Museo dei Bozzetti "Pierluigi Gherardi" - Città di Pietrasanta

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  • DORICA

 laboratori

laboratorio DORICA (1979-2003) di Cima Aliso & C.


via Padule, 29 55045 loc. Falascaia, Pietrasanta, LU
tel: 0584/70066
Attività originaria: elementi architettonici e arredi sacri
Attività corrente/ultima: architettura, restauro, scultura
Cronologia delle denominazioni: Cima export (1979-1985)
Dorica (1986-2003)
Stile Dorico (dal 2003-oggi)

 
Aliso Cima, prima di mettersi in proprio, aveva lavorato nella ditta del padre Ottoriono fin dal 1968. Anche la famiglia della madre vantava una tradizione di artigiani del marmo, di cui si dà qui di seguito breve storia. Francesco Coluccini, bisnonno materno, era tornitore quando ancora i torni funzionavano a braccia, alla fine dell' Ottocento. Aveva un laboratorio a Vecchiuccio, una frazione di Pietrasanta; fra le opere allora realizzate si ricorda il corrimano in marmo bianco di Carrara per lo scalone principale dell' Ermitage a San Pietroburgo. Enea Coluccini, figlio di Francesco e nonno di Aliso, dopo avere combattuto nella prima guerra mondiale, cominciò a fare lo smodellatore di opere classiche in quello che era stato il laboratorio del padre. Era molto abile anche ad eseguire i modelli in creta. Nel 1921 insieme ad un socio fondò la Dorica, un laboratorio che impiegava da tre a otto operai. Nel 1930, in seguito alle ripercussioni della grande crisi americana, il laboratorio cessò la sua attività, né è secondario a questa decisione il fatto che Enea fosse comunista e che quindi subisse una sorta di ostracismo da parte della committenza. Fece il prestatore d'opera fino alla fine della seconda guerra mondiale quando nuove prospettive gli consentirono di riaprire il vecchio laboratorio; lo mantenne in attività fino al 1955 quando, alla morte del socio, Enea tornò a fare il prestatore d'opera. Fra le opere realizzate da Enea si ricordano numerosi ritratti ufficiali fra cui quelli che si trovano attualmente nel Palazzo del Governo a Tel Aviv.
Quando Aliso ha aperto la propria azienda ha recuperato l'antico nome del laboratorio del nonno materno.
Il laboratorio attuale comprende due sedi diverse, ambedue fuori dal centro cittadino. L'attrezzatura, all'avanguardia nel suo genere, comprende torni orizzontali automatici, pantografi a doppia testa, lucidatrice automatica basculante per superfici anche curve, contornatrici, frese a ponte e a bandiera. Attualmente in laboratorio lavorano i tre soci e dodici dipendenti. Dei soci Aliso è amministratore, si occupa dell' ufficio tecnico ed esegue modelli; Massimo Tognim, tornitore, è responsabile della lavorazione; Gabriella è responsabile dell' ufficio e della contabiltà. Gli operai sono suddivisi secondo le specializzazioni di intarsiatore, scalpellino, tornitore e lucidatore a mano.
La Dorica è specializzata nella lavorazione di opere di architettura e restauro, la scultura riveste un ruolo poco rilevante nel laboratorio anche se sono state eseguite qui alcune opere d' arte contemporanea che necessitavano, per la realizzazione, di macchinari particolari; a questo proposito si ricordano collaborazioni con artisti quali Arnaldo Pomodoro, Giò Pomodoro, Noboku Tanaka, Juri Kalendrov, Sacha Sosno, Alicia Penalba.
Fra le numerose ed importanti realizzazioni architettoniche si ricordano: rivestimenti esterni ed arredi interni del complesso museale e teatrale Acropolis a Nizza; sessanta colonne di otto metri di altezza e un diametro di cm. 280, per il Conference Center Palace in Kuwait; 350 mq di pavimenti intarsiati per un tribunale negli USA; arredi interni del collegio delle Suore di S. Givanni Battista a Roma; arredi della suite regale dell' Aga Kan al Grand Hotel di Firenze; 80 plateau, colonne di granito rosa wanga, per il Palazzo dei Congressi del Partito Repubblicano Statunitense; arredi della villa Ludwig di Baviera; fra le opere di restauro si ricordano quelle effettuate al Cimitero Monumentale di Pisa.

[ Rif. ARTISTI ]
- PENALBA Alicia:
- POMODORO Gio':
- SOSNO Alexandre:
 

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