Museo dei Bozzetti "Pierluigi Gherardi" - Città di Pietrasanta

 
 
 ... > Mostre > 1999 > ARS NOVA 2000  le mostre
ARS NOVA 2000

Giovani scultori e pittori da tutto il mondo


a cura di Giuseppe Cordoni e Luciano Cavallaro

Hanno partecipato: Sonia Agosti, Matteo Appignani, Matteo Castagnini, Nilde Maria Comas, Filippo Ciavoli Cortelli, Laura de Santi, Ursula Engelke, Alberto Frosini, Annakatrin Kahlert, Dorotea Koch, Gaia Laurini, Giovanni Libro, Marlena Molenda,Alessio Palmieri, Sibylle Pasche, Monica Servi, Steven Teo Chaw Gie, Filippo Tincolini, Loredana Valoroso, Valentina Zanobelli


inaugurazione: sabato 18 dicembre 1999 - h. 17.00

esposizione: dal 18 dicembre 1999 al 23 gennaio 2000

luogo:  Complesso di Sant'Agostino - Pietrasanta

orario: da martedi a domenica h. 15.30-19.00

ingresso libero

 

 

Categoria [01]: Il senso dell'essere: La scultura di domani

Categoria [02]: La pittura, respiro del reale


Comunicato stampa

Presentazione

Per una città come Pietrasanta che nel fare artistico incentra gran parte delle sue risorse umane: creative, economiche e culturali, l'attenzione verso i nuovi indirizzi estetici diviene a dir poco doverosa, visto che anche proprio da essi dipenderà la sua vitalità futura. Trovo pertanto particolarmente indovinata l'idea di offrire ai giovani talenti della scultura e della pittura che si stanno formando nelle nostre Accademie di Belle Arti toscane questa valida occasione per farsi conoscere.

 

Non potevano che essere infatti dei giovani artisti provenienti da tutti i continenti, ma che in terra toscana riscoprono il valore e i linguaggi d'una grande tradizione, a traghettarci nel nuovo secolo con questa mostra natalizia "Ars nova - 2000 - Accademie di Belle Arti toscane, Giovani pittori e scultori da tutto il mondo". È un auspicio di fiducia e di speranza che trova nelle ragioni della ricerca del bello il segno più convincente.

 

                                                                                                                               Il Sindaco

                                                                                                                             Manrico Nicolai

  

Critica

Da alcuni anni, ad ogni ricorrenza natalizia, si avverte il bisogno di mettere in risalto la peculiarità artistica della città di Pietrasanta: questo suo porsi nel panorama artistico internazionale come il crocevia più fecondo fra passato e presente, fra le secolari risorse d'un'illustre tradizione artigianale e le espressioni più originali della scultura d'oggi. La storia del creare e del fare qui procedono di pari passo. Nei laboratori del marmo che vi sopravvivono, come nelle nuove fonderie d'arte la durezza del lavoro non è mai disgiunta dalla ricerca della bellezza.

 

La presa di coscienza di questo suo straordinario valore culturale ha ispirato diverse mostre promosse dal "Museo dei Bozzetti" del Centro culturale "Luigi Russo". Così in "Michelangelo: marmo, memoria, mito" veniva rivisitata la presenza del sommo toscano nell'immaginario della scultura pietrasantina in questo suo fertile connubio di tradizione e traduzione dei suoi capolavori. In "Il dono dei magi" erano gli scultori attuali più famosi a cimentarsi su un tema classico come quello della maternità. E in "La porta dell'anima - Pietrasanta: il sacro e la scultura" ci si interrogava, su quale idea del sacro ancora ispiri e alimenti artisti che qui giungono da culture ed esperienze estetiche del tutto diverse, rispetto a quella che è stata la tradizionale iconografia religiosa.

 

E dunque, sul fare artistico, l'intero bacino apuo-versiliese lungo la sua fertile Costa Ovest rappresenta davvero, rispetto al passato e al presente, un'inesauribile miniera d'oro. Quale filone scegliere per questo Natale epocale che schiude le porte d'un nuovo millennio? Ci è sembrato che l'attenzione verso il talento dei giovani costituisse pertanto un obiettivo doveroso e stimolante. E in modo privilegiato verso gli allievi delle Accademie di Belle Arti toscane. Firenze, Carrara e Pietrasanta seguitano infatti ad esercitare un fascino formativo straordinario sugli studenti di tutto il mondo. Quale migliore occasione per coglierne la sensibilità, i gusti, gli indirizzi estetici, le aspirazioni, le attese. E per domandarsi quale possa essere ancora il senso stesso di questa loro forrmazione accademica; e cosa essi si aspettino da questa loro "vocazione" artistica; e cosa comporti per essi la volontà di assecondarla.

