Museo dei Bozzetti "Pierluigi Gherardi" - Città di Pietrasanta

(icona_laboratori)

  • BIAGI SILVIA

 laboratori

(icona_immagine)
foto foto archivio laboratorio

ceramica BIAGI SILVIA (dal 2000) di Silvia Biagi


via Tre Luci, 31 55045 Pietrasanta, LU
tel: 0584/71473
eMail: mau.galleni@tiscali.it
silviabiagi70@tiscali.it
Attività originaria: scultura in ceramica e terracotta, modellazione in creta, decorazione pittorica
Attività corrente/ultima: scultura in ceramica e terracotta, modellazione in creta, decorazione pittorica

 
L'abitazione e l'annesso piccolo laboratorio della ceramista e pittrice Silvia Biagi si trovano appena fuori dal centro di Pietrasanta. Silvia ha conseguito la maturità d'arte applicata (sezione Decorazione plastica) presso l'istituto d'arte Stagio Stagi di Pietrasanta, e si è diplomata in pittura all'Accademia di belle arti di Carrara con una tesi in Estetica. Ha seguito nel tempo vari corsi di formazione e di perfezionamento. Porta avanti da anni, compatibilmente con gli impegni familiari, una ricerca personale fatta di creazioni nel campo dell'oggettistica per l'arredamento (vasi, ciotole, lampadari in argilla). Inoltre ha rapporti di collaborazione con alcuni artisti che operano nell'area apuo-versiliese e che, pur servendosi per lo più di laboratori di marmo e di fonderie, apprezzano anche le potenzialità della terracotta. Quest'ultima, pur essendo un materiale meno nobile rispetto al bronzo o al marmo, è in grado di dare ottimi risultati anche da un punto di vista artistico. Ci sono artisti che non a caso optano per la terracotta per realizzare le proprie sculture o dei multipli o riproduzioni delle stesse (solo per citare alcuni fra quelli con cui Silvia Biagi ha collaborato: Ivan Theimer, Maria Gamundi, Tentindo, Hakon). Altri invece impiegano la terracotta per realizzare i bozzetti, riservando alle traduzioni in opera altri materiali. La collaborazione con questi artisti consiste pertanto nella riproduzione di sculture che, in originale, vengono realizzate in marmo o in bronzo. Dallo stampo di queste sculture (il cosiddetto "negativo") costruito in gesso o in gomma siliconica dai formatori, si ricava un positivo in argilla. Una volta che questi stampisono ben puliti e asciutti, Silvia inizia la calcatura dell'argilla nello stampo, lavorandola con le mani. Una volta terminata la posa di questo primo strato di argilla, si procede con il secondo, con la stessa tecnica ma usando un po' più materiale; servirà infatti a dare spessore e consistenza al positivo. Si possono utilizzare diversi tipi di argilla, anche se le più resistenti in fase di cottura sono quelle semirefrattarie, refrattarie o raku. Una volta calcate le parti dello stampo, si devono lasciare aperte anche per più giorni per far sì che l'argilla si rassodi e possa staccarsi bene dallo stampo quando sarà sformata. Con uno smodellatore poi si gratta l'argilla dai bordi per pareggiarli, si applica con un pennello la borbottina, dopodiché si accostano e chiudono gli stampi, facendo attenzione a che combacino il più precisamente possibile. Seguono poi le fasi dell'apertura, del ritocco e della cottura. Per gli artisti che le si rivolgono, la Biagi è in grado di gestire la realizzazione della scultura in terracotta in ogni sua fase autonomamente. Ha sperimentato anche diverse tecniche musive sia per il marmo sia per il vetro; dal metodo ravennate a quello diretto su rete a quello indiretto su carta.

[ Rif. ARTISTI ]
- GAMUNDI Maria:
- TENTINDO Virginia: Vi ha cotto molte delle sue terrecotte. Si è servita anche della collaborazione di Maurizio Galleni, marito di Silvia Biagi.
- THEIMER Ivan:
- VANGI Giuliano:
 

artisti

 

pubblicazioni