Museo dei Bozzetti "Pierluigi Gherardi" - Città di Pietrasanta

 
 
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I tesori di Ulisse

Elisa Corsini


inaugurazione: giovedi 20 maggio 1999 - h. 18.00

esposizione: dal 20 maggio al 6 giugno 1999

luogo: Sala del Capitolo - Chiostro di Sant'Agostino - Centro Culturale "Luigi Russo" - Pietrasanta

orario: da martedi a domenica h. 15.30-19.00

ingresso libero


Comunicato stampa

Presentazione

Critica

Si intitola "I Tesori di Ulisse" l'installazione che Elisa Corsini ha allestito nel Chiostro di S. Agostino a Pietrasanta. Ulisse aveva pochi, semplici tesori: le sue pecore, le tele vere della sua Penelope, il suo letto (un pò letto e un pò albero), il cinguettare degli uccelli che si posavano sul telai o i tesori agresti e bucolici, che solo il ricordo sa rendere tali. E' l'età dell'oro, arcaica, ricca di valori, ma ad Ulisse, che ha visto il mondo, non può bastare.

 

Elisa Corsini, però, non narra la storia, ma propone un inventario, un corredo poetico per l'aldilà, coscientemente privo di connotazioni temporali, costruito con materiali classici come il marmo di Carrara, di cui ha scelto gli scarti, le bucce, così colorate e tormentate, o con metalli solenni come il bronzo, cui ha, però, sottratto lo splendore, o desueti, come l'alabastro, al quale ha restituito la dignità perduta in secoli di kitsch con una lavorazione che ne esalta la luminosità.

 

I Tesori di Ulisse di Elisa Corsini esprimono con ironia e freschezza una delle grandi contraddizioni di ieri, ma, soprattutto, di oggi: irrequietezza, insoddisfazione e voglia di andar lontano, indistricabili dalla nostalgia della casa e degli affetti affrontano senza retorica e senza riverenza il tema della classicità, assaporandone il carattere magico, misterioso, arcano, quello che il novecento ha preferito ignorare, perché troppo difficile.

 

Quelli di Elisa Corsini sono tesori greci ricchi di contaminazioni etrusche e contemporanee, punto di arrivo molto alto di una lunga fase preparatoria, lavoro maturo che spazia dallo studio delle tecniche alla sperimentazione dei materiali, alla ricerca della forma migliore, dove il ritorno alla figurazione, sempre fra virgolette, è citazione, mai sfoggio di cultura o virtuosismo formale, è linguaggio fatto proprio dopo anni di ricerca, forte, personale e dotato di quella capacità di sintesi che solo gli artisti veri possiedono.

 

                                                                                                                            Mara Borzone

Biografia

Elisa Corsini nasce a La Spezia.

 

Frequenta il Liceo Artistico di Carrara e successivamente si diploma alla Accademia di Belle Arti nella sezione di scultura. A partire dagli anni '70 espone in gallerie private e spazi pubblici, insegna disegno e scultura nei Licei Artistici di Lucca e di Carrara e nei primi anni '90 alla Accademia di Belle Arti di Firenze.

 

Il suo studio fino dai primi anni della sua attività, è a Pietrasanta dove lavora presso i laboratori di prestigiosi artigiani frequentati da noti scultori in campo internazionale (C. Nivola, G. Fonseca, E. Moore, Noguci). Ottiene riconoscimenti da parte della critica e delle istituzioni museali: una sua opera monumentale in marmo viene acquisita dal Museo Pagani di Milano ed una grande scultura viene posta nella Piazza delle Carceri nuove a Rimini.

 

Negli anni '80 espone in Italia ed all'estero e partecipa a rassegne di scultura in Italia, Francia, Svizzera, Stati Uniti.

 

Nel 1987 vince il concorso per la realizzazione del Monumento alla Resistenza nel Comune di Vezzano Ligure (La Spezia)

 

Nel '90 realizza il "Monumento ai caduti sul lavoro" a La Spezia.

 

Nel '94 è invitata ad esporre all'ESPACE BATEAU LAVOIR di Parigi.

 

Nel '97 il Comune di La Spezia ed i Musei Civici di La Spezia promuovono nella Galleria Civica "Centre Allende" e nei giardini pubblici della città una esposizione delle opere degli ultimi dieci anni.

 

Le opere di grandi dimensioni esposte a La Spezia sono collocate nel Parco Fluviale delle Valli di Ostellato (Ferrara) dove è in allestimento un Parco della Scultura all'aperto curato dallo storico A. Panzetta.