Museo dei Bozzetti "Pierluigi Gherardi" - Città di Pietrasanta

 
 
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Segni d'acqua

Roberta Giovannini


inaugurazione: giovedi 12 agosto 1999 - h. 18.00

esposizione: dal 18 settembre al 3 ottobre 1999

luogo: Sala delle Grasce - Centro Culturale "Luigi Russo" - Pietrasanta

orario: da lunedi a domenica h. 18.00-24.00

ingresso libero

 

Roberta Giovannini è presente nella collezione del Museo dei Bozzetti


Comunicato stampa

Presentazione

L' Amministrazione Comunale di Pietrasanta ogni anno ospita negli spazi espositivi del Centro Culturale "Luigi Russo" mostre dedicate agli artisti versiliesi, a coloro cioè che hanno in prima persona contribuito a far sì che la nostra città assumesse un ruolo preminente nel mondo dell’ arte. Se da ogni parte del mondo gli artisti vengono qui a lavorare il marmo e il bronzo é grazie all'abilità e alla capacità dei nostri scultori che hanno saputo riconvertire nel tempo la loro professione, hanno saputo creare un ambiente dove é possibile confrontarsi, sperimentare tecniche nuove, offrire mano d'opera altamente specializzata in un clima di calorosa amicizia.

L'amica Roberta é una fra questi artisti e a lei va anche il merito di essere riuscita a creare una sua espressione d'arte attraverso la scultura, in un ambiente che non é sempre stato favorevole alla donna.

E' proprio grazie al contributo di artisti come Roberta Giovannini che Pietrasanta sta vivendo una delle sue stagione migliori.

 

L’Assessore alla Cultura

Renata Pucci

Critica

Segni d’acqua

 

Roberta osserva immobile, sasso levigato dall'acqua, lo svolgersi degli eventi, imperturbabile di fronte alloro ciclico ripetersi come al panta rei. Ospita una rana altrettanto ferma e calma. Ritraendo se stessa elemento fra gli elementi della natura sembra voler dichiarare la sua estraneità a ciò che si pone a raccontare. Gli esseri umani di cui ci parla, siano essi sorpresi in un gesto naturale e quotidiano come quello di abbassare l'ombrello per vedere se ancora piove, siano personaggi letterari il cui gesto diviene simbolo di una intera vicenda, siano essi stessi trasformati in allegorie della frenesia assillante dell' odierno vivere, sono da lei colti con affettuoso distacco e la necessaria ironia che lo consente.

Ogni scultura è un evento narrato e una considerazione, una sorta di tema svolto con il linguaggio delle immagini dove trama e opinione si intersecano e a chi guarda non resta che annuire. Che dire infatti di fronte ad un tavolo intorno al quale un gruppetto di persone corrono (si rincorrono?) senza che si sappia dove e perché? O al cospetto di una cascata di esseri umani che cade in un pozzo senza fondo? Possiamo esentarci dal riconoscerci in essi? Possiamo dare un senso a tanto affanno? No. Al massimo possiamo sperare di essere il signore con l'ombrello o, meglio ancora, la fanciulla che sorge dal lago dorato. Accanto a loro Roberta rappresenta anche personaggi letterari e i loro autori che hanno dato un interpretazione a tutto questo, come dire, una spiegazione può esserci, qualora soddisfi. Ma l'invito è chiaro, farsi elemento fra gli elementi, sasso nell'acqua, dialogare con quella rana che, simbolo del male in occidente, ha invece per gli orientali gli attributi della saggezza.

L'uomo occidentale, all'alba del suo pensiero filosofico, individuava con Talete l' arché di tutte le cose nell' acqua. Eraclito indicava nello scorrere del fiume il panta rei, per Siddharta è il fiume l'approdo del viaggio verso la conoscenza ("mai un acqua gli era tanto piaciuta come questa, mai aveva sentito così belli la voce e il significato dell'acqua che passa ... "). *

Tutte le culture della terra narrano di un passato remoto travolto da un diluvio dopo il quale - fossero il Tigri e l' Eufrate, fosse il Nilo, il Mediterraneo o il Titicaca - la storia ricomincia dall' acqua.

Fiumi sacri scorrono nei miti, nelle leggende, nelle religioni, acque dell'oblio o della purificazione, tracciano confini fra un al di qua e un al di là altrettanto - mi si consenta - ignoti.

Il grande oceano deponeva ininterrottamente sulle coste del Portogallo oggetti strani, provenienti da terre e forse anche epoche lontane, finché costrinse gli uomini a domandarsi da dove, e di nuovo l'acqua divenne il tramite per una nuova era della storia che condusse alla scoperta di tutti i luoghi della terra.

L'acqua assume tutti gli aspetti fisici: liquida, solida, gassosa; cosa porta con sé l'acqua che compone per gran parte il corpo degli esseri viventi? E quella che beviamo quali terre e quali cieli ha attraversato prima di entrare in noi?

Soggetto consueto della pittura, elemento stesso del quadro sciolta fra i colori, l'acqua è invece soggetto assai ostico per la scultura, raramente affrontato. Roberta Giovannini si è lanciata una sfida non indifferente: si può fare l'acqua con la terra? Sembra di sì, ecco infatti la terracotta mare che avvolge una nuotatrice, pioggia che bagna un passante, acqua che scaturisce da un libro, rimbalza e schizza in ogni dove.

Evocandolo, descrivendolo, materializzandolo nei segni, la artista si appropria di questo elemento che giudica essenziale nella vicenda degli esseri viventi, che la attira per la purezza geometrica dei cerchi che l'acqua forma ogni qual volta la si tocca, che considera, come Siddharta, il luogo della conoscenza, non a caso si è autori tratta immersa.

Roberta Giovannini ci conduce con l' acqua delle sue terrecotte e dei suoi bronzi in una sorta di iperrealismo magico. Il nostro occidente è saturo di significati e sollecitazioni, trasformazioni ed evoluzioni, il nostro tempo è tutto compresso nella nostra mania di conservare ma anche nella nostra capacità di assorbire, accogliere, trasfigurare, nella nuova ricerca di un senso - salvo snaturare tutto. Le sue opere traducono questa esuberanza vissuta nella consapevolezza dell' eterno ritorno che alcuni forse temono come una nemesi, altri attendono come una catarsi.

"In quel fiume Siddharta s'era voluto annegare, in quel fiume oggi s'era annegato il vecchio, stanco, disperato Siddharta. Ma il nuovo Siddharta sentiva un amore profondo per quest'acqua fleunte, e decise tra sé di non abbandonarla ...

 

                                                                                                                         Antonella Serafini

Biografia