Museo dei Bozzetti "Pierluigi Gherardi" - Città di Pietrasanta

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  • BACCI ANTONIO

 laboratori

laboratorio BACCI ANTONIO (1873-1907) di Antonio Bacci


Seravezza, LU

Attività originaria: scultura, architettura e ornato
Attività corrente/ultima: scultura sacra, funeraria e monumentale, architettura e ornato
Cronologia delle denominazioni: Bacci Antonio (1850-1906)


 
Antonio Bacci, nato nel 1850 a Seravezza, risulta iscritto alla Scuola di Belle Arti di Pietrasanta a soli 12 anni. Nel 1874 gli viene assegnato il premio di primo grado come candidato esterno. L'anno precedente aveva fondato uno "Studio di Scultura Architettura e Ornato" che in breve diventerà il più importante di Seravezza e uno dei più conosciuti d'Italia (come ricordato nel 1906 nel volume "L'Italia nell'America Lationtina. Per l'incremento dei rapporti industriali e commerciali fra l'Italia e l'America del Sud"), specializzato nella realizzazione di grandi opere plastiche originali, ma anche nell'esecuzione di riproduzioni seriali di busti e sculture religiose, nonchè di lavori decorativi per giardini pubblici, cimiteri e chiese. Tra la fine dell'800 e l'inizio del '900 dall'atelier diBacci uscirono moltissime opere modellate da importanti scultori internzionali.
Tra i lavori realizzati si ricordano la Statua della Regina Vittoria, eretta in una piazza di Londra e dell'Imperatrice Luisa di Prussia a Tilsitf, il monumento all'ammiraglio Brin nel cimitero di Torino di Cesare Reduzzi (1901) e le sculture in marmo di Enrico Alciati nel Monumento agli artefici dell'indipendenza messicana (la Colonna dell'Indipendenza) per Città del Messico. Inoltre il monumento per il mausoleo di Federico III a Potsdam di Reinhold Begas (1892), la statua di Lodovico I di Baviera e il mausoleo di Teresa di Sassonia Hildburghausen, madre del principe reggente Liutpoldo a Monaco, il mausoleo della famiglia reale rumena a Bucarest, il monumento a Giovanni Giorgio nel Viale della Vittoria a Berlino plasmato da Martin Wolff (1901), la statua dell'imperatore Augusto ad Hannover e molte altre opere.
Per gli stretti rapporti che intrattenne con gli scultori attivi presso la corte di Leopoldo di Baviera -d del quale eseguì anche diversi ritratti in marmo - venne insignito della Croce dell'Ordine di San Michele per motu proprio dello stesso principe reggente.
Bacci fu molto attivo anche nel campo della scultura funeraria realizzando, tra l'altro, opere per i cimiteri di Viareggio (medaglione di Francesco Pacini) e Pisa (sepolcro di Romanza Raffaelli). Nel campo della scultura di carattere sacro si segnalano le due statue in facciata del Duomo di Pontremoli raffiguranti la fede e la speranza e i due ampi altorilievi di marmo per le pareti laterali della Cappella del Soccorso nel Duomo di Seravezza, raffigurante la Visitazione di Maria e il Riposo dalla fuga in Egitto, eseguiti nel 1895 su disegno di Filadelfo Simi. Del 1906 la scultura raffigurante Sant' Eustachio, datata e firmata per l'omonima chiesa di Montignoso, commisionatagli da Alfredo Dalgas. Del 1899 è il medaglione, con sottostante iscrizione e bassorilievo raffigurante il vescovo di Pontremoli Alfonso Maria Mistrangelo, commissionato in occasione del trasferimento alla diocesi di Firenze.
Nel 1900 realizza il battistero ottogonale con ornati ed emblemi allegorici in altorilievo e la statua di SanGiovanni Evangelista per la chiesa di San Silvestro Papa di Mornese (Alessandria). Per lo stesso edificio esegue anche l'altare delle Anime con il bassorileivo raffigurante il transito di San Giuseppe.
Nei primi anni del '900 esegue il basamento lapideo decorato da fregi neorinascimentali per il monumento equestre di re Umberto I di Savoia realizzato da Filippo Cifariello a Bari. Del 1906 è la scultura raffigurante Sant'Eustachio, datata e firmata per l'omonima chiesa di Montignoso, commissionatagli da Alfredo Dalgas.
Tra gli autori che utilizzarono il laboratorio per creare direttamente o farsi realizzare opere di scultura, oltre ai citati Reduzzi (1857-1911) e Begas (1831-1911), si ricordano Adriano Cecioni (1836-1886) e Pompeo Coppini (1870-1957).
Alla morte nel 1906, Antonio viene sepolto nel cimitero di Seravezza e suo figlio Umberto continua l'attività del laboratorio. Tra i suoi allievi si segnala il seravezzino Guglielmo Verona, attivo all'inizio del XX secolo a Parigi.
(Testi di Andrea Tenerini)

[ Rif. ARTISTI ]
- CALANDRA Davide: dal 1900 al 1907 E' presumibile che Calandra abbia avuto contatti con questo laboratorio dove eseguivano opere i suoi colleghi piemontesi Reduzzi e Alciati, forse tramite il suo collaboratore Spirito Luciano che nei primi anni del'900 si avvaleva di spazi dei laboratori di Querceta e Seravezza per eseguire sculture a lui commissionate da artisti torinesi..
 

artisti

  • CALANDRA Davide
    Nato a Villanova Solaro, Torino, ITA nel 1856; morto a Torino, ITA nel 1915 Nazionalita: ITA
 

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