Museo dei Bozzetti "Pierluigi Gherardi" - Città di Pietrasanta

 
 
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A place beyond dawn

Marina karella


inaugurazione: sabato 6 luglio 1996 - h. 18.30

posizione: dal 6 al 28 luglio 1996

luogo: Sala delle Grasce - Centro Culturale "Lugi Russo" - Pietrasanta

orario: da lunedi a domenica h. 17.00-23.30

ingresso libero


Comunicato stampa

Presentazione

Critica

 È la ricerca dell'immagine mitica, la forma evinta dal proprio contesto che si riafferma da sola, l'innato senso del teatro e dell'incarnazione, o la riconciliazione dell'idea con la sua espressione visuale? L'arte di Marina Karella ci porta questo interrogativo mai risolto né con le parole né con l'analisi.

 

Il teatro è stato per lei, sin dall'inizio della sua carriera, un trampolino ideale. I grandi capolavori e le pièces d'avanguardia le hanno insegnato, tramite l'esplorazione dello spazio scenico, la presenza fisica dell'attore che vive il testo, la distanza dallo spettatore e la concretezza dell'artista davanti alla sua opera e a se stesso.

 

Le scenografie ed i costumi che ha creato le hanno reso familiare ogni gestualità del corpo e dell'espressione, la luce, la notte del corpo e dell'anima, lo spazio. Questa è la ragione per cui lo spazio piatto delle sue grandi tele è stato subito così espressivo, fino al limite della visuale dove tutta la suggestione diventa presenza misteriosa, angosciante, e assenza di testo, nella fatalità dell'immagine. Spazio solare, spazio bianco, lenta bellezza che si rifiuta e progressivamente afferma le sue ombre, i suoi drappeggi, i suoi paesaggi - frattura con il reale.

La stessa cosa mi ha colpito, l'anno scorso a New York, quando ho visto le sue prime grandi sculture; ed è probabilmente questa conclusione, controllata dal lavoro e dalla ricerca, che essi affermano: classica, quasi irrazionale, enigma che rimane aperto, si prende carico, ed espande, le nostre emozioni ed il nostro immaginario meno esplorato.

La grande arte non è mai realismo o illusione. Essa procede in ogni secolo per allusioni stilistiche nuove e tradizionali. Una unità è distrutta e un passo è lasciato da fare allo spettatore e all'artista che verrà dopo, ciò che è conservato, rinnovato, viene ancora una volta nobilitato. Ogni creazione è una terra alla quale si arriva, e polvere. Terra nuova e mare attraversato, una terra sorpassata dove il presente definisce il tempo. Così le pitture di Marina Karella sono per me l'enigma che viene prima di Magritte e De Chirico, così inspiegabili nella precisione dei loro contorni e nel loro vuoto, come le parole perfettamente articolate della Pizia.

 

Pontus Hultens

Biografia