Museo dei Bozzetti "Pierluigi Gherardi" - Città di Pietrasanta

 
 
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Le icone di Musante

Francesco Musante


Opere di pittura

inaugurazione: 03 agosto 2002 - h 19.00

esposizione: dal 03 agosto al 01 settembre 2002

luogo: Sala delle Grasce - Chiostro di S. Agostino - Pietrasanta

orario: 18.00-20.00/21.00-24.00; lunedi chiuso

ingresso libero


Comunicato stampa

(versione in pdf)

 

Contatto Stampa: Alessia Lupoli
Ufficio Stampa
Gabinetto del Sindaco
Comune di Pietrasanta
tel. 0584/795219; fax 0584/795269
"Alessia Lupoli"

 

Mostra: LE ICONE DI MUSANTE.
Artista: Francesco Musante
Inaugurazione: 3 agosto 2002 - ore 19,00
Date esposizione: 3 agosto - 1 settembre 2002
Locazione: Sala delle Grasce, Centro Culturale Luigi Russo,
Via S. Agostino, 1, Pietrasanta
Orario apertura: 18,00 - 20,00 / 21,00 - 24,00 / lunedì chiuso


L'Assessore alla Cultura, Massimiliano Simoni, e il Comune di Pietrasanta sono onorati di presentare Le Icone di Musante, mostra personale di dipinti dell'artista Francesco Musante. La mostra, che si terrà nella Sala delle Grasce del Centro Culturale "Luigi Russo" di Pietrasanta dal 3 agosto al 9 settembre 2002, s'inaugurerà con la partecipazione dell'artista, sabato, 3 agosto 2002 alle ore 19,00.

 

Francesco Musante nasce il 17 febbraio 1950 Genova, dove si diploma al Liceo Artistico e all'Accademia Albertina di Belle Arti; successivamente frequenta la facoltà di Filosofia dell'Università di Genova e i corsi di pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Carrara.
Dal 1968 prende parte ad importanti esposizioni nazionali ed estere: ha al suo attivo circa duecento mostre in spazi pubblici e gallerie private. È stato invitato più volte ad esporre al Grand Palais di Parigi in occasione della rassegna Jeune Peinture ed ha illustrato diversi libri di racconti e favole, ultimo dei quali "Pinocchio", edito dalla Libreria d'Arte Fogola di Torino. Dal 1973 vive nel Borgo Medievale di Vezzano Ligure in provincia di La Spezia.

 

Le Icone di Musante è una mostra a tutti gli effetti particolare e preziosa: le opere, vere e proprie icone trattate a sbalzo e ricoperte da un foglio d'oro zecchino, racchiudono nella loro cornice a rilievo il magico mondo di Musante. Fonte d'ispirazione per queste opere sono brevi poesie d'amore di grandi autori, edite tutte nel bel catalogo presentato da critico Luciano Caprile. Le esuberanti donnine, le sirenette e gli omini con la tuba e i baffi interpretano, con la consueta ironia e levità di Musante, versi di Paolo Neruda, Nazim Hikmet, Rabindranath Tagore, Jacques Prevert e Cesare Pavese, in una girandola di colori e rimandi giocosi, sullo sfondo del profondo ed intenso blu dei cieli stellati.

 

La giocosità favolistica di Francesco Musante ci lascia inebriati dalle scorribande notturne dei suoi personaggi volteggianti in assenza di gravità. Contemplando le sue opere, vengono subito alla nostra mente le essenze di ricordi di Chagall, dove la levità delle figure crea storie straordinarie nell'immaginario fantastico dell'artista. Uomini in tuba e leggiadre sirenette ci presentano scorci di architetture e paesaggi italiani -- o già dipinti su quadri o come sfondo delle loro imprese senza tempo e senza logica -- come sogni, senza un inizio né una fine.
Quale migliore collocazione delle opere di Musante, su questo filone della "psicopatologia del fantastico", dell'incantevole ambiente medievale a mattoni a vista della Sale delle Grasce del comprensorio del Chiostro di S.Agostino a Pietrasanta. Qui, le solide mura, potranno così contenere tutti gli esuberanti caratteri di Musante facendoli risaltare in un'accesa esplosione di colori.

 

Presentazione

Francesco Musante

La giocosità favolistica di Francesco Musante ci lascia inebriati dalle scorribande notturne dei suoi personaggi volteggianti in assenza di gravità. Contemplando le sue opere, vengono subito alla nostra mente le essenze di ricordi di Chagall, dove la levità delle figure crea storie straordinarie nell'immaginario fantastico dell'artista. Uomini in tuba e leggiadre sirenette ci presentano scorci di architetture e paesaggi italiani -- o già dipinti su quadri o come sfondo delle loro imprese senza tempo e senza logica -- come sogni, senza un inizio né una fine.

Quale migliore collocazione delle opere di Musante, su questo filone della "psicopatologia del fantastico", dell'incantevole ambiente medievale a mattoni a vista della Sale delle Grasce del comprensorio del Chiostro di S.Agostino a Pietrasanta. Qui, le solide mura, potranno così contenere tutti gli esuberanti caratteri di Musante facendoli risaltare in un'accesa esplosione di colori.
L'Assessore alla Cultura
Massimiliano Simoni

Critica

Biografia