Museo dei Bozzetti "Pierluigi Gherardi" - Città di Pietrasanta

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  • PROMETEO

 bozzetti

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foto E. Forli

PROMETEO, 1990 di TAGLIOLINI Alessandro


bozzetto, tuttotondo in gesso, cm. 100x37x24

 
Collocato c/o magazzino Scuola/pp/sala 1
Lo stato di conservazione risulta buono
Eseguito c/o studio artista, Capezzano Pianore, Camaiore
La traduzione in opera è in acciaio
Architettura, paesaggio e scultura sono i tre aspetti fondamentali della sua attività, vengono da lui coniugati per ottenere un rapporto armonico e dialettico tra uomo, natura e spazio.
Lui stesso si definiva scultore paesaggista, a sottolineare il suo interesse per la scultura intesa come mezzo per sensibilizzare gli spazi urbani, riqualificando aree banalizzate e impoverite.
Si parla infatti di sculture ambientali nel senso che reagiscono allo spazio circostante, non lo subiscono ma lo configurano, si sforzano di creare un campo magnetico che si opponga allo spazio urbano. Per questo spesso trovano la loro naturale collocazione nei giardini.
Il mito racconta che Prometeo venne incatenato ad una roccia per volontà di Zeus, come punizione per aver donato il fuoco all'uomo e avergli insegnato le tecniche della lavorazione. In questo caso il castigo divino non si compie tanto nel tormento della prigionia, quanto nello sforzo plastico e dinamico che il corpo compie per liberarsi da una sorta di gabbia delimitata da barre di acciaio.
La traduzione in opera fa parte del Parco Internazionale della Scultura Contemporanea di Pietrasanta.
 

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