Museo dei Bozzetti "Pierluigi Gherardi" - Città di Pietrasanta

 
 
 ... > Mostre > 1998 > La vita nella natura  le mostre
La vita nella natura

Simi Laura e Park Eun Sang


inaugurazione: sabato 13 giugno 1998 - h. 17.00

posizione: dall' 13 giugno all'8 luglio 1998

luogo: Sala delle Grasce - Centro Culturale "Luigi Russo" - Pietrasanta

orario: dal 13 al 19 giugno h. 15.30-19.00 dal 20 giugno all'8 luglio 18.00-20.00 /21.00-24.00

ingresso libero

 

Park Eun Sang è presente nella collezione del Museo dei Bozzetti


Comunicato stampa

Presentazione

Critica

PARK EUN-SANG

 

Il sole batteva a picco in una giornata invernale, limpida, tersa, sulla terra di Versilia.

Rifletteva con i suoi raggi sulle sculture lucide di Park poste obliquamente, in sequenza, sul campo appena rivoltato dalla coltre, in attesa di essere lavorato per essere seminato.

E come il seme genera il frutto, così la materia genera la forma. L'artista ha posto le sue opere davanti alle Alpi Apuane, come a testimoniare che appartengono a chi le ha ideate, ma che rendono anche venerazione alla montagna che le tratteneva nella materia, prima di essere scolpite. Michelangelo usava dire sovente quando batteva il mazzuolo sul ferro: "Sto lottando con il marmo che si vuoi trattenere la forma che voglio scolpire." Lavoro e sofferenza, ricerca e risultato.

Le sculture di Park si stagliano nello spazio come Dolmen e come le forme arcaiche e maestose delle grandi teste dell’isola di Pasqua che suscitavano e suscitano meraviglia al "fruitore" venuto dal mare. Questo rito si ripete da sempre a Pietrasanta quando l'opera viene ultimata. "Ecco il miracolo del marmo": materia che ben si addice alle forme modellate dell'artista e la strada che ha scelto e percorre, quella dell'essenzialità, trova radici e va ricercata nella sua cultura orientale. Non si può nemmeno escludere che all'evoluzione della ricerca plastica dell'artista non abbiano anche contribuito i segnali visivi fondamentali provenienti dalla ricerca artistica del '900 europeo. Questo non deve essere inteso come limite, ma semmai questi impulsi devono essere interpretati come crescita e arricchimento verso una visione universale della cultura plastica. Le sue sculture esprimono serenità, equilibrio, ordine e ritmo in un colloquio a più personaggi in un giusto rapporto con la natura nella monumentalità delle grandi forme. Le superfici lucide, venate, si fondono con quelle bugnate contrapponendosi, cercando di valorizzarsi a vicenda per far emergere il volume. Dalle forme essenziali affiorano "ricordi", alberi, case, figure, sole e luna come una storia raccontata tendente al fiabesco che viene espressa attraverso la "pelle" della materia. Marmi che si fanno toccare, accarezzare, invitano il fruitore a seguire con la mano la forma come in un atto d'amore che è lo stesso con il quale Park affronta la materia per compiere il miracolo.

 

Vinicio Rovai

Pietrasanta, 3/ Gennaio /997

 

LAURA SIMI

 

Cosa ci può essere di più sublime dell'amore?

Nasce, sboccia, cresce, e unisce così come ha unito Laura ed Eun-Sang.

Questo amore è nato nei laboratori di Pietrasanta, dall'amore comune per la scultura all'attrazione fatale.

Se si riflette non c'è differenza, in entrambi si cerca di donare una parte di sé agli altri.

L'artista, quando crea, sublima, cerca di riversare la sua cultura, la sua sensibilità nella materia morta per farla vivere. E Laura Simi proprio questo cerca nelle sue opere.

Dà vita con le pietre morte a paesaggi metafisici fondendoli con un sapore rinascimentale. Sfrutta le venature delle pietre per raccontare, per compone, per disegnare, per astrarre.

Sono paesaggi sognati, ridenti, mattutini, attraversati da una luce cinquecentesca.

Le opere esprimono solarità, calma, raccoglimento, meditazione.

Strade, percorsi, luoghi conosciuti, simboli che emergono e scompaiono a seconda della chiave di lettura che si vuoi dare al fare compositivo.

Le opere invitano il fruitore a percorrere paesaggi toscani ma anche orizzonti lontani con tramonti boreali.

All'artista bisogna anche riconoscere il merito di riscoprire la tecnica del mosaico fiorentino, di cui usa solo la pura tecnica come mezzo per esprimersi, associando i valori compositivi alla plasticità delle forme, filtrandole attraverso il colore come in un atto d'amore.

 

Vinicio Rovai 

Pietrasanta, 31 Gennaio 1997

Biografia