Museo dei Bozzetti "Pierluigi Gherardi" - Città di Pietrasanta

 
 
 ... > Mostre > 1995 > La storia scolpita  le mostre
La storia scolpita

Collettiva di scultura


Hanno partecipato:

Nicola Castrogiovanni, Leonida Parma, Ferruccio Vezzoni

inaugurazione: mercoledi 2 febbraio 1995 - h. 17.00

posizione: dal 2 al 22 febbraio 1995

luogo: Sala dei Putti - Centro culturale "Luigi Russo" - Pietrasanta

orario: da martedi a sabato h. 14.30-19.00

ingresso libero

 



Comunicato stampa

Presentazione

Critica

Con ben altri occhi che in passato, adesso una sensibilità più esigente, meglio informata ed accorta sembra guardare al futuro di Pietrasanta. Riesce finalmente ad individuare il ruolo a lei più congeniale: questa sua vocazione esclusiva di possibile capitale dell'arte. Le opere donate da maestri della scultura contemporanea reinventano il profilo delle sue piazze; arricchiscono la suggestiva varietà del suo decoro. Oggi c'è una coscienza più vigile nel documentare l'apporto ch' essa ha saputo offrire alla scultura mondiale, soprattutto in quest'ultimo secolo. E il clima cosmopolita che ogni estate vi si respira, le grandi mostre allestite nella cornice dei suoi splendidi spazi ritrovati, dicono facilmente quale debba essere la sua scommessa futura. Dar vita ad un modello di città rifondata dall' impronta dell'arte e che trova proprio nell' arte la sua spinta propulsiva vincente. Perché di nuovo amabile, vivibile e più umana può tornare ad essere soltanto quella città che ritrova nel "bello" un fattore primario di coesione sociale.

Ma si tratta d'una prospettiva che pur disponendo ancora d'un suo potenziale invidiabile, non sarebbe né facile, né automatico, se venisse meno quell'inimitabile dialogo creativo che questa terra ha saputo stabilire, da sempre, fra il marmo e le mani. La storia della Versilia è infatti indissociabile da una sua intrinseca idea di bellezza, qualunque sia il canone che la informa o la ispira. Sia giusta memoria dunque a tutti quegli scultori "versiliesi" che l'hanno cercata, servita, accresciuta ed amata. Essi non sono diventati particolarmente famosi ed è ben raro che si siano arricchiti con il loro talento, ma hanno plasmato, in modo inimitabile, l'humus e l'anima di questa città, ancor prima che ospitasse le grandi firme della scultura contemporanea.

Qui essi hanno saputo con entusiasmo piegarsi ad un estenuante apprendistato. Ma non si sono accontentati d'esser gli indispensabili custodi d'una tecnica antichissima: o di limitarsi a passivi ripetitori d'una tradizione formale troppo accademicamente consolidata. Stavano troppo stretti nei panni pur così decorosi d'un artigianato illustre. Intuivano sin da ragazzi, arcanamente, l' insostituibilità delle loro conoscenze e del loro ruolo rispetto al destino stesso dell' arte di scolpire. Sono stati dei veri artisti perché hanno sofferto il loro linguaggio con quella stessa intensità che alimenta ogni autentica passione vitale. Nel giorno in cui la città celebra una delle sue feste più antiche, la riscoperta della loro storia "scolpita" ci appare come un passaggio obbligato verso un futuro meno cieco. I primi tre nomi sono quelli di Nicola Castrogiovanni, Leonida Parma, Ferruccio Vezzoni; ma altri ne seguiranno ogni anno a consolidar la catena d'una ricchezza ideale rimasta troppo a lungo ignorata.

 

Giuseppe Cordoni

Biografia