Museo dei Bozzetti "Pierluigi Gherardi" - Città di Pietrasanta

 
 
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Informalità lirica

Pier Paolo Bonaldi


inaugurazione: giovedi 4 novembre 1999 - h. 18.30

esposizione: dal 4 al 14 novembre 1999

luogo: Sala delle Grasce - Centro Culturale "Luigi Russo" - Pietrasanta

orario: da lunedi a domenica h. 15.00-19.30

ingresso libero


Comunicato stampa

Presentazione

Critica

Bonaldi vive e lavora prevalentemente a Viareggio. È per formazione, un autentico pittore versiliese. Da poco si è trasferito a Mentana dove la sua pittura ha trovato un nuovo impulso, come lo dimostrano gli ultimi dipinti dove il colore assume una simbologia compiuta.

 

I suoi lavori sono in costante bilico fra "essere” e "divenire”

 

L'essere, cioè ,l'informalità lirica , che attraverso un atto creativo "diventa” espressione, linguaggio ... L'atto creativo è sempre un "prodotto umano”, il simbolo ragionato di una scelta di contenuti e di colori effettuata nell'ambito della comune realtà. Che questa scelta avvenga in città o in paese (quando l'artista conosce bene la gamma dei linguaggi e le loro forme e il loro uso) ciò non tocca il nucleo e la verità di ciò che è stato espresso, Naturalmente non sempre questo accade, ma quando l'artista vive autenticamente "come in Bonaldi” il rapporto tra l'urgenza della rappresentazione e la maestria nell'uso dei simboli, allora il nesso si concretizza in una valida simbolizzazione artistica. Il segreto sta nel saper tendere alla verità. Bonaldi distende sulla tela o masonite, a seconda delle necessità, il magistero di una tecnica che se adeguata all'ispirazione sottile della sua sensibilità, all'urgenza dei problemi esistenziali che lo assillano senza mai trovare una quiete definitiva, ma rimanendo sempre in tensione verso obiettivi provvisori, sempre imperfetti ma sempre assoluti, scontento quanto basta per "ricercare", ancora i valori pittorici sognati, oggi, domani, con una sintassi che in molti anni non ha mai perduto in eleganza, in profondità, in bellezza.

 

                                                                                                                               Patrizia Senatore

 

 

Pier Paolo Bonaldi,. ha presentato nel mese di marzo le sue ultimissime esecuzioni pittoriche alla  Galleria Borghese di Mentana (Roma). Pochissimi si sono interessati alla pittura di Bonaldi, essendo per sua scelta un •. isolato .. ma la sua opera, credo, sia una delle più interessanti della versilia attuale. La sua pittura la seguo ormai sin dai primissimi anni ottanta; mi appare sempre più espressiva. È già una pittura matura. Molte volte vado al suo studio, l'ingresso è per il cortile, lo spazio dove lavora è piccolo, le pareti sono ricoperte di tele e tavole di diverse dimensioni, molte sono completate, altre ancora da finire, alcune sono accatastate.

 

È in questo ambiente, articolato in ovvio disordine, che ascoltando Bonaldi parlare dei suoi dipinti, ho scritto queste riflessioni, dipinge soprattutto paesaggi; alcuni tormentati, altri fantastici; con calma riflessiva compie le sue scelte guardando a certi eventi della pittura informale e materica in cui riconosce la sua vocazione. Scarta tutto quello che è moda ripetitiva in cui è coinvolta molta arte figurativa oggi. È una pittura che può suggestionarci, apparentemente come astratta, in realtà non è così. perché è una sintesi del veduto e dunque tutt'altro che astratta.

 

Supera in ogni cosa il vero, pur da questo partendo, ma offre un'immagine dell'interno.

 

Bonaldi fa degli studi dal vero che poi porta con se nello studio dove lavora con distacco dall'impressione diretta. Questo distacco ha secondato il processo di sintesi.

 

Una pittura tutto impeto e materia. Due componenti sono predominanti: un senso spiccato della materia pittorica ed un'immediatezza del fare. Il tutto per arrivare alla ricerca di uno spazio incantato che ha origine negli interrogativi che l'artista si pone sul mistero della vita.

 

Ci fa riflettere su questa straordinaria poetica dell'essenziale. Ecco che i suoi dipinti sono nella verità più profonda delle vere e proprie metafore esistenziali: immagini della nostra povera e triste condizione.

 

                                                                                                                               Marco Dolfi

Biografia