Museo dei Bozzetti "Pierluigi Gherardi" - Città di Pietrasanta

 
 
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La memoria del futuro

Nadja Sabbioni


inaugurazione mostra: sabato 19 marzo - h. 18.00

esposizione: dal 19 marzo al 10 aprile 1994

luogo: Sala del Capitolo - Chiostro di S. Agostino, Pietrasanta

ingresso libero


Comunicato stampa

Presentazione

Critica

Nadja Sabbioni

L'esperienza precedente contiene il senso di una manualità fattuale e il dato di confronto con le chances espressive della materia; il marmo, quale ambito di lievitazione figurale, evidenzia nelle opere di un tempo la tensione poetica che si esplica attraverso un repertorio molteplice di approdi significanti.

Quella fisicità è commisurata a un complesso di ingredienti simbologici che fanno viaggiare la concettualità nelle frequenze mentali emesse dal medium.

Tale derivazione diviene ora esplicita.

Nel senso di una sperimentazione più aderente a una scelta "povera": filo di ferro e juta,

per esempio, sono strumenti e corredi segnici di un dilatato alfabeto metaforico.

Alcuni lavori costituiscono il paradigma di un approccio nuovo al "fare arte";

nel "Sacco di fieno" infatti la costruzione poggia su pochi elementi di base dentro una strutturalità che rimanda alla considerazione del "pieno" e alla puntualizzazione di qualche spunto descrittivo, come lo strappo ricomposto dalla cucitura;

l'opera sviluppa potenziali semantici non più legati all'urgenza del volume e della sintesi forma-materia.

La metafora, poi, percorre ampiamente i territori spaziali allusi dalla scultura "uomo-albero" con l'idea di un impianto radicale ben connesso alla terra.

L' "arco" inoltre racchiude la vibrazione speculativa sulla traiettoria cronologica nascita-vita-morte e proietta una luce ambigua sul livello emblematico del lavoro; così come avviene nell'istallazione della "sedia" di ferro al muro, con il contorno di brani di cielo su brandelli di tela solcata da un taglio di fontaniana memoria.

Questa è per Nadja Sabbioni il valore di una soglia fisica e virtuale verso un "oltre", ignoto eppure reclamato come condizione preliminare di conoscenza.

La "Memoria del futuro" titolo anche della rassegna, impressa su un riquadro fotografico, connota una prospettiva che si fa piano di registrazione di un presente continuamente annullato dal flusso evolutivo, nell'eccezione artistica e umana.

 

Enzo Santese

Biografia