Museo dei Bozzetti "Pierluigi Gherardi" - Città di Pietrasanta

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  • RICCI ALESSANDRO

 laboratori

laboratorio RICCI ALESSANDRO (1900-2004)


via dei Piastroni, 54 55045 Pietrasanta, LU

Attività originaria: ornato, arredi, statuaria classica, scultura sacra, scultura funeraria
Attività corrente/ultima: scultura sacra e funeraria, statuaria classica
Cronologia delle denominazioni: Ricci Giuseppe (1900-1934)
Ricci Renato (1934-1975)
Ricci Sirio & figlio (1975-1985)
Ricci Alessandro (1985-2004)

 
Giuseppe Ricci (soprannominato Borsellino) dopo aver fatto fortuna come stucchinaio in Brasile, giunge a Pietrasanta all'inizio del secolo ed apre un laboratorio. Intorno al 1934 cede l'attività al figlio Renato, ornatista, che aveva lavorato da Oberdan Ricci. La seconda guerra mondiale procura notevoli disagi all'attività: Sirio (figlio di Renato) che pur frequentando la Scuola di Belle Arti e il pomeriggio impara il mestiere dal padre, interrompe gli studi e viene preso prigioniero dai tedeschi; inoltre una bomba incendia il laboratorio.
Nel dopoguerra, risistemato il laboratorio, si incrementa l'attività, anche per la necessità di restauri che aprono nuove prospettive di lavoro; un'altra crisi si apre agli inizi degli anni Sessanta per le conseguenze create dal Concilio Vaticano II. Nel 1975, Renato si ritira lasciando l'attività a Sirio che poi, nel 1985, la lascerà a sua volta al figlio Alessandro, attuale titolare.
Il laboratorio è ubicato nel centro storico di Pietrasanta, vicino ad altri laboratori. E' lo stesso ambiente in cui aveva avviato l'attività il bisnonno; esso si affaccia sia su via dei Piastroni che su via del Teatro. Le attrezzature sono quelle tradizionali. Originariamente vi erano quindici dipendenti divisi nei tradizionali ruoli. In seguito, sotto la direzione di Renato, vi erano quattro dipendenti che si ridussero poi ad uno nella ditta di Sirio. Attualmente vi lavora solo il titolare che esegue tutti i passaggi per la realizzazione dell'opera.
Il laboratorio, nel corso della sua storia, ha eseguito vari tipi di lavorazione del marmo: ornato, arredi per giardini e chiese, scultura sacra, scultura classica e bassorilievi per cimiteri. Attualmente sono prevalenti le ultime due attività. La committenza nel passato è stata di vario tipo: privata, in conto terzi, italiana e straniera. Oggi il laboratorio lavora prevalentemente per altre ditte della regione che gli commissionano bassorilievi cimiteriali e privati e che ordinano riproduzioni di opere classiche.
Ai tempi di Giuseppe la produzione del laboratorio era diversificata: venivano eseguiti arredi per i giardini e per le chiese, monumenti funebri, scultura sacra e classica. Lo scoppio della seconda guerra mondiale provocò ovviamente disagio alla ditta e in quel periodo Renato cercò di destreggiarsi come meglio poteva facendo medaglioni per i soldati americani. Nel dopoguerra la ditta compì numerosi restauri di chiese e realizzò altari, pulpiti e sculture sacre.
Nel 1962, il Concilio Vaticano II provocò una forte crisi alla ditta, perché il mutamento della liturgia cattolica, che imponeva austerità e sobrietà agli arredi dei luoghi di culto, privò il laboratorio di una grande fetta di committenza legata all'arte sacra. Attualmente Alessandro realizza soprattutto bassorilievi per loculi funerari.


[ Rif. ARTISTI ]
- JANSEN Hermine: dal 1997 al 1999
 

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