Museo dei Bozzetti "Pierluigi Gherardi" - Città di Pietrasanta

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  • GIANNONI GIUSEPPE

 laboratori

laboratorio GIANNONI GIUSEPPE (dal 1932) di Marco e Niccola Giannoni


via S. Maria, 4 55045 Pietrasanta, LU
tel: 0584/790220
fax: 0584/790220
eMail: marco.giannoni1@bcc.tin.it
Attività originaria: statuaria classica, scultura sacra e funeraria
Attività corrente/ultima: scultura contemporanea e sacra, statuaria classica, smodellatura
Cronologia delle denominazioni: Giannoni Niccola (1932-1960)
Giannoni Giuseppe (1960-1986)
Giannoni Marco e Niccola (1986 - oggi)

 
Il capostipite di questa dinastia di artigiani (vedi anche le schede relative ai vari discendenti di Iacopo, Sergio, Stefano, Ulderico e quella dei F.lli Galeotti), bisnonno degli attuali titolari, si chiamava Giuseppe ed era cavatore in Trambiserra (anche il padre di Giuseppe era cavatore e morì per un esplosione durante i lavori di scavo della galleria del monte Quiesa). Suo figlio Niccola venne condotto dodicenne in cava, ma fin dall'inizio manifestò la sua poca confidenza con quell'ambiente e con quel lavoro, soffrendo di vertigini; dopo oltre un anno di disagi riuscì a convincere il padre a introdurlo come apprendista in una industria marmifera; cosicché, assunto dalla ditta tedesca F.lli Ellrick, in via Oberdan, si specializzò come smodellatore e poi pannista. Le ripercussioni della crisi americana del 1929 lo costrinsero a mettersi a lavorare in proprio, ma non potendo permettersi uno studio attrezzò un laboratorio nella cantina di casa. La clientela, esclusivamente italiana, era in gran parte siciliana. Nel 1932 prese in affitto un locale a metà con lo scultore Giuseppe Parma (padre di Leonida) e diede ufficialmente inizio al laboratorio; nel 1946 cambiò sede, mentre la sua attività cominciava a svilupparsi e il figlio Giuseppe entrava alle sue dipendenze. Giuseppe, dopo le scuole elementari aveva frequentato per tre anni l'Istituto d'Arte di Pietrasanta (1937-40), poi per altri tre anni aveva fatto un corso di meccanica a Carrara, quindi era tornato a Pietrasanta nella bottega del padre. Nel 1956 il laboratorio venne di nuovo trasferito nella sede attuale, a ridosso del centro cittadino. Giuseppe ereditò l'azienda nel 1960 e ne detiene tuttora la titolarità benché dal 1986 gli siano subentrati, come proprietari, i figli Marco e Niccola. Il laboratorio è attrezzato per la produzione di opere di scultura con la strumentazione tradizionale basata sull'uso del compressore; è inoltre dotato di una ricca gipsoteca con modelli di statuaria classica e religiosa.
Attualmente l'organico consta di due soli dipendenti, uno smodellatore e un raspatore; i due soci, i fratelli Marco e Niccola, ambedue scultori come il padre. La ditta si avvale, se necessario, di prestatori d'opera - ornatisti , pannisti, anatomista - anche per l'elaborazione di modelli in creta e in gesso. Fra le maestranze compare l'artigiano scultore Dino Vezzoni. La progressiva diminuzione dell'organico, che comunque non è mai stata superiore a sei-sette operai, è dovuta soprattutto alla mancanza di disponibilità di manodopera specializzata.
Dagli inizi fino al 1946 il laboratorio ha prodotto essenzialmente scultura sacra e funeraria destinata esclusivamente al mercato interno, mentre scarsa era la produzione di opere classiche. Nel secondo dopoguerra, anche grazie alla ripresa delle esportazioni, l'arte sacra e funeraria perdono progressivamente terreno per essere affiancate e poi superate dalle riproduzioni di opere classiche. Dagli anni Settanta inizia anche la realizzazione di opere di scultura moderna e attualmente la statuaria classica e la scultura contemporanea sono i principali settori di intervento. Benché l'attività si svolga in massima parte in ambito scultoreo, non sono esclusi interventi in campo architettonico, soprattutto vasche, fontane e arredi per ville e giardini in Arabia Saudita.
Fra le realizzazioni di arte sacra più recenti si ricorda l'esecuzione delle statue destinate ad un tempio buddhista di Singapore fra cui un Buddha alto 5 metri, circondato da Samurai, con un'aureola composta da 1000 mani; inoltre un secondo Buddha, alto oltre quattro metri, con un basamento formato da oltre 1000 piccoli Buddha. Fra le riproduzioni di arte classica si ricordano le copie delle sculture michelangiolesche delle Cappelle Medicee e della "Pietà" per il Museo di Kyoto in Giappone.
La realizzazione di scultura moderna è iniziato con Fernando Botero, che ha eseguito nel laboratorio tutte le sue opere in marmo fino al 1990 e la cui collaborazione prosegue tutt'oggi; si ricordano inoltre le collaborazioni con Mauro Corda, Ugo Riva, Igor Mitoraj e Novello Finotti, per i quali il laboratorio ha realizzato numerose opere.


[ Rif. ARTISTI ]
- BALDERI Giovanni: dal 1997 al 2001
- BERGOMI Giuseppe:
- BIGI Rinaldo:
- BOTERO Fernando: al 1990
- CARDENAS Augustin:
- FAIRBANKS Avard:
- FINOTTI Novello:
- GIANNONI Niccola (il Pivino): dal 1970 Tuttora (2007). L'artista è uno dei titolari del laboratorio.
- GONZALES Alba:
- HOMAN Margot: dal 1999 al 2001
- IPOUSTEGUY Jean Robert:
- KAWIAK Tomek: dal 1992 al 1995
- LOFFLER Ervin:
- MITORAJ Igor: dal 1979 L'artista lavora tuttora in questo laboratorio. (1993)
- MOSCHINI Mara: dal 1998 al 2005 L'artista ha lavorato in questo laboratorio come rifinitrice delle opere di scultura classica e contemporanea, in particolare delle sculture di Mitoraj.
- PERA Luciano: dal 1990 Tuttora (2000)
- WHITTIER Zoe de L'Isle:
 

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