24 febbraio 2002
Locazione: Sala delle Grasce, Centro Culturale Luigi Russo, Via S. Agostino, 1,
Pietrasanta
Orario apertura: 15:30 - 19:00/ lunedì chiuso


L'Assessore alla Cultura, Massimiliano Simoni, ed il Comune di Pietrasanta sono lieti di presentare Opere Recenti, personale di dipinti dell'artista Luca Cantini. La mostra, che si terrà nella Sala delle Grasce del Centro Culturale Luigi Russo di Pietrasanta dal 2 al 24 febbraio 2002, s'inaugurerà con la partecipazione del pittore sabato, 2 febbraio 2002 alle ore 17:00.

 

Nato nel 1963, Luca Cantini inizia a dipingere fin da giovanissimo, copiando i vecchi e nuovi maestri del figurativo, riproducendo fotografie, osservando i dettagli, studiando spazi, prospettive, profondità e colore. Lavora esclusivamente con i privati, eseguendo tromp l'oeil su pareti e armadi, riproducendo falsi del Settecento, creando serie di nudi al carboncino, alcuni olii, ritratti, una serie di illustrazioni progettuali, grafiche a china, studi pubblicitari e persino fotografie di restauri eseguiti su velieri d'epoca in legno. Cantini ha dedicato poi questi ultimi due anni alla ricerca di argomenti più personali, lasciando all'immaginazione il compito di reinventare alcuni scorci di realtà e promuovendo il variopinto mondo degli animali come protagonista e simbolo di questa sua nuova direzione.

 

Su Luca Cantini, il critico Raffaello Bertoli scrive: "La pittura di Luca Cantini è nel solco magico del Surrealismo. Più del secolo dei lumi, il Novecento è stato caratterizzato da iperboli scientifiche, che all'arte e alla poesia hanno impresso ricerche tutte particolari. Fra gli innumerevoli "ismi", in cui si è sfaccettata la ricerca, il Surrealismo ha portato un'autentica rivoluzione fantastica. Nato a Parigi nel 1924 col Manifesto di Breton, ha affascinato un po' tutti i movimenti artistici e letterari, anche se i suoi miti - Freud ed il Materialismo Storico - ingenerarono processi devianti.


Ma Cantini dimostra, oggi, quanto propellente abbia ancora il Surrealismo, specialmente se infiorato di segrete magie, di sortilegi, di avventure bizzarre della fantasia. Ed ecco la giraffa farsi pianta autunnale e crescere a dismisura in un cielo da neve; ed ecco chiocciole in gara, per un futuro lentissimo; chiocciole fossili eternate in una staticità che va ben oltre la lentezza; chiocciole ovunque, esseri fortunati che hanno casa per diritto genetico; paesaggi reali e irreali, savane con zebre di pietra lavica e cavalli da scacchiere di sogno, più delle scacchiere colorate di Mondrian.
C'è un invisibile filo di Arianna che guida le creazioni di Cantini fuori dal labirinto favoloso. La sua poesia non si distilla fra storte e alambicchi, ma stilla dalle scaturgini dell'inquietudine, dell'attenzione ai fatti della vita. Il linguaggio è limpido, per buon mestiere. Dietro ad ogni tela c'è un sogno premonitore, dietro ogni simbolo c'è la speranza di dire la parola rivelatrice. ‘Lavorare stanca', scrisse Pavese nel 1936; lavorare dà gioia, disegna Cantini all'inizio di febbraio, sessantasei anni dopo."

 

 

 

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