 

Mai come oggi, in una realtà culturale i cui modelli tendono ad omologarsi e ad appiattirsi, tutte le risorse della creatività, del pensiero originale e del talento tecnico-espressivo rappresentano un bene collettivo sempre più prezioso. Dalla sua disponibilità dipende infatti in gran parte la nostra crescita estetica, spirituale, economica futura. Insomma la nostra crescita umana. Esse non possono dunque andare disperse, o finir soffocate e immiserite. Anzi è presumibile che in un prossimo futuro la coltivazione dei talenti torni ad essere un esigenza educativa primaria, un dovere sociale, una scommessa inderogabilmente necessaria.

 

È auspicabile dunque che non prevalga più una valutazione sommaria e massificata delle reali capacità creative d'ogni studente. Ma che si sappia invece quanto prima distinguere i talenti dei più dotati. E che sia sempre più doveroso incoraggiarli, stimolarli, fornir loro gli strumenti, le tecniche e le risorse culturali indispensabili allo sviluppo della loro personalità. E che non manchino valide occasioni in cui sia dato loro modo di mostrare ad un vasto pubblico i primi significativi risultati della loro ricerca. Scaturisce da tale premessa lo spirito di questa mostra: "Ars !'lava 2000 - Accademie di Belle Arti toscane - Giovani pittori e scultori da tutto il mondo" - La creatività artistica costituisce infatti una prerogativa assoluta che la Toscana ha sviluppato attraverso i secoli e le sue Accademie di Belle Arti giocano tutt'ora un ruolo determinante, sia trasmettendo le risorse estetiche del passato, sia favorendo la ricerca dei nuovi linguaggi. Ne è una riprova la diffusa internazionalità degli studenti che le frequentano, sia in quella fiorentina sia in quella carrarese che con la sezione staccata di Pietrasanta raccoglie tutti i nuovi fermenti che la scultura mondiale, da oltre mezzo secolo, riversa sul territorio apuo-versiliese.

 

Così, in via del tutto sperimentale, si è pensato di scegliere per questa mostra venti giovani artisti che già consentono un quadro abbastanza attendibile della ricerca estetica giovanile, oltre che in in Italia anche in molte altre parti del mondo. Undici pittori dell'Accademia di Belle Arti di Firenze: Giovannni Libro, Gaia Laurini, Marlena Molenda, Monica Servi, Yalentina Zanobelli, Sonia Agosti, Appignani Matteo, Dorotea Koch, Alberto Frosini, Steven TeooChaw-Gie. E nove scultori che frequentano sia l'Accademia di Belle Arti di Carrara, sia a Pietrasanta la sua sede staccata di Scultura: Matteo Castagnini, Filippo Ciavoli Cortelli, Nilde Maria Comas, Laura De Santi, Ursula Engelke, Annakatrin Kahlert, Sibylle Pasche, Palmieri Alessio, Filippo Tincolini.

 

Nella scelta dei loro nominativi i maestri delle rispettive cattedre di Pittura e di Scultura e i curatori della presente mostra non hanno avuto preclusioni di sorta verso qualsiasi linguaggio, scuola o tendenza: ogni tipo di ricerca ha avuto qui infatti un suo legittimo diritto di rappresentanza. Si è tenuto invece in particolare considerazione l'efficacia poetica da essi raggiunta proprio in virtù della qualità tecnico-linguistica-espressiva acquisita nel disegno, nella pittura, nella lavorazione artistica dei materiali prescelti. Ci auguriamo che l'interesse rivolto dunque all'opera di questi giovani, al loro universo poetico, al loro entusiasmo, alle idee che nutrono sul ruolo dell'arte nella nostra società, così come emerge dalle loro risposte riportate ad ogni voce nel presente catalogo, possa costituire un segno tangibile di fiducia e di speranza nelle loro possibilità. E già in questo stesso titolo che abbiamo scelto "Ars no va 200(J', più che \'intrinseca originalità dei risultati espressivi, si vuoi qui indicare come nuovo proprio quel carattere di legittima diversità che ogni generazione desidera imprimere al proprio modo di essere e al proprio destino.

 

                                                                                                      Pietrasanta, 5 dicembre 1999

 

                                                                                                              Giuseppe Cordoni

 

 

Biografia